Mamma è papà “uccisi come animali” insieme all’amico. Si scopre il movente, che lascia senza parole…

Il caso dei coniugi uccisi a Ferrara conosce una svolta importante. Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni, come avrete letto, sono stati massacrati due settimane fa dal figlio di 16 anni e da un suo amico. Sul settimanale di cronaca nera “Giallo”, si legge ora il tremendo movente che si nasconderebbe dietro l’efferato assassinio: “I coniugi Nunzia e Salvatore Vincelli osteggiavano la relazione omosessuale tra Riccardo e Manuel, potrebbero essere stati uccisi per questo motivo”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Proseguono le indagini”]

Intanto proseguono le indagini, come spiegato dal colonnello dei Carabinieri: “I nostri sforzi sono concentrati adesso nella ricostruzione degli spostamenti dei due indagati prima e dopo l’omicidio. Sarà portata avanti un’attività tecnica che riguarda un sopralluogo nella villetta e nel garage dove viveva il figlio della coppia uccisa. Non solo: per mezzo di un drone… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’utilizzo del drone”]

saranno catturate immagini per accertamenti di natura cartografica. Indagheremo anche per ricostruire ogni dettaglio della vita dei due ragazzi, al fine di approfondire i motivi reali che li hanno spinti a commettere un omicidio così efferato. Al momento possiamo escludere che ci siano altre persone coinvolte”.

Pordenone, ragazza si sente pungere nel letto: “È velenosissimo…”

Una bruttissima disavventura, quella capitata a una ragazza friulana di 25 anni. La giovane è stata morsa da un ragno velenoso, mentre dormiva nella sua abitazione di Prata di Pordenone… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il giro per pronto soccorso”]

A morderla, il Loxosceles rufescens, più conosciuto come ragno violino. Il dolore alla caviglia l’ha indotta a farsi visitare prima da una guardia medica, poi in due pronto soccorso diversi. Ora dovrà essere operata, ma rischia di rimanere con segni indelebili sul corpo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il ragno violino”]

Il ragno violino è una delle poche specie velenose presenti nel nostro Paese. Per guarire dal suo morso ci vogliono diverse settimane e spesso rimane una vistosa cicatrice.

Yara, c’è un supertestimone: “Un urlo, poi ho visto chi la rapiva”

Il caso legato all’omicidio di Yara Gambirasio continua a far parlare di sé. Stavolta è la testimonianza di un’ex guardia giurata a offrire una nuova luce al rapimento della piccola ragazzina di Brembate, per il cui assassinio la Corte d’Assise ha condannato all’ergastolo Massimo Bossetti… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Avrò il rimorso per il resto della mia vita”, rivela questo nuovo testimone al settimanale Oggi. Il suo nome è Mario Torraco: “C’è stato un urlo che mi ha fatto voltare. Era una voce femminile. Mi sembra abbia urlato “aiuto””. E subito dopo ho udito una voce maschile: “Stai zitta””… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il dubbio mi divora”]

L’uomo racconta di aver pensato a un banale litigio tra fidanzati: “Il dubbio mi divora. Sarà un rimorso che mi tormenterà per il resto della mia vita. Quell’uomo, alto e atletico, che ho visto sollevare, stringendola a sé, una ragazza vestita con un giubbetto scuro, poteva essere l’aggressore di Yara”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”La sua testimonianza”]

Dopo la notizia della scomparsa di Yara, l’ex guardia aveva raccontato subito tutto alle forze dell’ordine: la sua testimonianza però non fu ritenuta attendibile e probabilmente riferita a un’altra sera.

Omicidio Fortuna Loffredo, svolta inaspettata: “Io ero lì, ho visto tutto”. Cosa sta succedendo

