Ultimo addio a Silvana e Luciano, ecco Arisa che canta per loro: struggente

Ha cantato “L’amore della mia vita”, emozionando la folla presente. Arisa ha omaggiato così Luciano Caporale e Silvana Angelucci, due delle vittime della tragedia dell’Hotel Rigopiano… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”I funerali”]

I funerali si sono svolti nella chiesa di Santo Stefano di Castel Frentano, in provincia di Chieti. In uno degli ultimi video pubblicati sui social dalla coppia, si vedono infatti i due coniugi cantare a squarciagola il brano di Arisa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’omaggio”]

La cantante e giudice di X Factor è rimasta nascosta durante la cerimonia, per poi prendere il microfono e omaggiare la coppia defunta. Un momento davvero emozionante.

“Non dovevano morire così…”. Le autopsie rivelano l’aspetto più terribile della catastrofe

Il bilancio finale della tragedia dell’Hotel Rigopiano parla di 29 vittime e 11 superstiti tratti in salvo. Tra le persone decedute a causa della slavina, sei sono state già sottoposte ad autopsia. Per alcuni la causa diretta è stata proprio lo schiacciamento, con morte istantanea, mentre per altri concorrono cause quali ipotermia e asfissia. Nessun decesso è dovuto alla sola ipotermia… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le parole del pm e la versione del medico legale”]

Lo ha affermato il pm Cristina Tedeschini, che ha precisato come al momento non ci siano indagati. Il medico legale di parte, Domenico Angelucci, ha invece offerto una versione contraria per quanto riguarda Gabriele D’Angelo: “Il giovane è morto assiderato. Non ci sono segni di traumi né di asfissia come emorragie congiuntivali. Secondo noi se fosse stato soccorso entro due ore probabilmente poteva essere salvato”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

In ogni caso, il pm ha poi spiegato: “Sulla base delle informazioni in mio possesso, l’hotel era in possesso di tutte le autorizzazioni. Le telefonate registrate sono state acquisite, io le ho ascoltate e mi sembra evidente che ci siano state incomprensioni relative alle richieste di aiuto lanciate da Giampiero Parete e Quintino Marcella il 18 gennaio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

La situazione complessiva, percepita dagli ospiti dell’hotel il 18 gennaio, era sicuramente di criticità, sia in mattinata sia, soprattutto, nel pomeriggio e c’era una diffusa volontà di lasciare l’albergo. Anche nella giornata precedente altre criticità erano state segnalate dal gestore dell’hotel, ma erano di altro tipo, ad esempio relative alla mancanza si gasolio e a problemi di viabilità”.

Rigopiano, il papà di Stefano distrutto: “Di lui mi resta una catenina. Ecco cosa farò…”

Tra le vittime della tragedia dell’Hotel Rigopiano, c’è anche Stefano Feniello. Il padre del 28enne, Antonio, si è sfogato mostrando i tre oggetti che gli hanno restituito appartenenti al figlio: una catenina, un orologio e un braccialetto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sfogo del padre”]

“Questo è quello che mi è rimasto di mio figlio – dichiara distrutto il genitore -. E grazie a chi? Grazie a Bruno (il direttore dell’hotel, ndr), grazie al presidente della Regione, grazie al Prefetto. Grazie a chi? Dove sono le autorità ora? Chi devo ringraziare adesso? Io mi batterò fino alla fine a costo di vendere tutte le mie proprietà, ma qualcuno dovrà pagare. Io soldi non ne voglio, io voglio, ho bisogno solo di avere giustizia affinché tutto questo non succeda più… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Io vado tutti gli anni in Trentino a sciare dove ho un altro figlio che vive là, questo schifo in Trentino non sarebbe successo. L’Abruzzo non è in grado di fare questo, gli hotel in Abruzzo devono chiudere. Un 4 stelle deve avere il gatto delle nevi, deve avere il trattore che spazza la neve tutta la notte. Bastava un trattore dei contadini, non si aspetta per far morire le persone. Si parlava da giorni del rischio valanghe”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Il messaggio al cantante de Il Volo”]

Antonio legge poi il messaggio che il proprietario dell’albergo aveva inviato al cantante de Il Volo, per invitarlo a non recarsi nella struttura a causa del maltempo: “Perché a mio figlio hanno detto che non c’era alcun problema e che poteva tranquillamente andare al Rigopiano?”, si chiede amaramente Antonio Feniello.

