ALLARME UFFICIALE: L’ISIS ATTACCHERA’ DAL CIELO. COSI’ CI ANNIENTERANNO IN ITALIA

Il nuovo, terribile, annuncio dell’Isis fa riferimento a un attacco che proverrà direttamente dal cielo. Non sono bastati i camion assassini e le raffiche di mitra, ora l’Antiterrorismo ha lanciato…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Due tipi sospetti”]

…l’allarme sulla nuova strategia che sta per essere approntata. L’Italia non è purtroppo esclusa dai possibili obiettivi. In Cisgiordania sono stati fermati due uomini con dei droni: hanno…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Attacchi terroristici”]

…confessato che servivano proprio per la preparazione di attacchi terroristici. I droni hanno subito delle modifiche, gli stessi cambiamenti richiesti da alcuni stranieri in dei negozi di Roma. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Strane richieste”]

L’attenzione non può che essere altissima: bisogna individuare gli individui che hanno fatto le strane richieste e a quel punto si capirà meglio cosa sta accadendo. Tra l’altro, nella zona Sud della…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Furto di suv”]

…Capitale sono state rubate otto auto parcheggiate nel piazzale di un concessionario insieme alle targhe: si tratta di Suv, i mezzi utilizzati dall’Isis per i loro attentati.

Paura per la febbre dei conigli: i sintomi

La paura degli attacchi terroristici sembrava essere solo un ricordo qualche giorno fa, eppure torna a farsi viva di fronte alla nuova minaccia: Intelligence turca, infatti, ritiene che membri dell’Isis siano pronti a sferrare un attacco alle fonti idriche del Paese. I terroristici hanno intenzione di fare quello già fatto in Siria e Iraq, ovvero avvelenare l’acqua.
Il piano, sostiene il rapporto “confidenziale” degli 007, punta alla diffusione massiccia di batteri virali nell’acqua in gradi di diffondere malattie come la tularemia, ovvero la “febbre dei conigli”.
Si parla di tularemia, una malattia che si può contrarre attraverso il contatto diretto con animali infetti oppure, appunto, con l’ingestione di acqua contaminata o di carne poco cotta proveniente da animali infetti. Anche in Italia dal 1992 al 1998 sono stati segnalati 61 casi. Speriamo che alla fine questa si rivela essere solo una minaccia infondata.

Attacchi di panico: una lettera struggente di una persona che ne ha sofferto per 12 anni

