Sintomi del Tumore alle Ovaie, Come Riconoscerli

È una delle malattie più diffuse di questo millennio il tumore che alle donne colpisce soprattutto alle ovaie. Secondo i dati dell’Airc(Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) in Italia il tumore dell’ovaio colpisce circa 4.490 donne ogni anno, posizionandosi al nono posto tra le diagnosi di tumore e non è sempre facile individuare i sintomi del tumore alle ovaie in fase iniziale.

Come sempre, una diagnosi precoce è alla base di un maggior successo terapeutico e dunque è fondamentale essere attenti al proprio corpo.
Non ci sono test specifici che abbiamo un tasso di affidabilità adeguato per la prevenzione di questo tumore ma si ritiene che una visita ginecologica annuale, grazie alla palpazione delle ovaie e dell’addome, possa già riscontrare delle anomalie e, in caso di dubbio, un’ecografia transvaginale possa dare già delle importanti indicazioni.
Dunque è importante non sottrarsi a questo importante appuntamento che può risultare antipatico ma fondamentale.
Quali sono i sintomi del tumore alle ovaie.
Segnalate al vostro medico se doveste notare questi sintomi che sembrano non avere giustificazione apparente e si presentano senza dar segno di diminuzione: addome gonfio, aerofagia e bisogno di urinare frequente anche senza un aumento del volume dell’urina prodotta.
A questi si può accompagnare una stipsi ostinata e nausea frequente.
Naturalmente non sono affatto sintomi esclusivi del tumore alle ovaie e spesso sono solo fastidi e condizioni transitorie che possono avere ben altra origine. In ogni caso, se questo tipo di sintomi dovessero avere una certa importanza non passeggera, comparissero all’improvviso e insieme, è bene comunque che il vostro medico ne sia avvertito, avvierà le indagini diagnostiche che poi riterrà più opportuno fare in base anche al vostro quadro di salute generale.
Tra i sintomi del tumore alle ovaie anche la sensazione di sazietà pur essendo a stomaco vuoto o dopo un pasto leggero, non una semplice inappetenza ma proprio una vera sensazione di pesantezza.
Non è comunque facile individuare sintomi precoci del tumore alle ovaie e vi sono comunque differenze anche grandi individuali, considerata anche la posizione delle ovaie, come già detto, i sintomi del tumore alle ovaie possono essere scambiati con quelli di altre patologie comuni intestinali o vescicali.
In fase già più avanzata possono comparire sanguinamenti vaginali o dolori durante i rapporti sessuali, disfunzioni ovulatorie e astenia.

Incubo tumore della pelle: ecco chi deve farsi controllare urgentemente

C’è un dato di importante che emerge dallo studio condotto dal King’s College London e divulgato dal British Journal of Dermatology. Chi ha più di undici nei sul braccio destro dovrebbe fare più attenzione e controllarsi, perchè questo potrebbe essere la spia di un più alto rischio di sviluppare un melanoma.
Chi ne ha più di sette ha maggiori possibilità di averne nel complesso 50, chi ne ha più di undici nel complesso potrebbe averne oltre 100.

“I risultati possono essere di grande impatto per le cure primarie, permettendo ai medici di base di stimare con maggiore precisione il numero totale di nei in un paziente in modo estremamente rapido e in una zona accessibile del corpo -spiega Simone Ribero, il medico italiano a capo dello studio- e questo significa che più pazienti a rischio possono essere identificati e monitorati”.
Dalla ricerca emerge che proprio il braccio destro si è rivelata la zona più veritiera in termini di numero totale di nei e quindi di grado di rischio per lo sviluppo di un melanoma.