Hotel Rigopiano, polemiche sui soccorsi. Laura Bodrini: “È il momento di farla finita…”

A una settimana dalla slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano in Abruzzo, non si spengono le polemiche legate ai soccorsi. O meglio, alle condizioni precarie che costringono i vigili del fuoco a lavorare senza i mezzi necessari. Il Corpo dei vigili del fuoco ha comunque voluto specificare che, nel caso dell’hotel, “il contingente e i mezzi impiega costituiscono un dispositivo assolutamente adeguato allo sforzo operativo in atto e tengono conto della complessità degli interventi che il severo scenario pescarese continua a proporre ai soccorritori”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

La nota ufficiale entra nel dettaglio: “In particolare, le unità USAR (Urban Search and Rescue) concentrate nello scenario operativo sono 73, fatte convergere, nelle ultime 24 ore, dai reparti del Veneto e della Lombardia, in avvicendamento di quelle, di pari numero, della Toscana e del Lazio che hanno operato fin dal primo momento. A queste unità, a cui è affidata la ricerca sotto le macerie e il recupero delle persone coinvolte nel crollo, se ne aggiungono altre in concorso, quali, in particolare, quelle cinofile e quelle con formazione specifica per interventi in valanga”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il cordoglio della Boldrini”]

Anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, è intervenuta sulla questione. A margine dell’incontro con i presidenti dei consigli delle regioni del centro Italia colpite dal terremoto, la terza carica dello Stato ha espresso “cordoglio per le vittime del sisma e del maltempo, vicinanza alle famiglie delle colpite da questa nuova tragedia, sostegno pieno e incondizionato ai soccorritori. Viviamo ore di ansia, in attesa di sapere cosa è successo nell’albergo”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Si è quindi raccomandata di “evitare polemiche, in un momento in cui le priorità sono altre”, invitando “ogni istituzione a fare la propria parte, a collaborare, perché questo è il momento più duro e difficile per le popolazioni colpite dal terremoto: il clima non aiuta e il morale delle persone è molto provato”.

Hanno salvato vite all’Hotel Rigopiano: sono morti anche loro

La tragedia dell’elicottero precipitato in Abruzzo, nell’area di Campo Felice, si lega all’altra drammatica vicenda dell’Hotel Rigopiano. Delle sei persone a bordo del velivolo, due avevano infatti partecipato alle prime operazioni di soccorso all’albergo travolto dalla slavina. Si tratta del medico Walter Bucci e del tecnico del Soccorso alpino, Davide De Carolis… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sfogo della cugina di De Carolis”]

“Lui è mio cugino Davide, esperta guida alpina, facente parte del soccorso alpino, colui che è stato tra i primi ad intervenire nella tragedia di Rigopiano, colui che ha estratto vivo uno dei sopravvissuti, colui che dedicava la maggior parte della sua vita ad aiutare gli altri. Bene… Nell’incidente di oggi in quell’elicottero c’era anche lui…”, il ricordo triste della cugina… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le altre vittime”]

Il dottor Bucci lascia invece una moglie e una figlia: medico cardiologo, non doveva neanche essere in servizio nel giorno dello schianto. Le altre persone decedute sono: Giuseppe Serpetti, infermiere del 118; Ettore Palanca, lo sciatore ferito soccorso proprio dall’elicottero; Gianmarco Zavoli, il pilota; Mario Matrella, tecnico di volo.

