Ancora una nuova truffa su Internet, prontamente smascherata dalla Polizia di Stato. Attraverso la propria pagina Facebook sta avvisando gli utenti che in questo periodo una falsa #agenzia delle entrate sta inviando messaggi di posta elettronica a cittadini e imprese in cui si richiede una ‘Verifica Tributaria’, nome che molti hanno trovato nell’oggetto della propria casella di posta. Clicca sulpunto 2 dell’indice per scoprire come evitare la truffa [nextpage title=”Ecco come smascherare la truffa”]
Le forze dell’ordine hanno comunicato agli utenti che per nessuna ragione devono aprire tali messaggi, dato che nasconderebbero un link che, una volta aperto, permetterebbe ad un malware di prendere possesso dei nostri dati e del nostro computer. L’indirizzo dalla quale provengono queste email (agenzia.entrate@pec.it) è molto simile a quello reale dell’Agenzia delle Entrate. La prima cosa da fare quando si ricevono messaggi di questo tipo è di cancellarli immediatamente e segnalarli come ‘spam’ o ‘phishing’ a seconda di quale casella di posta si utilizza. Sarà sufficiente spostarli la prima volta nella casella ‘spam’ e poi eliminarle definitivamente per non vederle ricomparire sulla casella di posta. Segnalando al commissariatodips.it/ questi tentativi di truffa si avrà l’opportunità di informare anche altre persone di ciò che sta avvenendo online. La truffa per il falso accertamento dell’Agenzia delle Entrate, viaggia anche via posta, sui canali tradizionali. L’Agenzia delle Entrate ha emesso un comunicato stampa con il quale avverte che alcuni contribuenti, hanno notificato la presenza di false lettere del Fisco, nelle quali si richiedeva il pagamento di somme dovute all’erario. Una truffa questa volta cartacea. Le lettere sono pervenute ai contribuenti direttamente nella cassetta postale del proprio indirizzo fisico di residenza. Ecco invece come si presenta la notifica falsa nella truffa postale Agenzia delle Entrate. La lettera falsa della truffa postale ricalca bene quelle ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, presenta il logo ufficiale e la riproduzione della firma di un dirigente. In essa si chiede ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione versando una somma superiore a 4mila euro tramite conto corrente postale o bonifico bancario ad una società. Nel comunicato stampa l’Agenzia precisa che l’ente non richiede in nessun caso pagamenti tramite conto corrente postale o bonifico bancario, ma solo con l’utilizzo dei modelli di pagamento F23 o F24. CONTINUA A LEGGERE
Tag: truffa
LEONARDO DI CAPRIO, UNA NOTIZIA TERRIBILE
La realtà che batte la finzione cinematografica…Leonardo DiCaprio è stato interrogato dall’Fbi sui rapporti dello stesso con imprenditori e fondi malesi, tra cui 1 Malaysia Development Berhad, nel mirino per riciclaggio e distrazione. Clicca sulpunto 2 dell’indice per leggere cosa rischia il noto attore [nextpage title=”Ecco cosa rischia l’attore”]
Tali fondi sarebbero coinvolti in uno scandalo finanziario di portata internazionale. A quanto risulta, dalla Malesia sarebbero arrivati ingenti somme di denaro per la produzione di «The Wolf of Wall Street», film che, ironia della sorte, parlava di truffe finanziare e annoverava DiCaprio tra i protagonisti, nel ruolo di truffatore. CONTINUA A LEGGERE
Così vi clonano il bancomat!! Ecco cosa si sono inventati…
Molte le vittime di una nuova truffa riguardante il bancomat. I carabinieri della stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno scoperto una sofisticata strumentazione utilizzata da due cittadini bulgari, di 35 e 45 anni. I malviventi avevano installato l’apparecchio in uno sportello bancomat di un istituto di credito di via Cola di Rienzo. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere come funziona la truffa [nextpage title=”Ecco come funziona la truffa”]
La microtelecamera, utilizzata per carpire i codici pin digitati sulla tastiera, era stata inserita al centro della vite di fissaggio del vetrino della luce posta sullo sportello; lo skimmer, per la lettura della banda magnetica, posizionato su una lastra molto sottile, inserita direttamente nella bocchetta dove vengono inserite le carte. I carabinieri hanno atteso che passassero a ritirare la strumentazione con i dati carpiti per poi bloccarli. I due, finiti in manette, si trovano in carcere a Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Quando si preleva, occorre nascondere con una mano le cifre che si digitano sulla tastiera. In questo modo, anche se lo skimme avrà letto i dati della carta, per i clonatori sara impossibile prelevare il contante. CONTINUA A LEGGERE
Se vi arriva questa lettera dall’agenzia delle entrate dovete preoccuparvi “Vi costa 4mila euro”
Ancora una truffa si nasconde dall’agenzia delle entrate. Qualche giorno fa, i cittadini residenti nel Lazio hanno ricevuto una falsa lettera di richiesta di chiarimenti sulla base di presunti controlli automatizzati delle dichiarazioni e redditometro. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Ecco cosa c’è scritto sulla lettera”]
A lanciare l’allarme, è lo stesso organo di riscossione tasse, ovvero, l’ Agenzia delle Entrate. Nella lettera fasulla ma ben scritta ( ha anche il logo ufficiale), si chiede ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione versando una somma superiore a 4mila euro tramite conto corrente postale o bonifico bancario ad una società denominata GE.RI. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Il messaggio dell’agenzia”]
L’Agenzia ha subito messo in chiaro che non si tratta di “di comunicazioni ufficiali da parte dell’Amministrazione e ricorda che non chiede mai pagamenti tramite conto corrente postale o bonifico bancario, ma solo con l’utilizzo dei modelli di pagamento F23 o F24. Invita, inoltre, a non dare seguito alle richieste della falsa lettera e invita i destinatari a denunciare il tentativo di truffa, rivolgendosi quanto prima a qualsiasi ufficio delle Entrate e alle forze di polizia”.
