Lei scivola nel fiume, il marito disperato prova a salvarla: i bambini piangono senza sosta

Tragedia nel pescarese, nella località di Caramanico Terme. Silvia D’Ercole e Giuseppe Pirocchi, moglie e marito di Scerni (Chieti), sono morti dopo essere caduti nel fiume Orta. Entrambi 32enni, stavano facendo un’escursione lungo i sentieri che costeggiano il fiume… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Risucchiati dalla corrente”]

Secondo una prima ricostruzione, i due si stavano scattando un selfie quando la donna è scivolata nel fiume: il marito, per salvarla, è stato a sua volta risucchiato dalla corrente. La famiglia nega però che sia questa la distrazione che si sarebbe rivelata fatale… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Non stavano facendo nessun selfie quando è accaduta la disgrazia”, assicura uno zio di Silvia D’Ercole. Al momento del dramma, erano presenti anche la sorella di lei insieme ai figli piccoli della coppia.

“È troppo bella”, cosparge di benzina e dà fuoco alla figlia di tre anni

Un gesto allucinante, compiuto da un padre nei confronti della sua bambina di tre anni. L’uomo ha cosparso la piccola di benzina per darle fuoco, in preda a un attacco di rabbia. Anche la sorella era stata cosparsa di carburante, ma senza essere bruciata… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La ricostruzione”]

Della situazione si era accorto un agente di polizia fuori servizio, che è corso per salvare le due vittime. La Corte Suprema del Western Australia ha quindi ricostruito la vicenda avvenuta nel 2015, mentre Edward John Herbert ha ammesso… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La motivazione”]

di voler uccidere le figlie rigettando però il fatto di avere problemi mentali. Un vicino di casa ha testimoniato rivelando come l’uomo gli avesse detto di voler uccidere la figlia perché troppo bella.

Monia, incinta al quinto mese: “Mi scoppia la testa…”. Poi l’immane tragedia

L’ultima frase pronunciata da Monia Benato è stata: “Mi sento la testa scoppiare”. Poi il dramma. La 31enne di Maerne ma residente a Venezia, incinta al quinto mese, è morta a causa di un aneurisma cerebrale, mentre stava trascorrendo una serata in casa con il suo fidanzato Jacopo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La rianimazione”]

L’uomo ha subito chiamato i soccorsi, che hanno rianimato la ragazza prima di portarla in ospedale a Padova. Lì i medici hanno provato a salvare sia lei che il bambino che portava in grembo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Nulla da fare”]

Dopo una settimana di agonia, mamma e figlio sono però deceduti. Il bimbo si sarebbe dovuto chiamare Edoardo ed era atteso per giugno.

“Non dovevano morire così…”. Le autopsie rivelano l’aspetto più terribile della catastrofe

Il bilancio finale della tragedia dell’Hotel Rigopiano parla di 29 vittime e 11 superstiti tratti in salvo. Tra le persone decedute a causa della slavina, sei sono state già sottoposte ad autopsia. Per alcuni la causa diretta è stata proprio lo schiacciamento, con morte istantanea, mentre per altri concorrono cause quali ipotermia e asfissia. Nessun decesso è dovuto alla sola ipotermia… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le parole del pm e la versione del medico legale”]

Lo ha affermato il pm Cristina Tedeschini, che ha precisato come al momento non ci siano indagati. Il medico legale di parte, Domenico Angelucci, ha invece offerto una versione contraria per quanto riguarda Gabriele D’Angelo: “Il giovane è morto assiderato. Non ci sono segni di traumi né di asfissia come emorragie congiuntivali. Secondo noi se fosse stato soccorso entro due ore probabilmente poteva essere salvato”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

In ogni caso, il pm ha poi spiegato: “Sulla base delle informazioni in mio possesso, l’hotel era in possesso di tutte le autorizzazioni. Le telefonate registrate sono state acquisite, io le ho ascoltate e mi sembra evidente che ci siano state incomprensioni relative alle richieste di aiuto lanciate da Giampiero Parete e Quintino Marcella il 18 gennaio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

La situazione complessiva, percepita dagli ospiti dell’hotel il 18 gennaio, era sicuramente di criticità, sia in mattinata sia, soprattutto, nel pomeriggio e c’era una diffusa volontà di lasciare l’albergo. Anche nella giornata precedente altre criticità erano state segnalate dal gestore dell’hotel, ma erano di altro tipo, ad esempio relative alla mancanza si gasolio e a problemi di viabilità”.

