Come far sentire amati dai bambini

Molti bambini non si sentono amati dalle persone più importanti della loro vita chi? I loro genitori. Far sentire amati i bambini è un desiderio che ogni genitore nutre, spesso, però, la vita ci impone ritmi gravosi e scelte difficili che stimolano domande delicate sulla nostra felicità e su quella della nostra famiglia:“Corriamo, facciamo, non ci fermiamo mai ma siamo veramente felici e qual è il segreto per far sentire amati i bambini?”
E’ possibile far sentire i figli felici malgrado lo stress, l’ansia, la fretta di cui siamo vittime in questa frenetica società moderna? Come far sentire amati i bambini?
Sì, certamente la felicità personale e familiare è sempre possibile.
Tuttavia felicità vuol dire visione positiva della vita: in questo senso la felicità non è un obiettivo ma è un modo di vivere e interpretare le occasioni quotidiane, non è un posto dove si arriva, ma è una strada lungo la quale si cammina compiendo azioni felici e che ci ispirino benessere. Pertanto, affinché i figli sentano di vivere nell’amore è necessario indicare loro un cammino positivo, diretto alla soddisfazione prima di tutto di bisogni interiori di benessere.

Come far sentire amati i bambini senza sorridere? Impossibile, il sorriso è una manifestazione dell’amore.

Puntatori laser comprati dai cinesi: è allarme, un bambino resta quasi cieco

Questi terribili aggeggi made in Cina hanno provocato danni permanenti alla retina e al visus, in un caso con la perdita totale della vista ad un occhio. E’ quanto accaduto a tre minori italiani, fra i 10 e i 13 anni, a causa di puntatori laser utilizzati in modo improprio.

I puntatori in questione, sottolineano i Nas, si presentano a forma di penna stilografica, di colore nero, con rifiniture di colore grigio argento, e riportano le indicazioni “LASER POINTER – N0. 01 JAPAN” e “QC PASSED 5” o “QC PASSED 4”. Secondo le indagini effettuate, i puntatori laser sono stati posti in commercio da venditori ambulanti, verosimilmente di nazionalità Pakistana-Bangalese e Cinese, a Bologna, Rimini e Firenze.

Benché ad oggi non sia stata ancora formalizzata alcuna denuncia-querela, il N.A.S. di Bologna sta assiduamente eseguendo controlli sul territorio giurisdizionale, procedendo a sequestri amministrativi, non solo nei confronti di venditori ambulanti, ma anche nei negozi, scrive BolognaToday.

Fate bene attenzione e controllate fra i giocattoli dei vostri bambini.

Salute dei Bambini: Ecco Quali Sono i Segnali che Qualcosa NON va

Distinguere ciò che è preoccupante da ciò che non lo è non è cosa semplice perché la mamma, e tutte le persone che vogliono bene al piccolo e se ne occupano, sono coinvolte emotivamente.
Inoltre, tra i segnali da prendere in considerazione, c’è da dire che spesso si tratta di campanelli d’allarme di stati patologici assolutamente normali nell’infanzia, malattie e condizioni, per così dire, di “routine”.
Gli occhi sono lo specchio della salute per tutti vediamo quante cose ci possono dire:
se sono un po’ spenti o lucidi, potrebbero segnalare una patologia da raffreddamento o influenzale in corso con un’eventuale rialzo febbrile. Se la sclera, cioè la parte bianca dell’occhio, fosse giallognola potrebbe segnalare ittero, cioè un aumento di bilirubina nel sangue; oppure potrebbe essere un segno di epatite a cui farebbe seguito un aumento della temperatura.
Eventuali segni rossi potrebbero denotare affaticamento o debolezza, così come borse o occhiaie. Se queste ultime non sono una componente fisiologica dell’aspetto, potrebbero segnalare anemia o un’allergia.
Se vi è un arrossamento della congiuntiva, ovvero la membrana che ricopre il bulbo oculare e la parte interna della palpebra, potrebbe essere in corso una congiuntivite virale o batterica accompagnata.
Se la pelle è ruvida o arrossata potrebbe aver subito una disidratazione superficiale dovuta a vento, freddo o sole, potrete utilizzare una pomata idratante specifica per bambini.
Le labbra devono avere un aspetto sano, essere morbide e rosate.
Se sono gonfie potrebbe essere il segno di un’intolleranza o allergia. Se sono screpolate potrebbe essere l’effetto del vento, del freddo o del sole oppure di un certo tasso di disidratazione: il bimbo deve bere di più.
Se oltre ad essere screpolate sono anche rosse, potrebbe denotare la presenza di funghi o batteri: interpellare il pediatra.

