Va a fare la prima ecografia ma i medici scoprono qualcosa di inaspettato

La storia che vi racconteremo vi lascerà senz’altra a bocca aperta. Due neo genitori, Brenda e Scott, sono in attesa del loro primo figlio, ma durante l’ecografia ricevono una notizia davvero inaspettata.

I medici scoprono che si tratta di una rarissima gravidanza gemellare, ossia una gravidanza monocoriale monoamniotica, una rara condizione che si presenta nell’un per cento dei casi. I due gemelli condividono la stessa placenta, lo stesso liquido amniotico e lo stesso cordone ombelicale. Questa situazione complica la gravidanza e mette a rischio le vite dei piccoli. Fortunatamente i bimbi sono nati senza riportare alcun danno.

Come si trasformano i pensieri in malattie?

Quando una persona è molto ansiosa o depressa, è probabile che la malattia, oltre ad agire a livello psicologico, scateni una serie di sintomi fisici.
Gli studi effettuati negli ultimi anni ci dicono che uno stato di benessere mentale si associa ad uno stato fisico migliore, tanto dello stato reale dello stesso, quanto della percezione che abbiamo di esso.
Sembra che l’ordine e la speranza che dimorano nelle nostre idee abbiano la capacità, tramite il funzionamento del nostro sistema nervoso, di trasformarsi in un migliore stato fisico.
Spiegato al contrario, questo significa che siamo più inclini a contrarre malattie quando la nostra mente è squilibrata, ovvero che l’ansia e la depressione sono malattie mentali che possono contribuire alla comparsa di sintomi fisici indesiderati.
Il corpo difficilmente può liberarsi di tutta quell’energia che si sta producendo e che comporta una pressione enorme sul nostro sistema nervoso.
Le vene e le arterie che si diramano nei nostri muscoli si dilatano appena e, inoltre, il nostro cuore inizia a pompare moltissimo sangue. Il risultato è un collasso quasi sicuro.
Quando l’intensità è continua e molto forte, possono scaturirne gravi danni.
Una delle relazioni più evidenti è quella del funzionamento del nostro sistema cognitivo con la forza del nostro sistema immunitario.
Quando la nostra mente non funziona bene, è molto comune che si rivolti contro lo stesso corpo e che potenzi internamente qualche attacco che si ripercuoterà all’esterno.
La nostra mente è come un computer e il nostro sistema immunitario un antivirus. Se il nostro computer funziona male, disattiva l’antivirus, rendendo l’accesso dei virus molto più facile.
Questa debilitazione, inoltre, non si presenta quando soffriamo di stress, ma quando lo stress scompare.
Una struttura fondamentale è l’ipotalamo, che svolge un ruolo molto importante nella regolazione ormonale.
La peculiarità di questa piccola struttura è che è tremendamente reattiva di fronte ai nostri pensieri, che si tratti di ricordi, interpretazioni di stimoli presenti o anticipazioni di fatti futuri.
Così, il nostro ipotalamo può svegliarci in modo da agire più velocemente, rilassarci per addormentarci o potenziare la sensazione di piacere.
Questo si verifica anche nella nostra dieta quotidiana. Tramite il gusto, proviamo ad ottenere il piacere che ci sembra di aver perso in altri aspetti della vita. Sfortunatamente, l’immagine delle ragazze delle serie televisive sedute sul sofà, che mangiano vaschette intere di gelato dopo una rottura amorosa, è reale.
È il nostro modo nocivo per far si che l’ipotalamo restituisca alla nostra mente la sensazione di benessere che abbiamo perso. È il nostro modo per evitare che compaiano pensieri negativi.
Vari studi realizzati su persone malate hanno dimostrato che un atteggiamento mentale positivo ha reso possibile un pronostico di miglioramento.
Questo può avvenire grazie all’azione diretta dei pensieri tramite la biochimica corporea oppure tramite l’intervento di strumenti di controllo della malattia, come la realizzazione di esercizio fisico o la cura della dieta.
Vi invitiamo a prendervi cura al massimo della vostra salute mentale, perché, tramite questa, animerete il resto del vostro corpo. Che ne dite, ne vale la pena?