State bene con gli occhi aperti.CONTINUA A LEGGERE
Allarme bancomat: ecco come funziona l’ultima truffa
I truffatori ne escogitano sempre di nuove. E così, povere e ignare vittime vedono i loro conti svuotarsi improvvisamente. La truffa si concretizza mediante i bancomat e le carte di credito contactless: sistemi di pagamento che si possono effettuare semplicemente sfiorando il Pos. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere come funziona la truffa [nextpage title=”Ecco come funziona la truffa”]
E proprio grazie a un Pos i i malviventi hanno messo in atto diversi furti appoggiandosi alle vittime. A spiegare il meccanismo della truffa è stato un utente di Facebook che ha mostrato uno di questi truffatori in azione. L’uomo ripreso si sposta su un treno (o in un luogo comunque affollato) con lo stesso dispositivo che solitamente si trova nei negozi e permette al cliente di pagare senza strisciare il bancomat. Al truffatore basta appoggiarsi alle vittime per sottrarre denaro dal conto bancario. Il tutto avviene con l’uso del POS abilitato per pagamenti senza contatto che possono spingersi fino a 25 euro senza bisogno dell’inserimento del Pin. La soluzione? l’idea è quella di lanciare sul commercio portafogli in grado di schermare eventuali intrusioni e proteggere dati personali e sensibili. CONTINUA A LEGGERE
LA POLIZIA AVVISA TUTTI: “SE VI ARRIVA QUESTA BUSTA A CASA, DOVETE FARE ATTENZIONE, SI TRATTA DI UNA TRUFFA”
Anche la posta che arriva a casa può nascondere una truffa molto pericolosa. L’avvertimento della Polizia è serio e deve essere tenuto in debita considerazione: il raggiro postale è stato reso noto dalle forze dell’ordine all’interno della pagina Facebook “Una vita da social”. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Una busta di colore verde”]
Molti cittadini stanno ricevendo in questi giorni una busta di colore verde, simile in tutto e per tutto a quelle con cui si notificano gli atti giudiziari. In realtà, leggendo bene si scopre che la lettera è stata inviata dalla Croazia. Perché proprio i Balcani? PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La multa da pagare”]
La busta reca il timbro della città di Pola e avverte la potenziale vittima che c’è una multa da pagare per eccesso di velocità. L’importo della sanzione è compreso tra 184,73 euro e 250,65 euro, altrimenti si rischia il pignoramento. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Il consiglio della Polizia”]
Inoltre, i truffatori chiedono il pagamento tramite IBAN. Come spiegato dalla Polizia, non c’è nulla di vero e l’atto di accertamento non è altro che carta straccia. Il consiglio è ovviamente quello di non pagare nulla e denunciare tutto alla Polizia Postale. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Un avviso da condividere sul web”]
Chiunque abbia ricevuto la busta verde è quindi pregato di condividere l’avviso delle forze dell’ordine sui principali social network, in modo che più persone conoscano la truffa e si renda la vita difficile ai malviventi.
