Uomo si masturba sul bus, il racconto della donna sotto choc: “Si è schiacciato contro di me, ero terrorizzata…”

È passato qualche mese dall’episodio che l’ha scioccata così tanto, da riuscire a parlare solamente adesso. Una donna di Torino, madre di due bambini, racconta l’oscena vicenda che ha dovuto subire su un autobus: la masturbazione di uomo che si era schiacciato volutamente contro di lei: “Stavo andando al lavoro e, nonostante il pullman fosse quasi vuoto, questo tizio si è praticamente incollato a me. Temevo che… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”“Ho sentito un calore sulla gamba””]

volesse rubarmi la borsa, mi sono spostata, mi sono schiacciata contro il finestrino e lui non mi ha mollato un secondo. Ero terrorizzata. Poi, all’altezza dei Giardini Reali è sceso. Avevo avvertito del calore su una gamba. E continuavo ad avere la sensazione che mi stesse toccando. Mi sono passata una mano sui pantaloni e ho capito. Ho avvertito il conducente, è arrivata la polizia e ho fatto denuncia. Ma in quei minuti, intorno a me, solo tanta indifferenza. Chi c’era deve avere visto tutto. E non ha detto niente”. Il molestatore, un marocchino di 27 anni, non è stato nemmeno arrestato: “Per me è stato mortificante. Alla sera non riuscivo a smettere di piangere… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”“Solo silenzio”]

Ho il suo viso stampato in testa. E mi pare persino di averlo rivisto in giro. Non ne avevo più saputo nulla. Gli investigatori mi avevano contattata, mi avevano mostrato il filmato e mi avevano detto che sarei stata convocata per l’udienza a carico dell’uomo. Poi, il silenzio. Non si può giustificare un atteggiamento del genere. Io spero che non la passi liscia. Certo però che lasciandolo libero gli hanno dato la possibilità di rifarlo”.

Litigano per una precedenza: il conducente dell’auto perde la testa e insegue la moto

Una tragedia atroce, lungo le strade della Val di Susa, in provincia di Torino. All’ingresso di Condove, una Ford Transit ha speronato una moto: sul colpo è rimasta uccisa una ragazza di 27 anni, mentre il fidanzato è stato ricoverato in condizioni gravissime a Torino. Il motivo dell’impatto è assurdo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’assurda “vendetta””]

Da quanto risulta, sembra che l’automobilista e il ragazzo ricoverato avessero avuto una discussione per una banale precedenza: l’autista della Ford avrebbe perso la testa e si sarebbe messo a inseguire la moto. Arrivati alla prima rotonda… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Arresto e alcol test”]

l’uomo avrebbe quindi travolto di sua spontanea volontà i due ragazzi, schiacciandoli contro il guardrail. I carabinieri l’hanno arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato, riscontrando anche la presenza di alcol nel suo sangue.

La notizia è confermata: “Non ce l’ha fatta, è morto”

Un terribile incidente, quello avvenuto in provincia di Torino tra gli svincoli per Volpiano e Settimo, lungo l’A5. A scontrarsi sulla Torino-Aosta sono state una Jeep Renegade e una Mini Moke. Ricostruita la dinamica dell’impatto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’impatto e la vittima”]

La Jeep ha tamponato il veicolo di fronte, su cui era presente alla guida Andrea Doria: il 79enne di Piverone, titolare della Pluritec di Burolo, ha perso la vita. Per quanto riguarda l’altro conducente… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Denuncia per omicidio stradale”]

L’uomo che guidava la Jeep ha riportato ferite lievi: è stato denunciato dalla PolStrada per omicidio stradale. L’incidente ha generato una fila di due chilometri all’uscita per Volpiano.

I Carabinieri: “Abbiamo ritrovato Silvia. Ma è meglio non avvicinarsi a lei, ora…”

Tragica svolta nel caso di Silvia Pavia, la donna di 52 anni scomparsa a fine aprile. I Carabinieri hanno ritrovato il suo corpo dentro una Fiat 500, in val di Susa. La scomparsa della donna aveva presentato sin da subito degli aspetti oscuri, come il messaggio inviato al compagno Pierluigi Lajolo: “Bacio ok, a oggi pomeriggio”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Gli elementi oscuri”]
A ciò si aggiunge il fatto di essere sparita ancora con i vestiti da equitazione, il cellulare rimasto nell’armadietto del maneggio, le carte di credito rinvenute nella casa in cui conviveva con il compagno… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La pista”]

Silvia soffriva anche di una leggera forma di depressione: può essere questo un elemento legato alla sua tragica scomparsa oppure la causa è altrove? In questo momento, è il suicidio attraverso farmaci la pista più accreditata dagli inquirenti.

