La notizia sta circolando ovunque: in Italia sta per tornare la lira tra due anni. La profezia questa volta arriva dall’Inghilterra sulle colonne del The Guardian. Lo scenario per il quotidiano progressista è chiaro: “L’Italia si prepara ad imboccare l’uscita. Anche se l’ipotesi di uscire dall’Euro può sembrare fantasiosa per uno dei membri fondatori, c’è una crescente sensazione che fra non più di 2 anni da oggi, Roma sarà nuovamente amministrata dalla propria moneta. I dati della scorsa settimana hanno fotografato un Paese in profonda crisi. Con un Pil inferiore del 10% rispetto a prima della crisi finanziaria, l’Italia è bloccata da una profonda depressione. Tutti gli sforzi per rilanciare l’economia hanno fallito, tale è la natura sclerotica delle norme fiscali, del mercato del lavoro e delle sue regole. Tutto questo ha impedito il progresso verso un’economia più efficace libera da sussidi e benefici tradizionali”.
L’analisi – A questo punto il Guardian, nella sua analisi chiarisce quali siano i motivi che condurranno l’Italia al ritorno alla moneta nazionale: “C’è stato un tempo in cui la classe mediaitaliana non voleva sentir parlare di un’uscita dell’euro. Grazie all’Euro hanno mantenuto i loro risparmi e tutte le altre attività, in particolare le loro proprietà, hanno goduto di un valore sicuro con la moneta unica. L’uscita dell’Euro avrebbe portato ad un’enorme calo della ricchezza. Questa paura sembra essere evaporata oggi. Più in generale, le mancate promesse di crescita hanno fatto mancare sostegno di Bruxelles e della Banca centrale europea all’Italia”.
Solo il tempo darà ragione o smentirà questa notizia.
Autore: Susy
È tornato su Real Time la serie che ha appassionati tantissime persone ….
Finalmente la coppia che ha appassionati milioni di telespettatori è ritornata, “Il nostro piccolo grande amore” è arrivato con delle nuove puntate che andranno in onda, come sempre, sul canale 31 del DTT (Sky, 131 e 132; Tivùsat, 31).
Il percorso è ricominciato da dove si era interrotto, ovvero la settima stagione iniziata a marzo scorso con le puntate inedite mai andate in onda in Italia. In seconda serata saranno due le puntata in onda per questo primo appuntamento, due episodi da 22 minuti.
Tra i personaggi principali Jen del primo episodio, che dopo essere riuscita a sconfiggere il suo cancro è tornata immediatamente al timone della sua famiglia, occupandosi dei problemi di tutti i giorni come ogni madre farebbe. Al contrario per Bill continuano a persistere quei problemi di salute che lo costringono ad un intervento chirurgico alla schiena per cercare di risolvere quei problemi e dolori che lo attanagliano da anni.
Nel secondo invece, William e Xoey vivono il loro Halloween in tipico stile americano e la puntata sarà incentrata proprio sulla scelta e il perfezionamento del travestimento.
Barzelletta: Pierino allo zoo con i genitori
Pierino è allo zoo con i genitori.
Ad un tratto si fermano davanti alla gabbia del gorilla e Pierino nota che l’animale ha una cosa grossissima in mezzo alle gambe.
Incuriosito domanda: “Mamma, che cos’è quella cosa ?”.
“Niente, Pierino”.
Non convinto, domanda al padre: “Papà che cos’è quella cosa ?”.
“Domandalo alla mamma !”.
“Gliel’ho domandato”.
“E cosa ti ha detto ?”.
“Ha detto che non è niente!”.
E il padre: “Eh, l’ho abituata troppo bene quella donna !!”.
Alberto muore a 23 anni: va a letto con l’influenza e non si sveglia più
Davvero una morte assurda quella di Alberto: un ragazzo padovano di appena 23 anni che purtroppo è morto prima del tempo.