Scopre di avere un tumore dopo essere stato attaccato da uno squalo: “Mi ha salvato la vita”

Non si sarebbe mai aspettato una cosa simile. L’uomo che vedete in foto è stata vittima dell’attacco di uno squalo mentre nuotava a largo della costa della California.
In ospedale, i medici che lo stavano curando per le ferite hanno scoperto un tumore al rene e lo hanno operato.
Quando Eugene Finney è rimasto vittima dell’attacco di uno squalo mentre nuotava a largo della costa californiana, difficilmente avrebbe potuto pensare che quell’episodio gli avrebbe salvato la vita. Può sembrare strano, ma se non fosse stato per quello squalo, Eugene ora sarebbe morto.
Dopo l’attacco, il giovane è stato trasportato d’urgenza in ospedale. I medici che lo stavano curando per le profonde ferite inflitte dallo squalo hanno però scoperto che Eugene aveva un cancro e lo hanno operato immediatamente.
Eugene, ha raccontato: “Qualcosa mi ha colpito alle spalle. Non ero mai stato colpito in quel modo, è stato piuttosto scioccante. E’ stato come una frustata”. Quando è arrivato in ospedale aveva un taglio profondo sulla schiena e dolori al petto: curandolo, i medici hanno scoperto un tumore della grandezza di una noce nel suo rene destro. Due settimane dopo, il giovane è stato operato e il tumore rimosso.
“Se non fosse stato per lo squalo e per quei dolori al petto, non avrei mai saputo di avere questo cancro. Lo squalo è stato come un ‘messaggio’ per me”, ha detto Eugene. “Mi sento davvero come se avessi avuto una seconda opportunità nella vita e non voglio sprecarla”.

Medico italiano mostra che le cellule tumorali possono essere riprogrammate

Secondo un medico italiano Mario Biava le cellule tumorali possono essere riprogrammate l’importante è conoscere l linguaggio con cui esse dialogano tra loro. La scienza sta scoprendo che i meccanismi con cui le cellule si moltiplicano e mantengono le loro funzioni sono molto simili a quelle descritte dalla teoria dell’informazione. Il DNA di per sé non ha un software installato esiste infatti un altro codice quello epigenetico, che controlla il Dna e lo programma ben preciso.

Il 18 ottobre a Milano potrete partecipare ad un evento molto particolare dove uno dei relatori sarà proprio il dott. Biava: il Dreamers Day, Al teatro Dal Verme. Qui potrete sapere tutte le novità in campo medico circa gli sviluppi sulla prevenzione e la lotta contro il tumore.

Brett, 12 anni e un grave tumore al cervello. Papà Francesco: “Sto guarendo grazie alla fede”

Finalmente realizzerà il suo sogno il dodicenne malato: incontrerà Papa Francesco. Andrà nel Missouri, a Filadelfia, dove potrà assistere, accompagnato dai genitori, alla messa di Bergoglio grazie ai tre biglietti che gli sono stati regalati dall’arcivescovato della stessa città.
Brett racconta: “Mi piace cantare in chiesa la mia parte favorita della messa è la comunione. E sono tanto grato a Dio perchè mi ha concesso di guarire per ora. Questo non accade a tanti altri bambini”. La malattia è in fase di remissione ma il 12enne non sembra voler abbandonare la fede che gli ha dato la forza di affrontare chemioterapia e radiazioni. Già qualche mese fa l’associazione benefica “Make a wish” aveva realizzato il primo desiderio di Brett. Quello di essere prete per un giorno.

