La famiglia muore in un INCENDIO, la bimba sopravvive: “Mi mandate gli AUGURI di Natale?”

Lei è la piccola Safyre, una bimba di soli cinque anni, che non ha più i suoi cari: nel 2013 fu l’unica superstite di un incendio doloso che ha bruciato la sua casa e ucciso suo padre David, la sorella di tre anni Layah, il fratellino Michael, di 2 anni, e il piccolo Donovan, 11 mesi. Quando i vigili del fuoco arrivarono in casa trovarono Safyre stretta al petto del padre, che cercava di proteggerla dalle fiamme.
Dopo mesi in ospedale per il trattamento di ustioni sul 75 per cento del corpo e diversi interventi chirurgici, tra cui l’amputazione di una mano e di un piede, è sopravvissuta e ora vive con la sorella di suo padre. Nonostante tutte le difficoltà affrontate finora, Safyra è una bambina allegra e che ama il Natale, così la sua famiglia e i suoi amici hanno pensato di rendere la festa ancora più speciale chiedendo al mondo intero di inviare un biglietto d’auguri alla bimba. Per il momento sono arrivate crtoline dalle Hawaii, il Belgio e la Cina. Ma moltre altre arriveranno. Questo è l’indirizzo a cui poter inviare la propria: Safyre
PO Box 6126
Schenectady NY 12306

Neonato Investito da una Macchina che Faceva Manovra

 La mamma era seduta su una panchina a godersi forse qualche ultimo tiepido raggio di sole nel pomeriggio di venerdì scorso nei pressi di un centro commerciale nel quartiere fiorentino di Novoli.Il neonato investito, che ha solo tre mesi, stava dormendo quando una macchina, nel tentativo di fare una manovra impacciata, è salita sul marciapiede e in retromarcia ha schiacciato la carrozzina.

La mamma, originaria del Bangladesh, è rimasta illesa e il neonato è stato subito portato in ospedale dove è ricoverato in neurochirurgia dove hanno riscontrato un trauma cranico, le sue condizioni sono giudicate gravi ed è ancora in prognosi riservata.

Si è appreso subito che la vettura che ha investito il neonato era guidata da un signore di novantatre anni, sono subito emerse ovvie contrarietà e giudizi rispetto a questo fatto. Poteva capitare a chiunque? Sono sempre attenti e obiettivi gli esami fatti a chi ha l’obbligo di rinnovare la patente?

Speriamo che il caso si risolvi quanto prima e che la donna abbia giustizia.

Tre sorelline scivolano e muoiono soffocate: incidente choc sul camion, aveva 13 e 11 anni

Quella che vi racconteremo è una storia davvero terribile. Pochi giorni fa, per una sfortunata disattenzione che divenuta tragedia 3 ragazzine hanno perso la vita.
Per l’esatezza le vittime erano sorelline e vivevano nella fattoria di famiglia a Withrow, in Canada. Catie Bott, 13 anni, e le gemelle undicenni Dara e Jana stavano giocando nel rimorchio di un camion carico di semi quando sono improvvisamente sprofondate. Le bambine hanno provato invano a riemergere. Due di loro sono state dichiarate morte sul posto: inutile, per la terza vittima, la corsa in ospedale.
“Le nostre figlie sono morte vivendo nella fattoria di famiglia. Non ci pentiamo di averle cresciute qui, questa è la nostra vita”, le parole diffuse dalla famiglia in una nota.