100 Donne Operate di Tumore al Seno: “ Erano perfettamente sane e lo sapevano”. Il motivo? Vergognoso!
Si tratta di una clamorosa truffa ai danni del servizio sanitario nazionale. L’inchiesta è emersa dall’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Ad essere coinvolti, sono sia medici che pazienti presunti malati. Una truffa semplice ma che funzionava alla perfezione. Ecco coma avevano organizzato tutto. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Ecco come avveniva la truffa”]
Le pazienti fingevano di avere un tumore per rifarsi il seno senza pagare un euro. Il tutto ovviamente grazie a medici conniventi e cartelle cliniche fasulle dove venivano diagnosticati carcinomi mammari devastanti che necessitavano di operazione chirurgica immediata. Per non destare sospetti, le pazienti, quasi tutte donne intorno ai 50 anni in perfetta salute e facoltose, si accordavano con i chirurghi della struttura ospedaliera ligure per ottenere gratis l’ operazione estetica. Cosa ci guadagnavano i medici? CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”La ricompensa dei medici”]
Le signore, dopo l’operazione, si sdebitavano poi con qualche favore non meglio definito, ma verosimilmente in denaro o aiuti di vario tipo. È una truffa allargata: coinvolge più di 100 pazienti e 8 medici. Al momento sono tutti indagati per truffa, falso e peculato. Senza contare che il danno erariale è stimato ben oltre i 600 mila euro. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Le segnalazioni degli altri pazienti”]
È saltato tutto fuori grazie alla segnalazione di alcuni pazienti davvero malati che si vedevano superare in sala operatoria da finti malati e anche dalle testimonianze di alcuni dipendenti del nosocomio. Una truffa che fa riflettere sulle cose negativa della società moderna.CONTINUA A LEGGERE
La Polizia avvisa tutti gli italiani “Leggete e condividete”
In questi giorni si è alla ricerca di qualche offerta last minute per trascorrere, in famiglia o con gli amici, qualche giorno in totale relax magari a mare o in montagna. Ci si arma di pazienta e si comincia così a cercare sul web qualche offerta buona. Ma, a volte, l’inesperienza può portare conseguenze assai nefaste. Non è molto raro vedere, infatti, persone cadere nelle mani esperte di truffatori che fingono di avere case o appartamenti allettanti per sottrarre soldi impropriamente. Ecco a cosa la Polizia invita a fare attenzione.CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”La strategia della Polizia”]
Da qualche mese, in rete c’è la guida messa a punto da Polizia Postale e delle Comunicazioni e Subito, l’azienda leader in Italia nella compravendita online. La guida è disponibile sul sito della Polizia di Stato, su Subito.it ed è reperibile anche su Commissariato di P.S. online e nelle relative pagine Facebook e Twitter. I consigli. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Consigli utili”]
È consigliabile evitare l’acquisto d’impulso legato a offerte speciali. Analizzate per bene l’annuncio, sezionate una ad una le foto per notare incongruenze o incertezze nel testo. Ovviamente, se l’offerta risulta troppo conveniente e vi proprone un prezzo assai più basso rispetto alle altre, è chiaro che c’è sotto qualcosa di losco. I trucchi per evitare la truffa. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Precauzioni”]
Di buona abitudine, è chiedere informazioni all’inserzionista, soprattutto l’indirizzo della casa, così da poterla cercare su Google Maps o servizi simili e controllare se esiste veramente. Mai versare una caparra prima di aver verificato che l’annuncio sia sicuro e soprattutto diffidate da chi chiede somme troppo alte, ad esempio superiori al 20 per cento del totale. Basta tenere gli occhi ben aperti e non fidarsi mai al primo colpo.CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Leggilo.org
Bollette truffa, stanno arrivando a tutti: “Se arriva anche a voi, NON DOVETE assolutamente pagare nulla
Ancora una volta la polizia si trova costretta a mettere in guardia i cittadini contro la possibilità di cadere nelle mani di truffatori esperti pronti a spillarci soldi con le tecniche più originali. Ecco a cosa fare attenzione.CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Ecco l’allarme”]
L’allarme è lanciato per TIM, FISCO e ENEL: in pratica, potrebbero arrivare presso il vostro indirizzo di posta elettronica, delle bollette da parte di questi emittenti che vi invitano a pagare bollette dall’importo esorbitante. Ovviamente si tratta di palesi truffe che dovrete assolutamente evitare di pagare. Cosa fare se si riceve la mail. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Ecco a cosa stare attenti”]
In genere, chi richiede l’invio della fattura elettronica, la riceva in formato pdf. Nel caso vi arrivi una mail in formato zip compresso, è chiaro si tratti di qualcosa di sospetto. Se proverete a scaricarlo, infatti, si installerà su vostro computer un programma molto pericoloso. Anche se, al posto dello zip, trovate un file exe il discorso non cambia. Se la ricevete, non dovrete praticamente fare niente, ignoratela. CONTINUA A LEGGERE
BOLLETTE Truffa: “Se ti succede, non devi assolutamente pagare”
Questa volta la truffa gira attorno a servizi molto comuni per la quale dovrete prestare la massima attenzione. A preoccuparvi, infatti, devono essere le mail sospette legate a Enel, Tim. A quanto pare, anche l’agenzia dell’Entrata può mandarvi cartelle esattoriali da pagare che vi indicano cifre davvero altissime, dovrete fare molta attenzione perché potrebbe trattarsi di una truffa bella e buona.
Anche rimborsi, tasse non pagate, possono risultare essere delle truffe. Per prima cosa, dovreste istallare un antivirus, perché aprendo queste emal e i loro allegati potrebbero scaricarsi automaticamente dei virus che rubano i nostri dati elettronici. Aprite bene gli occhi e assicuratevi prima di aprire e pagare qualsiasi cosa che si tratta di enti ufficiali.CONTINUA A LEGGERE