La Cassazione ha depositato le motivazioni che hanno portato alla condanna definitiva per Salvatore Parolisi, condannato a 20 anni di carcere per l’omicidio della moglie Melania Rea. Ecco cosa si legge nel dispositivo, che ha portato alla conferma della pena per l’ex caporal maggiore dell’Esercito, ritenuto responsabile dell’assassinio avvenuto nell’aprile 2011… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le motivazioni”]
“Quel giorno Parolisi aveva agito in un dolo d’impeto (35 coltellate), per poi con lucidità e prontezza mettere in atto una strategia di depistaggio. I riferimenti alla doppiezza e alla falsità del comportamento dell’imputato (anche dei confronti della sua amante Ludovica) giustificano la mancata concessione delle attenuanti generiche, invocate dalla difesa, che aveva presentato ricorso”. La Cassazione prosegue poi spiegando che… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il quadro”]
“alla mancanza di freni inibitori espressa dalla prolungata reiterazione dei colpi e all’assoluta mancanza di pietà verso la donna si accompagna, nel percorso argomentativo del giudice del rinvio, il recupero, appena terminata l’azione, del pieno controllo della situazione da parte di Parolisi, che con lucidità e prontezza, riuscì ad imbastire un piano diversivo, volto a sviare le indagini e ad allontanare da sé qualsiasi sospetto”.