Terremoto, gli eredi delle vittime devono pagare le tasse sulle case distrutte: l’incredibile errore!

Il Fatto Quotidiano oggi in edicola rivela un errore del Governo che sta suscitando grandi polemiche. Nella manovra correttiva, infatti, non è stata inserita l’esenzione sulla tassa di successione per le case distrutte dal terremoto dello scorso 24 agosto, che distrusse Amatrice, Accumoli e altri comuni tra Lazio e Marche. Non solo: gli eredi dovrebbero così pagare anche lo smaltimento delle macerie. Tra i diretti interessati, ovviamente, c’è un’opposizione netta a questa situazione… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le reazioni degli eredi”]

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Ecco cosa racconta per esempio Gianluca: “Mio zio, che non aveva figli,  morto schiacciato dalle macerie della sua abitazione in centro storico ad Amatrice; l’erede diretto è mio padre e abbiamo calcolato che la tassa di successione ci costerà circa 5 mila euro”. Questa invece Francesca: “Non ho alcuna intenzione di pagare per delle rovine, oltretutto dopo aver perso i miei genitori”. Ma non tutti sono pronti a questo passo”. E ancora Riccardo: “Amatrice fa parte della storia della nostra famiglia, siamo legati visceralmente a quella terra. Siamo pronti a sostenere dei costi per ricostruire, per non far morire le nostre radici, ma il governo per lo meno non ci complichi la vita”. Arrivano intanto le prime risposte dei politici… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”“Porre rimedio””]

Sempre al Fatto, il deputato e segretario del PD Lazio Fabio Melilli afferma: “Speriamo di poter porre rimedio o almeno di ottenere una proroga speciale oltre i 12 mesi canonici dal decesso del familiare. È stato allertato anche il premier Gentiloni”. Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha già annunciato: “Ne ho discusso proprio durante l’ultimo incontro con Matteo Renzi, il quale mi ha assicurato che farà tutto quanto in suo potere per risolvere il problema”.

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