Non sembrava nulla di preoccupante: una scatola di scarpe nell’atrio di una palazzina in via Fieschi, in centro a Genova. Tuttavia, in quella scatola c’era un bambino nato da poche ore. Un abitante della zona, dopo la scoperta, ha subito chiamato l’ambulanza: “Subito ho pensato che la mamma fosse lì, a pochi metri di distanza, all’interno del palazzo, poi col passare dei minuti ho capito che il bimbo era stato abbandonato e ho telefonato al 118”, ha dichiarato l’uomo. Clicca sul punto 2 dell’indice per conoscere i motivi del gesto[nextpage title=”Ecco il motivo del gesto”]
Il neonato è stato portato immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico “Gaslini” dove è stato ricoverato nel reparto di patologia neonatale e sottoposto ad esami di routine a scopo precauzionale. I carabinieri del Nucleo operativo di Genova – guidati dal maresciallo capo Vincenzo Rossi – hanno appurato le buone condizioni del piccolo per poi occuparsi della madre del piccolo che nel frattempo si era presentata in caserma insieme alla nonna del bimbo. La donna, una 27enne peruviana, ha spiegato il motivo per il quale ha compiuto questo gesto . Secondo il racconto della donna, la madre non era a conoscenza della gravidanza e non avrebbe approvato. Per questo ha pensato di abbandonare suo figlio per poi tornare sui suoi passi ed andare ai Carabinieri. CONTINUA A LEGGERE
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Ha le tette dure e le invia su Whatsapp al suo medico specialista, la diagnosi è originale
Macchie sul campo visivo: ecco cosa sono
Ci sono alcune persone che spesso si accorgono di piccole macchiette che invadono il campo visivo, ma vi siete mai chiesti a cosa sono dovute? Per osservarle meglio si deve fissare il cielo o una superficie bianca.
Si tratta di strane macchie allungate che galleggiano da un punto all’altro e che sembrano muoversi sincronizzate con il nostro movimento oculare. In medicina questo fenomeno visivo si chiama miodesopsia, più comunemente come ‘’mosche volanti’: si tratta di alcune impurità presenti nel corpo vitreo, il materiale che copre gran parte del globo oculare.
Poiché il corpo vitreo non si rigenera, di solito le miodesopsie compaiono con l’avanzare dell’età, ma a seconda dei casi possono verificarsi anche durante la giovinezza. Non si tratta di una patologia quindi potete continuare a stare tranquilli. Di tanto in tanto, un controllo dall’oculista però, non può che fare bene.
Rugbista rischia l’amputazione per un piccolo graffio: il motivo è allucinante
Quando si è procurato il taglio, pensava si trattasse di una ferita superficiale che sarebbe cicatrizzata e guarita in poco tempo. In realtà Il giocatore di rugby Jonny Stiles per questo ‘graffio’ ha rischiato persino l’amputazione del piede.
Jonny si stava allenando su un campo d’allenamento del Newport, celebre club britannico, quando si è accorto che dopo uno dei normali contatti di gioco aveva un graffio all’altezza della caviglia. Il 29enne inizia a capire che qualcosa non sta andando per il verso giusto il giorno dopo: il suo piede sinistro era gonfio e gli faceva male, e aveva addosso un senso di spossatezza mai provato prima in vita sua. Dopo qualche ora la situazione degenera: la ferita è infetta, impossibile anche solo appoggiare il piede a terra per il dolore lancinante. Poi la corsa in ospedale, come racconta Metro, la visita d’urgenza e un duro regime di antibiotici e antidolorifici.
Jonny ha rischiato l’amputazione del piede. Il motivo dell’infezione è stato scoperto dai medici e ha lasciato il rugbista senza parole: sul campo d’allenamento c’erano tracce di feci canine. Potrebbero essere state proprio loro a provocare la terribile infenzione.