Mamma che muore per 10 minuti durante il parto

Alcune cose che succedono nella vita sono davvero inspiegabili. Proprio come la storia di Melanie Pritchard, 34 anni, che ha vissuto un’esperienza davvero miracolosa. Durante la sua seconda gravidanza e tutto procedeva per il meglio quando, alla 39° settimana, durante la notte del 28 ottobre di quattro anni fa, inizia ad avvertire delle contrazioni forti e regolari, segno dell’inizio del travaglio. Suo marito Doug la porta in ospedale. Lei chiama sua madre per avvertirla e questa telefonata è l’ultima cosa che è in grado di ricordare delle ore che si sono susseguite.
Arrivata in ospedale viene praticata un’epidurale, le contrazioni sono più ravvicinate e il medico decide di rompere le acque per accelerare il travaglio. Poi avviene l’inimmaginabile.
Melanie dice al marito di non sentirsi bene e di avvertire che qualcosa non stava andando per il verso giusto, si sente mancare. Improvvisamente Melanie si gira sul fianco ed inizia ad avere le convulsioni, il suo battito cardiaco scende drasticamente e la pressione crolla. Sui monitor Doug vede chiaramente che tutti i tracciati diventano piatti. E’ il panico totale. Crolla anche il battito della bambina ancora nel ventre della mamma. Il viso di Melanie diventa cianotico e Doug realizza che il suo cuore aveva smesso di battere.
Un team di dottori portano la donna in sala operatoria nel disperato tentativo di salvare la piccola con un cesareo di emergenza.
Doug inizia a telefonare all’impazzata ad amici e parenti per chiedere immediate preghiere per la moglie e la piccola. La mamma che stava lottando per la sua vita e quella di sua figliaaveva incontrato migliaia di ragazze e portato avanti campagne pro-life antiabortiste, sulla castità prematrimoniale, il matrimonio cattolico, i metodi naturali in tutti gli Stati Uniti.
Subito inizia una catena di preghiera forte e numericamente impressionante che sostiene Doug nella speranza di poter abbracciare la sua piccola e la moglie.
I dottori riescono a salvare la bimba ma preparano il marito al peggio e confermano la morte della mamma che muore durante il parto, non c’era nessuna possibilità di sopravvivenza.
Doug non ha nessuna esitazione e chiama la piccola con il nome Gabriella che significa “eroina di Dio”.
I dottori spiegano che Melanie aveva sofferto di un’embolia di liquido amniotico: un’evenienza estremamente rara, il liquido amniotico si era embolizzato nel circolo polmonare ed era seguito un arresto cardiaco. Avevano tentato di rianimarla tre volte, era rimasta clinicamente morta per ben dieci minuti, i polmoni erano collassati, aveva avuto una forte emorragia interna e le avevano tolto ben 3 litri di sangue mentre praticavano il cesareo, le condizioni erano gravissime e non c’era nessuna possibilità di sopravvivenza e nel caso fosse sopravvissuta i danni neurologici potevano essere molto estesi.
Doug le strinse le mani dicendo: “Ti amo, ti amerò sempre, Brady e Ella (Gabriella) sono bellissimi e ti amano, se hai una possibilità di lottare, ti prego: lotta! Al di là delle mie speranze, promettimi di seguire il tuo angelo custode dovunque ti porti, dove ti porterà sarà lì che il Signore avrà bisogno di te!”
Ciò che è successo durante le successive 24 ore in terapia intensiva ha lasciato i medici senza parole e senza nessuna spiegazione. Melanie si era ripresa, non aveva più bisogno di ossigeno, di nessun aiuto farmacologico, tranne gli antidolorifici ed era in grado perfettamente di parlare. Aveva solo una lieve perdita di memoria a breve termine, normalissima dopo uno shock fisico del genere.
Solo 48 ore dopo Melanie poteva abbracciare Gabriella e una settimana dopo era di nuovo a casa!
Melanie è convinta che il miracolo più grande non sia stata la sua guarigione ma la miriade di persone che si erano mobilitate per lei in quelle ore e che avevano pregato o iniziato di nuovo a pregare e ad andare in chiesa magari dopo anni.

La casa della subrettina Lisa Fusco

Vi siete mai chiesti com’è la casa della famosa Lisa Fusco, nota a tutti con l’appellativo dci subrettina? Beh come potrete immaginare la sua personalità eccentrica di manifesta anche nella scelta dell’arredamento della sua casa.
La casa di Lisa Fusco presenta un arredamento semplice con tocchi di colore ed eccentricità, proprio com’è il suo carattere.
L’appartamento sembra seguire le logiche della funzionalità: tutto deve essere utile e comodo. Niente fronzoli o cose inutili. Però i vari ambienti sono diversi tra loro: ci sono stanze con colori tenui e arredamento semplice come l’ingresso o la camera da pranzo, altri invece sono un trionfo di colori e design e sono più in linea con il carattere esuberante della napoletana che ha avuto successo grazie alla sua grande simpatia.
La cucina, in particolare, ha un design moderno e colori decisi oltre ad essere molto funzionale.
Anche la camera da letto è arredata con grande semplicità anche nella scelta della biancheria utilizzata: il bianco dona più luce all’ambiente e lo rende anche più fine ed elegante. Insomma la degna casa per una bella subrettina come lei!
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Battipaglia, si tuffa in mare e batte la testa: 21enne in coma