Come Eliminare il Calcare dalla Doccia: Trucchi Infallibili

Eliminare il calcare dalla doccia con metodi eco-logici ed eco-nomici. Qualche astuzia per rendere il nostro bagno, vetrate e rubinetti a prova di suocera!!
.
In genere per disincrostare le superfici di rubinetti, vetrate e lavandini si usano i classici prodotti anticalcare, che sono invece composti da acidi come l’acido cloridrico che reagiscono con la parte alcalina, producendo anidride carbonica e sciolgono i sali.
Il calcare deve essere rimosso da queste superfici e dalle tubature, per evitare che queste incrostazioni otturino il regolare passaggio dell’acqua, e nel nostro caso per avere vetri e acciaio puliti e brillanti.
E se per i tubi e gli elettrodomestici l’intervento deve essere più incisivo, per eliminare il calcare dalla doccia possiamo fare da noi, e avere un bagno brillante a prova di suocera.
Preparate un mix di acqua e aceto bianco (in rapporto di 1:1) e versatelo in un contenitore a spray.
Spruzzate il liquido sui vetri e sui rubinetti, sciacquando dopo che saranno passati 10 minuti.
Per incrostazioni più difficili, ad esempio al soffione della doccia, rimuovete il pezzo dal tubo e lasciate questo in immersione in un contenitore di plastica con lo stesso composto di acqua e aceto.
Se il soffione è di quelli non rimovibili, riempite un sacchetto di plastica e immergetevelo, legando il sacchetto con un elastico, sempre per 10 minuti.
Poi sciacquate e passate sui rubinetti un collant di nylon, che grazie alla sua maglia gratterà lo sporco senza rovinare l’acciaio.
Per evitare le antiestetiche macchioline, asciugate con un panno asciutto morbido, di cotone tutte le superfici.

Passi col rosso? Multa nulla se al semaforo fuori città non c’è un agente

Per una serie di incongruenze legislative non è possibile installare strumenti automatici sui semafori delle strade extraurbane quindi le multe sono valide solo se c’è un agente.
La vicenda ha avuto inizio con il nuovo codice della strada del 2010 quando il legislatore stabilì che l’uso fuori dai centri abitati dei rivelatori automatici delle infrazioni, i cosiddetti Photored, poteva avvenire solo sui “tratti di strada individuati dai prefetti, secondo le direttive fornite dal ministero dell’Interno, sentito il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.
Quest’ultimo però non ha mai emanato la direttiva in materia e per un motivo molto semplice: non esistono apparecchi automatici in grado di rilevare molte delle violazioni del codice della strada introdotte nella stessa normativa. Nel 2010 infatti sono state inserite diverse infrazioni che sarebbe impossibile controllare con apparecchi automatici come il numero dei passeggeri trasportati su moto, l’utilizzo del casco ecc. A questo punto l’unica soluzione è cambiare la normativa permettendo di rilevare solo quelle infrazioni per le quali già esistono gli strumenti omologati.

Ammorbidente naturale fai da te

Per rendere il bucato morbido e profumato l’utilizzo dell’ammorbidente è essenziale, spesso, però, in quelli industriali vengono aggiunte sostanze che possono essere inquinanti o che si fissano sui tessuti con la possibilità di provocare irritazioni della pelle. Oggi vi propongo la ricetta per preparare un’ alternativa agli ammorbidenti in commercio, una soluzione fai da te, semplice e con ingredienti assolutamente
Se desiderate provare questo ammorbidente, facile da preparare in casa, ecco la ricetta:
un flacone vuoto ben lavato e senza residui;
500 ml di acqua;
250 ml di aceto bianco;
una tazza di bicarbonato;
25-30 gocce di olio essenziale a piacere (gelsomino, lavanda….)
In una bacinella versare l’acqua e il bicarbonato e mescolare, aggiungere un po’ alla volta e lentamente l’aceto, per evitare che si formi la schiuma, Il bicarbonato di sodio è effervescente e, aggiungendolo alla miscela di acqua e bicarbonato, formerà della schiuma, quindi, quanto più rapidamente lo si aggiungerà, più schiuma si formerà.
Mescolare, affinché tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati, aggiungere qualche goccia di olio essenziale, che renderà profumato ed ancora più morbido il bucato, e l’ammorbidente fatto in casa è pronto.
Inserire l’ammorbidente nel flacone vuoto con l’aiuto di un imbuto e utilizzare nello stesso modo di un ammorbidente acquistato al supermercato.

Incidente sulla Giostra di Natale: Tragedia Sfiorata (Video)

Brutto incidente sulla giostra di Natale: una donna riprende l’accaduto e il filmato, postato sui social network, fa il giro del web.
Durante il periodo natalizio mi capita spesso di cercare sul web informazioni sui vari mercatini di Natale e i diversi villaggi di Babbo Natale.
Non sono una grande viaggiatrice, lo confesso, ma mi piace tantissimo confrontare gli eventi organizzati durante questo periodo, manifestazioni che contribuiscono a rendere ancora più magica l’aria del Natale.
Ebbene, mentre curiosavo sul web una notizia ha catturato la mia attenzione. Voglio precisare che non si tratta di un fatto recente ma ritengo che meriti comunque delle considerazioni e delle riflessioni.
Incidente sulla giostra di Natale: una tragedia sfiorata.