Buffon attacca su Facebook: “Siete più morti dei morti. Ecco perché…” – FOTO

Nel giorno dell’anniversario della tragedia di Superga, che il 4 maggio 1949 mise fine all’epopea del Grande Torino, il capitano della Juventus Gianluigi Buffon si è sfogato duramente su Facebook contro i “tifosi” bianconeri che ancora continua – con scritte sui muri – a infangare la memoria delle vittime di quell’incidente aereo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE

“Onore a voi campioni del Grande Torino, in eterno, e siano perdonati coloro che si macchiano di atti inqualificabili, come deridervi o mancarvi di rispetto. W la rivalità… W lo sfottò… W il campanilismo… W la sportività… W la vita nella pienezza dei suoi sentimenti, alcuni nobili, altri magari un po’ meno. Ma quando si scrivono frasi indecorose o inopportuni striscioni, probabilmente senza piena consapevolezza, si è più morti dei morti. Tifosi della Juve, mi rivolgo a voi perché so di potermelo permettere dopo tutto quello che abbiamo condiviso insieme… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE

Fatemi essere veramente orgoglioso di voi perché se pensiamo e crediamo davvero che lo stile Juve rappresenti e indichi dei valori meritevoli ed assoluti che ci caratterizzano, non è concepibile profanare e violare la sensibilità di chi ha sofferto e soffre ancora: non insudiciamo affetti, sentimenti e ricordi. Un abbraccio a chi crede che, anche e soprattutto nello sport, sia necessario essere uomini di buona volontà. Mi provoca ribrezzo e rabbia sentire torturare ancor oggi i nostri angeli dell’Heysel, non macchiamoci delle stesse colpe”.

Scaraventati giù dal BALCONE con una violenza INAUDITA! UN gesto FOLLE che lascia ATTONITI!

Due cani sono stati lanciati dal balcone di una casa in Piemonte in due episodi distinti, ma con le stesse terribili modalità. Uno degli animali è purtroppo morto a causa delle gravi ferite riportate. La denuncia è giunta…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il primo caso”]

…dalla Lida che ha riportato i due episodi. Il primo è avvenuto al termine di una lite coniugale, con un uomo che ha lanciato il cagnolino della moglie dalla terrazza verso l’ora di cena. Si tratta del cane che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Il secondo caso”]

…ha perso la vita. Il secondo caso, invece, è avvenuto ai danni di un pitbull lanciato dal quarto piano di un palazzo. Quando le forze dell’ordine sono giunte sul posto hanno trovato l’animale steso per terra con una…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Situazione sconcertante”]

…bambina che lo accarezzava piangendo. Le cause del gesto non sono note, ma entrambi i gesti fanno capire che troppe persone non danno la giusta importanza alla vita di un cane indifeso, una situazione davvero sconcertante.

“Io e mia madre viviamo con 600 euro al mese, ora rischiamo di finire per strada”

La storia di Michela D’Errico e di sua madre Maria ci fa capire come molti italiani, purtroppo, siano costretti a vivere con pochissimi soldi. Anche in presenza di invalidità quasi totali. Michela è una donna torinese di 40 anni ed è disoccupata, mentre Maria ha un’invalidità del 90%. Due anni e mezzo fa, racconta Michela a Torino Today, “mia sorella è venuta a mancare per un tumore al cervello. Era lei che provvedeva a tutto, aveva un buon lavoro. Da allora mia madre, già gravemente invalida, è caduta in depressione”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Senza lavoro e con pochissimi soldi”]

Da quel momento la situazione diventa buia, Michela perde anche il suo posto alla Protezione Civile: “Mi hanno licenziata per esubero di personale, lavoravo due volte a settimana per 150 euro al mese. Mi sono iscritta in tutte le agenzie possibili e immaginabili, ho collezionato tanti ‘le faremo sapere’, ma il lavoro non è arrivato”. Le due donne ora vivono con appena 600 euro al mese, la pensione percepita dalla madre. Tra affitto e bollette, rimangono solo 150 euro al mese per mangiare e vivere… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Cosa le aspetta”]

