[ INFORMATE TUTTI ] Revisione auto: dal 2016 CAMBIA TUTTO. E’ assurdo che nessun TG ne parli.

Novità in corso per gli automobilisti: dal primo gennaio del 2016 tutte le persone in possesso di auto dovranno effettuare la revisione. Per le nuove disposizioni, invece, sarà sempre possibile tenere sott’occhio il proprio veicolo ed esser certi che i controlli effettuati rispecchino le effettive esigenze e le disposizioni legislative.
Sono due le disposizioni in materia di revisione davvero nuove:
– la prima riguarda l’obbligo di effettuare una revisione video-sorvegliata. Il centro di revisione scelto e l’addetto al controllo, infatti, dovranno garantire un sistema video capace di registrare e dimostrare il lavoro effettuato sul mezzo, auto o moto che sia.
– L’altra importante novità riguarda invece la Motorizzazione, che verrà immediatamente informata dei controlli e delle valutazioni effettuate sui veicoli

Ecco come pagare la bolletta della luce evitando il Canone

È diventato un incubo per molto il pagamento del Canone Rai. Come già saprete, infatti, il canone sarà aggiunto alla bolletta della luce e per voi diventerà un dovere pagarlo purtroppo. Ci sono dei modi per evitarlo però, quali? Beh, innanzitutto non tutti possediamo degli apparecchi televisivi e quindi se dichiariamo di non averne non dobbiamo pagarlo.
Non tutti hanno la televisione a casa e quindi non sono vincolati da questa tassa, oppure hanno dato una casa in affitto e quindi non usufruiscono loro di quel servizio. Ecco come procedere per evitare di effettuare un versamento inutile:
– Prima di tutto bisogna munirsi dell’autocertificarsi fatta ai sensi dell’articolo 46 del d pr numero 445 del 28 dicembre 2000.
– compilate in ogni suo campo l’autocertificazione
–  Spedire l’autocertificazione con raccomandata a.r. all’agenzia delle entrate di Torino ( o a mano presso l’ufficio più vicino).
– versamento già effettuato dal coniuge con bollettino postale tradizionale
– casa data in affitto dove la bolletta della luce è intestata al titolare ma la tv è disponibilità degli inquilini.
– Non possesso della tv.

9 incredibili rimedi fai da te che funzionano contro i dolori mestruali

I dolori mestruali possono infastidire non poco la routine delle donne. C’è chi ricorre a costosi farmaci e a chi ad antichi rimedi della nonna. Ecco però 9 modi per curare i sintomi più persistenti:
1. Bevi più acqua che puoi.
2. Assumi abbastanza calcio.
3. Mangia sempre cibi nutrienti.
4. Evita i cibi che gonfiano.
5. Prendi meno caffeina.
6. Assumi abbastanza vitamina D: la trovi nel limone, nel tonno, nell’arancia, nel latte di soya, nei cereali, nel formaggio e nelle uova.
7. Fai piccoli esercizi come una camminata
8. Aiutati con una borsa dell’acqua calda.
9. Fai una doccia calda.

Calcolo e Durata Naspi 2016: tutte le Novità sul Sussidio di Disoccupazione

La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato gli ultimi quattro decreti attuativi della riforma del lavoro che comportano una serie di novità per tutti quelle persone che si troveranno a chiedere la Naspi nel 2016. Ma cosa cambierà effettivamente?

1. Aumenta la durata del sussidio di disoccupazione: la durata del sussidio di disoccupazione si sarebbe dovuto ridurre da due anni a 78 settimane a partire dal 2017, t uttavia, grazie ai decreti attuativi del Jobs Act pubblicati in Gazzetta Ufficiale, resterà altri di due anni anche dopo il primo gennaio 2017.

2. Novità in vista anche per i lavoratori stagionali: anche loro potranno godere di una Naspi più lunga ma solo per gli eventi di disoccupazione intervenuti entro il 31 dicembre 2015. L’Inps ha infatti precisato che, qualora la durata della Naspi calcolata per i lavoratori stagionali non superi i sei mesi, nel calcolo della stessa vengono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti e di Mini Aspi 2012 fruite nel quadriennio di osservazione.

Beneficiari di questa novità sono i lavoratori stagionali dei settori produttivi del turismo e degli stabilimenti termali.

Queste novità che riguardano la Naspi, nello specifico, riguardano diverse categorie di lavoratori:
• lavoratori domestici;
• lavoratori a domicilio;
• dipendenti con periodi di lavoro estero;
• lavoratori interessati da neutralizzazione con contribuzione di interesse molto datata;
• lavoratori agricoli.