Alberto Polese si trovava in Germania per un periodo di lavoro in una gelateria: a trovarlo disteso sul letto privo di vita è stata proprio la responsabile del locale che era andata a controllare visto che non si era presentato in orario al lavoro. Da qualche giorno Alberto aveva i sintomi di una normalissima influenzae sarebbe stato, secondo le prime ipotesi, proprio un collasso cardiaco dovuto a quello stato di malessere ad ucciderlo. Ovviamente gli inquirenti devono aspettare l’autopsia sul corpo del ragazzo per capire esattamente le cause del decesso e dare un senso ad una morte così prematura.
Chi ha gli occhi chiari avverte di meno il dolore
Per i ricercatori della Pittsburgh University, agli occhi chiari si associa – almeno nelle donne – una soglia del dolore più alta e una minore tendenza a cadere in stati di depressione o di ansia.
In passato alcuni studiosi avevamo messo in relazione gli occhi scuri con la ridotta capacità di sopportare l’alcool, mentre gli occhi chiari erano correlati ad una maggiore capacità di concentrazione.
Che tali studi siano riusciti o meno a cogliere nel segno, il punto su cui si focalizzano tutte le ricerche nel settore riflettono un dato scientifico ampiamente condiviso: i geni che stabiliscono il colore dell’iride sono “multi-tasking”, ossia determinano altre caratteristiche fisiche in altre parti del corpo.
Lo studio è stato condotto su 58 donne incinte, osservate durante la gestazione e la gravidanza. A quanto risulta dallo studio le donne con gli occhi chiari avrebbero mostrato un soglia del dolore più alta e una minore propensione a cadere in stati di ansia e di depressione.
Cancro al seno, individuata la molecola che favorisce le metastasi
Il cancro al seno rappresenta ancora il 16% delle cause oncologiche di morte. Al giorno d’oggi possiamo dire però che ci sono enormi progressi in questo campo. Quest’ultima ricerca conclusa con successo dall’Istituto nazionale tumori di Milano, potrebbe dunque contribuire a salvare milioni di vite grazia alla scoperta della proteina che favorisce la metastasi.
Si tratta dell’osteopontina, una molecola che, spiegano gli studiosi, “prodotta dalla cellula tumorale, ne assicura la sopravvivenza in un ambiente ostile, mentre quella trattenuta all’interno dei globuli bianchi contribuisce a proteggere le cellule tumorali che stanno formando la metastasi dall’attacco del sistema immunitario”.
La scuola ristrutturata: ecco cosa c’era dietro le lavagne
L’Emerson High School di Oklahoma City (negli Stati Uniti d’America) è un edificio scolastico storico, la scuola, infatti, fu edificata nel lontano 1895. Sebbene sia stata oggetto di più interventi di ristrutturazione, durante gli ultimi lavori edilizi le aule hanno rivelato di nascondere un preziosissimo e inaspettato segreto. Quello che nessuno immaginava di trovare si celava dietro le lavagne.Rimuovendo delle normalissime lavagne gli operai hanno scoperto che
Una scuola antica può trasformarsi in un museo, ma questo vecchio edificio scolastico di Oklaoma dietro ad alcune lavagne si nascondevano altre, antiche e “sporche”. Le vecchie lavagne portavano impressi disegni e scritte risalenti al 1917, quasi 100 anni di storia nei tratti decisi del gesso di studenti e maestri che per lo più oggi non ci sono più.
Protette nella parete, le vecchie lezioni scolastiche si sono conservate quasi intatte, le fonti internazionali riportano le immagini di quello che oggi si può ben definire un patrimonio storico capace di testimoniare anche metodi didattici antichi. Una delle lavagne raffigura una “ruota delle moltiplicazioni”, dinnanzi a questo sistema matematico, la preside della scuola, la signora Sherry Kishore, ha dichiarato: ”Non ho mai visto questo metodo in vita mia”.
La stessa preside ha però condotto sua madre, 85enne presso le aule in ristrutturazione, l’anziana donna dinanzi a quelle lavagne si è commossa ricordando quella che fu la sua scuola e confermando di avere memoria proprio di quei sistemi di educazione.
Una delle frasi rinvenute su una lavagna recita: ”Offro la mia testa, il mio cuore e la mia vita a Dio e a una nazione indivisibile con giustizia per tutti.”
