Isis prossimo al crollo: a Mosul lo Stato Islamico fa saltare in aria la propria moschea

Un altro “crimine storico”. È quello commesso dall’Isis a Mosul: i jihadisti hanno raso al suolo la moschea di Al-Nuri, la stessa dove Abu Bakr al Baghdadi proclamò nel 2014 proprio la nascita del sedicente Stato Islamico. Un vero e proprio simbolo, fatto saltare in aria dagli stessi miliziani. Ecco come lo racconta il generale Abdulamir Yarallah, che guida l’offensiva in corso a Mosul… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”“Un crimine storico””]

“Le nostre forze stavano avanzando verso i loro obiettivi nella Città vecchia e quando sono arrivate a 50 metri della moschea al Nuri, l’Isis ha commesso un altro crimine storico, facendo saltare in aria la moschea Nuri e il minareto Al-Hadba”, spiega il generale. Il primo ministro dell’Iraq, Haider al-Abadi, esulta… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”“Dichiarazione della loro sconfitta””]
“Il bombardamento di Daesh del minareto al-Hadba e della moschea al-Nuri è una dichiarazione formale della loro sconfitta”, è il tweet soddisfatto del leader del governo iracheno.

Orrore ISIS: Uccisi 250 bambini cristiani impastati nella macchina del pane

Una testimonianza atroce, che getta ancora più inquietudine su quanto avviene in Siria a opera dell’Isis. Secondo un sopravvissuto, i miliziani del sedicente Stato Islamico hanno impastato a morte in macchine per il pane numerosi bambini cristiani… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La storia di George”]

Tra questi, il figlio di Alice Assaf, perché non voleva cambiare il suo nome cristiano George. Le ultime parole alla madre sono state: “Io non voglio nascondermi. Tu sei quella che mi ha insegnato a seguire ciò che Cristo ha detto, ‘chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io li rinnegherò davanti al cielo’”…… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Veri martiri”]

Veri e propri martiri, che pagano con la vita la brutalità del regime dell’Isis.