In questi casi è sempre meglio cercare di evitare paranoie e psicosi collettive, per questo è giusto specificare che l’allarme riguardo l’aflatossina M1 che ha bloccato la distribuzione di 30 mila litri di latte contaminati, si sta ridimensionando di ora in ora. Dai controlli successivi, infatti, dei 49 allevamenti sospetti ne sono rimasti solo…
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7. Il direttore della 3A, Francesco Casula, ha ribadito che “neanche un litro del latte contaminato è stato lavorato e che allo smaltimento hanno provveduto le stesse aziende”.
E ancora: “i parametri della 3A sono molto più rigidi di quelli previsti dalla normativa” e che la scoperta di partite di latte contaminato in Sardegna è un caso eccezionale, mentre lo sarebbe molto di meno…
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nella filiera zootecnica della Penisola, in particolare della Lombardia e del Piemonte.
Intanto proseguono senza sosta gli accertamenti del Servizio di Igiene degli alimenti della Asl 5 di Oristano per individuare la provenienza dell’aflatossina M1.