16 anni, senza un polmone e tetraplegico: “Povero e malato, è morto come un cane…”

La storia di Cristian lascia un dolore immenso in tutta Italia. Questo ragazzo di appena sedici anni è morto nella sua abitazione di Messina: malato dalla nascita, era tetraplegico e non aveva un polmone. Negli ultimi anni le sue condizioni si erano aggravate e di certo la casa popolare nel villaggio di Zafferia non lo aiutava di certo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La battaglia contro il Comune”]

L’eccessiva umidità ha contribuito nel tempo a rendere ancora più fatiscenti le condizioni dell’abitazione. Per questo motivo, i genitori del ragazzo hanno deciso di dare battaglia al Comune: lo scorso gennaio, la madre aveva chiesto un nuovo alloggio. “L’amministrazione, però, aveva sì trovato un’altra abitazione, ma non adatta a contenere tutti i macchinari di cui necessitava il giovane per essere tenuto in vita – spiega Valentina Roberto del “Fronte popolare auto organizzato” -. Quindi si è passati alla ricerca di un’altra casa, ma nel frattempo le condizioni del ragazzo si sono aggravate ed oggi è morto”. La Roberto annuncia quindi i passi della battaglia nei confronti dell’amministrazione comunale… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Presenteremo una denuncia per chi è responsabile di quanto avvenuto a Cristian e anche per chiedere interventi contro chi ha permesso che quelle case fossero costruite in quella zona. Chiederemo anche abitazioni per chi ancora vive lì in condizioni di non sicurezza e soprattutto per i tanti altri bambini che respirano umidità che può fare loro male. Inoltre chiediamo che il comune si doti di un censimento delle case popolari per fare in modo che la ricerca diventi più semplice”.

“Cristian è stato escluso dalla gita”: uno scandalo che tutti devono conoscere

Cristian è un ragazzino tetraplegico di 13 anni di Forlì, che frequenta la scuola media Orceoli. La dirigente scolastico ha deciso di escluderlo da una gita scolastica, dal momento che la sua presenza sarebbe stata complicata da gestire a causa della carrozzina ingombrante. Una decisione che ha addolorato la madre dell’adolescente… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le parole di dolore della madre”]

“Cristian è gravemente disabile, non può esprimere le sue emozioni, ma questo non significa che queste emozioni non le provi. La scuola dopo averlo escluso dalla gita non si è preoccupata nemmeno di avvertire la famiglia. Una mancanza di riguardo che ha accresciuto il dolore. Tra l’altro il museo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

come vuole la legge, non ha barriere architettoniche e ospita regolarmente visitatori in carrozzina”. Il 22 marzo perciò, mentre i suoi compagni andranno in visita al museo San Domenico, Cristian rimarrà in classe con l’insegnante di sostegno. La madre ha definito questa situazione una vera e propria “discriminazione”.