Bambini e tumore: l’80% si salva con meno danni

Purtroppo il numero di bambini malati di tumore aumenta ogni anno di più ma durante il 51° congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (Asco) sono stati analizzati e resi noti i dati dello studio e si basa sui dati del grande studio Childhood Cancer Survivor Study, finanziato dal National Institute of Health americano. Sono state seguite le storie cliniche e personali di 34 mila bimbi che sono stati affetti da tumore.
Hanno partecipato allo studio 31 ospedali canadesi e degli Stati Uniti.
Non solo si è confermato che, allo stato attuale, nel caso di bambini e tumore oggi la malattia può essere sconfitta nell’80% dei casi con sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, ma vi sono anche altri dati ottimistici da considerare.
Guarire è già un risultato molto importante e la cui ampiezza auspichiamo possa ulteriormente migliorare ma le grandi speranze sono anche sui risultati a lungo termine.
Molto spesso succedeva che anche i bimbi guariti subissero poi danni a lungo termine che potessero diminuire la qualità della loro vita o addirittura spegnerla a causa di ulteriori malattie o debilitazione o anche una recidiva del tumore stesso.
Pare invece che le terapie siano migliorate tante da abbattere in modo consistente il tasso di mortalità dovuto a complicanze successive.
Naturalmente gli stessi ricercatori sostengono che si debba andare avanti nel monitorare la situazione tra bambini e tumore, per scandagliare in modo ancora più attento e fruttuoso le implicazioni tra la tempistica della diagnosi, il sorgere della malattia, le varie tipologie e terapie applicabili.

Il cancro al colon retto: ecco tutti i sintomi

Negli ultimi anni i casi di cancro de colon-retto, stanno aumentando tra le donne ed è, infatti, diventato il secondo tipo di cancro più diffuso. Per ora le cause sono imprecise ed è quindi fondamentale prevenirlo e fare attenzione ai sintomi.
In questo articolo approfondiremo proprio questo tema, per la vostra salute e tranquillità.
Il cancro del colon-retto inizia con lo sviluppo di uno o più polipi nel rivestimento interno delle pareti del colon o del retto. Crescono all’interno e possono avere una forma piatta o ovale.
È proprio in questa fase che la prevenzione è d’importanza vitale. La maggior parte di questi polipi sono benigni, ma se non vengono rimossi in tempo, possono diventare maligni. Si conoscono con il nome di adenomi e notiamo sintomi della loro presenza solo quando raggiungono una certa grandezza ed entrano in contatto con le feci, il che provoca sanguinamento.
In molti paesi si sta tentando di programmare colonscopie periodiche per prevenire il cancro del colon-retto. Se i polipi vengono individuati in tempo, quando sono di dimensioni ridotte, sparisce anche il rischio di ammalarsi di cancro. Quale sono i sintomi di questo tipo di cancro?

• Sangue nelle feci: il colore può variare dal rosso al nero e si deve al contatto tra le feci e i polipi presenti nel colon o nel retto che, con lo sfioramento, sanguinano.
• Anemia: le donne sono più soggette a soffrire di anemia rispetto agli uomini. Di solito si deve a un ciclo mestruale abbondante, ma è importante conoscerne sempre la causa.
• Cambi nel ritmo intestinale: soffrite spesso di periodi di stitichezza che si alternano a settimane di diarrea? Allora dovete farlo presente al vostro medico. È importante conoscere la causa di questi cambiamenti nel vostro ritmo intestinale.
• Forma delle feci: se improvvisamente diventano più fine potrebbe essere dovuto alla presenza di polipi che restringono l’intestino e non permettono un’espulsione normale dei residui.
• Strana sensazione di espulsione: quando andate in bagno, avete spesso la sensazione di non aver finito, che ci sia ancora qualcosa nell’intestino? Questo problema è conosciuto come tenesmo rettale ed è necessario consultare un medico.
• Dolori addominali: avete la sensazione di essere troppo pieni appena finito di mangiare? Vi sentite stanchi e con l’addome appesantito? Non ignorate questi sintomi!
• Perdita di peso: quando si verifica un problema al colon, il nostro organismo non sintetizza più molti nutrienti in modo adeguato, il cibo non viene processato allo stesso modo… Tutto ciò comporta la perdita di qualche chilo.
La cosa più importante nel caso del cancro del colon-retto (come per qualsiasi altro tipo di cancro) è fare attenzione ai sintomi e mantenere una buona qualità di vita.

