Avviso della Polizia: “Se lo trovate vicino alla vostra auto, chiamateci subito. E’ pericoloso! Fate circolare l’avviso, grazie.”

Come aprire un’auto e metterla in moto senza chiavi? Basta un pezzetto di plastica più piccolo di una moneta di due centesimi. Se usate correttamente, sono grado di permettere l’accensione di qualsiasi automobile in pochi secondi. Clicca sul punto 2 dell’indice per scoprire come funziona l’apparecchio [nextpage title=”Ecco come funziona l’apparecchio”]
Il minuscolo dispositivo elettronico è stato sequestrato dagli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria della Stradale di Roma che hanno rinvenuto due auto rubate nel garage di un casa rurale di Palombara Sabina. Per questo, sono stati denunciati tre romani di 40 anni per ricettazione. Le autovetture sono state ritrovate grazie al sistema di antifurto e sono sequestrate insieme al congegno elettronico usato per il furto. Un chip Rfid mette in comunicazione la chiave e il telecomando. Dalla chiave parte al telecomando una sequenza crittografata che lo aziona. Basta un dispositivo come questo e in meno di un’ora la vettura è pronta per essere rubata in barba all’antifurto. CONTINUA A LEGGERE

Roma, il padre muore di cancro in pronto soccorso: il figlio scrive una lettera al ministro Lorenzin

Una morte assurda quella di Marcello Cairolo. L’uomo è deceduto senza dignità nei corridoi del pronto soccorso del San Camillo, a Roma. Vicino a lui, tra tossicodipendenti e sguardi indiscreti, il figlio Patrizio. Patrizio ha deciso di scrivere una lettera al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il ministro ha fatto sapere anche che nei prossimi giorni manderà gli ispettori nell’ospedale romano per verificare quanto accaduto. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere il contenuto della lettera[nextpage title=”Ecco la lettera scritta da Patrizio”]
Ecco il testo della lettera: “Signora ministra, sono passati circa tre mesi dal giorno in cui mio padre ha scoperto di avere un cancro a quello della sua morte; metà del tempo lo ha trascorso ad aspettare l’inizio della radioterapia, l’altro ad attendere miglioramenti che non sono mai arrivati. Nonostante la malattia, ci avevano prospettato anni di vita da trascorrere in modo dignitoso. È stato sottoposto a radioterapia palliativa, ma di palliativo non aveva che il nome: mio padre aveva sempre più dolori alle ossa; alla fine, non riusciva più a camminare e anche le azioni più semplici, come alzarsi dal letto o scendere dalla macchina, erano diventate un calvario, nella totale indifferenza di medici che, oltre ad alzare le spalle e a chiedere di avere pazienza, non sapevano dire o fare altro, se non aumentare la dose di tachipirina. Ci avevano detto che, dopo qualche giorno, avremmo visto i benefici della terapia; poi, di fronte ai dolori sempre più forti avvertiti da mio padre, era diventato necessario aspettare “anche 3-4-5 mesi”. Nessuno ci ha aiutati a comprendere, nessuno ci ha detto quello che avremmo dovuto fare: rivolgerci a una struttura per malati terminali e garantire, con la terapia del dolore, una morte dignitosa a mio padre. Quando l’ho fatto, era ormai troppo tardi: il giorno dopo mio padre è finito in ospedale, al pronto soccorso del San Camillo (che non è l’ospedale dove era seguito), dove finalmente gli è stata somministrata la morfina. Qui, la situazione si è aggravata velocemente. Mio padre è morto dopo 56 ore, passate interamente in pronto soccorso. Lo ripeto: cinquantasei ore in pronto soccorso, da malato terminale, nella sala dei codici bianchi e verdi, ovvero i casi meno gravi. Accanto aveva anziani abbandonati, persone con problemi irrilevanti che parlavano e ridevano, vagabondi e tossicodipendenti che, di notte, cercavano solo un posto dove stare. Il peggio, poi, si verificava nell’orario delle visite: sala sovraffollata di parenti che portavano pizza e panini ai malati e che non perdevano l’occasione per gettare lo sguardo su mio padre. Abbiamo protestato, chiesto una stanza in reparto o in terapia intensiva, un posto più riparato. Ma non abbiamo ottenuto nulla. Allora sarebbe bastata una tenda, tra un letto e l’altro. Invece abbiamo dovuto insistere per ottenere un paravento, non di più, perché gli altri “servono per garantire la privacy durante le visite”; una persona che sta morendo, invece, non ne ha diritto: ci hanno detto che eravamo persino fortunati. Così, ci siamo dovuti ingegnare: abbiamo preso un maglioncino e, con lo scotch, lo abbiamo tenuto sospeso tra il muro e il paravento; il resto della visuale lo abbiamo coperto con i nostri corpi, formando una barriera.Sarebbe dovuto morire a casa, soffrendo il meno possibile. È deceduto in un pronto soccorso, dove a dare dignità alla sua morte c’erano la sua famiglia, un maglioncino e lo scotch. È successo a Roma, capitale d’Italia”. CONTINUA A LEGGERE

