Carlo muore a 15 anni. Ai funerali succede qualcosa di incredibile: “Tuo figlio diventerà santo…”

Carlo Acutis era un ragazzo di 15 anni morto nel 2006 a causa di una leucemia fulminante. A dieci anni di distanza, potrebbe diventare il primo santo “2.0”. “Era un ragazzino come gli altri, ma al tempo stesso mostrava qualità, energia e carisma fuori del comune”, ricorda la madre Antonia al Corriere della Sera… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Ai funerali una folla immensa”]

Carlo infatti era molto religioso, si recava a messa tutti i giorni per recitare il rosario ed era catechista. Amava anche studiare e fare da volontario nella mensa dei poveri, oltre che giocare a calcio. “Diceva che tutti nascono originali ma molti muoiono come fotocopie e al suo funerale c’era una folla immensa, anche fuori dalla chiesa, gente che non avevo mai visto ma che lui aveva conosciuto durante i suoi giri neil quartiere, dove si fermava a parlare con tutti”, racconta ancora la madre… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il processo di beatificazione”]

Quando ancora non aveva scoperto di essere malato, aveva registrato un video che i genitori avrebbero ritrovato solamente dopo la sua scomparsa: “Sorridendo diceva di essere pronto alla morte e chiedeva di essere sepolto ad Assisi”. Ora per Carlo è iniziato il processo di beatificazione e l’arcivescovo Angelo Scola è pronto a inviare tutto il fascicolo in Vaticano.

Poi ti domandi perchè è diventato Santo…

schermata-2016-10-07-alle-10-23-02Un giorno una donna entrò in un negozio: il suo volto era triste e chiese se poteva prendere qualche alimento a credito. Spiegò al titolare che il marito era malato e non poteva lavorare, lei doveva badare a lui e ai sette figli. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il giovane sacerdote”]

Il padrone del negozio non accettò e la fece uscire, nonostante le suppliche e la promessa di pagare appena avrebbe potuto. Vicino al banco c’era un giovane sacerdote che aveva ascoltato l’intera conversazione e che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La lista sulla bilancia”]

…si offrì di pagare lui per la donna e la sua famiglia. Il padrone chiese di scrivere ciò di cui aveva bisogno su un foglio e di appoggiarlo sulla bilancia: il peso del foglietto sarebbe stato lo stesso della merce. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Un peso inspiegabile”]

Incredibilmente, il biglietto fece abbassare parecchio il piatto, lasciando il padrone stupito. Il sacerdote sorrise e a quel punto fu possibile fare la spesa necessaria. Nel foglio non erano stati scritti i cibi da comprare, ma…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Chi era quel sacerdote”]

…una preghiera: “Mio Dio, tu conosci la mia situazione e sai ciò di cui ho bisogno: metto tutto nelle tue mani”. La donna uscì felice dal negozio. Quel giovane sacerdote si chiamava Karol Wojtyla, il futuro papa Giovanni Paolo II.

Eccezionale: Si è avverata la profezia di Padre Pio, scopriamo quale..

Sicuramente ricorderete Padre Pio, il santo venerato in tutto il mondo per la sua gentilezza e la sua umanità. Sono ancora poco note però le sue profezie, quelle rivelate, in parte, solo di recente. Pare, infatti, che poche ore fa si sia avverata una delle sue profezia. Il Santo aveva profetizzato il suo ritorno nella città natale, e questo si è infatti avverato. La salma di Padre Pio lascia Roma e “torna” nella sua Pietrelcina, città che appunto, ha visto nascere e crescere Padre Pio.
A raccontare l’accaduto è stata la giornalista Raffaele Iaria nel volume “Padre Pio. Padre Pio lasciando la sua città per Foggia, disse: “Ci vediamo fra 100 anni”, il 17 febbraio del 1916 per entrare nella comunità religiosa dei frati cappuccini. Prorpio esattamente un secolo dopo, la profezia si è avverata: l’11 febbraio 2016, le spoglie mortali del frate. Ma come ci giunge questa profezia? In pratica, fu una confidenza avvenuta nel 1968 al confratello che lo assisteva, Padre Mariano da Santa Croce. Ecco le parole di Padre Mariano:

“Era la prima domenica di agosto del 1968 l’anno dell’addio, che nessuno di noi immaginava per la verità. Mentre mi sforzavo di fargli accettare qualcosa come cibo, dissi che era venuta tanta gente da Pietrelcina e aggiunsi: Padre, quando ci faremo una bella passeggiata a Pietrelcina? Egli rispose: parecchi anni dopo la morte”. Incredibile, cose che solo una grande santità come quella di Padre Pio poteva fare. CONTINUA A LEGGERE

Le fughe notturne del Santo Padre

Sembrerebbe una storia di un romanzo d’autore, eppure, a quanto pare, la vicenda risulterebbe molto reale. Monsignor Konrad Krajewski è l’attuale arcivescovo dell’Elemosineria Apostolica, il dipartimento della Curia Romana istituito da papa Gregorio X nel XIII secolo per amministrare l’assistenza del Santo Padre ai poveri.
Nel dicembre 2013, in un’intervista, monsignor Konrad ha affermato che quando conversava con papa Francesco sulle sue visite notturne ai senzatetto di Roma era frequente il “rischio” che il papa decidesse di andare insieme a lui.
Uno dei giornalisti ha chiesto se Francesco ci era già andato qualche volta. Monsignor Konrad ha solo sorriso e ha detto: “Prossima domanda, per favore!”
Quando era cardinale a Buenos Aires, Jorge Bergoglio aveva l’abitudine di uscire di notte per far visita ai poveri e ai senzatetto, sedersi con loro in mezzo alla strada, parlare e condividere il cibo. Era del tutto normale anche incontrarlo sui mezzi di trasporto pubblici della capitale argentina. È una vicenda che testimonia la sua grande bontà e il suo animo puro.
Monsignor Konrad ha riferito che in un’occasione il papa gli ha detto: “Lei può vendere la sua scrivania. Non ne ha bisogno. Quello che deve fare è uscire dal Vaticano. Non aspetti che le persone vengano qui a bussare alla porta. Esca lei e cerchi i poveri”.
Secondo le guardie, papa Francesco uscirebbe dal Vaticano di notte, travestito da “semplice sacerdote”, per andare a trovare chi vive in strada. Il Vaticano nega le informazioni.
Francesco non sarebbe il primo pontefice a effettuare delle “fughe”. Si dice che papa Giovanni XXIII amasse camminare per Roma di sera e che Pio XII si vestisse da francescano per aiutare a nascondere gli ebrei perseguitati durante la II Guerra Mondiale.