Una bimba scava una buca nella sabbia, ignara di cosa sarebbe potuto succedere su quella spiaggia di Lincoln City in Oregon dove si era recata con i genitori e i fratellini. Il tutto avviene in pochi secondi, sufficienti a delineare il dramma. La piccola probabilmente scende nella buca che è diventata una caverna. Forse voleva anche raggiungere l’acqua…quante volte ci abbiamo provato un po’ tutti. Le pareti di questa fragile voragine crollano e inghiottono la bimba di nove anni che rimane sepolta per 5 minuti interminabili e sufficienti a toglierle l’ossigeno.
I soccorsi dei genitori, delle persone sulla spiaggia sono immediati e rapidi, seguiti dai medici chiamati prontamente ma è troppo tardi.
Non è stato facile neppure tirarla fuori perché la sabbia ricadeva sulla buca fatta e la sabbia umida preme fortemente appesantita dall’acqua, schiacciando la persona e togliendo ogni spiraglio per respirare. Il tutto aggravato dal fatto che altra sabbia viene respirata ed entra nei polmoni in poco tempo.
Non sono incidenti frequenti, anzi abbastanza rari ma possibili e fatali.