Secondo una ricerca ben 1 persona su 5 ha avuto a che fare col disturbo dell’unghia incarnita. Qui sintomi, cause e rimedi naturali per superare il problema.
L’unghia incarnita è una patologia infiammatoria, comunemente conseguente a traumi o micro-traumi, a carico delle unghie dei piedi, in gergo medico si chiama onicocriptosi.
Cosa determina un evento traumatico a carico del piede tale da ingenerare una lesione del dito e quindi il danno dell’unghia incarnita?
Il microtrauma può essere determinato da scarpe strette, da un urto forte, da un eccesso di sudorazione non ben trattato. Se la pelle intorno all’unghia si gonfia, facilmente, come conseguenza del gonfiore e dell’infiammazione, tenderà ad inglobare l’unghia che così si farà spazio sotto la carne.
Prevenire è meglio che curare, posto che l’unghia incarnita non dipende da una malformazione ma da un “incidente” in cui il piede è incorso, per preservare le nostre unghie è consigliabile:
• usare calzature comode,
• variare le scarpe e preferibilmente non indossare la stessa scarpa chiusa per più di due giorni di seguito;
• prediligere le pantofole o i calzini antiscivolo quando si è in casa;
• prediligere le calzature aperte quando fa caldo;
• prediligere le calzature traspiranti;
• usate biancheria comoda e di buona qualità;
• detergere ed idratare la pelle dei piedi senza trascurarla mai;
tagliare le unghie diritte dei piedi diritte lasciando negli angoli una “via di fuga verso l’esterno” ovvero non arrotondare le unghie (un taglio rotondo tenderà a lasciare entrare l’unghia sotto-pelle con più facilità). Non di rado l’unghia incarnita consegue a pedicure o anche manicure troppo aggressivi. Prestate particolare attenzione alla profondità e alla forma del taglio delle unghia: mai unghie troppo corte e mai arrotondate nei bordi. Riconoscere i sintomi prontamente aiuta l’automedicazione come la prevenzione dell’unghia incarnita, nei casi più gravi e a stadi avanzati della patologia è indispensabile ricorrere al parere del medico. Attenzione alla tecnica della garza: secondo i fautori dell’automedicazione con la tecnica della garza, l’introduzione di una garza sterile tra unghia e pelle servirebbe a veicolare la crescita dell’unghia stessa. Questo è un rimedio fai da te non utile e non proficuo, può maggiorare la proliferazione batterica a danno della cute nell’area interessata e a danno dell’unghia stessa. Impacchi di limone o pomodoro, che pure sono antichi rimedi della nonna, espongono al medesimo rischio di aumento esponenziale dei batteri.

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