7 semplici rimedi naturali per curare le AFTE e renderle meno dolorose

schermata-2016-10-10-alle-18-11-14Le afte sono delle piccole ulcere che compiano nella cavità orale e che si caratterizzano per il dolore fastidioso che provocano. Esistono però dei rimedi naturali che possono essere sfruttati per curarle meglio prima di rivolgersi al farmacista. Ecco di cosa si tratta. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Radice di liquirizia”]

Masticare una radice di liquirizia può servire, in quanto si favorisce la scomparsa delle afte: anche le caramelle con questo gusto vanno bene, per mantenere l’essenza in bocca. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Vitamina C”]

La vitamina C è ugualmente fondamentale in questo caso. Si sa che è sfruttata per curare molti problemi di salute: la si può trovare in tanti frutti e previene le recidive. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Aglio da strofinare”]

L’aglio è il terzo rimedio naturale da tenere in considerazione. Non bisogna consumarlo come un vero e proprio alimento, ma strofinarlo sull’afta per pochi secondi: i principi attivi contribuiranno alla riduzione del dolore. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Propoli”]

La propoli, potente disinfettante naturale che viene prodotto dalle api, è utile per ridurre in maniera sensibile la durata delle afte più fastidiose e resistenti. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 6 DELL’INDICE [nextpage title=”Sale per gli sciacqui”]

Pensare al sale su un’ulcera può far venire dei dubbi, ma questo condimento può essere sciolto in un bicchiere d’acqua, da usare poi per un benefico risciacquo. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 7 DELL’INDICE [nextpage title=”Acqua ossigenata”]

L’acqua ossigenata va sfruttata ugualmente per gli sciacqui, visto che favorisce la guarigione della vescica, disinfettandola senza bruciare in alcun modo e lenendo il dolore. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 8 DELL’INDICE [nextpage title=”Bicarbonato di sodio”]

Il bicarbonato di sodio è l’ultimo, ma non meno importante rimedio naturale per curare le afte. Ha un effetto positivo in quanto riesce a neutralizzare l’acidità della saliva, quella che causa il dolore più forte.

Lo morde un topo con la rabbia: “Se non prendi l’antidoto entro 4 ore muori”. E in ospedale non c’è

Ha rischiato davvero grosso un abitante di Jesi. Infatti’, l’uomo è stato attaccato da un ratto affetto da rabbia che lo ha morso in diversi punti. Giunto all’ospedale, ha appreso che la struttura non aveva l’antidoto e che occorreva farlo arrivare dall’Emilia Romagna. Clicca sul punto 2 dell’indice per scoprire come è terminata questa incredibile storia [nextpage title=”Ecco cosa è accaduto”]
Fortunatamente, tutto si è risolto per il meglio, soprattutto grazie alla tempestività di azione del Centro di Riferimento Antidoti che ha sede a Ferrara. Una volta arrivato a Jesi l’antidoto, al paziente sono state somministrate due fiale di immunoglobulina umana anti rabbia. Tale ’niezione deve assolutamente essere effettuata entro 4-6 ore dal morso del topo. E’ stata una vera e propria corsa contro il tempo, fortunatamente risolta a vantaggio di questo uomo. CONTINUA A LEGGERE

