Nuovi furbetti: “Se mi dai il cartellino timbro io per te…”

Una piaga sociale quella dei “furbetti” del lavoro. In un contesto di forte crisi economica, esiste ancora chi, senza un minimo di vergogna, timbra il cartellino per poi abbandonare il posto di lavoro. Le “protagoniste” di questa vicenda non volevano perdere neanche un istante. Una andava a prendere l’auto dal parcheggio, l’altra aspettava lo start delle 17:00 per timbrare entrambi i cartellini. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere cosa facevano dopo aver timbrato il cartellino [nextpage title=”Ecco cosa facevano dopo aver timbrato”]Cattura
Parecchi minuti “risparmiati” dal lavoro per evitare il traffico dell’ora di punta, una scena davvero fantozziana. La Procura di Belluno ha seguito con attenzione quello che accadeva in via Caffi, negli uffici del Servizio forestale regionale. Le due donne, con una posizione chiaramente marginale rispetto ad altri, rischiano una condanna da 1 a 5 anni, e il posto di lavoro. Il governo è stato chiaro: guerra ai furbi! CONTINUA A LEGGERE

In coma da 3 anni per una lisca di pesce: la procura però accusa i medici

Giuseppe Pizzo, ex operaio di 56 anni, entrò in coma  in uno stato di coma irreversibile a causa di un incidente assurdo: una spina di pesce accidentalmente ingoiata durante un pasto. Durante le manovre per tentare di espellere la lisca l’uomo smise di respirare per via di un rigurgito, il cervello rimase senza ossigeno per un lasso di tempo troppo lungo. Da quel momento non si sarebbe più ripreso, e ciò che è più grave è che, secondo i medici, si tratta di una condizione irreversibile.

La Procura della Repubblica di Genova ha voluto vederci chiaro e dopo tre anni ha stabilito che a ridurre l’uomo in condizioni comatose non è stata la lisca di pesce (o, almeno, non direttamente), bensì un errore degli anestesisti dell’ospedale San Martino, uno specializzando, l’autore materiale dell’operazione, e il suo tutor, un medico più anziano che ne aveva la responsabilità.

Secondo la Procura, dunque, se il paziente fosse stato intubato, pratica comune in circostanze del genere, tutto l’uomo oggi non sarebbe in coma. Cosa succederà ai responsabili di questa tragedia?

 

Santa Margherita: bambina punta da una siringa in spiaggia

Purtroppo anche una semplice e piacevole gita in spiaggia può trasformarsi in un vero e proprio incubo come è successo per questa ragazzina di 12 anni, vittima di una siringa abbandonata sulla battigia.
Tutto è successo martedì sera nel tratto di spiaggia davanti a piazza del Sole, dove la ragazzina è andata a giocare insieme con alcune amichette.
Pochi minuti, un grido di dolore e quando la mamma è accorsa ha visto che nel piede della piccola era infilato un ago. Ovviamente i genitori l’hanno immediatamente trasportata la corsa al pronto soccorso, dove la 12enne è stata medicata e sottoposta ad analisi del sangue, mentre i genitori preoccupati hanno subito denunciato l’accaduto ai carabinieri. Questo è già il secondo episodio dall’inizio dell’estate: lo scorso giugno a fare le spese di una siringa abbandonata sulla spiaggia è stata una bimba di 8 anni che stava giocando con la mamma sulla spiaggia di Portobello.
Speriamo non si verifichino più episodi simili.

Dirty Dancing, la protagonista 28 anni dopo

Non ha perso il suo fascino, il mix tra innocenza e sensualità, che l’ha contraddistinta nel tempo. Stiamo parlando della protagonista di una delle pellicole più note al mondo, Dirty Dancing. Vi siene mai chiesti come sarebbe diventata? Beh a distanza di 28 anni dobbiamo ammettere che è ancora bellissima.

Jennifer Grey vestiva i panni di Baby Houseman quando aveva 27 anni. L’attrice, figlia dell’attore Joel Grey e di Jo Wilder, comincia ad affermarsi nel 1984 grazie a Francis Forf Coppola, ma la sua carriera è piena di alti e bassi. Oggi Jennifer è una donna di 55 anni con 16 film per il grande schermo, 10 per la tv e 7 serie tv.
Cosa ne pensate del suo aspetto?

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