Certe volte dovremmo ricrederci su delle persone. Nonostante l’età, infatti ci sono uomini e donne ancora piuttosto vivaci, proprio come questa nonnina.
Guardate cosa dice questa ragazzina a sua nonna credendola ingenua: ma la nonnina è sicuramente molto più saggia della nipote e la stupisce così.
Ormai non ci sono più le nonne di una volta.CONTINUA A LEGGERE
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Ecco come fare un cestino con la carta intrecciata riciclata
Se volete creare qualcosa di assolutamente innovativo per il vostro Natale dovrete semplicemente seguire questo semplicissimo tutorial. Un cestino fai da te di carta di giornale o semplicemente riciclata ed intrecciata:
basterà poi spennellarlo con della vernice impermeabile ed il gioco è fatto!
Non buttare le bottiglie di vetro: ecco in cosa puoi trasformarle
In genere, siamo soliti buttare via, nei cassonetti appositi, le bottiglie di vetro che non utilizziamo più. Eppure c’è da dire, che queste bottiglie che buttiamo via con tanta leggerezza, possono esserci davvero utili per creare elementi di arredo davvero speciali. Ecco alcuni esempi per il riciclo.
Non ci crederete ma possono diventare addirittura oggetti di arredamento per la vostra casa. Eccone un “assaggio” in queste immagini. Su internet ne troverete davvero a bizzeffe.
Massaggia il collo con una cipolla e guarda cosa succede. Il risultato è grandioso
una cipolla sul collo? Si puzza un po’ ma aiuta a stimolare la tiroide a risolvere problemi sia ipotiroidismo che di ipertiroidismo.
Un rimedio naturale. Pochi passaggi, qualche ore e l’efficacia semra essere garantire quasi. Basta prendere una cipolla rossa, magari quelle di tropea dividerla in due parti e porla sul collo, all’altezza delle tiroide.
Lasciala sul posto per qualche ora, quindi magari una nottata e il gioco è fatto.
Massaggiate poi la zona e risciacquate con un sapone profumato.
Il miracolo che ha reso santo Padre Pio
Tutti amiamo Padre Pio ma nessuno sa bene la storia del santo. San Giovanni Rotondo (Foggia) – Di Massimo Pitti – Solitamente, ai fini della canonizzazione, la Chiesa cattolica ritiene necessario un secondo miracolo, dopo quello richiesto per la beatificazione: nel caso di Padre Pio, ha ritenuto miracolosa la guarigione di Matteo Pio Colella, un bambino di sette anni nato a San Giovanni Rotondo.
Qui di seguito vi raccontiamo la storia della straordinaria guarigione del piccolo Matteo Colella, che portò definitivamente Padre Pio verso la Canonizzazione nel 2002.
Il miracolo decisivo: in una fredda mattina del 20 gennaio 2000 Matteo va tranquillamente a scuola come ogni giorno. Ma la maestra Concetta si accorge dopo qualche ora che sta male (brividi, testa inclinata verso il banco, incapacità di parlare). Vengono chiamati subito i genitori. Sono le 10.30. Il bimbo ha la febbre a 40° e comincia a vomitare. Alle 20.30 della sera quando Matteo non riconosce più la madre tutto si fa più concitato.
Si decide al ricovero immediato alla Casa Sollievo della Sofferenza,l’ospedale di Padre Pio dove il padre di Matteo, Antonio lavora come medico. Le condizioni del bambino appaiono subito disperate. Viene fatta una diagnosi di meningite fulminante. Anzi, per la precisione, nel giro di qualche ora il quadro si fa devastante: meningite acuta con andamento rapidamente progressivo per il determinarsi di uno schock settico e profonda compromissione degli apparati cardiocircolatorio, renale, respiratorio, emocoagulativo, con acidosi metabolica. Il bimbo viene portato in rianimazione.In pratica fin dal primo giorno vari organi vitali sono risultati compromessi. Nel giro di poche ore, al mattino del 21 gennaio, la situazione precipita drammaticamente con “uno stato collassiale, ipertermia, difficoltà respiratoria per desaturazione di ossigeno”.
