Paura in Italia per il batterio più resistente al mondo

Stanno diventando una vera e propria minaccia i batteri resistenti ai medicinali. Adesso, a quanto pare, c’è una variante genetica del Klebsiella pneumoniae, batterio molto pericoloso. Ecco tutto quello che dovete sapere. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco i pericoli di questo batterio”]

Il batterio in questione, riuscirebbe a resistere anche alla colistina, considerata una sorta di “ultima speranza” in fatto di antibiotici. Pensate che solo pochi anni fa, negli Stati Uniti, era stato identificato il gene mrc-1, collegato ad un’infezione intestinale provocata appunto dall’E. Coli. Nel nostro paese, invece, c’è una nuova variante, denominata mcr-2 proprio in un ceppo di Klebsiella pneumoniae di origine clinica. Le parole allarmanti dei ricercatori. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le parole dei ricercatori”]

Ecco cosa sostengono i ricercatori: “il fatto è particolarmente allarmante perché il clone di K. pneumoniae ST512 produttore di carbapenemasi KPC (quello riscontrato) è uno dei maggiori responsabili della diffusione epidemica di K. pneumoniae resistente ai carbapenemi (CRKp) in Italia, ma anche altrove”. Ecco quante persone muoiono ogni anno per questi batteri resistenti. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il batterio in Italia”]

Nel nostro paese la situazione è particolarmente preoccupante perché non c’è solo un super batterio ma più super batteri che fanno morire ogni anno circa 5 mila persone.
La situazione è allarmante, speriamo che presto i ricercatori riescano a trovare qualcosa in grado di debellare questi batteri Killer.CONTINUA A LEGGERE

Fonte: Direttanews

Allarme super-batteri dalla Cina

Purtroppo dalla Cina giungono spiacevoli notizia circa la nostra salute. Potremmo essere, infatti, tutti in pericolo. Secondo uno studio, pubblicato su ‘Lancet Infectious Diseases’, il mondo è sull’orlo di un’era post-antibiotica. E questo perché sono stati scoperti in Cina dei superbatteri resistenti anche ai farmaci utilizzati quando tutti gli altri trattamenti hanno fallito. A riaccendere nuovi fari sull’antibiotico-resistenza, nella settimana dedicata a sensibilizzare il mondo su questo problema, è un team cinese-britannico diretto da Jian-Hua Liu dell’università del Guangzhou, di cui fa parte anche Timothy Walsh dell’University of Cardiff. Gli scienziati hanno identificato batteri in grado di sfuggire al farmaco di ultima linea – la colistina – in pazienti e bestiame in Cina.
Secondo il team di ricercatori, a questo punto la super-resistenza si potrebbe diffondere in tutto il mondo, con un moltiplicarsi di infezioni incurabili. E l’idea è che questo tipo di resistenza si sia manifestata dopo un abuso di colistina negli animali da allevamento. Per i ricercatori il pericolo è reale: se i microrganismi patogeni diventano completamente resistenti al trattamento – un fenomeno noto fra gli scienziati come ‘apocalisse antibiotica’ – potrebbero far tornare indietro la medicina fino ai tempi del Medioevo. Un’epoca in cui anche le comuni infezioni possono rivelarsi mortali, e la chirurgia che fa affidamento sugli antibiotici può essere messa in forse.

I superbatteri provocheranno più morti del cancro entro il 2050

Ben 700 mila persone muoiono ogni anno per una causa davvero assurda: resistenza ai farmaci di alcune malattie come la tubercolosi, la malaria ed il batterio E.Coli.
Per la BBC, infatti, entro il 2050 le infezioni resistenti ai farmaci uccideranno 10 milioni di persone in più in tutto il mondo contro gli 8,2 milioni che attualmente muoiono per il cancro.
Jim O’Neill, noto economista, ha rilasciato i risultati di uno studio a lui commissionato dal governo britannico in cui vengono spiegati i costi relativi alla produzione di nuovi farmaci per limitare i danni causati dalla resistenza agli antibiotici:
“Il Prodotto interno lordo annuale del Regno Unito ammonta a 3.000 miliardi, quindi i costi ammontano a circa 35 anni di Pil britannico”. Per arginare il problema è necessario che ogni intervento come chemioterapia, trapianti e parti cesarei sia effettuato in modo sicuro e protetto.
I paesi più a rischio sulla resistenza ai farmaci sono Russia, Brasile, India, Cina, Messico, Indonesia, Nigeria e Turchia: “In Nigeria nel 2050 più di un decesso su quattro sarà attribuibile a infezioni resistenti ai farmaci, mentre l’India andrà incontro a due milioni di vittime ogni anno a causa di questo problema”.
Speriamo che con la diffusione di queste notizie la situazione possa cambiare.