Fonte: Saggezzedelnonno

Violenze in Colonia, la confessione shock di una delle vittime:”Mi hanno infilato un petardo nella giacca”

Gli immigrati spesso sono vittima di violenze a volte però sono loro stessi a generarla, e proprio questo il caso di un gruppo di donne aggredite dagli immigrati a Colonia.
I media tedeschi raccontano di storie davvero drammatiche. Una delle vittime ha raccontato a Euronews la sua esperienza nella notte di capodanno. “Ho sentito un rumore nel cappuccio del mio cappotto- ha raccontato davanti alle telecamere, mostrando le ferite riportante:

“Ho cercato di tirare fuori il petardo che mi avevano infilato dentro, ma è caduto all’inferno della giacca e ha preso fuoco”.
Ovviamente le fiamme le hanno causano enormi lesioni gravi alla pelle. Lei stessa afferma: “Le cicatrice sono permanenti”, aggiunge mostrando le ferite. “Sono fortunata- ha concluso la ragazza- che non sia esploso”. La vicenda si è verificata proprio la notte di capodanno.

[ ALLARME MORTE INVISIBILE ] Le onde che stanno danneggiando adulti e bambini. NESSUNO LO DIRA’, FATE GIRARE QUESTO ALLARME

la tecnologia ha sicuramente aiutato l’uomo, ma è ormai noto che purtroppo tanto progresso ha degli aspetti negativi sulla nostra salute. In particolare, gli scienziati hanno rivelato che le onde Wi-Fi sono molto dannose e, di conseguenza, tutto quello che si alimenta da esse, computer, Tablet e soprattutto gli oramai insostituibili compagni di ogni persona, gli smartphone.
Tra le conseguenze più evidenti c’è il cancro, ma anche danni cerebrali, aborti e malformazioni nei nascituri ed i soggetti esposti al rischio maggiore dovrebbero essere le donne ed i bambini. Ad effettuare la ricerca sulla pericolosità del Wi-Fi è stato il professor John Goldsmith definito “consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Epidemiologia e Scienze della Comunicazione”. Proprio per questi allarmanti dati e sconcertanti previsioni molti scienziati ritengono che con questo ritmo la diffusione incontrollata dei sistemi Wi-Fi, entro il 2020 il cancro e le mutazioni genetiche saranno diffusi in tutto il mondo a livello pandemico, molti paesi stanno fortunatamente correndo ai ripari.

Fonte: Notizieallarmanti

Bonus Baby Sitter e Asilo Nido: 600€ per Mamme Lavoratrici

Se sei una mamma lavoratrice? Ecco cosa potresti avere dallo stato. Aspetta di diritto a tutte ma nessuno ha ancora divulgato la notizia.
Stiamo parlando del bonus Baby Sitter e asilo nido 2016 per madri che lavorano. Chi può fare questa domanda?
• lavoratrici dipendenti pubbliche o private;
• imprenditrici;
• libere professioniste non iscritte ad altra forma previdenziale obbligatoria e non pensionate;
• lavoratrici iscritte alla Gestione Separata INPS ( che però usufruiscono di soli 3 mesi di beneficio);
• lavoratrici autonome non parasubordinate (non iscritte alla gestione separata INPS);
Non possono accedere al bonus Baby Sitter e asilo nido 2016 le mamme:
• lavoratrici che data la loro posizione contributiva e fiscale non sono tenute al pagamento di nessun servizio per l’infanzia sia del settore pubblico che privato convenzionato;
• lavoratrici che già usufruiscono di altre agevolazioni previste dal Fondo per le Politiche relative alle pari opportunità.

Come si presenta la domanda?
La domanda deve essere presentata per via telematica. Alla mamma richiedente verrà chiesto di immettere i seguenti dati e prestare le seguenti certificazioni:
• dichiarazione ISEE conforme alla normativa in vigore,
• indicazione precisa del tipo di beneficio richiesto,
• dichiarazione di rinuncia al congedo parentale,
• indicazione precisa della durata del beneficio.

La domanda deve essere presentata negli undici mesi successivi al congedo di maternità purché la mamma non abbia usufruito del congedo parentale.

Il bonus è di circa 600 euro (liquidati sempre in forma di voucher).

