Federica, il marito impazzisce di gelosia davanti ai figli: è il disastro

Tragedia familiare a Iglesias, in Sardegna. Gianni Murru, un uomo di 46 anni, ha ucciso la moglie Federica Madau, di 32 anni. Nel corso di una lite tra i due coniugi, di fronte ai tre figli piccoli… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le coltellate”]

il marito ha accoltellato la moglie lasciandola riversa sul pavimento. A chiamare l’ambulanza sarebbe stato lo stesso Murru… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’arresto”]

la donna è morta appena arrivata in ospedale per le emorragie, soprattutto per la ferita al collo. La Squadra mobile di Cagliari ha arrestato l’uomo con l’accusa di omicidio. 

E’ ancora una bambina: esce per incontrare uno sconosciuto. Il pianto del papà dice tutto – VIDEO

Barbara è una ragazzina di 14 anni che vive in Brasile e che purtroppo è stata violentata e uccisa da uno sconosciuto un anno fa esatto. La giovane aveva organizzato un appuntamento con l’uomo…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il ritrovamento dietro a un cespuglio”]

…tramite Whatsapp. Subito dopo si è verificato il terribile omicidio. Gli investigatori riuscirono a ritrovare il cadavere dietro un cespuglio: erano pieno di lividi e percosse, oltre che dei segni dello stupro. La…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La disperazione del padre”]

…ragazzina era uscita di notte senza più tornare a casa e in questo video si può vedere il padre che tiene il corpo della figlia in preda alla disperazione. Dopo ben tredici mesi questo crimine non ha…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”La diffusione del video”]

…ancora un colpevole e la speranza è che queste immagini possano portare a uno sviluppo positivo del caso. Inoltre, l’auspicio è che il video possa aiutare altre adolescenti ad evitare lo stesso errore di Barbara. PER GUARDARE IL VIDEO CLICCA QUI

Bimbo ucciso con un pugno. “Ma dov’era la mamma?”. Era lì…

Il fatto è avvenuto poco più di due anni fa, il processo l’ha appurato: a colpire il bambino con “notevole forza” è stata proprio la madre, Nicola Brown. Come stabilito dai giudici, il corpo della piccola vittima era già stato oggetto di violenze… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le violenze ripetute”]

ematomi, fratture ossee, ferite agli occhi, un’emorragia cerebrale bilaterale. Dopo aver massacrato il figlioletto Jack, il 19 dicembre del 2014, la donna – che vive a Portsmouth – ha chiamato i soccorsi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’alibi”]

dicendo che il bambino “era caduto dal seggiolino il giorno prima”. Davanti ai giudici, la Brown si è dichiarata innocente, ma non è stato sufficiente a convincere la giuria.

16enne uccide i genitori: ecco come lo facevano vivere, ma nessuno immaginava questo epilogo…

Zachary Callens è un ragazzo americano di appena 16 anni che ha ucciso i propri genitori. Ryan e Maria Elena Callens, di 48 e 49 anni, sono stati ammazzati nella loro residenza di Frisco, in Texas. L’adolescente ha impugnato una pistola e ha sparato alla testa del padre e della madre…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”L’allarme dei vicini”]

A chiamare la polizia, i vicini allarmati dagli spari. Appena giunti sul luogo del delitto, gli agenti avrebbero trovato il giovane seduto fuori casa: “Sì, l’ho fatto”, avrebbe dichiarato subito Zachary. Il movente di un gesto così efferato risiederebbe nelle condizioni che i genitori imponevano al ragazzo…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le condizioni imposte dai genitori”]

mangiare solo cibi sani, non bere bevande gasate, utilizzare poco il computer, niente scuola ma solo lezioni in casa. Nessuno però poteva immaginare che l’adolescente potesse arrivare a tanto…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Processato come un adulto”]

La Corte ha deciso che, vista la gravita del reato, Zachary sarà processato come fosse un adulto. Oltretutto il ragazzo non ha neanche dimostrato il minimo pentimento per il terribile gesto.