Si manifestano “segni quali cianosi intensa, edema polmonare, gravissima bradicardia per la grave ipossemia e acidosi metabolica”.I medici ormai disperati si affannano e si agitano attorno al bambino, aumentando al massimo i dosaggi farmaceutici, ma il grave collasso cardiocircolatorio, la difficoltà a ossigenarsi nonostante la ventilazione meccanica, la sofferenza renale e la grave alterazione del sangue, fanno ormai pensare al peggio. Appare tutto inutile. Uno dei dottori – dopo essersi prodigato in ogni modo – a un certo momento, desolato, si ferma e dice: “Ragazzi, non c’è più nulla da fare, il bambino non si riprende”. Si toglie i guanti, va a lavarsi le mani e torna al fianco del fanciullo, con la dottoressa Salvatore, a guardare, ormai impotente, il piccolo Matteo. La dottoressa a questo punto incita a fare un ultimo, disperatissimo tentativo, come farebbe un padre di fronte al figlio. Fu così iniettata una forte dose di adrenalina che sortì qualche piccolo effetto, ma senza poter assolutamente cambiare la situazione ormai tragica del bambino.Il decesso era atteso da un momento all’altro.
Si legge nella “Fattispecie cronologica” del caso (negli atti del processo di canonizzazione di padre Pio): “Il dottor Violi passando in rassegna la fisiopatologia di questa devastante sindrome, ha dimostrato come quando gli organi insufficienti sono in numero superiore a cinque, le varie terapie impiegate risultano inutili, o comunque non hanno mai risolto alcun caso. Non risulta che nella letteratura internazionale ci sia alcun sopravvissuto affetto da tale patologia come quella del piccolo Matteo Pio Colella. Insomma non viene descritta alcuna sopravvivenza, infatti in tal caso la mortalità è del 100 per cento”. La madre, il padre, i familiari sono da anni Devoti di Padre Pio. Si mette in moto una grande catena umana di preghiere a Padre Pio affinché interceda. La mamma del bambino, raggiunta al telefono dalla maestra che chiede di sapere, riesce solo a dire, con la voce strozzata dalle lacrime: “Preghiamo Padre Pio, perché stiamo perdendo Matteo, solo Padre Pio può salvarlo”. Anche tutti i bambini della scuola iniziano a invocare Padre Pio. Così i frati, i parenti, gli amici, gli stessi medici e gli infermieri della “Casa Sollievo della Sofferenza”. Qualche parente addirittura si riavvicina a Dio per implorare il miracolo per il piccolo Matteo. Si susseguono in quelle ore concitate le visite alla tomba di padre Pio, i rosari, le reliquie portate a contatto con il bambino, le lacrime e le invocazioni accorate.E la mattina del 21 gennaio “improvvisamente accade qualcosa di straordinario e con l’incredulità di tutti”, perché “gli organi del bambino riprendono a funzionare”. C’è clamore, commozione, stupore.
Il fenomeno è doppiamente sorprendente, perché già le speranze di sopravvivenza erano pari a zero, ma – nel caso remoto di sopravvivenza – certi erano i gravi danni cerebrali e renali che il bimbo avrebbe comunque riportato. Invece qua il bambino, dopo essere stato dieci giorni sedato e curarizzato, addirittura il 31 gennaio si sveglia, guarda medici e infermieri e dice: “voglio il gelato”. Poi comincia a scherzare con loro. Domenica 6 febbraio il piccolo – ancora in rianimazione – guarda tranquillamente la televisione e gioca alla play-station (introdotta “per la prima volta nella storia della medicina” in rianimazione perché i medici sono interessati a vedere “la risposta intellettiva” del fanciullo). I medici – ovviamente felici – si trovano davanti a qualcosa di inaudito, sconcertante. I genitori e gli amici in una gioia travolgente.Tutti i medici hanno dichiarato l’inspiegabilità scientifica della guarigione (e della mancanza di danni). Uno per tutti, il Dottor Alessandro Villella: “non sono in grado di spiegare scientificamente la completa guarigione del piccolo Matteo Colella, senza dover pensare che possa esservi stato un intervento soprannaturale”.Molto bella è la testimonianza data dalla madre al postulatore della causa di canonizzazione di Padre Pio: “qualunque sarà la decisione degli uomini su questo caso, la mia convinzione profonda di mamma e di credente rimarrà che mio figlio è tornato a noi perché il Signore immeritatamente ce l’ha restituito, è intervenuto a consolarci nella sua immensa misericordia, con l’intercessione del nostro caro Padre Pio”.
