Teo Teocoli, confessione SHOCK: “Da piccolo mio padre mi picchiava”

Teo Teocoli ha rilasciato una preziosa e drammatica intervista al Corriere della Sera, in cui ha rilasciato una confessione piuttosto pesante in merito alla sua infanzia. Prima di questo, però, ci ha tenuto a ringraziare quattro donne per il suo successo televisivo: “Grazie a quattro donne speciali, mia moglie Elena e le mie figlie Anna, Chiara e Paola che m’hanno cosparso di zucchero. Poi per il gusto del teatro in giro per l’Italia. Uscire dalla televisione all’inizio m’ha fatto incavolare ma ora sono felice: canto, racconto storie, mi chiedono di fare Peo Pericoli e Caccamo e io zac glieli faccio. Dopo i bis con i ragazzi dell’orchestra si prende la macchina, un panino al formaggio, minerale e via a casa alle 5 del mattino. Mi sento di nuovo giovane”.

[nextpage title=”La terribile rivelazione di Teo”]

Teo Teocoli si è sempre dimostrato allegro e spensierato, ma dietro quel sorriso contagioso e al suo carattere un po’ irascibile si nasconde tanto dolore e sofferenza a causa del passato: “La facilità allo scontro mi arriva da un’infanzia difficile. Mamma veniva da una famiglia di giostrai, papà era andato in Marina sotto le bombe inglesi. Dopo la guerra siamo sbarcati a Milano, zona Niguarda-Fulvio Testi a quei tempi quasi campagna. Mamma cuciva in sartoria, papà non lavorava e non si vedeva mai, meglio perché quando arrivava mi picchiava di brutto: il classico padre-padrone. Ero un disadattato: di fronte al bidello in divisa ho pianto per ore, facevo fatica a scrivere e leggere, non capivo nemmeno il concetto di proprietà. Mi chiamavano terun, africa, baluba, altro che non incazzarsi..! È un miracolo che sia arrivato a ragioneria perché non ho mai studiato niente, giuro. M’intortavo le prof, facevo ridere anche loro”. CONTINUA A LEGGERE

Gerry Scotti si confessa e rivela: “Basta, io rinuncio al matrimonio”

Gerry Scotti, noto conduttore televisivo, starebbe vivendo da diversi anni una nuova storia d’amore con Gabriella, madre di un amico di suo figlio, anche se a quanto pare non ci sarà mai un matrimonio all’orizzonte. Il simpaticissimo uomo ha infatti svelato al settimanale Nuovo di non essere intenzionato a sposarsi dopo la fine del suo matrimonio e, di conseguenza, nessuno deve aspettarsi nulla da questa relazione. Gerry Scotti aveva già parlato di queste sue intenzioni del 2009, attraverso una lettera inviata al Corriere della Sera, che noi riportiamo:

[nextpage title=”La lettera di Gerry”]

“Di questo mio tormento ho parlato con diversi preti, più amici che consulenti spirituali, e loro, conoscendomi, sapendo qual è la mia storia di cristiano, mi hanno dispensato dal sentire la sofferenza. Devo confessarti, direttore, che non mi ero sposato in chiesa la prima volta, ma in Comune, per rispettare le esigenze della mia ex moglie. E adesso con la mia compagna voglio ponderare bene l’idea del matrimonio in chiesa. Soprattutto per rispetto ai figli delle nostre unioni precedenti, che vanno tutelati e protetti. Il prete e la comunità possono essere benevoli verso di me, ma cosa diranno i nostri figli? E poi se ho sbagliato una volta e il buon Dio mi ha perdonato, non posso rischiare di sbagliare ancora. Non ho mai voluto parlare dei miei fatti privati. Se adesso ho scelto di intervenire è perché questo tema mi sta davvero a cuore. Perché l’apertura nei confronti dei divorziati auspicata dal cardinale Martini mi sembra fondamentale. Arrivare a questo è un traguardo fino a pochi anni fa inimmaginabile. E non oso andare più avanti, a una sorta di benedizione sulle unioni di fatto, perché capisco che è un concetto troppo moderno. Ma accogliere nella Chiesa quanti come me hanno sbagliato è un vero atto di carità cristiana”. CONTINUA A LEGGERE