E poi ci sono 4 mila euro di arretrati per l’affitto: “Il 13 marzo il giudice dovrà decidere se concederci un’altra proroga o firmare lo sfratto esecutivo”. Nel secondo caso Michela non si aspetta granché: “Forse il Comune ci assegnerà una residence, ma lì, tra degrado e sporcizia, come faccio con mia madre? Una donna anziana e invalida non può stare in quel posto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Per dare un contributo”]

Se non ci fosse lei andrei sotto i ponti, o forse mi butterei sotto un autobus”. Michela spera almeno in una casa popolare: “Finora non avevo mai fatto domanda, non avrei mai immaginato di poter finire così. Anche i nostri parenti ci hanno abbandonato”. Per chi volesse dare una mano a Michela e Maria, può contattare il numero di telefono 366.4364845 per consegnare dei viveri o altri beni di prima necessità.

Italia in lacrime, purtroppo la notizia è confermata: è morto Andrea…

È morto a soli 22 anni, di fronte ai propri amici. È la tragica notizia che riguarda Andrea Casagrande, ragazzo di Fiorano Cavanese (Torino). Il giovane si trovava insieme agli amici nei boschi di Ingria, con l’intento di cercare i funghi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La tragedia inaspettata”]

Volendo scattare una foto, si è appoggiato a un albero senza poter rendersi conto di quello che sarebbe venuto di lì a poco. Il ramo si è infatti spezzato e lui è precipitato nella scarpata: uno schianto di oltre 80 metri, che ha provocato la morte sul colpo. Il corpo è stato poi recuperato dai vigili del fuoco insieme al soccorso alpino… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Rugby, moto e cucina”]

dopo che i soccorsi medici avevano constatato il decesso. A dare l’allarme della tragedia, gli amici che erano con lui. Andrea aveva due sorelle e studiava all’alberghiero di Cavaglià: già da qualche anno lavorava come cuoco. Le sue passioni sportive invece erano il rugby e le moto da enduro.

“Ero su una barella, ho sentito qualcosa muoversi tra le gambe, sotto le lenzuola…”

Un morso di un ratto stava quasi per rivelarsi letale per Lorenzo Mari, 79enne che è venuto a contatto con il roditore mentre stava in ospedale, precisamente a Chieri, nel torinese. Subito dopo è entrato in crisi respiratoria ed è stato ricoverato nell’Area Critica, nella quale dovrà rimanere per almeno 10 giorni. “Appena intubato – ha raccontato a La Stampa -, sento qualcosa che si muove tra…

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le gambe. Lo sposto con la mano, senza guardare. Passa qualche secondo e di nuovo sento qualcosa. Allora tolgo il respiratore, sollevo il lenzuolo e lo vedo: un ratto grande come un gatto. Non ho fatto neanche in tempo ad avere paura talmente è stata la sorpresa. Ho chiamato l’infermiera, poveraccia quando lo ha visto stava per svenire. Ho detto all’infermiera di prendere una scatola e una lastra per le radiografie. Lo abbiamo intrappolato, ma lui, prima di finire nella scatola, forse impaurito, mi ha graffiato e morso leggermente. Poi l’infermiera è riuscita a buttarlo in strada. Era davvero grande: pensi che…

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era grosso quanto la scatola e la coda usciva”. E ancora: “Ho avuto una vita dura, tanti anni in fonderia alle Grandi Ferriere. Anche li c’erano tanti topi, ma chi pensava di trovarli anche in ospedale… Il lenzuolo della barella toccava per terra, il topo si deve essere arrampicato da lì. Qualcuno ha detto che era nell’ospedale. Credo che si sia intrufolato dalla porta di ingresso, non posso credere ad un topo che gira indisturbato tra le sale. Poi mi hanno detto che ci sono le trappole con le esche avvelenate della derattizzazione”.

Purtroppo un altro lutto tremendo colpisce l’Italia, è appena morta Alessia…

Una tragedia immane che ha stravolto la vita di due famiglie. Alessia e Christian tornavano a casa quando, all’alba, sono morti in un incidente stadale sulla Torino-Savona, nei pressi del castello di Carmagnola (Torino). La coppia aveva trascorso il sabato notte a Torino in compagnia di alcuni amici.[nextpage title=”La dinamica”]
Alessia e Christian viaggiavano a bordo di un suv che ha preso fuoco. Nell’incidente altre persone sono rimaste ferite Ancora da accertare la dinamica. Sul posto sono intervenuti il 118, i vigili del fuoco e la polizia stradale, che indaga sulle cause dell’incidente. L’autostrada è stata chiusa chiusa tra Torino e Carmagnola. CONTINUA A LEGGERE  

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