La signora riferisce di segni inequivocabili della vicinanza del padre (per esempio un intenso “dolcissimo e gioioso” profumo di rose e viole da lei avvertito) e aggiunge: “Solo il Signore sa il senso di tutto ciò che è accaduto alla nostra famiglia. La mia certezza è che Egli ci è stato vicino e ci ha benedetti, grazie anche alla intercessione e alla preghiera amorevole di Padre Pio che, della sua missione sulla terra, diceva: ‘Come sacerdote la mia è una missione di propiziazione: propiziare Iddio nei confronti dell’umana famiglia’. E così è stato, caro Padre Pio, ci hai abbracciati nella prova e ci hai raccomandati a Dio”.E il piccolo Matteo? Ricorda nulla di quelle ore di incoscienza? Per la medicina egli non doveva sentire, né vedere nulla, tantomeno ricordare qualcosa. Ma interpellato subito dopo il suo risveglio, Matteo riferì invece un ricordo molto preciso e sconvolgente: “Durante il sonno io non ero solo. Ho visto un vecchio. Mi sono visto da lontano, in questo letto, attraverso un buco tondo. Io ero vicino ai macchinari e un vecchio con la barba bianca e vestito lungo e marrone, mi ha dato la mano destra e mi ha detto: ‘Matteo, non ti preoccupare, tu presto guarirai’, e mi sorrideva”.
Grazie Padre Pio!
La mamma di Matteo, Maria Lucia Ippolito, ha scritto un bellissimo libro per ringraziare Padre Pio e per testimoniare quanto accaduto. Il libro si intitola “Il miracolo di Padre Pio” edito da Mondadori ed ha venduto milioni di copie in tutto il Mondo. Inoltre ha fondato Il Cireneo, una Associazione di volontariato per aiutare i giovani disabili e le famiglie in difficoltà.
Mobili, ecobonus e ristrutturazioni: anche per il 2016 detrazioni fiscali
A quanto pare anche per il 2016 ci saranno le detrazioni fiscali sull’IRPEF per l’acquisto di mobili e il cosiddetto ecobonus. Sarà quindi prorogata per il 2016 il bonus con il credito di imposta del 65% per il risparmio energetico e del 50% per le ristrutturazioni abitative semplici.
La formula sarà identica a quella applicata l’anno scorso, che includeva nell’ecobonus 65% anche le spese per antisismica, la rimozione dell’amianto e le schermature solari. Anche il tetto di spesa su cui calcolare le detrazione rimane a 96 mila euro con rimborsi in dieci rate annuali. Oltre a essere prorogati di un anno gli incentivi vengono anche estesi agli ex Iacp che potranno usarli per aumentare le prestazioni energetiche delle case popolari. Confermato anche il bonus mobili, ossia lo sgravio Irpef del 50% entro un tetto di diecimila euro, che potrebbe anche essere esteso alle coppie under 35, senza obbligo di ristrutturazione.
Agevolazioni mobili ed elettrodomestici
Mobili: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono agevolabili porte, pavimentazioni (es. parquet), tende e altri complementi di arredo.
Condizioni
La detrazione spetta soltanto in presenza delle seguenti condizioni:
– i soggetti IRPEF acquirenti devono aver sostenuto spese, esclusivamente con bonifico, nel periodo interessato dal bonus per gli interventi di ristrutturazione detraibili dall’IRPEF al 50% o al 40% (manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione, ecc.);
– i suddetti interventi devono essere iniziati prima del pagamento effettuato per i mobili e i grandi elettrodomestici. Non è invece necessario che le spese di ristrutturazione siano anche pagate prima di quelle per i mobili e gli elettrodomestici dell’abitazione;
– pagamenti dei mobili/elettrodomestici devono essere effettuati con bonifico, carta di credito o di debito (es. bancomat) e vanno conservati i relativi documenti (fatture, scontrini con codice fiscale dell’acquirente e indicazione dei beni acquistati. Non rilevano i pagamenti con assegno o in contanti).
Allarme inquinamento: ecco 5 pesci da evitare
Il pesce è diventato un pericolo per la nostra natura poiché il mare giorno dopo giorno è sempre più inquinato. In particolare, anche le contaminazioni di mercurio nel pesce sono un grande problema per la salute pubblica.