Costantino Vitagliano vittima di un incidente: paura per l’ex tronista

Costantino Vitagliano, ex tronista di Uomini e Donne, è stato vittima di un incidente pochi giorni fa, che ha suscitato in lui puro terrore. L’uomo ha pubblicato su Instagram una fotografia in cui veniva ritratto con il collare e con la didascalia “Che botta”, senza rilasciare alcun tipo di dichiarazione per diverse ore. Fortunatamente, Costantino Vitagliano ha rilasciato un’intervista telefonica al settimanale Novella 2000, che noi riportiamo in forma scritta, per spiegare quanto accaduto e rassicurare i fan:

[nextpage title=”La dichiarazione SHOCK di Costantino”]

Ieri pomeriggio, mentre si trovava in macchina con un suo amico all’interno di un parcheggio, un furgone inavvertitamente facendo retromarcia si è scaraventato sulla macchina di Costantino che è finita contro un muretto.  Costantino, colto di sorpresa, come ha detto lui “Ha preso la botta”…. L’urto contro il furgone gli ha provocato diverse spiacevoli conseguenze: non alla macchina, che come lui stesso ha detto: « le Mercedez hanno una carrozzeria forte», ma alla sua schiena, alla spalla e al collo in cui ha dovuto mettere il collare…. Al pronto soccorso infatti gli hanno detto che lo dovrà tenere per 1o giorni e stare a riposo per 20…”. Costantino Vitagliano ha in parte cercato di giustificare l’autista, dichiarando di sentirsi in ottima forma, anche se purtroppo a distanza di ore i dolori cominciano a farsi sentire e a diventare più importanti. CONTINUA A LEGGERE

L’ex gieffina paparazzata proprio con lui!! Ecco le foto

Federica Lepanto, l’ultima vincitrice del reality Grande Fratello, è molto seguita nei sociale. La ragazza, dopo essere stata a lungo single, ha finalmente incontrato l’amore. Il lieto evento è stato “condiviso” su Instagram, dove la Lepanto ha presentato Gianfilippo Lavuri, modello e attore. Federica, ai tempi del Gf, ebbe un flirt proprio con un concorrente della casa. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per leggere il post di Federica [nextpage title=”Ecco il post della gieffina che ha commosso il web”]
Tornando al social, Federica ha lasciato un commento davvero tenero dedicato a Gianfilippo: “Buongiorno cosi!!!! Esattamente 3 mesi e 21giorni fa..Amore mi manchi…ho bisogno di sentirmi tra le tue braccia!!!”. Possiamo concludere che da tre mesi la vita di Fede è cambiata in meglio Non ci resta che augurarle tanta felicità! CONTINUA A LEGGERE  

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Dramma in Italia: Ragazzo affitta pedalò con gli amici, poi la tragedia!!

Una tragedia assurda in un giorno che doveva essere di spensieratezza e di riposo. Un tuffo con gli amici dal pedalò, poi il dramma: uno degli amici non riemerge più. Dopo aver sperato e cercato l’amico, il giovane è stato ritrovato a 30 metri dalla riva ormai deceduto. Intorno alle 15:00 avevano noleggiato il pedalò per divertirsi tutti assieme e per fare un bagno come sempre, tranquillamente, scherzando con qualche tuffo. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per leggere cosa è accaduto al ragazzo [nextpage title=”Ecco cosa è accaduto dopo il tuffo”]
I vigili del fuoco sono intervenuti con l’elicottero Drago 80, un’imbarcazione e i sommozzatori per la ricerca del ragazzo che risultava disperso. L’uomo, Un 46enne extracomunitario non è più riemerso dopo quel tuffo. Cosa sia accaduto, al momento, è un mistero. Si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime ore. CONTINUA A LEGGERE

