Grazie ad uno studio che ha individuato alcune “anomalie” nella più grande tra le tre piramidi, quella di Cheope: anomalie che, per il momento, non hanno ancora una spiegazione.
Le piramidi, che hanno un’età di oltre 4.500 anni, sono state sottoposte ad una scansione termica della durata di due settimane. Gli esperti e i tecnici hanno lavorato ad un progetto che, attraverso il rilevamento delle diverse temperature, puntava ad identificarne aspetti ancora sconosciuti: ad esempio, materiali diversi utilizzati, stanze inesplorate, camere d’aria ignote. Fondamentale, in questo, sono i dati relativi alla velocità di raffreddamento o riscaldamento di ciascuna area.
Dopo due settimane di osservazioni, raccogliendo informazioni in momenti diversi della giornata, gli scienziati hanno scoperto delle “tracce” interessanti: un’anomalia notevole localizzata nel lato orientale, in particolare su tre specifiche pietre vicine della prima fila che risultano più “calde” delle altre che, viceversa, hanno temperature uniformi. C’è anche un passaggio nel suolo che sembrerebbe portare ad un’altra zona con temperature diverse. Ulteriori anomalie termiche sono state identificate anche nella metà superiore della stessa piramide di Cheope. «Cosa c’è dietro?» si è chiesto il ministro delle Antichità egiziane, Mamdouh el-Damaty, invitando gli archeologi di tutto il mondo a dedicarsi all’esplorazione di quello che potrebbe essere un interessante segreto da svelare.

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