Nella fattispecie ci sono pesci più pericolosi di antri, ecco quelli da evitare assolutamente:
- Pesce spada: il pesce spada ha la più alta concentrazione di mercurio.
- Tonno: il tonno pinne blu è il più pericoloso di tutti, proprio a causa dell’altissima concentrazione di mercurio.
- Salmone: nonostante il salmone abbia una bassa concentrazione di mercurio, è giusto evitare il consumo di quello pescato nel Pacifico a causa degli alti livelli di isotopi radioattivi.
- Sogliola e platessa: La sogliola e la platessa, da sempre considerati pesci sicuri, hanno un’elevata contaminazione da batteri che portano danni alla salute umana.
- Sgombro: anche lo sgombro è un pesce con un’alta concentrazione di mercurio, leggermente più bassa rispetto al pesce spada, ma sempre fuori dalla norma.
Purtroppo dobbiamo evitare il consumo di questi pesci o almeno limitarlo e questo, come sempre, per colpa nostra.
Ecco 10 alimenti che sostituiscono i farmaci
Tutti dovrebbero stare attenti a ciò che mangiano perchè quello che ingeriamo può causare danni alla nostra salute nel tempo. Scopriamo quali sono gli alimenti che possono essere acquistati al supermercato e che hanno la capacità di prevenire e trattare le malattie.
1. Zenzero: l’ideale per il trattamento dei dolori mestruali, ha infatti un naturale potere anti-infiammatorio e anti-dolorifico.
2. Semi di Chia: contengono elevate quantità di carboidrati, proteine e lipidi, oltre che di fibre solubili e insolubili. Abbassano il colesterolo cattivo e i trigliceridi del sangue.
3. Curcuma: è una spezia che ha un potere anti-infiammatorio, tanto che può tranquillamente sostituire le medicine specifiche.
4. Salmone: combatte le infiammazioni e malattie autoimmuni. Assunto regolarmente, previene innumerevoli fastidi.
5. Menta piperita: In caso di pancia gonfia, dolori addominali e colon irritabile, al posto delle medicine può essere utilizzata la menta piperita. E’ ricca di fibre e riesce a far passare subito il dolore.
6. Tè di Ibisco: è una bevanda che deriva dai petali essiccati dei fiori scarlatti. Stimola l’attività renale, facilita la digestione e riduce la pressione sanguigna.
7. Avena: L’avena e l’orzo, ed in particolare, la crusca di avena se consumata tutti i giorni ha innumerevoli effetti positivi sul corpo.
8. Fagioli: aiutano la digestione, ma tengono sotto controllo anche il colesterolo alto.
9. Sottaceti: in caso di dolori intestinali, i sottaceti sono l’alimento migliore da mangiare.
10. Miele di grano saraceno : l’ideale è mangiare del miele di grano saraceno, magari sciolto nel latte. Ha infatti notevoli proprietà espettoranti e battericide.
Pubblicità ingannevoli: eccone cinque da smascherare
Una delle pubblicità ingannevoli è quella che ci proponeva Activia: per esempio, tra il 2010 e il 2011 è stato trasmesso un messaggio pubblicitario di Activia che faceva pensare che il cartone fosse stato completamente eliminato dalle confezioni.
La segnalazione della possibilità di fraintendimento era stata lanciata da Assografici, secondo la quale, per altro, negli spot veniva screditata la filiera della carta.
Altro spot ritenuto ingannevole è quello dell’Acqua Sant’Anna di Vinadio: nel 2013 l’azienda Fonti di Vinadio, è stata costretta a pagare all’Antitrust una multa a causa di dati ritenuti non corretti a proposito della sostenibilità di alcune sue particolari bottiglie, le cosiddette BioBottle, realizzate in polimeri naturali, anche perché solo due bottiglie su mille dell’intera produzione venivano confezionate in queste bottiglie speciali.
Celebre, e molto discusso a livello nazionale, è stato il caso delle patatine Ica Foods, delle patatine Pata, delle patatine Amica Chips e delle patatine San Carlo, i cui spot sono stati ritenuti colpevoli di avere suggerito caratteristiche salutistiche o nutrizionali non corrispondenti alla realtà.
