Chiude l’attività: “Devo lavorare con il marciapiede sporco di sangue per le risse degli immigrati?”

Voleva costruirsi un futuro a Prato e, proprio per questo, aveva lasciato Milano per aprire in Toscana la sua attività: L’Atelier dei Sapori. Puntava sulla qualità dei prodotti fidelizzando i clienti. L’avventura era iniziata sette mesi fa, ma non sono bastati i buoni propositi. Infatti, nonostante i buoni incassi, la troppa violenza a cui ha assistito gli ha suggerito di chiudere il tutto. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere le parole del ragazzo [nextpage title=”Ecco cosa accade davanti al suo negozio”]
Piazza Duomo, infatti, non è solo il luogo della movida, ma anche del degrado e della droga. Come non bastasse, coltelli, scippi e violenze sono all’ordine del giorno. “Il 31 ottobre chiuderò i battenti e tornerò a Milano. In sette mesi ho visto di tutto: spaccio, scippi, degrado e accoltellamenti. Piazza Duomo è una polveriera e non me la sento di continuare così. Ero riuscito a costruirmi una clientela che mi apprezzava e, nonostante le brutte frequentazioni della piazza, il lavoro c’era e gli affari non andavano male. Ma non posso continuare a vivere con la paura che un malintenzionato entri in negozio e mi minacci. Stavo finendo di montare il forno quando ho realizzato cosa stesse accadendo, in strada c’erano macchie di sangue. Un giorno sì, uno no qui succede qualcosa. Prima o poi ci scapperà il morto, ne sono convinto. Avevo deciso di trasferirmi in Toscana perché è una regione che amo. Sono partito da zero e ho fatto tanti sacrifici, rimettendo a nuovo il locale. Pensavo che Prato fosse la scelta giusta, ma mi sbagliavo. E’ un peccato vedere una città così bella ridotta in questo stato. Quella vissuta qui è comunque un’esperienza che mi porterò dentro per sempre perché ho incontrato persone e clienti per bene che ringrazio”. CONTINUA A LEGGERE

Bambina di 12 anni incinta di un uomo di 40: interviene la polizia

Una bambina su tre nei Paesi in via di sviluppo si è sposata prima di compiere 18 anni. E ogni giorno sono quasi 40 mila i matrimoni che coinvolgono i bambini. Sono i dati inquietanti diffusi dall’UNFPA (Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione)… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La scoperta dei medici”]

Una situazione che fa da sfondo alla vicenda accaduta in Cina. Un uomo di 40 anni ha portato in ospedale una ragazza, dicendo che aveva 20 anni e che avesse bisogno di un esame di controllo in quanto incinta ormai di 3 mesi. I medici però si sono accorti come… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il sospetto della polizia”]

l’età della bambina fosse massimo di 12 anni e hanno subito allertato la polizia, che ha arrestato l’uomo. Come riporta il Sun, gli inquirenti sospettano che la ragazzina possa essere stata rapita o comprata.

Massacrò la fidanzata Chiara a calci e pugni riducendola in fin di vita: è appena arrivata questa notizia…

La notizia arriva dalla Corte di Cassazione: respinto il ricorso di Maurizio Falcioni e conferma per lui della condanna di 16 anni di carcere. Era stato lui il responsabile della terribile violenza ai danni dell’ex fidanzata Chiara Insidioso Monda: il 4 novembre 2014 la 19enne fu massacrata di calci e botte dall’uomo, rischiando la vita… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La motivazione della Corte”]

A due anni di distanza, Chiara è in stato semi vegetativo e ha bisogno di assistenza continua. Secondo la Corte, come riporta Today.it, la richiesta avanzata da Falcioni “non è basata su motivi specifici”. La condanna per tentato omicidio potrebbe poi essere definitiva a dicembre, quando la settima sezione si riunirà in udienza… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le parole della madre al momento delle scuse di Falcioni”]

“Ha chiesto scusa, ma quell’uomo uscirà di galera tra 16 anni mentre Chiara è condannata a vita. Lei non potrà fare più una vita normale e questo non è giusto”, rispose la madre di Chiara dopo la richiesta di perdono da parte di Falcioni.

Violenta la figlia della compagna di appena 10 mesi. Poi l’atroce gesto…

L’accusa nei confronti di Benjamin Ryan Taylor, 32enne di Cottagenville (West Virginia, Usa) è di quelle raccapriccianti. La polizia locale l’ha infatti arrestato imputandogli violenza sessuale su minore e omicidio. L’uomo avrebbe infatti abusato della piccola Emmaleigh, la figlia di 10 mesi della sua compagna, prima di ucciderla… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La donna si è svegliata e…”]

E tutto questo nel seminterrato della loro abitazione. Gli inquirenti ipotizzano che la madre della bambina, Amanda Adkins, stesse dormendo al momento dell’accaduto. Svegliandosi a causa dei rumori provenienti dal seminterrato, la donna – come rivelato da lei stessa – sarebbe scesa a controllare: davanti agli occhi si sarebbe quindi ritrovata l’immagine della figlia nuda e immersa in una pozza di sangue… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La piccola morta in ospedale”]

La donna ha chiamato subito i soccorsi, ma Emmaleigh è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale. La polizia ha invece colto l’uomo mentre stava cercando di pulire dal sangue la zona inguinale della bambina.