Chi non ha mai avuto un attacco di panico non sa di cosa si tratta nello specifico. Leggendo questa struggente lettera potrete rendervi conto della sua gravità:
“La paura della paura, le ossessioni perché se la porta si chiude resto intrappolato, il terrore di uscire a cena, la paura di un concerto, i percorsi alternativi che studi per non prendere la metropolitana per andare al lavoro, cercare le uscite di sicurezza…”
La nostra sezione Benessere si è spesso occupata di attacchi di panico trattandosi di una disturbo massivamente diffuso nella società contemporanea che interessa molti lettori. Riceviamo spesso commenti e richieste di informazioni più approfondite sull’argomento. La vigilia di Natale, però, ho ricevuto una mail di una nostra lettrice che racconta in maniera davvero struggente cosa significhi convivere con questo tipo di disturbo, quello che può arrivare a “prendersi” e l’inferno che ne deriva. La parte più importante del suo scritto, però, è nel finale in cui viene dimostrato come sia possibile uscire da questo tunnel superando i retaggi legati a vergogna e alle cure farmacologiche che spesso, a causa di pressapochismo informativo e profonda ignoranza, vengono stupidamente demonizzate. Abbiamo quindi deciso di pubblicare questa testimonianza, su richiesta di chi l’ha scritta e rigorosamente in forma anonima, per dimostrare che il dolore privato spesso è un dolore comune a molti dal cui giogo è possibile liberarsi.
“Ho letto i vostri articoli sugli attacchi di panico (in particolare questo:Attacchi di panico come aiutare, 5 cose che dovete ricordarvi di dire a chi amate e che ne soffre) e ho provato un senso di sollievo. Sono una donna separata di 42 anni che soffre di questo male da 12 anni. Il senso di legittimazione che mi ha dato leggere tutti quei commenti di persone sconosciute che parlavano precisamente di quello che io provo ogni giorno, chiusa nella vergogna e nella solitudine di comunicarlo, mi ha fatto riflettere. Io non ho mai accettato di soffrire di una cosa tanto difficile da spiegare, in parte mi aspettavo che dicendolo a qualcuno non avrebbe capito. Per una volta nella vita, anche se in forma anonima, vorrei invece liberarmi e condividere con il mondo intero, protetta dall’anonimato, quello che una persona che soffre di attacchi di panico prova. Magari qualcuno troverà conforto nel riconoscersi, si sentirà meno solo e più “normale”. Altri, forse, che hanno persone che amano a fianco che ne soffrono potranno sforzarsi di capire quello che a loro pare indecifrabile.
La prima cosa che odio del panico è che è invisibile: un occhio pesto, un’allergia, persino un singhiozzo li puoi vedere ma il panico ti si agita dentro e ti fa scoppiare le bombe nel corpo senza dare alcun segnale esterno. Questo ti fa pensare che sei pazzo, perché è tutto nella tua testa, perché fuori non c’è niente, perché gli altri sono tranquilli. Questo fa anche credere agli stupidi, agli ignoranti, agli insensibili che tu finga. Come se ti piacesse il ruolo della malata.
Il panico ti lega a lui, ti sposa, ti entra sottopelle e non sparisce all’esaurirsi di un attacco. Nel frattempo resta l’ansia, iniziano i meccanismi perversi: la paura della paura, le ossessioni perché se la porta si chiude resto intrappolato, il terrore di uscire a cena, la paura di un concerto, i percorsi alternativi che studi per non prendere la metropolitana per andare al lavoro. La macchina che di colpo hai paura di guidare e il senso di umiliazione profonda che deriva dalla coscienza di essere diventato dipendente dagli altri. Da solo è impensabile, fa troppa paura. Se succede mentre guido? Se sbando e vado fuoristrada? Se succede in autostrada? I posti a teatro sempre vicini all’uscita di sicurezza, le scuse che ci si inventa per evitare un aperitivo, il terrore dei luoghi affollati e che manchi l’aria, la paura che venga un infarto mentre cammino. E’ come se si potesse avere una sorta di visione della morte senza morire davvero. L’ansia ti cambia, ti umilia, ti mette all’angolo, si mangia la tua personalità, si divora la tua vita. Tu non decidi più nulla, semplicemente vivi in punta di piedi per non svegliarla. E’ l’esperienza assoluta: nascere e morire insieme.
E poi la nascondi, te ne vergogni. Diventi bravissimo a mentire, a inventare le scuse migliori e più credibili per abbandonare una cena, una riunione, una festa. Non ti muovi senza un piano di emergenza per la fuga. Ho sbagliato, mi sono nascosta e mi sono vergognata a lungo. Mi sono colpevolizzata perché nonostante gli sforzi non passava, mi impegnavo ma non passava. L’anno scorso un’amica carissima, che ha capito senza che io le dicessi nulla, mi ha letteralmente trascinata da uno psichiatra. Già dalla prima seduta ho capito quanto tempo avessi perso: lui traduceva i miei sintomi e miei disagi come fossero la cosa più normale e più diffusa del mondo. Mi ha anche detto sorridendo che si tratta di una delle patologie più diffuse in assoluto e che quindi di cure ce ne sono davvero parecchie. Lo psichiatra mi ha detto che prima si cura l’urgenza, ovvero si fa rientrare l’attacco farmacologicamente e poi, quando sono serena, si lavora anche a livello terapico. Così abbiamo fatto. Mese dopo mese ho iniziato a smettere di soffrire, gli attacchi sono spariti anche se l’ansia generalizzata è rimasta. In 12 anni non avevo mai avuto una tregua di 10 mesi, ora facciamo anche terapia. Ho paura a dirlo, perché mi sembra troppo bello per poterci credere davvero, ma inizio a credere, per come stanno andando le cose, che curarsi e uscirne sia possibile. L’unica cosa che non è possibile è dimenticarli: non si torna mai più gli stessi dopo averne sofferto.
Grazie se pubblicherete questa lettera che spero di cuore possa servire ai tanti che conoscono questo dramma.”