Incredibile! Guardate come la roccia schiaccia questa città

schermata-2016-10-10-alle-17-50-01Tante generazioni di bambini sono cresciuti con il celebre cartone Disney “La spada nella roccia”: in Spagna esiste invece la “città nella roccia”, il soprannome affibbiato a una località dell’Andalusia, Setenil de las Bodegas. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Le architetture arabe”]

La località fa parte della provincia di Cadice ed è caratterizzata da architetture arabe come del resto gran parte della regione iberica. La città nella roccia è fortificata e si fa apprezzare per un…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le case bianche sulla roccia”]

…castello che risale addirittura al 1100. Una delle sue caratteristiche principale è rappresentata dalle case bianche che sono state costruite sotto e intorno alla roccia. In questo modo, gli abitanti del passato riuscivano a…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”La protezione dagli attacchi”]

…proteggersi dagli attacchi esterni, sfruttando anche al meglio le sorgenti d’acqua. La città fu conquistata nel 1484 e l’antica fortezza è l’unica testimonianza rimasta dell’occupazione araba. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Case su più livelli”]

In ogni edificio si trova la roccia: sopra, sotto e addirittura dentro le abitazioni. Sembra quasi che la pietra abbia divorato le case. Tra l’altro, la città è costruita su più livelli e le case più complete sono quelle sopra la roccia.

La conversazione più adorabile di sempre tra un bambino e un cane: il finale è dolcissimo

schermata-2016-10-10-alle-17-36-19Si dice sempre che il cane è il migliore amico dell’uomo. Nel caso di questo video, si può dire che lo è sicuramente per i bambini. Più che amico, poi, lo si può definire un paziente ascoltatore. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Lo sfogo con l’animale”]

Il filmato mostra un bimbo molto piccolo che inizia a sfogarsi con il suo linguaggio incomprensibile e apparentemente arrabbiato. Rivolge le sue lamentele all’animale, un dolcissimo bulldog, che non fa una piega. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La reazione dell’animale”]

Al termine del discorso, il cane non trova niente di meglio da fare che sdraiarsi comodamente sul divano, quasi a mostrare che il suo dovere di ascoltatore è stato fatto. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Bimbi e animali domestici”]

Il video ha conquistato davvero tutti e mette in mostra come i bambini possano crescere tranquillamente e serenamente con un animale domestico. PER VEDERE IL VIDEO CLICCA SU QUESTO LINK

BOLLETTE ADDIO! ARRIVA LA SCATOLA CHE PERMETTE DI VIVERE COMPLETAMENTE GRATIS

schermata-2016-10-10-alle-17-12-19Le bollette sono un problema di non poco conto nel nostro paese: come fare per non essere in pensiero ed eliminare qualsiasi preoccupazione? Un rimedio sembra essere quello dell’Off Grid Box, definito in maniera semplicistica “scatola”. Di cosa si tratta? PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Nessun allaccio e inquinamento”]

La scatola non ha bisogno di nessun tipo di allaccio e non inquina nulla, è il primo sistema che rende davvero indipendente la casa. Il sito web di questa innovazione promette inoltre “soddisfazione infinita”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Casa completamente autonoma”]

Non servono contratti per la luce, l’acqua, i rifiuti o il gas: si potrà vivere in completa autonomia. La scatola è un dispositivo di ultima generazione ed è stata presentata nel corso dell’Expo di Milano del 2015. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 [nextpage title=”Un modulo autosufficiente”]

DELL’INDICE

Il brevetto prevede un piccolo container che rende indipendente l’unità abitativa. Il modulo è completamente autosufficiente e produce energia elettrica, raccogliendo l’acqua piovana per ogni uso e producendo molto altro ancora.

