Mangiate le unghie? Avete una malattia che si chiama “Onicofagia”. Ecco cosa provoca

Ci sono tantissimi motivi che ci spingono a mangiucchiare le nostre unghie a volte fino allo stremo. E’ un gesto dettato da nervosismo, stress, ansia, malumore. Uno studio di professori statunitensi dell’American Psychiatric Association hanno classificato questa “usanza” come una vera e propria malattia mentale chiamata onicofagia.
Da Wikipedia leggiamo: che L’onicofagia è un disturbo compulsivo che porta il paziente, pediatrico o adulto, a mangiare le proprie unghie. Secondo la teoria freudiana è un sintomo di fissazione orale. L’onicofagia può portare al danneggiamento dell’iponichio, la porzione di pelle posta alla base e ai lati dell’unghia. Questo può portare a una maggior suscettibilità ad agenti batterici o virali e causare un patereccio. Anche la saliva può avere un ruolo nell’arrossamento e nell’infezione dell’area.

L’onicofagia è correlata anche alla patologia dentale e può portare a malocclusione e danno gengivale e può facilitare il trasporto di microbi dall’ano alla bocca. L’ingestione dei residui ungueali può provocare anche danni gastrici. La persistenza del disturbo negli anni può, in taluni casi, comportare una deviazione e deformazione delle dita.
Anche gli psicologi, oltre i dottori, hanno lanciato un allarme alla popolazione sottolineando che mangiare le unghie è un vero e proprio disturbo da non sottovalutare.

Come sbiancare le ascelle con i rimedi naturali

Vuoi avere ascelle impeccabili e sfoggiare abiti estivi con profonde aperture ascellari e bikini senza doverti preoccupare di aloni scuri e imperfezioni della pelle? Ecco tutti i rimedi naturali per dire addio aia segni scuri sotto le ascelle.
Il primo passo da fare è quello di eliminare le cellule morte dallo strato superficiale della pelle delle ascelle. Sotto la doccia utilizza del sale grosso e una spugna naturale che andrai a sfregare dolcemente contro la pelle delle ascelle: in questo modo non sono eliminerai le cellule morte ma anche i residui di deodoranti persistenti.
L’esfoliazione può anche essere fatta con il bicarbonato, un ingrediente dalle mille proprietà e utilizzi differenti: ti basterà miscelare un cucchiai di bicarbonato con qualche goccia di acqua per ottenere uno scrub fai da te. Se hai la pelle particolarmente secca è indicato lo scrub con olio di oliva e zucchero.
Dopo aver esfoliato la zona ed eliminato le cellule morte dovrai procedere con l’azione schiarente: molto utile in questi casi il limone. Ti basterà strofinare un fetta di limone sotto le ascelle per qualche minuto: ripeti l’operazione tutti i giorni per vedere l’alone scuro schiarirsi a poco a poco. Al limone puoi abbinare anche del miele: con il composto ottenuto non dovrai fare altro che applicarlo con le dita nella zona ascellare e lasciarlo agire per 10 minuti. Molto efficace anche l’impacco creato con la polpa di cetriolo e arricchita con qualche goccia di limone. Applicala sulla pelle asciutta e lascia il composto in posa per 20 minuti.
In estate applica la protezione solare anche sotto le ascelle; in questo modo eviterai la comparsa di macchie e aloni scuri.

Il cancro al colon retto: ecco tutti i sintomi

Negli ultimi anni i casi di cancro de colon-retto, stanno aumentando tra le donne ed è, infatti, diventato il secondo tipo di cancro più diffuso. Per ora le cause sono imprecise ed è quindi fondamentale prevenirlo e fare attenzione ai sintomi.
In questo articolo approfondiremo proprio questo tema, per la vostra salute e tranquillità.
Il cancro del colon-retto inizia con lo sviluppo di uno o più polipi nel rivestimento interno delle pareti del colon o del retto. Crescono all’interno e possono avere una forma piatta o ovale.
È proprio in questa fase che la prevenzione è d’importanza vitale. La maggior parte di questi polipi sono benigni, ma se non vengono rimossi in tempo, possono diventare maligni. Si conoscono con il nome di adenomi e notiamo sintomi della loro presenza solo quando raggiungono una certa grandezza ed entrano in contatto con le feci, il che provoca sanguinamento.
In molti paesi si sta tentando di programmare colonscopie periodiche per prevenire il cancro del colon-retto. Se i polipi vengono individuati in tempo, quando sono di dimensioni ridotte, sparisce anche il rischio di ammalarsi di cancro. Quale sono i sintomi di questo tipo di cancro?