Canone Rai seconda casa: modulo per evitare il pagamento

Non tutti hanno già capito cosa succede con la legge di Stabilità, che prevede la riscossione dell’imposta sulla televisione attraverso la fattura dell’energia elettrica collegata alla casa di residenza: chi ha la seconda casa paga una sola volta il canone Rai, mentre chi ha due residenze lo paga due volte. Questa dovrebbe essere il criterio logico, ma anche per gli anni futuri varranno gli stessi principi applicati in passato, ossia:
– è dovuto un solo canone per nucleo familiare: quindi, basterà che a pagare, per la stessa famiglia, sia un solo soggetto (per esempio, il padre o la madre) affinché tale adempimento valga anche per gli altri membri, liberandoli dall’obbligo medesimo. Diverso il discorso nel caso di coppia di conviventi: non essendosi in presenza di uno stesso nucleo familiare, si dovrà pagare due volte;
– è dovuto un solo canone a prescindere dal numero di televisioni presenti all’interno dell’appartamento del nucleo familiare;
– è dovuto un solo canone a prescindere dal numero di immobili detenuti dal nucleo familiare: così, per esempio, se il sig. Rossi, con nucleo familiare composto da quattro persone, è titolare di un’abitazione in città (ove ha fissato la residenza propria e dei suoi familiari) e di una al mare, pagherà l’imposta sulla televisione solo con il contratto della luce del primo immobile e non del secondo. Sarà già la stessa compagnia elettrica in grado di stabilire se il canone andrà addebitato o meno, recependo le indicazioni fornite dall’utente, all’atto della sottoscrizione del contratto, sulla destinazione dell’immobile (se di residenza o meno).
Penalizzante è però l’ipotesi di coppia con seconda casa qualora i coniugi abbiano fissato una residenza differente l’uno dall’altro. Soluzioni per non pagare due volte il canone Rai
Oltre alla possibilità di disdire l’utenza elettrica in uno dei due immobili, l’alternativa è quella di ricorrere all’autocertificazione con cui si dichiara la non presenza di una televisione.

« TUTTO LEGALE » Il modo DEFINITIVO per non pagare il CANONE RAI

Su internet da qualche giorno sta girando un metodo particolare che vi permetterà di evitare per sempre il temuto Canone Rai. A quanto pare esiste davvero un metodo semplice e legale per non dover più pagare il canone.
Basta spedire alla Rai, tramite raccomandata con avviso di ricevuta, una dichiarazione scritta e firmata nella quale si richiede la disdetta del canone e l’effettuazione di una procedura chiamata sugellamento, ovvero il criptaggio dei canali Rai. Quest’ultima operazione dovrebbe essere compiuta da un tecnico, che dovrebbe recarsi a casa del richiedente e “oscurare” i canali dal televisore. Se però nessuno si presenta non ci sono problemi: è sufficiente dimostrare di aver spedito la lettera per ottenere il pieno diritto di non pagare più il canone.
Se dunque a seguito della raccomandata dovessero continuare ad arrivare richieste di pagamento, l’utente può legittimamente rifiutarsi di pagare, avendo la ragione dalla sua parte. Oltretutto, qualora un tecnico Rai dovesse bussare alla porta di casa per effettuare il sugellamento, non si è nemmeno tenuti a farlo entrare, a meno che il funzionario non abbia con sé un regolare mandato giudiziario.
Il modulo con la richiesta di disdetta del canone può essere tranquillamente scaricato nel link successivo, e la domanda può essere inviata in ogni periodo dell’anno. Qualsiasi successiva esortazione di pagamento da parte della Rai non ha alcuna legittimità, e può quindi essere ignorata, eventualmente rivolgendosi anche a un avvocato oppure a un’Associazione dei Consumatori, senza timore di vedere negate le proprie ragioni.

Muore mamma di 35 anni, era al settimo mese di gravidanza

Nel vicentino, qualche ora fa, una donna di 35 anni è morta insieme al bimbo che portava in grembo. Si tratta di Marta Lazzarin, blogger di viaggi e turismo residente nel Bassanese, al settimo mese della sua prima gravidanza.
La donna si è presentata al pronto soccorso con la febbre alta. Le analisi hanno subito confermato che il feto era morto. Ricevute le prime cure, sono iniziate le contrazioni. Durante il travaglio qualcosa, però, è andato storto. La 35enne si è spenta poche ore dopo il suo arrivo all’ospedale San Bassano.
Secondo una prima ricostruzione il decesso potrebbe essere stato causato da un’embolia polmonare, una complicazione dovuta alla morte del feto, avvenuta, probabilmente, due giorni prima.
Si tratta della seconda tragedia nel giro di pochi giorni al nosocomio bassanese: il giorno di Natale, il piccolo Kevin Brandalise era morto pochi minuti dopo il parto.
Ecco l’addio del compagno che tanto l’amavo:
“Scrivo questo post con le lacrime agli occhi, anche se lei mi vuole forte, scrivo questo post solo per dirvi che la mia metà e la metà di questo blog ieri è volata in cielo.
Marta il mio amore è mancata con il mio bimbo Leonardo che portava in grembo. Ciò che voglio non è certo rovinarvi le feste o strapparvi lacrime e neppure lei lo vorrebbe, scrivo solo per ricordarla con il suo sorriso, la sua gentilezza, la sua bontà. Ciò che la rendeva più felice era donare a chi aveva più bisogno e nessun regalo era per lei più bello di quello.
Allora amore,vedrai, sarai fiera di me, cercherò con tutte le mie forze di regalare sorrisi a chi più ne ha bisogno, proprio come facevi tu; vedrai, sarai orgogliosa di me.”