IL nano farmaco che fa regredire il cancro
Un’ottima notizia in campo medico. Per i pazienti a cui è stato diagnosticato un tumore ai polmoni: contro il tumore al polmone tipico dei fumatori, quello definito squamoso, arriva una nuova arma.
grazie ad un innovativo nanofarmaco (nab-paclitaxel), infatti, e’ stato gia’ evidenziato che il tumore si riduce nel 41% dei pazienti, ed e’ ora ai nastri di partenza la sperimentazione, guidata dall’Italia, per utilizzare la nuova molecola anche come terapia di mantenimento per tenere sotto controllo il cancro. Il nanofarmaco ha già dimostrato di far regredire il tumore del polmone nel doppio dei pazienti rispetto al trattamento standard e oggi potrebbe dunque rappresentare una svolta anche come terapia di mantenimento, successiva alla chemioterapia iniziale, cercando di migliorare così in maniera significativa la sopravvivenza proprio in una delle forme più aggressive, tipica dei fumatori.
Almeno questo è ciò che vuole dimostrare lo studio internazionale di fase III, ‘Abound’, avviato con il coinvolgimento di 300 pazienti e di cui si parla oggi al Congresso europeo sul cancro in corso a Vienna. L’Italia ricopre un ruolo di primo piano, con la guida di Cesare Gridelli, Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia dell’Azienda Ospedaliera ‘Moscati’ di Avellino. «Le prospettive aperte da nab-paclitaxel, associato a carboplatino, un altro farmaco chemioterapico, stanno già cambiando la terapia standard – spiega Gridelli, che è anche presidente della Associazione Italiana Oncologia Toracica -. In particolare si è registrata una regressione delle dimensioni del tumore nel 41% dei pazienti». Alla luce di questi dati, spiega, «abbiamo deciso di verificare con un altro studio l’efficacia della molecola come terapia di mantenimento successiva alla combinazione. Oggi, in questo tipo di tumore del polmone, dopo 4/6 cicli di chemioterapia si sospende il trattamento e la sopravvivenza è di circa un anno. Stiamo verificando in questo studio se la terapia di mantenimento è invece in grado di mantenere il risultato ottenuto con la chemioterapia iniziale, con prospettive importanti». Il fumo di sigaretta è il più importante fattore di rischio per il carcinoma del polmone. La probabilità di svilupparlo è più alta di 14 volte nei tabagisti rispetto ai non fumatori.
Tè verde 3 volte al giorno 16enne con grave epatite
Purtroppo al giorno d’oggi dimagrire è proprio un’ossessione. Alcune ragazza come la 16enne di cui vi parleremo imitano le star internazionali seguendo il loro percorso alimentare per perdere più chili possibile e diventare perfette. La 16enne invogliata dalle star come Gwyneth Paltrow, ha pensato di bere circa tre tazze di tè verde al giorno per tre mesi finchè non ha avuto bisogno di un medico.
Nel tentativo di perdere peso, la 16enne inglese, è rimasta intossicata proprio a causa dell’eccesso consumo. La notizia, pubblicata su ‘Bmj Case Reports’ e ripresa dalla stampa britannica, riferisce di un violento attacco di epatite un’adolescente di origini yemenite che ha avuto un attacco acuto di epatite.
Ricoverata al Birmingham University Hospital, dopo essere stata curata con antibiotici pensando ad un’infiammazione alle vie urinarie, la pelle ha iniziato a diventare gialla e le è stata diagnosticata l’infiammazione del fegato, che può essere provocata da un virus o dall’abuso di sostanze come l’alcol.
“Potrebbero esserci dei pesticidi che inducono l’epatite, specialmente nei prodotti acquistati su Internet che provengono dai Paesi in via di sviluppo e sono sottoposti a una regolamentazione più morbida – osservano gli studiosi – Tuttavia sappiamo che la maggior parte del tè verde è sicuro e ha proprietà antiossidanti”, precisano. La ragazza, infatti, ha ammesso di aver acquistato il prodotto online.