• Sangue nelle feci: il colore può variare dal rosso al nero e si deve al contatto tra le feci e i polipi presenti nel colon o nel retto che, con lo sfioramento, sanguinano.
• Anemia: le donne sono più soggette a soffrire di anemia rispetto agli uomini. Di solito si deve a un ciclo mestruale abbondante, ma è importante conoscerne sempre la causa.
• Cambi nel ritmo intestinale: soffrite spesso di periodi di stitichezza che si alternano a settimane di diarrea? Allora dovete farlo presente al vostro medico. È importante conoscere la causa di questi cambiamenti nel vostro ritmo intestinale.
• Forma delle feci: se improvvisamente diventano più fine potrebbe essere dovuto alla presenza di polipi che restringono l’intestino e non permettono un’espulsione normale dei residui.
• Strana sensazione di espulsione: quando andate in bagno, avete spesso la sensazione di non aver finito, che ci sia ancora qualcosa nell’intestino? Questo problema è conosciuto come tenesmo rettale ed è necessario consultare un medico.
• Dolori addominali: avete la sensazione di essere troppo pieni appena finito di mangiare? Vi sentite stanchi e con l’addome appesantito? Non ignorate questi sintomi!
• Perdita di peso: quando si verifica un problema al colon, il nostro organismo non sintetizza più molti nutrienti in modo adeguato, il cibo non viene processato allo stesso modo… Tutto ciò comporta la perdita di qualche chilo.
La cosa più importante nel caso del cancro del colon-retto (come per qualsiasi altro tipo di cancro) è fare attenzione ai sintomi e mantenere una buona qualità di vita.

Addio alla miopia: ecco le lenti bioniche che guariscono l’occhio e migliorano di 3 volte la vista

Si tratta di un intervento di 8 minuti che salva la vista dei miopi che potranno dire per sempre addio agli occhiali: sono le lenti bioniche del dottor Garth Webb della Ocumetics Technology, Canada. La lente bionica non è altro che un dispositivo che s’installa rapidamente all’interno dell’occhio stesso attraverso una procedura che può avvenire ambulatorialmente, senza bisogno di anestesia né di ricovero. Basta una semplice siringa per iniettare nell’occhio una soluzione salina e contemporaneamente la micro lente ripiegata su se stessa, procedura che dura circa 8 minuti. Una volta avvenuta l’iniezione, dopo soli 10 secondi la lente è all’interno dell’occhio aderisce al cristallino. “Se riuscite a vedere appena l’orologio a 3 metri di distanza, quando avrete la lente bionica riuscirete a vederlo a 9 metri” afferma il dottore. Il dottor Webb sottolinea inoltre che chi si sottopone all’impianto di queste lenti non soffrirà mai di cataratta. L’intervento però è fattibile solo sui pazienti che superano l’età di 25 anni, per assicurare la formazione dell’occhio ormai completa e matura.
Sono stati impiegati 8 anni per svilupparla con un investimento di 2,3 milioni di dollari, e si spera che, dopo il superamento dei test clinici possa essere in commercio nel 2017. Potrebbe essere disponibile sin da subito in Canada, Stati Uniti, Asia ed Europa nel giro di pochi anni, alcuni entro cinque anni”, ha dichiarato Webb, ed ha aggiunto “crediamo che la Cina e i paesi asiatici avranno sicuramente il primo accesso al prodotto, sembrano infatti essere disposti a ridurre l’iter di accesso ed approvazione del prodotto medico in modo più semplice”, questo perchè proprio nei paesi asiatici si soffre molto di più del problema oculistico e quelle delle lenti bioniche sono una soluzione allettante per molti schiavi degli occhiali.