Nuovi furbetti: “Se mi dai il cartellino timbro io per te…”

Una piaga sociale quella dei “furbetti” del lavoro. In un contesto di forte crisi economica, esiste ancora chi, senza un minimo di vergogna, timbra il cartellino per poi abbandonare il posto di lavoro. Le “protagoniste” di questa vicenda non volevano perdere neanche un istante. Una andava a prendere l’auto dal parcheggio, l’altra aspettava lo start delle 17:00 per timbrare entrambi i cartellini. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere cosa facevano dopo aver timbrato il cartellino [nextpage title=”Ecco cosa facevano dopo aver timbrato”]Cattura
Parecchi minuti “risparmiati” dal lavoro per evitare il traffico dell’ora di punta, una scena davvero fantozziana. La Procura di Belluno ha seguito con attenzione quello che accadeva in via Caffi, negli uffici del Servizio forestale regionale. Le due donne, con una posizione chiaramente marginale rispetto ad altri, rischiano una condanna da 1 a 5 anni, e il posto di lavoro. Il governo è stato chiaro: guerra ai furbi! CONTINUA A LEGGERE

La Polizia avvisa tutti gli italiani “Leggete e condividete”

In questi giorni si è alla ricerca di qualche offerta last minute per trascorrere, in famiglia o con gli amici, qualche giorno in totale relax magari a mare o in montagna. Ci si arma di pazienta e si comincia così a cercare sul web qualche offerta buona. Ma, a volte, l’inesperienza può portare conseguenze assai nefaste. Non è molto raro vedere, infatti, persone cadere nelle mani esperte di truffatori che fingono di avere case o appartamenti allettanti per sottrarre soldi impropriamente. Ecco a cosa la Polizia invita a fare attenzione.CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La strategia della Polizia”]

Da qualche mese, in rete c’è la guida messa a punto da Polizia Postale e delle Comunicazioni e Subito, l’azienda leader in Italia nella compravendita online. La guida è disponibile sul sito della Polizia di Stato, su Subito.it ed è reperibile anche su Commissariato di P.S. online e nelle relative pagine Facebook e Twitter. I consigli. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Consigli utili”]

È consigliabile evitare l’acquisto d’impulso legato a offerte speciali. Analizzate per bene l’annuncio, sezionate una ad una le foto per notare incongruenze o incertezze nel testo. Ovviamente, se l’offerta risulta troppo conveniente e vi proprone un prezzo assai più basso rispetto alle altre, è chiaro che c’è sotto qualcosa di losco. I trucchi per evitare la truffa. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Precauzioni”]

Di buona abitudine, è chiedere informazioni all’inserzionista, soprattutto l’indirizzo della casa, così da poterla cercare su Google Maps o servizi simili e controllare se esiste veramente. Mai versare una caparra prima di aver verificato che l’annuncio sia sicuro e soprattutto diffidate da chi chiede somme troppo alte, ad esempio superiori al 20 per cento del totale. Basta tenere gli occhi ben aperti e non fidarsi mai al primo colpo.CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Leggilo.org

Incinta, viene investita. L’auto fugge. “Tutta colpa mia, ecco cosa stavo facendo…”

Tutti avrete sentito parlare di Pokemon Go, il gioco che sta letteralmente facendo impazzire le nuove generazione che conoscono l’anime e il videogioco. Purtroppo però, non sempre è un bene che un gioco come questo diventi così ossessionante. Ecco cosa è successo ad una ragazza mentre giocava. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”In cosa consiste il gioco”]

È un gioco che ti prende così tanto che va a finire che perdi il contatto con la realtà. A subire i danni della dipendenza da questo gioco è stata Kaitlyn Shelton, 18enne, incinta. La ragazza è stata, infatti, investita da un minivan e ha rischiato di perdere il bambino proprio perché distratta dalla famosa app. Ecco cosa stava facendo quando è stata investita. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco come è avvenuto l’incidente”]

