“Mia moglie si merita il posto migliore”: lo straordinario gesto per la donna che ama

Una foto pubblicata su Facebook è diventata immediatamente virale: si vede un uomo in spiaggia che trascina la sedia a rotelle della moglie. Il messaggio a corredo dello scatto fa riflettere ancora di più: PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE  [nextpage title=”Mare blu e cristallino”]

“Tre chilometri. Dal parcheggio alla riva del mare. Un mare blu e cristallino. E lui l’ha voluta portare proprio lì, in Sardegna, in una delle spiagge più belle ma anche più difficoltose da raggiungere in auto. Proprio oggi, quando il termometro segnava 39 gradi. Lei probabilmente paralizzata e lui con un cappello di paglia sul capo per asciugare le gocce di sudore. Tre chilometri a piedi sotto il sole cocente, con la moglie sulla sedia a rotelle accompagnata fino alla battigia”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Tutta la spiaggia che guardava”]

“39 gradi, ora di punta. A lui Lucifero e il grande caldo devono avere fatto un baffo. Tutta la spiaggia che guardava, mentre lui, un uomo sulla settantina, percorreva il tratto in salita sulla sabbia rovente di mezzogiorno e mezzo. Ho chiesto a quest’uomo, che per un tratto mi ha fatto dimenticare la fortuna del poter muovermi sulle mie gambe, se…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Domande silenziose”]

…avesse bisogno di una mano. ‘Non ti preoccupare – ha risposto lui con una punta di indifferenza – sono abituato’. Abituato a cosa? Me lo chiedo, in silenzio. Mentre in tre ci mettiamo a tirare quella sedia a rotelle e ci guardiamo in faccia”.

Bambina di 7 anni al pronto soccorso: una mozzarella al posto del ghiaccio

La storia di questa bambina ci fa riflettere sulle situazioni incresciose che spesso si vengono a creare nel nostro paese, soprattutto per quanto riguarda la sfera sanitaria: la mamma di questa bambina, racconta di una storia che pare non essere poi un caso isolato nella realtà del Sistema Sanitario Calabrese. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Cosa succede all’ospedale”]

Era i prima agosto quando la mamma della piccola, porta la figlia poco prima delle 18:00, per una caduta dalla bici. La piccola ha colpito il viso, i denti si muovono facendo fuoriuscire sangue rovinosamente. La mamma lascia il fratellino di 3 anni a dei conoscenti e porta immediatamente la piccola al pronto soccorso.
La bimba ha addirittura i conati di vomito per quanto sangue le fuoriesce dalla bocca. Al pronto soccorso c’è una situazione di disastro totale: non c’è ghiaccio, non ci sono posti e ci sono tante persone in attesa di una visita. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La richiesta di ghiaccio ignorata”]

L’attesa di prolunga in maniera assurda. La donna richiede ghiaccio, ogni volta che si scioglie, ma uno degli infermieri, non avendo del ghiaccio le porta una mozzarella ghiacciata. La donna si sente come in un incubo. In tutto questo, da quando è arrivata sono passate circa 4 ore.
La donna si decide allora a denunciare la situazione alla Polizia ma il cellulare non ha campo, non vuole allontanarsi dalla sua bambina: insomma, si sente in trappola! Solo alle 22.20 arriva il loro turno. Ma dopo la visita tocca aspettare l’RX per scongiurare danni interni. Per questo è necessario aspettare fino alle 00.20. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’epilogo della vicenda”]

All’1:30, effettuano sul labbro della piccola un punto di sutura. La donna e la sa bambina escono dal Pronto soccorso solo alle 2.08. Una situazione vergognosa. Quando che l’Italia inventerà un pronto soccorso riservato a bambini, accanto a quelli riservati per adulti? Questa mamma ha voluto denunciare con forza una situazione piuttosto sconcertante.CONTINUA A LEGGERE