Anticipazioni TV: È MORTA! La notizia sconvolge i fan

Nuovo lunedì e nuove anticipazioni per la serie più seguita dal pubblico nostrano ovvero quella de “Il Segreto”. Come ormai consuetudine riportiamo delle anticipazioni provenienti dalla Spagna, dove, come sappiamo, le puntate della nota soap sono mandate in onda con qualche settimana di anticipo. È il giorno del matrimonio di Francisca e Raimundo. Al momento del sì, la donna viene interrotta da Emilia. La giovane, seppur tra tanti dubbi, è intenzionata ad accettare questa storia d’amore. Dunque i due si sposano. Carmelo si sente tradito da Severo e attacca sia lui che Sol. La donna decide di andarsene per sempre. Lucas e Carmela strappano Ines dalle grinfie del dottor Iglesias, che si scopre essere solo un ciarlatano ma… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La salute di Ines…”]

Il dottor Iglesias viene così smascherato e arrestato. Intanto la salute di Ines peggiora e Bosco si sente responsabile. Sol è ormai decisa a lasciarsi alle spalle Puente Viejo. Severo chiede a Lucas di raggiungerla e parlarle. Grazie a Don Anselmo, Francisca scopre che l’avvocato che si è offerto di aiutarla è un truffatore. La donna svelerà finalmente l’accaduto a Raimundo. Hipolito informa Don Anselmo circa una strana conversazione telefonica avuta da Francisca all’emporio. Emilia e Alfonso vivono un duro momento di crisi. Ines ormai riesce a spostarsi solo grazie a una sedia a rotelle. Bosco è disperato, non riesce a pensare di poter vivere senza di lei. Severo decide di partire per Madrid con Sol. Prima però incontra Francisca che lo minaccia di morte. Anticipazioni Il segreto giovedì 13 ottobre Prima di partire, Severo dà a Lucas una lettera da parte di Sol. Emilia e Alfonso prendono atto del fatto che il loro amore si è trasformato in un rapporto fraterno. Raimundo chiede aiuto perché non gli portino via la villa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Carmelo e Gilberto”]

Gilberto continua a essere perseguitato dalla sua ex fidanzata. Carmelo comprende che Sol è innamorata di Lucas perciò lo invita a correre subito da lei per dichiararsi. Ines è ormai agli sgoccioli della sua vita. Il suo ultimo desiderio è quello di andare con Bosco nel luogo in cui si sono conosciuti e innamorati. Bosco torna al Jaral. Tra le braccia, il corpo di Ines. E’ sconvolto e arrabbiato. Al paese sono tutti commossi per la notizia. Raimundo consiglia a Francisca di non partecipare ai funerali. Emilia e Alfonso partecipano e non si rendono conto che qualcuno sta pedinando Prado. Bosco torna a casa e stringe tra le braccia il piccolo Beltran, tutto ciò che gli rimane dell’amore con Ines. Raimundo parte per Fuerteventura, così Francisca si ritrova da sola. Candela sta attraversando un brutto periodo e crolla in lacrime tra le braccia di Severo. Prado viene aggredita dal patrigno ma viene salvata da suo padre Ramiro Castañeda.

LA CONFESSIONE SHOCK DI LINO BANFI A VERISSIMO

Ospite nel salotto di Silvia Toffanin di Verissimo, Lino Banfi è tornato a parlare di se dopo che qualche settimana fa lo abbiamo visto a “Che Tempo che Fa” con Fabio Fazio per la presentazione del suo libro. Lino è tornato a parlare del suo passato e lo ha fatto a suo modo, indicando alcuni particolari della sua vita che molti non sanno. Lino ha detto “Ho studiato per farmi prete. Mio padre voleva che io diventassi non solo don Pasquale ma anche Monsignore e diceva che avevo la faccia di cardinale. Invece, io già un mascanzoncello e con un mio amico cercavo di andare a spiare le suore di clausura. Il giorno del mio diciottesimo compleanno, vivevo a Napoli, mi portarono in una casa chiusa. Una delle donne delle pulizie mi disse che era presto: ma quando ha visto che facevo 18 anni mi hanno fatto festa. Ho iniziato alla grande e non ho pagato! PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il rapporto con la moglie”]