La Grande Differenza Tra Infarto, Arresto Cardiaco E Ictus. La Verità Ti Sorprenderà

Spesso attacchi di cuore, ictus e arresti cardiaci vengono confusi. In questo articolo cercheremo di scandire bene le differenze che sussistono tra l ‘uno e l’altro.
Gli attacchi di cuore sono quasi sempre il risultato di una progressiva malattia coronarica (CAD). Nel CAD, le arterie che forniscono sangue al cuore diventare soffocato con depositi grassi chiamati placche che restringono le arterie e block-una malattia chiamata aterosclerosi. Quando i pezzi di placca liberarsi, coaguli di sangue possono formare, bloccando il flusso di sangue al cuore. Quando ciò accade, il muscolo cardiaco non riceve l’ossigeno e sostanze nutritive di cui ha bisogno, e le parti del cuore può danneggiarsi o morire. Questo è un attacco cardiaco, noto anche come infarto del miocardio (MI).
Quando l’afflusso di sangue al cervello viene interrotto, causando il decesso di una parte del cervello, si chiama un ictus, o “attacco cerebrale”. Stroke è simile ad un attacco cardiaco, ma colpisce i vasi sanguigni nel cervello invece del cuore.
Quando il flusso di sangue al cervello è bloccato da un coagulo, si chiama un ictus ischemico. Un altro tipo di ictus, chiamato un attacco ischemico transitorio, è talvolta chiamato un “mini-ictus” ed è causata da un coagulo temporaneo.
Un ictus emorragico si verifica quando un vaso sanguigno nel cervello scoppia e sanguina, privando un’area del cervello di sangue e causando danni all’interno del cervello. Emorragica ictus sono classificati in due modi, definiti dal tipo di vaso sanguigno causato il danno. Il più comune-un aneurisma, si verifica quando un’arteria o ordinaria dei vasi sanguigni all’interno dei palloni cervello, indebolisce, e scoppia. In rari casi, un anormale, groviglio di vasi sanguigni si formano nel cervello. Questo si chiama una malformazione artero-venosa (AVM). A volte, una delle navi all’interno della AVM scoppierà, provocando emorragie e compressione del cervello.
Cause di infarto e ictus
Le cause di attacco cardiaco e ictus sono simili, ma diverse.
Sesso. Gli uomini tendono ad avere più attacchi di cuore, e li hanno in età precoce, rispetto alle donne.
Razza. Le persone afro hanno più alti tassi di CAD e la pressione sanguigna più alta rispetto ai bianchi. CAD è anche più prominente nei messicani- e indiani e chi ha problemi di obesità.
Ridurre il rischio
Per ridurre il rischio di infarto e ictus, è importante controllare i fattori di rischio. Questo significa fare scelte di vita salutari:
• Smettere di fumare se si fuma.
• Adottare una dieta sana.
• Fare molto esercizio fisico.
• Controllare la pressione alta, diabete e colesterolo con i farmaci, se necessario.

“Ero al world trade center anche al Bataclan, ma sono vivo”

Il sopravvissuto al doppio attentato si chiama Matthew ed è un americano di 36 anni e lo racconta al Telegraph. Venerdì 13 novembre è stato ferito a una gamba, mentre scappava dall’attacco terroristico al Bataclan. “Ero lì per il concerto degli Eagles of Death Metal come tanti altri giovani- ha detto-
Sono sicuro a scappare approfittando del momento in cui hanno ricaricato i Kalashmikov e una volta guori mi sono accasciato sul marciapiede. L’11 settembre del 2001 ero, invece, al World Trade Center per una riunione di lavoro. Da non crederci, ma sono sopravvissuto.”

Scoperta choc, dall’11 settembre al Bataclan: ecco cosa è successo 5 giorni prima di ogni strage

Forse non tutti hanno notato che negli attacchi terroristici avvenuti fin’ora si sono susseguiti una serie di episodi che ormai non possiamo più definire coincidenze. Secondo l’econimista Stefano Fugazzi si Abx Economics, il comportamento dell’indice della pausa si è trovato davanti a un fatto alquanto straordinario. Le stragi di Parigi di venerdì scorso, quella di Charlie Hebdo a gennaio ma anche le bombe a Londra nel 2005, quelle sui treni di Madrid del 2004 e l’attacco all’America l’11 settembre hanno tutte una particolarità comune. In tutti questi casi l’indice Vic ha segnalato in qualche modo un aumento della tensione sui mercati.

Come è stato possibile questo fernomeno?
È una coincidenza curiosa ma probabilmente alcuni rivelano possa trattarsi solo del caso.
Dobbiamo crederci?