Chiudono alcune 15enni in classe: per loro inizia un incubo tremendo

Questa terribile storia di violenza arriva dall’India e si tratta di una vicenda orribile. In una scuola superiore di Haryana – una delle aree più povere del Paese ma soprattutto con il più alto numero di stupri -… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’attacco degli uomini”]

alcune ragazze di 15 anni sono state vittime della violenza di un gruppo di uomini. Un vero attacco, con le adolescenti rinchiuse in una classe e violentate per ore. La notizia è venuta a galla dopo la denuncia di una delle vittime, a ben… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La testimonianza di una ragazza”]

sette mesi di distanza dall’accaduto. Questo perché la giovane ha scoperto di essere rimasta incinta dopo quella violenza. Le probabilità che gli inquirenti riescano a catturare i colpevoli sono però davvero basse.

Abusa di una 15enne. Pochi mesi dopo lei scopre di avere…

Un’altra storia terribile di violenza e di abusi. Protagonista di questa triste storia è una ragazza di appena 15 anni, stuprata a scuola e rimasta incinta. La ragazzina, e con lei una sua amica, sono rimaste vittime di una sorta di attacco di alcuni uomini che hanno violentato diverse giovani all’interno della struttura dove le ragazze studiavano. Clissa sul punto 2 dell’indice per conoscerela reazione dei genitori [nextpage title=”Ecco cosa hanno fatto i genitori”]
I
fatti sono accaduti in India, dove le ragazze sarebbero state chiuse nelle classi per essere violentate a più riprese. La 15 enne ha denunciato il tutto assieme alla sua famiglia. Dopo alcuni mesi la ragazza ha avvertito dei fortissimi dolori addominali, scoprendo così di essere incinta. Haryana, il paese in cui risiede la giovane, è una delle zone dell’India con il più alto tasso di stupri. CONTINUA A LEGGERE

La Figlia Filma Di Nascosto La Badante Con La Mamma Malata – Il Video Fa Infuriare Il Web

Quello che vediamo nel filmato è l’ennesimo caso di una violenza inaccettabile subita da chi è indifeso. L’episodio è avvenuto a Buenos Aires, Argentina. La figlia di una donna malata di alzheimer, di 94 anni, ha deciso di nascondere una telecamera per riprendere la badante. Quello che scopre porterà al licenziamento di quest’ultima e alla relativa denuncia. Clicca sul punto 2 dell’indice per vedere il video [nextpage title=”Ecco le immagini che hanno sconvolto il web”]
La figlia dell’anziana signora aveva notato dei piccoli lividi sul corpo della mamma e si è insospettita subito. Inoltre i vicini di casa le avevano detto che sentivano strani rumori provenire dall’appartamento quando c’era la badante. Vi lasciamo alle immagini inquietanti con la speranza che simili episodi non debbano più accadere in futuro. CONTINUA A LEGGERE 

https://www.youtube.com/watch?v=NHXnoyn7IVI

Lo hanno chiuso dentro un sacco e poi, ancora violenza!

Alcune cose, credeteci, fanno male anche se solo raccontate. Il povero animale e’ stato preso e lanciato ripetutamente contro un muro fino a spaccargli letteralmente le ossa. Vittima dell’orrore un povero gatto randagio vittima della violenza inaudita di un gruppo di ragazzini che, per gioco, lo hanno ridotto in fin di vita. L’episodio è stato denunciato dall’organizzazione animalista Oipa di Marsala evidenziando che nel quartiere di Amabilina si sono verificati diversi episodi simili a questo. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere il racconto dei testimoni[nextpage title=”Ecco cosa hanno visto i testimoni”]
Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto il povero felino dentro un sacchetto di plastica e sbattuto più volte contro un muro. All’arrivo dei volontari, il gatto era in fin di vita ed è stato trasferito in una clinica veterinaria dove è stato sottoposto ad un’eutanasia per mettere fine alle sue indicibili sofferenze: “Di questa terribile vicenda siamo venuti a conoscenza per caso. Noi non ci arrendiamo e chiediamo ai Consiglieri Comunali di portare questi preoccupanti avvenimenti in Consiglio Comunale per chiedere misure urgenti atte a contrastare il dilagante fenomeno degli abbandoni e dei successivi maltrattamenti su animali inermi”, ha dichiarato Oipa. CONTINUA A LEGGERE

“Si è vero l’ho fatto, ma pensavo che a lei piacesse….”