Lino ha anche parlato del suo rapporto con la moglie alla quale è ormai legato da una vita dicendo “Avevamo fatto la ‘fuitina’ e per punizione ci fecero sposare alle 6 del mattino. Ero povero e avevamo un trattamento ‘fetente’. Non abbiamo nemmeno una foto, ma ho promesso che per le nozze d’oro avremmo fatto una grande festa. Così è stato, abbiamo avuto anche la benedizione del papa”. “Quei cravattari romani ti facevano il 200/300 di interesse. Venivano a casa da Lucia e se non poteva pagare le prendevano le collane. Lei ha fatto più sacrifici di me. Una volta, nel 1955, dormivo in stazione di Milano. Un signore mi diede un miscuglio di pastiglie da prendere per farmi infiammare la gola: “Fatti ricoverare per togliere le tonsille, così stai al caldo”. Peccato che dopo l’operazione rischiavo di uscire al freddo più debilitato di prima e raccontai la storia al medico. Mi fece restare una settimana in più e mi fece dare dalle suore due pasti abbondanti al giorno. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La malattia della figlia”]

Lino ha poi parlato della sua malattia: “Rosanna è più forte di me, io soffrivo molto. Mi disse che potevo dirlo, a condizione che non piangessi. Siamo molto uniti in famiglia e, quando vedemmo che lei non aveva più i capelli, tutti se li tagliarono. Io ci ho provato ma non ce n’era bisogno! Come vedi, ogni volta che dico una cosa triste poi cerco di dirne una che fa ridere. È il mio stile, ma dovrebbe essere uno stile di vita, per tutti. Nessuno, a noi uomini, dice mai quando arriva questa terza età. Non mi amo più fisicamente da vent’anni. Ho parlato con San Pietro e mi ha detto che scampo ancora 8 anni. Quando non ci sarò più, nessuno si ricorderà di me, già non si occupano di grandi come Sordi o De Filippo. Quindi ho deciso: farò un marchio alimentare. Fra qualche mese vedrete la mia faccia su bottiglie d’olio e pacchi di orecchiette.

Iannone pubblica questa foto dal bagno e tutti notano il particolare di Belen, è…

Sembra procedere per il meglio la relazione tra la showgirl Belen Rodriguez e il pilota di MotoGP, Andrea Iannone. Dopo le vacanze estive, in cui non si era capito se Belen avesse scelto Andrea o Marco (Borriello) come compagno, sembra che ormai ci sia poco da dire. I due, come ha ammesso anche Belen qualche giorno fa, sono una vera e propria coppia… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La convivenza”]

I due sembra siano andati anche a convivere a Milano ma sarebbero spesso in giro per l’Italia anche approfittando della pausa dal MotoMondiale di Andrea (infortunatosi durante le prove libere del Gran Premio di San Marino). I due sono stati avvistati poche ore fa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’attacco alla stampa”]

I due sono stati avvistati in un ristorante di Bergamo. Andrea sta iniziando a non sopportare i riflettori sempre puntati addosso come ha ammesso in un suo post “Da qualche mese a questa parte mi capita di leggere una infinità di articoli che mi riguardano, con diversi contenuti. Non mi infastidisce, sono uno che vive serenamente, non cancello critiche fondamentalmente perché credo che ognuno possa dire la sua. Ma nel momento in cui certi giornalisti, si prendono la briga di scrivere falsità per infangare la vita degli altri e soprattutto per diventare loro stessi protagonisti non mi sta bene. Ci tengo a precisare che certe cavolate lasciano il tempo che trovano e proprio il tempo saprà darmi ragione. Io vivo la mia vita senza mancare di rispetto a nessuno, in modo onesto e coltivando ogni giorno la mia passione”. Poco dopo, Andrea ha pubblicato uno scatto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”La foto “]

Poco dopo Andrea ha pubblicato uno scatto che lo ritrae mezzo nudo, mentre alle sue spalle appare una sensuale Belen Rodriguez che scatta una foto nello specchio e lui commenta: “E poi arriva lei… ❤️️ @belenrodriguezreal”.