Anche un prodotto tipico del nostro Paese come la pasta è finito nell’occhio del ciclone, per “colpa” della Dolce Vita di Inuvance Healthcare, che secondo lo Iap ha adottato messaggi ingannevoli che inducevano il fruitore a pensare che la pasta stessa fosse in grado di favorire una perdita di peso e di far dimagrire.
Infine, l’Agcom, cioè l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha puntato il dito contro un claim adottato da Confcommercio e Federcarni: lo slogan “Sì alla carne. Piacere senza rischi“ è stato accusato di fuorviare il consumatore e di stimolare a un consumo più elevato di carne, senza tenere in considerazione i potenziali rischi che un messaggio del genere potrebbe presentare, soprattutto in relazione ai problemi di salute che una assunzione eccessiva di carne potrebbe determinare.
Insomma, quando si tratta di spot, è sempre bene stare molto attenti e in guardia.
Reflusso gastrico? Ecco la dieta adatta a voi
Ecco alcune raccomandazioni per trattare il reflusso ed evitarne i sintomi che vi possono essere utili:
Evitate di fumare tabacco, visto che la nicotina debilita e rilassa il muscolo;
Evitate di masticare gomme o mangiare dolci molto duri, perché aumentano la quantità di aria che si ingerisce e questo causa il problema del reflusso;
Non andate a dormire troppo presto dopo aver cenato (si consiglia di aspettare tre ore) e se possibile evitate di cenare con alimenti pesanti;
Evitate gli abiti troppo attillati e cercate di non fare sforzi e di non chinarvi dopo aver mangiato;
Mangiate porzioni più piccole ma con una maggiore frequenza;
reflusso
Se siete in sovrappeso, cercate di dimagrire o di perdere qualche chilo, perché l’obesità aumenta la possibilità di soffrire di reflusso;
Rialzate la testiera del letto di circa 15 cm;
Cercate di non mangiare troppe patatine fritte, latticini interi (soprattutto latte), cioccolato, olio, peperone, creme e cibi pronti;
I succhi agli agrumi, il caffè, il tè e le bibite gassate irritano l’esofago, quindi è meglio evitarli;
Non consumate troppi alimenti acidi e piccanti;
Fate un po’ di attività fisica leggera o due ore dopo aver mangiato;
Cercate nel possibile di non bere alcol e moderatene il consumo: non più di 2 bicchieri al giorno per le donne e 3 per gli uomini;
Cercate di dormire girati sul lato sinistro, perché è lì che si trova lo stomaco; evitate il lato destro, la posizione supina o a pancia in giù.
Ecco un elenco dei migliori rimedi naturali per trattare il reflusso:
Aceto di mele: aggiungete due cucchiaiate (10 ml) di aceto in una tazza di acqua, mischiate bene e bevetelo tre volte al giorno
Succo di carota o di cavolo: bevetene una tazza al giorno
Piante digestive: utilizzate il rosmarino, l’alloro, la salvia o il timo come condimento nei vostri pasti
Papaya: consumare spesso questo frutto, specialmente la mattina, aiuta a digerire le proteine
Bicarbonato di sodio: una cucchiaiata (5 ml) di bicarbonato sciolto in un bicchiere d’acqua calma i sintomi del reflusso
Zenzero: tagliate qualche rondella di zenzero e fatelo bollire in abbondante acqua per qualche minuto; bevete come se fosse un tè, aggiungendo del miele per addolcire
Mandorle: devono essere crude; aiutano a bilanciare il pH dello stomaco, oltre a proporzionarvi del calcio se non potete bere latte
Aloe vera: bevete 60 ml di linfa di aloe vera disciolta in acqua ogni giorno
Acqua tiepida con limone: da consumare a digiuno, 15 minuti prima di fare colazione. Il limone nella maggior parte dei casi bilancia i livelli di acidità dell’apparato digerente riducendo il reflusso.
Tè di camomilla o di trigonella: controllano i sintomi del reflusso
Una buona dieta quotidiana può anche includere mele rosse, radice di zenzero, foglie di basilico, tè alle erbe, semi di finocchio, senape gialla e cetriolini.
Immagini per gentile concessione di I am, Emilian Robert Vicol, IRRI Photos, Mike Haller, Koon, Miheco, Siona Karen.