“La ragazza che uccise Vanessa è libera”. Le parole di un papà sconvolto

Ricordate il caso dell’omicidio di Vanessa Russo, la ragazza di 23 anni uccisa nel 2007 da Doina Matei? La 21enne romena le aveva infilzato un occhio con un ombrello. Nei giorni scorsi, la Matei si è vista riconoscere l’affidamento in prova ai servizi sociali: vivrà in una casa e potrà uscire dalle 6 alle 22… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La rabbia del padre”]

Una decisione che ha scatenato la rabbia di Giuseppe Russo, padre di Vanessa: “Non sento più nulla, la nostra parola non conta nulla. Prima la semilibertà, adesso i servizi sociali. È praticamente uscita di galera, meglio di così per lei non può andare. È tutta una vergogna. Cosa parlo a fare? Non voglio più nulla”, ha dichiarato ai microfoni della trasmissione di Radio 24 “La Zanzara”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“È un’assassina e per me non è giusto che resti qui in Italia. Vada nel suo Paese. Tanto mia figlia non me la ridà più nessuno. Doveva fare 16 anni invece ne ha fatti la metà, esce e lavora qui nel nostro Paese. Se non è libertà questa? Cosa li facciamo a fare i processi? Sono pochi 16 anni, è una farsa. Ma doveva farli tutti. Noi ci sentiamo abbandonati dallo Stato – prosegue Russo -. Sono dieci anni che aspettiamo un risarcimento. Ma non è arrivata nemmeno una telefonata. È vergognoso… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Mia moglie per questa storia si è ammalata e per motivi di salute si è dovuta licenziare. Il perdono? No, mai. ha ammazzato mia figlia senza motivo, è una persona cattiva. Il modo in cui ha ammazzato mia figlia può farlo solo una persona cattiva. Non può cambiare, se sei cattivo rimani cattivo e basta. Non va via. Ci nasci. Ho parlato di pena di morte – ha concluso – e l’ho detto in un momento di rabbia. Ma in certi casi, per certi omicidi cattivi come questo ci vorrebbe. Ma ormai mi sento uno sconfitto, sono stanco. Ha vinto lei. Non voglio più niente”.

Mamma è papà “uccisi come animali” insieme all’amico. Si scopre il movente, che lascia senza parole…

Il caso dei coniugi uccisi a Ferrara conosce una svolta importante. Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni, come avrete letto, sono stati massacrati due settimane fa dal figlio di 16 anni e da un suo amico. Sul settimanale di cronaca nera “Giallo”, si legge ora il tremendo movente che si nasconderebbe dietro l’efferato assassinio: “I coniugi Nunzia e Salvatore Vincelli osteggiavano la relazione omosessuale tra Riccardo e Manuel, potrebbero essere stati uccisi per questo motivo”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Proseguono le indagini”]

Intanto proseguono le indagini, come spiegato dal colonnello dei Carabinieri: “I nostri sforzi sono concentrati adesso nella ricostruzione degli spostamenti dei due indagati prima e dopo l’omicidio. Sarà portata avanti un’attività tecnica che riguarda un sopralluogo nella villetta e nel garage dove viveva il figlio della coppia uccisa. Non solo: per mezzo di un drone… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’utilizzo del drone”]

saranno catturate immagini per accertamenti di natura cartografica. Indagheremo anche per ricostruire ogni dettaglio della vita dei due ragazzi, al fine di approfondire i motivi reali che li hanno spinti a commettere un omicidio così efferato. Al momento possiamo escludere che ci siano altre persone coinvolte”.

Nadia, dieci coltellate da un migrante e il suo sorriso non c’è più

Il nome di questa ragazza è Nadia Pulvirenti. Dovremmo dire era in quanto la sua vita è stata barbaramente spezzata all’età di 25 anni. Ad ucciderla è stato un marocchino di 53 anni ospite di una struttura protetta nella quale lavorava da due anni come terapista della riabilitazione psichiatrica. La ragazza era di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Dove è avvenuto il fatto”]

La ragazza era di Iseo in provincia di Brescia. Secondo le ricostruzioni il marocchino avrebbe sferrato almeno dieci coltellate alla cieca al corpo della donna, senza risparmiare le braccia e le gambe. Per la 25enne non c’è stato scampo. Abderrhahim El Moukhtari, questo il nome del carnefice, da anni in Italia con un regolare permesso di soggiorno, soffriva da tempo di turbe psichiatriche, ma in passato non aveva mai dimostrato particolari situazioni di aggressività e violenza, e tuttora stava proseguendo senza eccessivi problemi il suo percorso di recupero. La sua cura…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Perchè l’ha uccisa?”]

