Finalmente una bella notizia in campo medico: è stato scoperto un nuovo strumento diagnostico per una delle malattie più invalidanti e diffuse delle donne, l’endometriosi. La scoperta viene dalla Fondazione italiana endometriosi. Si tratta di un nuovo liquido di contrasto da usare con la risonanza magnetica, un liquido che riesce a intercettare anche porzioni millimetriche della malattia nel corpo umano, in tutti gli organi che la contengono.
La scoperta dopo anni di ricerca scientifica è dell’équipe del professore Pietro Giulio Signorile, che è partita dalla presenza dell’ormone anti-mulleriano (Amh) nel nostro corpo. Ecco le parole del professore: “La prima parte della nostra ricerca ha evidenziato che l’Amh era distribuito in molti organi, sebbene con diverse localizzazioni in cellule e tessuti e vari livelli di espressione. Ma soprattutto abbiamo dimostrato una forte e specifica espressione dell’Amh nel tessuto endometriosico. L’AMH, legato con il gadolinio si deposita nei tessuti endometriosici e permette di rilevare all’esame della risonanza magnetica nucleare anche le più piccole lesioni endometriosiche della malattia connettivo-stromale profonda”.
I ricercatori della Fondazione italiana, hanno dimostrato che legando l’Amh al gladolinio, comunemente usato come mezzo di contrasto diagnostico, l’immagine della malattia nella risonanza magnetica viene potenziata, evidenziando anche le lesioni più piccole nei tessuti e in tutti gli organi che ne sono stati intaccati.
Ma che cos’è l’endometriosi? È la presenza di tessuto simile all’endometrio (che ricopre la cavità interna dell’utero) fuori dalla cavità uterina, che negli anni fertili della donna si gonfia e sanguina seguendo il ritmo dei cicli mestruali e provocando dolori anche lancinanti, cicatrici e aderenze negli organi interni. E’ una malattia insidiosa quanto difficile da diagnosticare. Colpisce il 10% delle donne in età riproduttiva (ma si arriva anche al 30-50% nelle donne in età fertile e di quelle affette da problemi pelvici e infertilità). Spesso è causa di infertilità e richiede trattamenti medici e chirurgici estesi. E’ spesso sottovalutata e, come altre malattie che riguardano solo le donne, poco studiata: la ricerca sull’endometriosi attualmente ha fondi destinati, nel mondo, circa 200 volte inferiori ad altre malattie croniche.
Per una diagnosi completa si usa ricorrere alla chirurgia laparoscopica; ma i tessuti di endometrio in eccesso possono essere anche millimetrici o localizzati in organi distanti dall’utero, come i polmoni o la colonna vertebrale. Il nuovo liquido di contrasto consentirà una esaustiva diagnosi con la sola risonanza magnetica. L’arma migliore è comunque la prevenzione.

Smartwatch free

LEAVE A REPLY