È passato qualche mese dall’episodio che l’ha scioccata così tanto, da riuscire a parlare solamente adesso. Una donna di Torino, madre di due bambini, racconta l’oscena vicenda che ha dovuto subire su un autobus: la masturbazione di uomo che si era schiacciato volutamente contro di lei: “Stavo andando al lavoro e, nonostante il pullman fosse quasi vuoto, questo tizio si è praticamente incollato a me. Temevo che… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”“Ho sentito un calore sulla gamba””]
volesse rubarmi la borsa, mi sono spostata, mi sono schiacciata contro il finestrino e lui non mi ha mollato un secondo. Ero terrorizzata. Poi, all’altezza dei Giardini Reali è sceso. Avevo avvertito del calore su una gamba. E continuavo ad avere la sensazione che mi stesse toccando. Mi sono passata una mano sui pantaloni e ho capito. Ho avvertito il conducente, è arrivata la polizia e ho fatto denuncia. Ma in quei minuti, intorno a me, solo tanta indifferenza. Chi c’era deve avere visto tutto. E non ha detto niente”. Il molestatore, un marocchino di 27 anni, non è stato nemmeno arrestato: “Per me è stato mortificante. Alla sera non riuscivo a smettere di piangere… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”“Solo silenzio”]
Ho il suo viso stampato in testa. E mi pare persino di averlo rivisto in giro. Non ne avevo più saputo nulla. Gli investigatori mi avevano contattata, mi avevano mostrato il filmato e mi avevano detto che sarei stata convocata per l’udienza a carico dell’uomo. Poi, il silenzio. Non si può giustificare un atteggiamento del genere. Io spero che non la passi liscia. Certo però che lasciandolo libero gli hanno dato la possibilità di rifarlo”.