Bambini e tumore: l’80% si salva con meno danni

Purtroppo il numero di bambini malati di tumore aumenta ogni anno di più ma durante il 51° congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (Asco) sono stati analizzati e resi noti i dati dello studio e si basa sui dati del grande studio Childhood Cancer Survivor Study, finanziato dal National Institute of Health americano. Sono state seguite le storie cliniche e personali di 34 mila bimbi che sono stati affetti da tumore.
Hanno partecipato allo studio 31 ospedali canadesi e degli Stati Uniti.
Non solo si è confermato che, allo stato attuale, nel caso di bambini e tumore oggi la malattia può essere sconfitta nell’80% dei casi con sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, ma vi sono anche altri dati ottimistici da considerare.
Guarire è già un risultato molto importante e la cui ampiezza auspichiamo possa ulteriormente migliorare ma le grandi speranze sono anche sui risultati a lungo termine.
Molto spesso succedeva che anche i bimbi guariti subissero poi danni a lungo termine che potessero diminuire la qualità della loro vita o addirittura spegnerla a causa di ulteriori malattie o debilitazione o anche una recidiva del tumore stesso.
Pare invece che le terapie siano migliorate tante da abbattere in modo consistente il tasso di mortalità dovuto a complicanze successive.
Naturalmente gli stessi ricercatori sostengono che si debba andare avanti nel monitorare la situazione tra bambini e tumore, per scandagliare in modo ancora più attento e fruttuoso le implicazioni tra la tempistica della diagnosi, il sorgere della malattia, le varie tipologie e terapie applicabili.

Ikea invita di nuovo i clienti a ritirare la luce Patrull: dei bambini si sono feriti gravemente

Ancora una volta il grande colosso svedese Ikea esorta in una nota i clienti in possesso di una luce PATRULL a riportarla immediatamente in qualsiasi suo negozio, dove saranno rimborsati. Tutto questo è successo perché a più bambini è capitato uno spiacevole incidente con la lucina. L’azienda del mobile precisa nel comunicato che per ottenere il rimborso non è necessario presentare lo scontrino fiscale. Ecco il comunicato apparso sul sito dell’Ikea: IKEA invita i clienti che hanno acquistato una luce con sensore PATRULL a non utilizzarla e a riportarla in qualsiasi negozio IKEA dove riceveranno il rimborso. IKEA ha ricevuto la segnalazione di un caso in cui un bambino di un anno e sette mesi, giocando con la luce PATRULL, ha cercato di estrarla dalla presa di corrente e il coperchio si è staccato. Il bambino ha preso la scossa, riportando evidenti lesioni sulla mano. La sicurezza è da sempre una priorità per IKEA.

Quando si verificano incidenti in cui sono coinvolti prodotti IKEA, interveniamo con tempestività: la luce con sensore PATRULL è stata immediatamente ritirata dal mercato. Il prodotto è stato collaudato ed è conforme a tutte le leggi e le norme applicabili. Nell’indagine che ha fatto seguito all’incidente, abbiamo esaminato oltre 600 luci PATRULL senza riscontrare alcun problema. Ciò nonostante, IKEA ha deciso di richiamare il prodotto per scongiurare il rischio di ulteriori incidenti. La luce con sensore PATRULL è in vendita in Europa e Nord America dal 2013. I clienti che desiderano restituire la luce con sensore PATRULL possono riportarla in qualsiasi negozio IKEA, dove riceveranno il rimborso. Per ricevere il rimborso non è richiesto lo scontrino fiscale. Per ulteriori informazioni, contatta il Servizio Clienti al numero verde 800 92 46 46, dalle 9 alle 20, da lunedì a sabato.