Ormai è diventata una merce molto comune l’Aloe Vera. Le sue proprietà benefiche sono numerose e note dall’antichità: se ne trovano tracce documentate di utilizzo medicinale già nel 2000 a.c.

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Le sue applicazioni più note riguardano la costipazione, i bruciori di stomaco,l’ipercolesterolemia (colesterolo alto) ed infiammazioni delle articolazioni.
Di recente, studi preliminari hanno evidenziato come l’assunzione di aloe vera (per via orale) da parte di persone affette da diabete sia in grado di diminuire i livelli di glucosio nel sangue; inoltre un suo uso prolungato sarebbe in grado di aumentare la forza muscolare, migliora lo stato di salute e quindi la bellezza della pelle e dei capelli.
Al riguardo in particolare nel 2001 è stata pubblicata una ricerca sulla “Gazzetta di chimica agricola ed alimentare”: alcuni test di laboratorio su cellule umane, avrebbero identificato nel succo dell’aloe vera, una sostanza capace di aumentare l’attività di NF-kappa B (un complesso proteico dimostratosi determinante nei processi immunologici). Conosciuta come aloeride, questa sostanza è un polisaccaride (un tipo di carboidrati). Da distinguere infine il succo di aloe dal gel di aloe vera (solitamente utilizzato per applicazioni topiche come in caso di scottature o psoriasi).

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Ma vi sono controindicazioni o effetti collaterali? Controindicazioni vere e proprie non sembrano ancora essere state individuate, se non a proposito del diabete: data la capacità di abbassare la glicemia, se usato in concomitanza con farmaci ipoglicemizzanti potrebbe provocare una forma di ipoglicemia. Il succo inoltre può provocare dolori addominali e diarrea.
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