Il suo esempio dovrebbe spingere molti genitori a controllare più attentamente la dieta dei propri figli ed evitare eventi spiacevoli come questi.
Mamma uccisa incinta di 8 mesi, la confessione del marito
Una storia del genere dovrebbe farci riflettere sul vero significato dell’amore: Eligia, una donna di 35 anni che era incinta di otto mesi, è stata uccisa brutalmente per futili motivi.
Eligia era un’infermiera che amava il suo lavoro e si dedicava con passione agli altri, sposata con Christian Leonardi, un disoccupato di 40 anni. Aspettavano una bambina: Giulia che non ha mai potuto abbracciare quella mamma che già la coccolava e la chiamava, accarezzandosi il pancione come molte di voi hanno fatto e stanno facendo in questo momento.
La sua vita è stata spezzata da un atto spregevole di rabbia e follia. La coppia viveva un momento di difficoltà per problemi economici, dovuti anche al fatto che il marito era senza lavoro. Una condizione non rara purtroppo, come può succedere nella vita che può essere fatta di alti e bassi. L’arrivo della bambina poteva rappresentare un punto di forza, una speranza in un futuro migliore e anche un motivo di unione maggiore e invece tutto si è concluso nel peggiore dei modi…
Il 19 gennaio scorso Eligia Ardita aveva invitato per cena i suoi genitori e poco dopo le 21 la serata si era conclusa e la donna era rimasta sola con il marito. Questi aveva espresso l’intenzione di uscire con gli amici come era solito fare, lasciando spesso Eligia sola. La mamma si era opposta, forse aveva con fatica raccolto un po’ di coraggio per esprimere la sua sofferenza e il suo disagio nel sentirsi spesso abbandonata e insiste perché lui resti. Forse sono bastati questi pochi attimi di contrarietà per scatenare la furia cieca del marito.
I vicini avevano sentito delle grida ma erano abituati a sentire i litigi dei due.
Christian la colpisce ripetutamente alla testa, Eligia vomita e sviene, segue un arresto cardiaco che non la farà più riprendere. La piccola Giulia segue la tragica fine della mamma, le due rimarranno abbracciate, l’una dentro l’altra, per sempre. Purtroppo la storia nono finisce qui: il marito trascina la mamma uccisa sul letto, con una freddezza inimmaginabile ripulisce la scena del delitto e chiama il 118, presumibilmente dopo circa un’ora. Una voce fredda e lucida parla con l’operatore dicendo di aver trovato la moglie priva di sensi a letto, probabilmente a seguito di un malore ed era stato svegliato da un rantolo. Arriva subito un’ambulanza che constata la morte di Eligia e corre verso l’ospedale per cercare di salvare la bimba con un cesareo ma è tutto inutile…
Questa versione non aveva mai convinto i genitori di Eligia, in particolare il padre, che fin da subito si è mostrato sospettoso nei confronti del genero, tanto da convincere gli inquirenti ad indagare.
Il marito non aveva seguito la moglie in ambulanza ma aveva detto ai paramedici di voler rimanere a casa per sistemarla e vestirsi, una giustificazione che si commenta da sola, tanto più che era già vestito! Le indagini avevano già sollevato sospetti quando il letto dove era stata adagiata la donna era stato trovato pressoché intatto e la povera Eligia era stata trovata in una posizione innaturale: coperta dal lenzuolo con le braccia incrociate sul petto vestita solo con un maglione a collo alto e non il pigiama.
Eppure per sviare i sospetti il marito aveva addirittura sporto denuncia per malasanità, sostenendo che si poteva salvare Eligia e che i colpi alla testa fossero stati causati dall’ambulanza…
Le indagini svolte, i risultati dell’autopsia ed in ultimo un ulteriore sopralluogo a casa della coppia da parte dei Ris di Messina che hanno trovato tracce di colluttazione e di occultamento di prove hanno incastrato Christian che ha finalmente confessato.
Stanno emergendo anche ulteriori particolari inquietanti e pare che forse la mamma uccisa avesse anche scoperto una relazione extraconiugale del marito e non si escludono per ora eventuali complici.