Rimanere Incinta velocemente: ecco dei consigli utili per avere subito un bimbo

Molte donne desiderano di diventare mamma al più presto e quando il desiderio diventa un progetto, è utile farsi furbi e fare piccoli accorgimenti per rimanere incinta il prima possibile
Fino a poco tempo fa si credeva che i problemi di fertilità fossero legati quasi esclusivamente all’apparato riproduttivo. Oggi, grazie al progresso scientifico, sappiamo che non è così.
A influire sulla fertilità accorrono diversi e vari fattori, sia di ordine fisico, che di ordine psicologico. Ansia, stress, attesa stessa della possibile gravidanza, in effetti sono tutti stati che di fatto potrebbero influire su un blocco.
La componente fisica però gioca senz’altro un ruolo primario. I consigli seri, seppur non dati da esperti di ginecologia e ostetricia, sono sicuramente più attendibili, e passano per il sapere qualcosa sui cosiddetti giorni fertili.
I giorni fertili di una donna sono per ovvi motivi fisici i più indicati per avere un rapporto e rimanere incinta.
Il periodo fertile va dal decimo al 17/18esimo giorno della mestruazione.
Intorno al 8/9 ° giorno avviene la vera e propria ovulazione.
Per rimanere incinta dunque occorre intensificare i rapporti proprio in questi giorni qui.
Inoltre va ricordato che gli spermatozoi hanno vita di circa 72 ore, ovvero 3 giorni, dunque il periodo utile per rimanere incinta potrebbe essere anticipato a circa il 7° giorno dalla mestruazione
Si può dunque affermare che i giorni migliori per rimanere incinta sono dal 7° al 17° giorno del ciclo.
Esistono poi metodi sia naturali che meccanici per riconoscere i propri giorni fertili per rimanere incinta

In forma dopo l’estate con la dieta dei 10 giorni

Nonostante spesso si pensa che in inverno si ingrassa di più, in estate non si scherza mica: pranzi, cene, gelati, cornetti di mezzanotte e chi più ne ha più ne metta.
La soluzione esiste ed è un regime di 10 giorni in cui possiamo perdere anche un chilo al giorno. Questo regime da seguire scrupolosamente, funziona ancor meglio dopo l’estate proprio grazie alle abbuffate. Il corpo, essendo stato abituato ad assumere molte calorie, va immediatamente in “deficit” dimagrendo molto più velocemente che in un normale periodo di dieta e sacrifici.
Ecco lo schema completo:
1° Giorno
Colazione: caffè amaro, un frutto di stagione
Pranzo: 150 gr. di filetto di manzo, insalata mista
Cena: 200 ml. di passato di verdure, 80 gr. di arrosto di tacchino, pomodori
2° Giorno
Colazione: tè, 2 fette biscottate, 1 arancia
Pranzo: 200 ml. di brodo sgrassato, 140 gr. di tacchino, carote lesse
Cena: 100 gr. di roastbeef, cavolo verza, 2 albicocche
3° Giorno
Colazione: caffè amaro e spremuta di pompelmo, 2 biscotti secchi
Pranzo: 140 gr. di pollo, peperoni al forno
Cena: 130 gr. di manzo ai ferri, fagiolini, una mela
4° Giorno
Colazione: caffelatte, 1 fetta biscottata, 1 pera
Pranzo: 2 uova, piselli
Cena: 200 ml. di passato di verdure, 150 gr. di merluzzo
5° Giorno
Colazione: caffè amaro, aranciata, 2 biscotti
Pranzo: 150 gr.
di fegato, broccoletti
Cena: insalata di pollo, una mela verde
6° Giorno
Colazione: tè, 2 fette biscottate, 1 pera
Pranzo: 100 gr. di coniglio, asparagi
Cena: 140 gr. di vitella, pomodori, 2 prugne secche
7° Giorno
Colazione: caffè amaro, succo di pompelmo, 2 biscotti secchi
Pranzo: 1 yogurt greco, 1 banana
Cena: 70 gr. di prosciutto crudo sgrassato, cavolfiore bollto
8° Giorno
Colazione: succo di pomodori, 1 arancia
Pranzo: frittata di zucchine
Cena: 150 gr. di carne ai ferri, insalata mista, 1 mela
9° Giorno
Colazione: tè, una fetta di pane
Pranzo: 2 hamburger, pomodori e fagiolini
Cena: arrosto di vitella, bieta, 1 kiwi
10° Giorno
Colazione: caffè amaro, 2 fette biscottate, 1 yogurt
Pranzo: 200 gr. di nasello, carote in umido
Cena: 200 ml. di passato di verdura, 100 gr. di pollo, 1 pera
CONSIGLI UTILI
Praticare un’ora di sport almeno 3 volte a settimane
Bere un litro e mezzo di acqua al giorno
Nei momenti improvvisi di appetito mangiare 2 noci oppure10 mandorle

Ecco cosa succede al nostro organismo se beviamo acqua a stomaco vuoto

È risaputo che bere acqua fa molto bene all’organismo: bere acqua con regolarità non è soltanto una buona abitudine, ma è una vera e propria cura che può aiutare anche in caso di malattie molto gravi.

