Bambina di 7 anni al pronto soccorso: una mozzarella al posto del ghiaccio

La storia di questa bambina ci fa riflettere sulle situazioni incresciose che spesso si vengono a creare nel nostro paese, soprattutto per quanto riguarda la sfera sanitaria: la mamma di questa bambina, racconta di una storia che pare non essere poi un caso isolato nella realtà del Sistema Sanitario Calabrese. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Cosa succede all’ospedale”]

Era i prima agosto quando la mamma della piccola, porta la figlia poco prima delle 18:00, per una caduta dalla bici. La piccola ha colpito il viso, i denti si muovono facendo fuoriuscire sangue rovinosamente. La mamma lascia il fratellino di 3 anni a dei conoscenti e porta immediatamente la piccola al pronto soccorso.
La bimba ha addirittura i conati di vomito per quanto sangue le fuoriesce dalla bocca. Al pronto soccorso c’è una situazione di disastro totale: non c’è ghiaccio, non ci sono posti e ci sono tante persone in attesa di una visita. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La richiesta di ghiaccio ignorata”]

L’attesa di prolunga in maniera assurda. La donna richiede ghiaccio, ogni volta che si scioglie, ma uno degli infermieri, non avendo del ghiaccio le porta una mozzarella ghiacciata. La donna si sente come in un incubo. In tutto questo, da quando è arrivata sono passate circa 4 ore.
La donna si decide allora a denunciare la situazione alla Polizia ma il cellulare non ha campo, non vuole allontanarsi dalla sua bambina: insomma, si sente in trappola! Solo alle 22.20 arriva il loro turno. Ma dopo la visita tocca aspettare l’RX per scongiurare danni interni. Per questo è necessario aspettare fino alle 00.20. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’epilogo della vicenda”]

All’1:30, effettuano sul labbro della piccola un punto di sutura. La donna e la sa bambina escono dal Pronto soccorso solo alle 2.08. Una situazione vergognosa. Quando che l’Italia inventerà un pronto soccorso riservato a bambini, accanto a quelli riservati per adulti? Questa mamma ha voluto denunciare con forza una situazione piuttosto sconcertante.CONTINUA A LEGGERE

Muore mamma di 35 anni, era al settimo mese di gravidanza

Nel vicentino, qualche ora fa, una donna di 35 anni è morta insieme al bimbo che portava in grembo. Si tratta di Marta Lazzarin, blogger di viaggi e turismo residente nel Bassanese, al settimo mese della sua prima gravidanza.
La donna si è presentata al pronto soccorso con la febbre alta. Le analisi hanno subito confermato che il feto era morto. Ricevute le prime cure, sono iniziate le contrazioni. Durante il travaglio qualcosa, però, è andato storto. La 35enne si è spenta poche ore dopo il suo arrivo all’ospedale San Bassano.
Secondo una prima ricostruzione il decesso potrebbe essere stato causato da un’embolia polmonare, una complicazione dovuta alla morte del feto, avvenuta, probabilmente, due giorni prima.
Si tratta della seconda tragedia nel giro di pochi giorni al nosocomio bassanese: il giorno di Natale, il piccolo Kevin Brandalise era morto pochi minuti dopo il parto.
Ecco l’addio del compagno che tanto l’amavo:
“Scrivo questo post con le lacrime agli occhi, anche se lei mi vuole forte, scrivo questo post solo per dirvi che la mia metà e la metà di questo blog ieri è volata in cielo.
Marta il mio amore è mancata con il mio bimbo Leonardo che portava in grembo. Ciò che voglio non è certo rovinarvi le feste o strapparvi lacrime e neppure lei lo vorrebbe, scrivo solo per ricordarla con il suo sorriso, la sua gentilezza, la sua bontà. Ciò che la rendeva più felice era donare a chi aveva più bisogno e nessun regalo era per lei più bello di quello.
Allora amore,vedrai, sarai fiera di me, cercherò con tutte le mie forze di regalare sorrisi a chi più ne ha bisogno, proprio come facevi tu; vedrai, sarai orgogliosa di me.”