La professoressa costretta a fare la bidella: “Ecco com’è stato possibile”

Francesca Capecce è un’insegnante di 34 anni di Termoli (Campobasso), che rientra nella categoria dei cosiddetti “Idonei-fantasma”. Si tratta di docenti che hanno superato l’esame di abilitazione, ma non hanno ancora una cattedra di ruolo. Sapete allora che mansione svolge Francesca, nella scuola in cui dovrebbe insegnare? La bidella. Nulla da eccepire sulla pari dignità di ogni lavoro onesto, ma non è certo quello per cui la giovane insegnante ha studiato in questi anni e per cui è risultata abilitata… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Sono diplomata come tecnico del turismo ma per gli impegni lavorativi non sono mai riuscita a laurearmi – spiega la diretta protagonista -. Con la riforma Gelmini le ore della mia materia sono state drasticamente ridotte ma ho cercato di resistere, fino al 2013, facendo supplenze qua e là nel tentativo di racimolare abbastanza ore. L’anno successivo tentai l’abilitazione con il Pas, ma non servì a nulla. Poi sono stata chiamata dalla graduatoria di terza fascia dei collaboratori scolastici, dove paradossalmente sono una delle più titolate. Ed ora faccio la bidella, anche se in realtà sono un factotum: pulizie, accoglienza degli alunni, assistenza ai disabili. Ma anche assistente di laboratorio e centralinista… Ci scherzo su: servo la scuola in tutto e per tutto, anche se sono sempre incarichi temporanei”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Quando è stata chiamata per svolgere il ruolo di bidella, non è stato facile per lei dire di sì: “All’inizio non volevo accettare, mi sembrava troppo. Poi capii che ciò che conta è lavorare con dignità, anche se temevo il giudizio dei miei ex alunni. Sono stati loro, però, a darmi coraggio: mi dissero che per loro ero un esempio e continuavano a chiamarmi professoressa anche se facevo le pulizie”. Ma la delusione di Francesca rimane enorme: “Ho studiato, pagato tre viaggi in Campania per sostenere le prove invece di andarmene in vacanza, ho rinviato un intervento delicatissimo, ho anche accettato il rischio di lasciare la mia famiglia, visto che per la mia materia non c’erano cattedre in Molise, ma solo 4 in Abruzzo. Alla fine sono risultata idonea con 34 punti su 40. Quindi non ammessa al posto a tempo indeterminato… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Una delusione. Nonostante ci siano ancora molti spezzoni di ore liberi in giro, a me non assegnano alcun posto. Anzi, peggio: speravo che i vincitori liberassero le cattedre andando ad occupare i loro ruoli legittimi in Abruzzo, e invece anche loro non sono stati sistemati, i loro posti non esistono più. Con la mobilità tante cattedre sono risultate fittizie, altre sono rimaste vuote e sono state occupate da precari bocciati al concorso, forse l’unico concorso pubblico che non conferisce alcun valore all’idoneità. Cerco di non avere rimpianti, il preside sa che può contare su di me per qualsiasi cosa. Mi dispiace però non poter più insegnare qualcosa ai ragazzi e coltivare in loro la passione per lo studio. Insegnare è mestiere del cuore, non del portafogli”.

Bufera sul nuovo governo, ecco cosa hanno scoperto sul ministro appena nominato

Il governo Gentiloni ha incassato ieri la fiducia della Camera, prima di passare al Senato. I ministri del nuovo esecutivo hanno già prestato giuramento, tra le novità c’è Valeria Fedeli: è lei la titolare del ministero dell’Istruzione. Ed è proprio attorno a lei che si sono sollevati i primi dubbi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il diploma”]

Nella biografia presente sul suo sito, viene riportata la dicitura “Diploma di laurea in scienze sociali”. Un diploma conseguito presso l’Unsas, la scuola per assistenti sociali di Milano. Non un’università quindi. Ecco perché il suo staff ha parlato di “infortunio lessicale su cui ora qualcuno sta speculando”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Non piace ai cattolici”]

La Fedeli, in ogni caso, si è occupata a lungo di scuola con la Cgil. Il nuovo ministro dell’Istruzione, inoltre, non riscontra favori tra i cattolici, data il suo sostegno alle unioni civili e alla diffusione di quella che viene definita “teoria del gender” nelle scuole.