Il papà di Stefano: “Ministri gentaglia! Se mio figlio è morto faccio una strage…”

“Ci sentiamo dopo, che andiamo alla spa. È pieno di neve. Nevica, però questa Panda è uno spettacolo. Siamo saliti senza catene”. Questa l’ultima nota audio che Stefano Feniello ha inviato su WhatsApp al padre Alessio: “Ok, ci sentiamo dopo. State attenti, buon divertimento”, la risposta del genitore. Che ha deciso di far ascoltare questo file ai cronisti presenti all’ospedale di Pescara. Stefano, 28 anni, è infatti uno dei dispersi della valanga che ha travolto l’hotel abruzzese. La sua fidanzata, Francesca Bronzi, è stata recuperata in vita. Stefano invece rimane ancora tra i dispersi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La dura accusa del padre”]

Il padre lancia allora la sua accusa alle autorità: “Quelli che sono morti sono stati uccisi, quelli che ancora non rientrano sono stati sequestrati contro il loro volere perché volevano rientrare. Li hanno sequestrati. Avevano le valigie pronte. Li hanno riuniti tutti vicino al caminetto come carne da macello”. Nella sua intervista al Corriere della Sera, Alessio Feniello continua il suo duro attacco: “Sono venuti il presidente della Regione, il questore e il prefetto di Pescara a dirci una cosa precisa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Il prefetto ci ha detto: tutto quello che vedete sui media e quello che sentite dire non conta niente, vale solo quello che vi dico io. E ci ha detto che i lavori, lì sulla valanga, andavano avanti, che avevano individuato cinque persone vive delle quali lui aveva i nomi. Fra quelle persone mio figlio era il secondo della lista. La sua fidanzata Francesca era al terzo posto. Che dice lei? Ero autorizzato o no a sperare di vederlo arrivare su qualche ambulanza? E invece…”. Alessio è sconvolto da questa tragedia: “Mi hanno dato la speranza e poi me l’hanno tolta… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sfogo in aula magna”]

Io ho contato i minuti da ieri sera, ho guardato dentro ogni ambulanza che arrivava qui. Ho immaginato di abbracciare Stefano a ogni sportellone che si apriva. Prima che mi dicessero del suo nome in quella lista di sopravvissuti, io ero già morto al solo pensiero di sapere Stefano da qualche parte lassù. Mi hanno fatto rinascere e adesso è come se fossi morto di nuovo”. Nell’aula magna in cui erano riuniti i rappresentanti della Protezione civile, Alessio si è poi lasciato andare a questo sfogo: “Se Stefano è morto faccio una strage”.

Hotel Rigopiano, il grido dei vigili del fuoco: “Ci sono persone qui…”

Proseguono senza soste le operazioni di soccorso all’Hotel Rigopiano. I vigili del fuoco e i volontari hanno recuperato i corpi di altre sette vittime: il totale è salito quindi a dodici. In uno stanzino vicino alla cucina è stata ritrovata senza vita Linda Salzetta, sorella del manutentore dell’albergo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il corpo del cameriere?”]

Si sta cercando di liberare anche il corpo di un’altra vittima, che dovrebbe essere Faye Dame: il ragazzo, di origini senegalesi, lavorava come cameriere nella struttura. In ogni caso, i soccorritori non hanno perso la speranza di trovare ancora qualcuno vivo: “La nostra ipotesi operativa è che la slavina possa non aver raggiunto e saturato tutti i locali, che ci sia un cuore della struttura non raggiunto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La speranza dei vigili”]

Se poi lì dentro possano esserci condizioni di vita, questo naturalmente non lo sappiamo. Siamo molto concentrati su questo obiettivo”, ha spiegato a SkyTg24 Luca Cari, portavoce dei Vigili del fuoco. “Il lavoro è ininterrotto, le nostre squadre si alternano. Proseguiamo nell’esplorazione dei locali dell’interno, seguendo la speranza di trovare ancora persone in vita, anche se non c’è nessuna certezza… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Stiamo procedendo da locale a locale, stiamo aprendo varchi in muri anche da ottanta centimetri. Siamo riusciti a sfondare con un escavatore quel muro di neve che ci impediva di far giungere i mezzi pesanti fino alla struttura”.

