I sintomi che indicano che non bevi abbastanza acqua

Si dice sempre che il nostro corpo è composto in gran parte d’acqua, dunque bere il più possibile è fondamentale. Ma cosa succede se non lo facciamo a sufficienza. Ecco le possibili conseguenze negative. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Fatica e invecchiamento”]

La prima conseguenza è quella della fatica, visto che il corpo si disidrata e si riduce la velocità dell’attività degli enzimi. Stesso discorso vale per l’invecchiamo prematuro, dato che gli organi e la loro funzionalità dipendono proprio dall’acqua. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Obesità e sangue”]

Bere poco significa anche rischiare di accumulare peso e quindi la conseguenza negativa è quella dell’obesità e del sovrappeso. Si riduce anche la pressione sanguigna, in quanto l’acqua tende a eliminare le tossine del sangue, facilitando la circolazione. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Colesterolo e stitichezza”]

Il colesterolo cattivo aumenta se si beve poca acqua: si rischia un eccesso di liquido drenato dall’interno delle cellule. Poca acqua significa anche difficoltà come la stitichezza, con le feci che non si formano in modo adeguato. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Digestione e infezioni”]

Altri tre sintomi di chi beve poco sono la cattiva digestione (pochi succhi gastrici), uno squilibrio grave del ph e l’eczema e altre irritazioni della pelle. Le ultime due conseguenze sono le infezioni urinarie (si sa bene quanto questo sistema dipenda dall’acqua) e l’aumento dei reumatismi.

Dormire Nudi Fa Bene: 6 Motivi Per Dire Addio Al Pigiama

Sono davvero pochissime le persone che in tutto il mondo dormono nude. I motivi sono vari: si va dall’educazione al pudore, ma anche l’autostima e il pensiero di avere freddo. Eppure evitare il pigiama potrebbe non essere così…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Insonnia”]

…grave. In effetti, secondo alcune ricerche, dormire nudi aiuta a prevenire l’insonnia, visto che per addormentarsi normalmente è necessario un lieve calo della temperatura corporea e con pigiami e altri…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Accumulo di grasso”]

…indumenti si complica tutto. Dormire nudi aiuta a prevenire l’accumulo del grasso: il naturale raffreddamento durante la notte riduce i livelli di cortisolo nel sangue. Dalle 22:00 alle 02:00 i livelli di cortisolo sono al minimo e via via aumentano dopo le due del mattino, momento in cui le ghiandole surrenali lavorano più attivamente per consentire all’organismo di prepararsi ad affrontare il giorno successivo. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Infezioni”]

Dormire nudi aiuta a prevenire le infezioni vaginali e a mantenere sano l’apparato riproduttivo maschile: la vagina è un organo naturalmente caldo e umido, e rappresenta di per se un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri e funghi responsabili di fastidiosissime infezioni, soprattutto se il tessuto della biancheria intima che usiamo è sintetico. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Processo di invecchiamento”]

Dormire nudi rallenta il processo di invecchiamento: abbiamo visto che la temperatura influenza notevolmente il sonno e la sua durata, perché proprio mentre dormiamo molte sostanze vengono secrete. Oltre al cortisolo infatti, vengono rilasciati anche la melatonina e l’ormone della crescita (GHD) considerati tra le altre cose, ormoni anti-aging. Quindi meglio si dorme e meno si invecchia. E chi non vorrebbe mantenersi giovane?

Informati, Italia: Per Longevità e salute prova la dieta del “quasi digiuno”

A volte, sarebbe ben utilizzare, delle diete specifiche per eliminare alcuni dei sintomi più comuni del nostro organismo. Alcuni segnali sono infatti da non prendere mai sotto gamba. Secondo alcuni scienziati, il digiuno avrebbe una funzione terapeutica.
A sostenere tale tesi è sicuramente Valter Longo, oggi Direttore del Longevity Institute della University of Soutern California a Los Angeles e Direttore del Laboratorio di Longevità e Cancro all’Istituto IFOM di Milano. Longo si dedica da moltissimi anni a studiare i meccanismi biologici cellulari e molecolari scatenati dalla restrizione calorica che mima il digiuno.

Alcuni dei suoi ultimi studi rivelano che il digiuno potrebbe addirittura ritardare l’invecchiamento e rendere più longevi.

Ecco cosa ha rivelato lo scienziato:
«Partendo dai lieviti, passando per i topi, per giungere agli esseri umani, abbiamo indagato i processi biomolecolari fondamentali che giocano un ruolo nella crescita e nell’invecchiamento e abbiamo visto che i meccanismi, come ci aspettavamo, si conservano, tra i vari organismi, pur nel diverso livello di complessità e nelle particolarità di ciascuno specie».

Ma cosa si otterrebbe? Il dottore continua: «Il risultato è un complessivo ringiovanimento del sistema cellulare di ossa, muscoli, sistema immunitario ma anche del cervello».
Incredibile non è vero? Forse sarebbe meglio valutare l’idea di una dieta che preveda qualche giorno di digiuno. CONTINUA A LEGGERE

Fonte: nformatitalia.blogspot.com