Dovevano essere più ecologiche facendoci risparmiare sulla bolletta e invece danneggiano la nostra salute. Questo quello che hanno fatto sapere alcuni ricercatori in merito alle lampadine a risparmio energetico. Diversi studi hanno messo in guardia sul loro uso quotidiano, ma il pericolo maggiore è in caso di rottura della lampadina stessa. Tanto che la Environmental Protection Agency ha creato un protocollo di emergenza da seguire proprio in questa evenienza, in considerazione del rilascio di gas che …PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Lampadine fluorescenti compatte”]
sarebbe velenoso. Vediamo cosa fare e perché sono così dannose. Le informazioni riportate riguardano le lampadine fluorescenti compatte (CFL) e non le lampadine a LED. Partiamo elencando una serie di disturbi che sarebbero stati correlati con le lampadine a risparmio energetico: vertigini, cefalea a grappolo, emicrania, crisi epilettiche, affaticamento, difficoltà nella concentrazione, ansia, dermatite, eczema, autismo, epilessia, cancro. Queste lampadine sono nocive per la salute, ancora di più se vengono rotte, come comunica uno studio condotto dai ricercatori del ….PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Il contenuto di mercurio”]
Fraunhofer Wilhelm Klauditz institute. Infatti, per l’Autorità Federale in Germania, se rotte queste lampadine rilasciano 20 volte la concentrazione massima accettabile di mercurio nell’aria. Ma non è finita qui, oltre a contenere da 3 a 5 mg di mercurio, tali lampadine possono causare il cancro poiché contengono degli agenti cancerogeni-tossici: Naftalene, Stirene, Fenolo. Oltre questo, emettono raggi UV superiori alla norma, generano potenti campi elettromagnetici a poca distanza dalla ….PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Danni alle ghiandole”]
sorgente, fino a un metro di distanza. Tale campo va in risonanza nei cavi elettrici generando “elettricità sporca” in tutta l’abitazione. Come se non bastasse, secondo un studio a cura del professor Abraham Haim, danneggerebbero la ghiandola pineale: il loro spettro luminoso simile a quello della luce del giorno, interrompe la produzione di melatonina da parte dell’organismo, famosa per essere un potente antiossidante, anticancro.