Bere immediatamente dopo il risveglio è un’antica tradizione giapponese per la guarigione di numerose malattie che è diventata popolare durante la 2° Guerra Mondiale.

Tra le patologie che cura e previene: mal di testa, dolori muscolari, problemi cardiaci, battito del cuore accelerato, epilessia, colesterolo, bronchite, asma, meningite, malattie renali e alle vie urinarie, vomito, diarrea, gastrite, diabete, costipazione, problemi mestruali, malattie legate agli occhi, malattie legate all’utero, malattie legate alle orecchie, naso e gola.

Quando bevete acqua a stomaco vuoto, ottenete anche altri benefici importanti come la regolazione della temperatura interna, l’idratazione degli organi vitali, un migliore assorbimento dei nutrienti e l’ossigenazione delle cellule. Bere acqua a stomaco vuoto, inoltre, può anche contribuire alla perdita di peso poiché questo liquido può provocare una sensazione di sazietà che frena il desiderio di mangiare tutto il tempo.

Ecco 4 segreti per accelerare il metabolismo

E’ risaputo che per perdere peso bisogna seguire un regime alimentario serio e ipocalorico. Ma ci sono delle piccole astuzie, dei consigli preziosi da seguire assolutamente per chi ha deciso di mettere fine ai chili di troppo.

Vediamo insieme alcuni consigli indicati dalla ricerca scientifica.

  1. Prodotti biologici:secondo recenti studi i conservanti alimentari chimici rallentano il metabolismo e inducono le cellule a trasformarsi in depositi di grasso e con il tempo causare l’obesità. Il consiglio è di optare sempre, per quanto possibile, per i prodotti biologici che aiutano il metabolismo a restare in attività.
  2. 1200 calorie al giorno:se si assumono meno di 1200 calorie al giorno si può rallentare la perdita di peso. Secondo alcuni nutrizionisti americani se si mangia meno del fabbisogno giornaliero il nostro organismo si abituerà a trasformare in grassi tutti i cibi che assumiamo.
  3. Stare sempre in movimento:per accelerare il metabolismo bisogno stare sempre in movimento, anche se siamo costretti fra quattro mura. Muoversi costantemente anche per piccoli servizi domestici, alzarsi spesso dalla sedia, fare le scale anziché prendere l’ascensore… sono piccoli consigli utili per perdere peso più facilmente.
  4. Allenamento con i pesi:perdere chili con la dieta non basta, per avere un corpo tonico servirà allenarsi con dei pesi leggeri.

Eliminare Baffetti in modo naturale e definitivo, ecco come fare

Non c’è donna che non si lamenti dei fastidiosissimi peli superflui che affliggono più o meno diverse parti del corpo. Una di quelle ombre scure originate dai peli è quella del fastidiosissimo baffetto: vi è però un modo del tutto naturale per eliminare baffetti in modo naturale.

La pelle del viso è particolarmente delicata, dunque ha bisogno di un trattamento assolutamente anallergico e che non provochi arrossamenti o irritazioni ancora peggiori del problema che si intendeva togliere.

Molte donne ricorrono alle creme depilatorie delicate per le parti del viso ma queste tendono comunque ad irritare la pelle. È assolutamente da bandire il rasoio, veloce ma assolutamente controindicato perché fa in modo che i peli ricrescano più duri e scuri di prima.

Un altro rimedio utilizzato è la crema schiarente che però, se non si ha proprio una peluria esigua e una carnagione molto chiara, non fa che regalare un look assolutamente poco credibile.

Vi è chi ricorre alla ceretta ma spesso questa tecnica, oltre ad essere un po’ dolorosa, lascia delle tracce come screpolature, arrossamenti o sbucciature. Inoltre non è una tecnica permanente.

C’è invece un metodo simile ma molto meno aggressivo, indolore e molto ma molto economico che tutti, anche chi non ha una grande manualità, può fare a casa per eliminare baffetti in modo permanente.

