Ok a due dei tre quesiti referendari. È arrivata la sentenza della Consulta, che ha passato al vaglio le proposte della Cgil. Non passa quindi quella sull’articolo 18. Il maggiore sindacato italiano aveva raccolto 3,3 milioni di firme dopo l’approvazione del Jobs Act. I quesiti sui voucher e sulla responsabilità solidale in materia di appalti sono stati dichiarati ammissibili dalla Consulta… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La sentenza della Consulta”]
I giudici hanno invece sancito come “inammissibile la richiesta di referendum denominato ‘abrogazione delle disposizioni in materia di licenziamenti illegittimi’”. Su questo tema, la Cgil voleva il ripristino e l’ampliamento della “tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo”. Tra i primi a criticare la sentenza, però, è il leader della Lega Nord Matteo Salvini… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La reazione di Salvini”]
“Dalla Consulta una sentenza politica, gradita ai poteri forti e al governo come quando bocciò il referendum sulla legge Fornero. Temendo una simile scelta anche sulla legge elettorale il prossimo 24 gennaio, preannunciamo un presidio a oltranza per il voto e la democrazia sotto la sede della Consulta a partire da domenica 22 gennaio”. Contrario il collega di partito Calderoli: “La Consulta ha lavorato bene, dimostrando piena autonomia”.