Vigili del fuoco tra neve e terremoto: “Divise non adeguate e mezzi senza catene”

Sono tra i veri eroi di cui può andare orgogliosa l’Italia. I vigili del fuoco stanno lavorando senza sosta nelle zone terremotate, ma i mezzi a disposizione sono spesso inadeguati: dormono per esempio “dentro tende sepolte dalla neve oppure in alloggi di fortuna senza – in alcuni casi – poter fare la doccia per una settimana”. Lo denuncia il coordinamento provinciale Cgil-Vigili del Fuoco di Piacenza… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La “]

Nella nota si contesta la “disorganizzazione” cui devono fare fronte i pompieri: “I vigili del fuoco che sono nelle zone terremotate in in queste ore non hanno un vestiario adeguato alle condizioni meteo attuali, questo perché la propria Amministrazione prende in esame solo vestiario che resista alle fiamme, ma non ha mai previsto capi d’abbigliamento tecnico termico per l’inverno, e costringe gli operatori a sovrapporre non meno di 5 o 6 indumenti per la parte superiore del corpo limitando drasticamente qualunque movimento… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Neanche i guanti”]

non ha previsto guanti per l’inverno o la neve, le calzature sono di tipo antinfortunistico e le parti in ferro di cui si compongono trasmettono freddo alle estremità del corpo”. La nota prosegue con tantissimi punti di accusa nei confronti di una situazione non all’altezza del loro delicatissimo e fondamentale compito: “Stiamo assistendo alla disorganizzazione più totale degli ultimi venti anni di storia dei pompieri”.

“Abbiamo capito dove potrebbero essere i superstiti. Ecco cosa ci impedisce di raggiungerli…”

La tragedia dell’Hotel Rigopiano ci racconta la straordinaria forza di volontà dei soccorritori: “Non ci fermiamo, continuiamo a scavare. Stiamo cercando di accedere al bunker e alle cucine”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’incontro con le famiglie dei dispersi”]

È quanto hanno detto ai famigliari dei dispersi ancora presenti nella struttura travolta dalla slavina. I soccorritori hanno spiegato anche le modalità di lavoro: dopo aver ispezionato la stanza del camino, sono passati a quella del biliardo dove hanno salvato gli altri tre bambini… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le operazioni”]

Ora è necessario aprirsi nuovi varchi per controllare il più possibile il piano terra e la zona della spa, le uniche rimaste quasi intatte.

Gabriele, volontario della Croce Rossa che aiutava gli altri, morto in hotel aspettando aiuto

Nel dramma che ha colpito l’Hotel Rigopiano in Abruzzo, le storie dei salvataggi dei dispersi e quelle delle vittime della slavina s’intrecciano. Tra le ultime, purtroppo, anche Gabriele D’Angelo. Cameriere 31enne, era volontario della Croce Rossa Italiana: “Gabriele era di Penne e adorava la sua terra, le sue montagne – ricorda l’amico Diego Carota -. Ogni volta che tornavo da Milano facevamo delle lunghissime passeggiate. È incredibile che proprio la montagna lo abbia ucciso… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Volontario anche per il terremoto dell’Aquila”]

Se non fosse capitato a lui adesso sarebbe con noi a dare una mano qui, con l’altruismo oltre ogni limite che aveva. Sarebbe stato tra i primi a muoversi. Aveva avuto una benemerenza della Protezione civile per il volontariato dopo il terremoto dell’Aquila”. L’impegno sociale di Gabriele era senza sosta: già nel 2009 aveva prestato soccorso agli sfollati del terremoto abruzzese, tanto da meritarsi una benemerenza dalla Protezione Civile. Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di questa splendida persona… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il cordoglio della Croce Rossa”]

tra questi quello pubblicato su Facebook dal Comitato della Croce Rossa di Penne: “Lascerai in ognuno di noi un vuoto incolmabile, ma siamo sicuri che nel tuo piccolo anche questa volta hai messo davanti prima la vita degli altri e poi la tua. Ti abbracciamo eroe…”.