Una folle nottata: droga, alcol e violenza sessuale su una donna. Daniel Green, un agente di cambio inglese di 26 anni, è stato condannato a 6 anni di carcere per lo stupro di una donna di 29. Il caso ha sconvolto l’opinione pubblica per le dichiarazioni dell’uomo che ha tentato di giustificarsi asserendo di aver notato la donna piangere durante l’atto sessuale, ma di aver pensato che fosse a causa delle dimensioni, a suo dire quasi eccessive, del suo pene. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere il racconto shock dell’uomo[nextpage title=”Ecco cosa ha dichiarato l’uomo”]
«Stavo ballando tra i tavoli, quando mi sono accorto di questa ragazza che dormiva sotto una scrivania. Mi ha detto che non aveva soldi per il taxi che l’avrebbe dovuta portare a casa. Forse era per il mio pene che le ha fatto male. Ho sempre delle difficoltà quando si tratta di avere rapporti sessuali con le ragazze. Problemi di penetrazioni, intendo». Questo, invece, il racconto shock della giovane 29enne: «Era orribile, così mi sono messa a piangere. Non riuscivo neanche a scappare, ma ad un certo punto lui si è fermato e dopo un po’ ha detto ‘Oh, merda, eccola che piange’. Solo allora mi si è tolto di dosso. Ero solo sconvolta. Poi lui se n’è andato molto velocemente». CONTINUA A LEGGERE

Per 10 ore il fidanzato la picchia brutalmente. Ma il messaggio che lei registra in ospedale ora fa il giro del mondo!

La storia di questa ragazza ha lasciato il mondo a bocca aperta. Lei è Darrian Amaker, ed è una semplice ragazza americana di 24 anni che prova a vivere delle sue passioni. È impegnata con un ragazzo da qualche tempo, ma un giorno lui decide di prenderla a botte in maniera atroce. L’ha picchiata per 10 lunghe ore, quasi fino ad ammazzarla. Ma Darrian è riuscita a farcela. Anche se ancora in un letto di ospedale, la ragazza ha voluto condividere la terribile vicenda per aiutare altre donne. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La decisione della ragazza picchiata”]

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Ha registrato un video che ha poi deciso di postare su Facebook ma lo ha anche inviato alla “National Coalition Against Domestic Violence”. (L’Associazione Nazionale Contro la Violenza Domestica). Ecco il messaggio che ha commosso il mondo. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il messaggio”]

“Salve – il mio nome è Darrian. Lo scorso anno, qualche tempo dopo il giorno del ringraziamento, il mio compagno è diventato fortemente psicotico e mi ha aggredita picchiandomi brutalmente per 10 ore. Lo aveva programmato; e io pensavo di morire. Ma invece sono sopravvissuta o scappata, comunque vogliate chiamare questa cosa, e ho trascorso 4 giorni all’ospedale, con gli occhi gonfi, semi chiusi, continuando a chiedermi perché, perché… Ora sono salva, almeno fisicamente. Il mio non-più-amore è stato formalmente condannato per numerosi reati a scontare molti anni di prigione.” Il messaggio continua, con una richiesta molto triste. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’appello”]

“Ho chiesto al mio medico perché appaio diversa allo specchio, presumendo che sia una conseguenza psicologica della violenza che ho subito. Dolcemente, lei mi ha fatto notare che ho ancora molti lividi e che il mio viso è diverso, ora, un poco più ampio di prima per le percosse. Ho trascorso la mia vita intera a raccogliere e ascoltare le storie degli esseri umani: sono una cantante, una fotografa, una scrittrice. Faccio cose. Dò via le cose. Per la prima volta mi sono imbattuta in una storia disumana e sono profondamente scossa”. Ecco come termina il suo appello. CLICCA SUL PUNTO 5 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’obiettivo del messaggio”]

“ Di solito non faccio riprese video di me stessa ma era l’unica cosa che volevo fare in ospedale. Ho insistito per fare qualcosa, qualsiasi cosa, cui il mio piccolo cuore allo sbaraglio potesse ora aggrapparsi. La violenza domestica non è qualcosa di lontano da noi. Colpisce persone che conosciamo, gente allegra, gente che canta e ama la vita. Come esseri umani dobbiamo essere migliori, più gentili, più forti. E non dobbiamo tollerare abusi di nessun genere ma combatterli invece con l’amore e con la voglia di vivere”.
Le sue parole sono semplici e dirette al cuore di chi le ascolta che deve fare qualcosa perché questi abusi terminino. CONTINUA A LEGGERE