Pau Donés degli Jarabe de Palo sommerso dall’affetto dei fan dopo l’annuncio del tumore

 Il cantante ha raccontato la scoperta con un video e un messaggio sul suo sito e i suoi social. Tutti i fan di Jarabe de Palo  hanno dovuto fronteggiare una bruttissima notizia: il cantante ha annunciato di dover sospendere il tour americano autunnale a causa di un tumore al colon. Pau ha deciso di rivolgersi direttamente ai propri fan per annunciare la notizia. Lo ha fatto in maniera diretta, con un video che accompagna l’annunci e mostra Pau che  gira per l’ospedale mantenendo la flebo mentre gira per le corsie dell’ospedale, attorniato da amici e medici, intento a spiegare come in pochi giorni si sia ritrovato da un piccolo mal di pancia a un letto operatorio e di come abbia avuto la fortuna di vederlo diagnosticato in tempo.

Ecco come ha spiegato la scoperta della malattia:  “Tutto è cominciato con un dolore alla pancia. In 20 giorni è passato dal un piccolo fastidio nello stomaco a dovermi operarmi per un cancro al colon o, che è la stessa cosa, di un tumore maligno nell’intestino grasso. Il cancro è come un fantasma, che appare senza avvisare, senza un motivo apparente (…) Si manifesta in varie forme, però quasi sempre in ritardo e accompagnato da enormi titoli. Per questo motivo è importante stare attenti.”

jarabe

Vicenza: bimbo di soli 10 anni muore per un tumore alle gambe

 Questa volta a subirne i danni è stato un b ambino di soli 10 anni che è morto per un tumore alle gambe. Oscar Padovan, di soli 10 anni è il bambino al quale  era stato diagnosticato un tumore alle gambe circa sei mesi fa. Sin dai primi mesi Oscar aveva affrontato con coraggio e sacrificio le pesanti terapie. Il piccolo, tuttavia, non è riuscito a vincere la sua battaglia ed ha dovuto arrendersi.

È stato ricoverato lunedì all’ospedale San Bortolo a causa di un improvviso peggioramento della malattia. Gli ultimi disperati tentativi di salvarlo sono stati inutili, la morte è arrivata il giorno dopo. Oscar era figlio unico: dopo la diagnosi della malattia aveva dovuto sottoporsi alle terapie, e per questo era stato costretto ad abbandonare la scuola e a frequentare le lezioni in collegamento Skype. Purtroppo ora non c’è più, ma resterà per sempre nei cuori della persone che lo hanno amato.

Camilla, la bimba di 8 anni che ha trovato una cura per il cancro

Lo ha detto con molta innocenza anche se è solo una bambina di 8 anni. Durante una cena in famiglia, la piccola Camilla ha affermato che l’antibiotico avrebbe potuto curare il cancro. Dopo alcune ricerche, la sua idea non si è dimostrata poi così sbagliata. L’antibiotico sarebbe capace di combattere il tumore e di non danneggiare le cellule sane.

A tavola, infatti, il padre Michael ha chiesto a sua figlia Camilla come avrebbe fatto per combattere il cancro. La risposta della bambina di 8 anni è stata: “Io lo curerei con l’antibiotico, come quando ho il mal di gola”. L’idea di Camilla non si è dimostrata poi così sbagliata.

I genitori, insieme ad un gruppo di ricercatori dell’Università di Manchester, hanno scoperto con grande sorpresa che diversi antibiotici economici e facilmente reperibili riuscirebbero ad uccidere le cellule tumorali più pericolose e comuni.

In particolare, sono stati combattuti il tumore al seno, alla prostata, al polmone e alcuni tumori cerebrali difficili da trattare. Uno degli antibiotici più efficaci per curare il cancro sarebbe la doxiciclina, quello che si usa comunemente per eliminare l’acne.

I suoi effetti sarebbero particolarmente promettenti e, come se non bastasse, il suo prezzo è molto basso rispetto ai tradizionali farmaci antitumorali. Le sperimentazioni hanno dimostrato dunque che questi farmaci sarebbero la soluzione perfetta per fermare il cancro ed evitare la sua propagazione in tutto il corpo.