Il luogo della sfiorata tragedia è il Winter Wonderland, secondo quanto riportato sul sopra citato quotidiano gallese, l’incidenza sulla giostra di Natale è stato ripreso da alcuni passanti, più esattamente dalla signora Leanne Williams che ha poi postato su facebook il video, oggi non più disponibile sul social ma visibile sui vari quotidiano gallesi e britannici che all’epoca hanno riportato la notizia.
.
L’aumento della velocità del vento ha poi innescato l’incidente sulla giostra di Natale. Mentre i seggiolini dello Sky Swing si trovavano ad un’altezza di quasi 60 metri, uno di quelli vacanti, spinto dalla forza del vento e dall’oscillazione della giostra stessa, ha colpito alcuni passeggeri che, come reso noto dal Wales Online, non hanno riportato alcuna lesione ma solo un grande spavento.
Il titolare della giostra ha dichiarato che la stessa si è automaticamente bloccata nel momento in cui il vento ha raggiunto una forza pari a 10 metri al secondo, lasciando così i passeggeri penzolanti a decine di metri di altezza.
Questo incidente sulla giostra di Natale, che preciso nuovamente è avvenuto un anno fa, ci ricorda quanto, in questi casi, sia importante la sicurezza e soprattutto ci insegna che l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.

Apre in Italia il primo Cinema con i Letti: Ecco Dove

Sono solo pochi giorni che ha aperto ed ha già avuto un grandissimo successo. Stiamo parlando di Hart, salito alla ribalta delle cronache perché nella sala cinematografica, in luogo delle poltrone, si trovano… letti
E’ un bel cinema, ampio, comodo ed elegante, in cui anziché file di poltrone ci sono dei soffici letti su cui adagiarsi.
In realtà Hart – questo il nome della struttura sorta a Napoli in via Crispi 33 – non è un semplice cinema, è più un tempio. Un tempio in cui il cinema trova il suo perfetto connubio con la musica e, naturalmente, con il cibo, perché a chi non piace guardare un film sgranocchiando qualcosa? Tanto più che nel caso specifico quel “qualcosa” potrebbe essere una cena gourmet.
La sala è costituita da 110 sedute ultracomode, letti a tre piazze in prima fila e divani a due posti e ampie poltrone nelle file successive.
Hart è stato realizzato grazie a un investimento di 800mila euro volto al recupero della storica sala dell’Ambasciatori di cui sono stati conservati la boiserie e tutti gli elementi lignei, le porte, le cornici, le rifiniture in metallo ottonato e le mascherine: la forma a volta del soffitto a quadroni è stata recuperata.

Eliminare i Porri in Modo Naturale, Indolore e Definitivo

Non tutti sanno che è possibili eliminare i fastidiosissimi porri in modo del tutto naturale.
Innanzitutto è bene rivolgersi al proprio medico per accertare la natura del porretto. Di solito hanno la dimensione di una capocchia di spillo e possono anche trovarsi di dimensioni più grandi fino ad un piccolo cece. I fibromi penduli o porri si sviluppano spesso in alcune parti del corpo come il collo e le ascelle ma anche nel contorno occhi. E’ più facile che si sviluppino dopo i 40 anni e dipendono da cellule, i fibroblasti, che nascono dallo strato di derma, la parte situata sotto l’epidermide e invece che crescere all’interno, si sviluppano verso l’esterno.
Toglierli è una semplice operazione ambulatoriale che si può effettuare con laser, elettrocoagulazione o bisturi anche se la maggior parte dei medici tende a suggerire di lasciarli “dove sono”. Eventualmente consultatevi con il vostro medico per capire se le ragioni sono solo pratiche o sanitarie.
Sicuramente se i fibromi penduli si trovano in zone sensibili, come intorno agli occhi, è bene non procedere autonomamente nell’eliminare i porri nel modo che vi suggeriremo e la stessa cosa vale se la pelle dovesse essere molto sensibile o già lesionata per qualsiasi ragione (disidratazione, patologie, arrossamenti di varia natura).