A Salerno, precisamente a Battipaglia, si è verificato un incidente davvero terribile per un ragazzo della provincia di Napoli. Il ragazzo di 21 anni, in coma all’ospedale Santa Maria Speranza per essersi tuffato in mare andando a sbattere la testa sulla sabbia in un tratto poco profondo. A soccorrerlo sono stati prima i bagnini e poi un’ambulanza del 118.

Oltre al trauma cranico il ragazzo ha riportato danni alla colonna vertebrale. Le condizioni di salute del giovane sono stazionarie ma gravi. Amici e parenti pregano perchè si ristabilizzi.

Operaio in nero cade da una scale e muore, all’azienda solo 2mila euro di multa

A Favaro Veneto un operaio di 56 anni residente a Tessera, Giuseppe Scaramuzza, è morto in un incidente sul lavoro. L’uomo era impegnato nelle operazioni di pulitura di una facciata di un condominio quando è caduto da un altezza di circa sei metri precipitando a terra.
Purtroppo per il pover uomo non c’è stato nulla da fare, quando sono intervenuti i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso. I carabinieri hanno già cominciato ad indagare e pare che al momento dellincidente l’operaio era solo.
Nessun collega con lui, così come nessun testimone diretto avrebbe assistito alla scena. A lanciare l’allarme è stato un inquilino del palazzo che uscendo ha fatto la tragica scoperta. L’uomo, da quanto si è appreso, non indossava alcuna attrezzatura di sicurezza e neppure il casco al momento dell’incidente e lavorava in nero da circa due mesi per una ditta specializzata di Marghera. Il titolare della società avrebbe ammesso che l’operaio non aveva un contratto regolare. L’attività dell’azienda, dopo l’incidente mortale, sarebbe stata sospesa e potrà riprendere dopo aver pagato duemila euro di multa e “sanato” la posizione del lavoratore irregolare.

Grave incidente a Brescia: 18enne si schianta contro un bus e perde la vita

Si chiamava Davide Boroni, il 18enne coinvolto nell’incidente stradale in cui ha perso la vita. Lui era sulla sua moto e purtroppo pare che abbia perso il controllo del mezzo all’improvviso e si sia schiantato contro un autobus di linea, sulla Statale 45bis. L’incidente è avvenuto nella notte a San Zeno, nel Bresciano.
Il giovane, originario di Gardone Valtrompia, secondo una prima ricostruzione pare abbia invaso la corsia di marcia opposta, schiantandosi frontalmente con l’autobus che viaggiava in direzione opposta verso il paese di Isorella.
Il conducente, un uomo di 47 anni, che nell’impatto ha riportato fortunatamente solo ferite lievi, non ha potuto evitare lo scontro. Le condizioni di Davide sono apparse subito gravissime. Ricoverato nel reparto di rianimazione della Poliambulanza di Brescia, il ragazzo è morto dopo tre ore presso il nosocomio lombardo.

Bari: un uomo muore in incidente stradale. Schiacciato da due tir

L’incidente si è verificato ieri sulla statale 116 all’altezza di Giovinazzo, nella provincia di Bari. Un uomo di 31 anni ha perso la vita schiacciato da due tir.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la macchina su cui viaggiava l’uomo e sua moglie è stata tamponata da un tir finendo sotto le ruote di un autocisterna.

Sul posto sono immediatamente accorsi i vigili del fuoco, il 118 e le forze dell’ordine. Per prima è stata estratta la moglie, la quale è stata subito trasportata in ospedale ed attualmente è in condizioni molto gravi. Per il marito, invece, è stato necessario richiedere l’intervento della gru per poter spostare i mezzi. Alla fine il corpo senza vita dell’uomo è stato estratto dall’abitacolo.