Ovviamente è voluto restare anonimo, ma le sue dichiarazioni potrebbero rappresentare una svolta clamorosa nelle indagini sull’omicidio di Fortuna Loffredo. Le parole del super testimone sono state riportate dal quotidiano “Il Mattino”. Eccole qui di seguito:
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“Come ho già detto in televisione (ieri a Mattino 5, ndr) il punto dove si sarebbe schiantata la bambina non è quello dal quale sono partite le indagini. Io, una signora che quella mattina del 24 giugno del 2014 stava stendendo il bucato, un ragazzo che si trovava sul balcone di casa a fumare e un altro uomo, all’unisono, abbiamo notato che il corpicino di Fortuna, immobile sul selciato, era a quattro-cinque metri più a sinistra di dove è stata poi disegnata la sagoma dai carabinieri. La posizione del corpo era parallela al muro dell’Isolato, con la testa rivolta verso l’interno del cortile e i piedi in direzione opposta. Nessuno ha…
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visto Chicca cadere. E anche la sagoma disegnata sull’asfalto era sbagliata, perché gli investigatori hanno ritenuto che Chicca fosse impattata perpendicolarmente al palazzo. Cioè con la testa parallela al muro e piedi verso il cortile più piccolo. Perché parlo solo ora? Ho avuto e ho paura. E anche per un rimorso di coscienza, che si è fatto insopportabile per la recente storia di un presunto caso di pedofilia su una bimba di quattro anni che sarebbe stata abusata, qui nel Parco Verde, dallo zio e dal nonno”.
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Questo cambierebbe completamente le carte in tavola, ribaltando le conclusioni precedenti della perizia del Ris di Roma. E con questo nuovo scenario, che escluderebbe che Fortuna sia precipitata nel vuoto, prenderebbe forza anche l’ipotesi avanzata dal nonno materno della piccola, Vincenzo Guardato. Secondo lui la bambina era stata uccisa da qualcuno dell’Isolato 3, portata successivamente giù con l’ascensore o a piedi, per poi essere lasciata sul selciato.

Scomparsa di Roberta Ragusa, la clamorosa decisione del marito Antonio Logli…

Potrebbe esserci una incredibile svolta nel caso della scomparsa di Roberta Ragusa. Stando a quanto emerge nel corso delle ultime ore, Antonio Logli sarebbe intenzionato a chiedere il rito abbreviato se il prossimo 18 novembre verrà rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere. A darne notizia… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’indiscrezione”]

A darne notizia è il giornalista investigativo del Corriere della Sera, Fabrizio Peronaci. Sul suo profilo Facebook scrive “Come annunciato nei giorni scorsi da questo gruppo di Giornalismo Investigativo, la decisione sul rinvio a giudizio del marito della povera Roberta, attesa per l’udienza del prossimo 18 novembre, è destinata a saltare. Il rito abbreviato consentirebbe… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Secondo quanto trapela…”]

“Il rito abbreviato consentirebbe all’indagato di non comparire al cospetto di una Corte d’assise e di sollecitare, attraverso i suoi legali, un forte sconto di pena. Verrebbe anche meno la possibilità di acquisire nuove prove dal libero dibattimento e confronto tra le parti in aula”. In base a quanto trapela l’uomo sarebbe giunto a questa decisione in seguito alla recente condanna in primo grado a 27 anni di carcere per padre Gratien Alabi, giudicato responsabile del presunto omicidio di Guerrina Piscaglia.

Fabio e Mingo shock, ecco cosa facevano quando lavoravano a Striscia la Notizia

Fu il Gabibbo ad annunciare durante Striscia la notizia il licenziamento degli inviati Fabio e Mingo, lo storico due fu accusato di aver realizzato servizi falsi all’insaputa del tg satirico. La coppia in questi mesi ha provato a fornire versioni differenti convocando anche una conferenza stampa mentre Antonio Ricci è stato irremovibile nelle sue scelte. Ora a complicare il tutto arriva un nuovo tassello. CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Indagini chiuse”]

Come spiega l’agenzia Ansa Mingo, nome d’arte di Domenico De Pasquale, all’insaputa del collega Fabio avrebbe truffato per 170 mila euro Mediaset con la complicità della moglieCorinna Martino. La Procura di Bari ha chiuso le indagini nei confronti due accusati a vario titolo di due truffe, simulazione di reato, falso, calunnia (ai danni di un autore di ‘Striscia la notizia’) e di diffamazione ai danni degli autori del programma di Mediaset, da loro indicati in comunicati stampa e sui social come corresponsabili ed ideatori dei servizi falsi. La coppia si sarebbe fatta pagare dieci servizi inventati ma fatti passare per veri e facendosi anche rimborsare costi non dovuti per attori e figuranti. La prima truffa quantificata in oltre 21mila euro è… CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Cosa succederà?”]

relativa al periodo compreso tra dicembre 2012 e dicembre 2013, i servizi ritenuti falsi riguardavano un intermediario bancario di Margherita di Savoia, provincia di Foggia, intento a finanziare prestiti irregolari dietro compenso di denaro. E poi ancora servizi sul falso avvocato, il falso agente interinale, la maga sudamericana e così via. Nulla di vero ma si sarebbe trattato di attori ingaggiati per simulare questi eventi e anche percosse a danno di Mingo. La seconda truffa di 151 mila euro è contestata invece solo alla Martino e si riferisce a presunte false prestazioni lavorative di figuranti/attori rimborsate da Mediaset. Cosa succederà adesso?