Gabriele, volontario della Croce Rossa che aiutava gli altri, morto in hotel aspettando aiuto

Nel dramma che ha colpito l’Hotel Rigopiano in Abruzzo, le storie dei salvataggi dei dispersi e quelle delle vittime della slavina s’intrecciano. Tra le ultime, purtroppo, anche Gabriele D’Angelo. Cameriere 31enne, era volontario della Croce Rossa Italiana: “Gabriele era di Penne e adorava la sua terra, le sue montagne – ricorda l’amico Diego Carota -. Ogni volta che tornavo da Milano facevamo delle lunghissime passeggiate. È incredibile che proprio la montagna lo abbia ucciso… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Volontario anche per il terremoto dell’Aquila”]

Se non fosse capitato a lui adesso sarebbe con noi a dare una mano qui, con l’altruismo oltre ogni limite che aveva. Sarebbe stato tra i primi a muoversi. Aveva avuto una benemerenza della Protezione civile per il volontariato dopo il terremoto dell’Aquila”. L’impegno sociale di Gabriele era senza sosta: già nel 2009 aveva prestato soccorso agli sfollati del terremoto abruzzese, tanto da meritarsi una benemerenza dalla Protezione Civile. Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di questa splendida persona… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il cordoglio della Croce Rossa”]

tra questi quello pubblicato su Facebook dal Comitato della Croce Rossa di Penne: “Lascerai in ognuno di noi un vuoto incolmabile, ma siamo sicuri che nel tuo piccolo anche questa volta hai messo davanti prima la vita degli altri e poi la tua. Ti abbracciamo eroe…”.

Bimbo di 5 anni in arresto cardiaco: “Ha lottato per poter vivere ancora….”

Morire a 5 anni per arresto cardiaco. È successo a San Donà, in provincia di Venezia. Il bambino era arrivato al pronto soccorso in arresto cardiorespiratorio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Soccorsi vani”]

ma i tentativi di rianimazione sono risultati tutti vani. La procura ha disposto l’autopsia per capire cosa sia successo a questo bimbo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le cause escluse”]

appartenente a una famiglia del centro Africa. Al momento si esclude l’ipotesi meningite, ma anche qualsiasi evento traumatico.

Torna a casa dall’ospedale, cade dalle scale il giorno di Natale: l’assurdo destino di Vanessa…

Aveva appena 24 anni, Vanessa Pellizzaro. Mercoledì 21 dicembre aveva subito l’asportazione della milza e il 24 dicembre era stata dimessa dall’ospedale. Quando tutto sembrava risolto, l’indomani la giovane è caduta dalle scale sbattendo sulla parte operata… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Soccorsi inutili”]

Una caduta fatale: la ragazza muore davanti ai genitori. I soccorsi si rivelano purtroppo inutili, il massaggio cardiaco dura circa un’ora ma senza esito. Il fratello ne ha dato il tristissimo annuncio su Facebook: “Oggi per la mia famiglia è un Natale da incubo con la morte improvvisa e inattesa di mia sorella Vanessa”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Da chiarire le cause del decesso”]

La morte della 24enne è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Vicenza: l’autopsia chiarirà la causa del decesso e se possa essere legato all’operazione subita pochi giorni prima.

Natale lontano dalla sua casa distrutta, Enrico non regge al dolore

Enrico Peroni era uno dei tanti sfollati del Centro Italia, dopo il terremoto che si è abbattuto tra agosto e ottobre. Era stato costretto ad abbandonare la sua casa di Falerone… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il malore”]

comune marchigiano in provincia di Fermo: da diversi mesi abitava da alcuni parenti. Un infarto però l’ha stroncato mercoledì sera a 58 anni. Una morte ancora più dolorosa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Niente da fare”]

per una delle tante persone che ha perso tutto o quasi per colpa del sisma. A ritrovare il suo corpo senza vita, è stato il cognato: all’arrivo dell’ambulanza, si è potuto solamente constatare il suo decesso.

Un DESTINO crudele li ha raggiunti! MORTI sul colpo due CANI e il suo PADRONE!

Pasquale Altobelli, un uomo di 66 anni, stava passeggiando tranquillamente domenica, tra le vie di Sangro Chieti, in compagnia di un amico e dei rispettivi cani. All’improvviso un’autovettura li ha travolti… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’impatto mortale”]

Pasquale e i due animali sono morti, mentre l’altro uomo è stato ricoverato con entrambe le gambe fratturate. Ora è indagato per omicidio colposo plurimo un ragazzo che, come rilevato dai Carabinieri, aveva da poco aperto un blog di fotografie skybycarphotos, scattate cioè dalla guida del proprio mezzo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’ipotesi dei Carabinieri”]

Al momento è solo un’ipotesi il fatto che questa sua passione possa centrare con la dinamica dell’incidente: l’altra causa al vaglio è quella del colpo di sonno. 

L’Aquila, bimba bussa alla porta sbagliata per Halloween…

Una tragedia incredibile, che ha macchiato la festa di Halloween de L’Aquila. Una bambina di 6 anni stava bussando casa per casa per il tradizionale gioco del “dolcetto o scherzetto”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La scena raccapricciante”]

Arrivata davanti a una casa, insieme al fratellino di 7 anni, si è però trovata di fronte un rottweiler. Il cane ha aggredito la bambina, ma per fortuna un vicino è subito intervenuto con un coltello colpendo il cane e facendogli lasciare la presa. Sul pianerottolo si è formata subito una pozza di sangue in cui sono finite le ciocche dei capelli della piccola… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La bimba in sala operatoria”]

Il vicino, un signore di 66 anni, è rimasto ferito nell’aiutare la bimba, che è stata trasferita in sala operatoria: per fortuna non è in pericolo di vita. Il cane, ricoverato dal servizio veterinario, è invece morto poco dopo. Il suo proprietario invece è stato segnalato alla Procura della Repubblica per lesioni gravi e omessa custodia.