Quando è avvenuto l’incidente, Kaitlyn era in compagnia di amici alla ricerca di Pokemon per le strade di Gladstone, in Missouri, quando è stata colpita in pieno da un Dodge Caravan, che dopo averla investita è scappato via senza prestarle soccorso. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il parto d’urgenza”]

I soccorsi sono arrivati immediatamente. La 18enne ha dovuto subire un cesareo d’urgenza per salvare il bambino che portava in grembo e fortunatamente ora stanno bene sia madre che figlio. Ovviamente, la polizia sta cercando l’automobilista pirata per consentire alla giustizia di fare il suo corso.CONTINUA A LEGGERE

Il figlio nasce morto: la mamma lo tiene con sé per 15 giorni

Quando veniamo colpiti da una tragedia non sempre reagiamo in modo razionale. Proprio come ha fatto Lynsey, 32enne inglese, mamma del piccolo Rory Bell, un bimbo che purtroppo è venuto al mondo senza vita dopo che la madre aveva sofferto di una grave emorragia interna a pochi giorni dal parto. Ecco l’assurda decisione della madre. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La decisione assurda dettata dal dolore”]

La donna ha voluto elaborare il lutto a modo suo. Ha preferito tenere con se il suo piccolo per 15 giorni prima di farlo seppellire. Il suo scopo però non è poi così incomprensibile. La neomamma voleva stabilire un legame con lui e in questo era d’accordo anche suo marito. Ha trattato il piccolo come se fosse vivo, lavandolo, vestendolo e cullandolo. Ecco le parole devastanti della mamma. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le parole della mamma”]

. “Rory era mio figlio. Avevo bisogno di prendermi cura di lui, avevo bisogno di cambiare il suo pannolino, conoscerlo e fare tante altre cose con lui. Lo abbiamo coccolato, gli abbiamo letto storie, lo abbiamo cambiato e fatto il bagnetto. Le nostre famiglie sono venute a dirgli addio e ad abbracciarlo”. Il piccolo è stato poi seppellito accanto a suo nonno. Ecco cosa rivelato dopo questa esperienza. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il motivo della sua decisione”]

“So che la gente a volte non ha il coraggio di menzionare il nome di Rory davanti a me, ma a me piace parlare di mio figlio. E’ stato parte della nostra famiglia, anche se per poco. Non dimenticherò mai il mio bambino speciale”. In qualche modo il piccolo ha lasciato una traccia di sé che non va dimenticata, semplicemente ricordata con amore.CONTINUA A LEGGERE
Fonte: fanpage

Stangata per chi ha una bicicletta in Italia. Arrivano le multe fino a 100 euro (quasi per tutti)

In pochi lo sanno, ma per far sì che le proprie biciclette siano “a norma di legge” è fondamentale che esse siano provviste del campanello. Se doveste essere fermati senza, sappiate che andate incontro a una multa che può arrivare fino a 100 euro, come previsto dal codice della strada, articolo 68, comma 1, lettera b. In genere si chiude un occhio, soprattutto nei piccoli paesi, ma può capitare che…

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[nextpage title=”Il sindaco di Pescate”]qualcuno voglia far rispettare la legge a tutti i costi, come ad esempio è successo al sindaco di Pescate (provincia di Lecco), che si sarebbe posizionato in prima persona sulla pista ciclo pedonale che costeggia il lago, fermando una quarantina di ciclisti senza l’apposito segnalatore acustico e facendoli deviare sul percorso protetto (dove l’obbligo del campanello non esiste). Per chi non avesse seguito il “consiglio”, sarebbe arrivata in futuro una multa da…

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[nextpage title=”Il campanello ideale”]25 a 100 euro per chi verrà trovato senza in futuro. Tra l’altro, a voler essere pignoli, la legge, all’articolo 223, prescrive anche le caratteristiche che il dispositivo acustico deve avere per circolare tranquillamente su strada: “Il suono emesso dal campanello deve essere di intensità tale da poter essere percepito ad almeno 30 metri di distanza”. Se passate vicino a Lecco, meglio armarvi di trombetta da stadio. Non si sa mai.