++ IL VIRUS È ARRIVATO IN ITALIA, PRIMO CASO DI CONTAGIO ++

Il primo caso di contagio è stata confermato a Santorso, comune del vicentino. Si tratta del virus West Nile, che provoca appunto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Quale zanzara”]

la cosiddetta Febbre del Nilo. È una malattia infettiva virale che viene trasmessa dalle zanzare ai mammiferi, ma non è trasferibile da uomo a uomo. La zanzara che veicola il virus è quella… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La percentuale tra le persone punte”]

comune e viene a sua volta infettata da uccelli selvatici. Al momento non è disponibile un vaccino, mentre il virus colpisce in maniera grave solo nello 0,4% delle persone punte.

Vatileaks, la Cei all’attacco: “Qualcuno vuole ‘far fuori’ il Papa”

Il segretario generale della Cei mons, Nunzio Galatino non si risparmia e rivela: “E’ un attacco alla Chiesa ma non saprei da dove viene. Sicuramente a qualcuno sta facendo paura il processo di rinnovamento che Papa Francesco sta portando avanti”. Il segretario ha commentato il nuovo caso Vatileaks e la fuga di documenti riservati dal Vaticano.
Il segretario continua: “Credo che a qualcuno faccia paura una Chiesa che comincia ad essere inattaccabile su alcuni punti, che comincia ad essere credibile agli occhi anche dei non credenti e questo sta facendo perdere la ragione a qualcuno. Alcuni attacchi sono assolutamente ingiustificati.Questi quattro signori se è vero che hanno detto di aver agito per il bene del Papa, hanno detto delle cretinate e sanno di mentire perché non si vuole bene ad una persona pugnalandola alle spalle o rubandole conversazioni private e facendo male alla Chiesa. Si vuole coprire con una foglia di fico un furto e una mancanza di fiducia. E’ un gesto esecrabile”.

“Bocciato deve ripetere la prima elementare”: ma il Tar punisce i maestri e promuove il il bimbo

Protagonista della polemica vicenda è un bimbo di sei anni, che lo scorso anno frequentava una scuola primaria pubblica in provincia di Vicenza. Non capita di frequente di trovarsi davanti ad una bocciatura in prima elementare.
La legge lo prevede soltanto in casi eccezionali, che vanno adeguatamente motivati. I genitori del piccolo studente ritengono che ciò non sia avvenuto. Di conseguenza hanno presentato ricorso al Tar Veneto e i giudici amministrativi, a sezioni unite, hanno sospeso la “bocciatura”, consentendo al bimbo di iniziare a frequentare la classe seconda. Secondo gli insegnanti il bambino «aveva bisogno di coccole prima di fare un’attività scolastica». I genitori hanno già deciso di iscrivere il figlio in una diversa scuola per il prossimo anno scolastico.

Caso Maurantonio, nuovi rilievi tecnici: “Non si lanciò nel vuoto”

A quanto pare, gli ultimi rilievi tecnici, hanno dimostrato che Domenico Maurantonio non si è lanciato di sua volontà dal quinto piano dell’hotel Da Vinci di Milano. Ciò è stato dimostrato da una simulazione sulla dinamica della caduta dello studente 19enne di Padova, in gita con i compagni del liceo Nievo, realizzata dai periti della famiglia Maurantonio.
I tecnici, coordinati dall’avvocato Eraldo Stefani, hanno effettuato altre rilevazioni che confermerebbero come lo studente non si è lanciato nel vuoto ad una altezza di circa 15 metri. Il caso resta ancora irrisolto a distanza di mesi: si attendono le testimonianze di alcuni studenti del liceo di Domenico che potrebbero determinare una svolta nelle indagini e fare chiarezza su questa terribile vicenda.