Immergete un batuffolo di cotone idrofilo in un piccolo contenitore con dell’aceto di mele, far bagnare bene il cotone e strofinare poi sulla parte diverse volte al giorno (2-3) per più giorni, fino ad una settimana o anche di più.
Piano, piano il porro dovrebbe scurirsi, seccare e cadere in modo naturale.
La pelle deve essere integra e non ipersensibile perché, ricorda il dottore, l’acidità dell’aceto potrebbe causare lieve prurito o bruciore per qualche minuto quando si compie questo procedimento, nel caso questa sensazione sia troppo fastidiosa, potete provare a diluire l’aceto con dell’acqua.
In caso di dubbio rivolgetevi sempre al medico di fiducia e non provate nulla sui nei!

Cosa succede se si mangiano 12 banane al giorno

Ve lo siete mai chiesti? La risposta vi sorprenderà senz’altro. Yulia Tarbath, una ragazza impegnata a seguire un regime alimentare vegetariano e crudista, che presuppone il consumo di alimenti non cotti, e che ha deciso di mangiare solo banane per dodici giorni di seguito. Un esercizio mentale che ha comportato un notevole sacrificio, ma che aveva lo scopo di ripulire l’organismo di Yulia.
La banana, in effetti, è un vero e proprio concentrato di nutrienti che ha numerosi pregi: permette di perdere peso, contribuisce al miglioramento della vista ed è un toccasana per chi deve fare i conti con la pressione alta. Per dodici giorni, quindi, la Tarbath ha mangiato unicamente banane, senza limitazioni dal punto di vista della quantità: doveva solo avere l’accortezza di consumare frutti maturi e non acerbi, cercando di coprire il fabbisogno di calorie quotidiano e accompagnando il tutto con tre litri di acqua. Uno stile di vita che ha presupposto anche otto ore di riposo per notte e una costante attività fisica. Dopo Yulia ha notato degli evidenti miglioramenti non solo dal punto di vista del fisico, ma anche sul piano emotivo: per esempio la sua digestione è diventata più fluida e più agevole, ma soprattutto silenziosa, visto che il corpo era impegnato a digerire unicamente banane; la pelle, invece, ha assunto una maggiore luminosità, e anche al tatto è migliorata, diventando più morbida, quasi setosa.
Anche le guarigioni sono facilitate, essendo più rapide, mentre le prestazioni fisiche vengono esaltate e l’organismo non è più invitato e attratto dal cosiddetto junk food. La perdita di peso è naturale, e ciò è un vantaggio per chi vuole ritrovare la linea. Come si può facilmente immaginare, non si può improvvisare una dieta monofrutta da un giorno all’altro. Prima di tutto, è indispensabile chiedere il parere e il consulto del proprio medico di fiducia. Un suggerimento sempre valido, poi, è quello di aumentare progressivamente il consumo di verdura e frutta ogni giorno: in linea di massima, cinque o sei porzioni dovrebbero essere più che sufficienti.

La bacca proibita dalle multinazionali

In Italia, come in tutta Europa, è stata proibita. Si tratta della bacca di questa pianta originaria dell’Africa Occidentale ha la proprietà di rendere dolce e piacevole tutti i cibi aspri e amari, senza contenere zucchero e anzi non attiva l’insulina e quindi è perfetta per i diabetici e per chi è in sovrappeso.
Ma negli anni 70 è stata vietata per motivi che risultano poco chiari. E’ stata scoperta all’inizio del ‘700 da un esploratore francese che aveva notato come i nativi dell’Africa occidentale usavano i frutti della Synsepalum dolcificum per condire le loro pietanze. La cosa strana era che le bacche non avevano nessun sapore di per sé, ma quando venivano addizionate a cibi o bevande acide, queste venivano percepite come dolci.
IL MIRACLE FRUIT DI TOKYO. In Giappone tutti quelli che vogliono assaporare un pò di dolci rispettando la propria salute sanno dove andare: ci sono molti bar-pasticcerie, come ad esempio il “Miracle Fruit” di Tokio, dove tutte le leccornie offerte lì. Prima dell’abbuffata, si mastica la piccola bacca rossa di Miracolina, un po’ simile al frutto della rosa canina, offerta dalla casa. Da quel momento, la lingua avverte tutti i sapori aspri e amari come dolci. Una spremuta di limone o di pompelmo sembrerà una limonata. Un caffè senza zucchero, vi sembrerà zuccherato.
LA Miracolina, è stata chiamata la molecola contenuta nelle bacche del Synsepalum dolcificum, nonostante non abbia praticamente alcun sapore, ha la capacità di rendere dolce i cibi amari e aspri.
La miracolina è una glicoproteina non metabolizzata con l’azione dell’insulina e quindi rappresenta un’alternativa per i diabetici. Inoltre praticamente non contiene calorie.