Per ottenere degli ottimi risultati in poco tempo ed eliminare baffetti una volta per tutte dal viso potete fare così, secondo una tecnica orientale usata da secoli, procuratevi:

– 2 cucchiai di miele

– 2 cucchiai di succo di limone

– 1 cucchiaio di farina di avena

Mescolate questi ingredienti di facile reperimento fin quando non otterrete una pappetta dalla consistenza omogenea. Se il composto dovesse risultare troppo asciutto aggiungete un po’ di acqua, pochissima alla volta perché in ogni caso non dovete ottenere una sostanza liquida ma pastosa. Applicatela poi nelle zone del viso da trattare, evitando parti irritate, mucose, occhi, nei o porri. Strofinate leggermente con un movimento circolatorio. Lasciate agire sulla pelle per circa un quarto d’ora e poi risciacquate delicatamente con acqua tiepida.

Applicare una crema idratante per lenire la pelle in modo da evitare qualsiasi arrossamento cutaneo.

Dovete usare questo metodo naturale 2 o 3 volte a settimana per un mese circa, anche se vi sembra che non stia comparendo più nulla, fino a quando i peletti non siano sempre più indeboliti e il bulbo pilifero non si sia atrofizzato completamente.

Il limone disinfetta come il miele che è un antibiotico naturale e svolge la sua funzione meccanica collante di estirpatore del pelo, la farina di avena contiene anche sostanze lenitive atte a riequilibrare il tessuto cutaneo. La miscela è un concentrato di vitamine e minerali: un ottimo rimedio naturale.

Tiroide: quando il pericolo si trova in casa

È un organo molto sensibile la tiroide. Per chi non la conosce, la tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla situata nella parte inferiore del collo. Svolge una funzione molto importante, dal momento che è responsabile dei processi metabolici dell’organismo.
Quando il funzionamento della ghiandola tiroidea si altera, molti organi del corpo possono venire coinvolti, facendo sorgere disturbi e malattie di diverso tipo.
Una della cause principali dei disturbi alla tiroide è l’accumulo di sostanze tossiche. Seguire una dieta sana può certamente contribuire a diminuirne l’impatto sul corpo, ma non basta: intorno a noi ci sono altri elementi che possono alterare il funzionamento di questa ghiandola.
Quali sono?
Pesticidi: I risultati di un’altra indagine avvertono che il 60% dei pesticidi oggi utilizzati causa alterazioni alla ghiandola tiroidea. È indubbio che gli insetticidi, gli erbicidi e gli antifungini, in generale qualunque pesticida, siano prodotti nocivi per la tiroide.
I ritardanti di fiamma: I ritardanti di fiamma o polibromodifenileteri (PBDE), causano alterazioni nel funzionamento della tiroide. Si trova negli schermi del televisore e del computer, nelle schiume utilizzate per fabbricare i mobili, nelle imbottiture e nei tappeti. Per di più, la presenza di PBDE è stata messa in relazione con l’insorgere di problemi dello sviluppo e comportamentali.
Plastica:Oltre ad avere un impatto negativo sull’ambiente, la plastica può rappresentare un pericolo diretto per la nostra salute. È anche confermato che gli ftalati, sostanze chimiche presenti, ad esempio, nei giocattoli di plastica, influiscono sul funzionamento della tiroide.
Antiaderenti: Gli antiaderenti contengono l’acido perfluoroottanoico (PFOA), un composto chimico utilizzato nella fabbricazione del teflon, degli imballi per alimenti e altri prodotti di uso domestico molto comuni.
Dentifrici contenenti triclosan: Alcune famose marche di dentifricio contengono un ingrediente chiamato triclosan. Anch’esso interagisce sul funzionamento della tiroide, del testosterone e degli estrogeni, oltre che inibire l’azione dei medicinali antibiotici.
Prodotti antibatterici. Esistono in commercio saponi e lozioni antibatteriche che contengono triclosan. Purtroppo è dannoso per altre funzioni, come nel caso della ghiandola tiroidea.
Metalli pesanti: Molti prodotti chimici che usiamo tra le pareti domestiche contengono una certa dose di metalli pesanti come il mercurio, il piombo e l’alluminio. Questi elementi possono portare a disturbi autoimmuni della tiroide, come la tiroidite di Hashimoto e il morbo di Graves.
Soia: Le proteine della soia contengono fitoestrogeni che possono inibire la perossidasi tiroidea. Questo alimento interagisce con la normale attività della tiroide, inibendo la capacità del nostro organismo di utilizzare lo iodio, processo fondamentale nella produzione degli ormoni tiroidei.