La sua cura prevedeva la condivisione di un appartamento con un altro paziente della comunità (una cooperativa sociale di inserimento lavorativo, immersa nel verde tra il Lago d’Iseo e la Franciacorta, la quale accoglie persone con disabilità psichica e fisica che lavorano nell’agricoltura biologica). Ed è proprio in uno di questi appartamenti della struttura che è avvenuto l’efferato omicidio. Ma perché l’ha uccisa? PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Un possibile litigio”]

Alla base dell’efferato omicidio ci potrebbe essere un diverbio tra i due o il fatto che la ragazza lo possa aver sgridato per non aver seguito la terapia. Nonostante le urla disperate della ragazza nessuno è intervenuto in tempo. Il marocchino è uscito dalla stanza ancora con il coltello insanguinato ed è andato in strada avvicinandosi ad una pattuglia della Polizia locale dicendo loro: ”Voglio andare dai carabinieri”.

Giovane mamma uccisa la vigilia di Natale

Una tragedia alla vigilia di Natale. Alessia Partesana, una ragazza di 29 anni, è stata uccisa dal proprio compagno. L’uomo, di 33 anni, ha ucciso la donna a coltellate… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE

I due vivevano, insieme alla loro figlia di 4 anni, a Bee (vicino Verbania). Il movente sembra rientrare tra le motivazioni passionali… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE

Alessia voleva interrompere la loro relazione. Subito dopo l’accaduto, l’uomo ha confessato il delitto chiamando i Carabinieri.

LUI LA PALPA, LEI LO UCCIDE A COLPI DI SCARPA: È ACCUSATA DI OMICIDIO

Questa incredibile notizia arriva dalla Francia. Da Bordeaux per la precisione, dove un ragazzo 30enne ubriaco si è avvicinato a una giovane 18enne e ha cominciato a palparla… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Colpito con una scarpa”]

La ragazza prima l’ha implorato di smettere, poi l’avrebbe colpito ripetutamente alla testa con una scarpa. L’uomo è caduto a terra privo di conoscenza ed è stato ricoverato in ospedale: dopo due settimane è morto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’accusa di omicidio”]

Ora la giovane verrà imputata per omicidio e per aver usato una forza non commisurata all’offesa subita. Prima però servirà l’autopsia per chiarire la causa del decesso.

Yara, c’è un supertestimone: “Un urlo, poi ho visto chi la rapiva”

Il caso legato all’omicidio di Yara Gambirasio continua a far parlare di sé. Stavolta è la testimonianza di un’ex guardia giurata a offrire una nuova luce al rapimento della piccola ragazzina di Brembate, per il cui assassinio la Corte d’Assise ha condannato all’ergastolo Massimo Bossetti… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Avrò il rimorso per il resto della mia vita”, rivela questo nuovo testimone al settimanale Oggi. Il suo nome è Mario Torraco: “C’è stato un urlo che mi ha fatto voltare. Era una voce femminile. Mi sembra abbia urlato “aiuto””. E subito dopo ho udito una voce maschile: “Stai zitta””… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il dubbio mi divora”]

L’uomo racconta di aver pensato a un banale litigio tra fidanzati: “Il dubbio mi divora. Sarà un rimorso che mi tormenterà per il resto della mia vita. Quell’uomo, alto e atletico, che ho visto sollevare, stringendola a sé, una ragazza vestita con un giubbetto scuro, poteva essere l’aggressore di Yara”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”La sua testimonianza”]

Dopo la notizia della scomparsa di Yara, l’ex guardia aveva raccontato subito tutto alle forze dell’ordine: la sua testimonianza però non fu ritenuta attendibile e probabilmente riferita a un’altra sera.