Camilla, la bimba di 8 anni che ha trovato una cura per il cancro

Lo ha detto con molta innocenza anche se è solo una bambina di 8 anni. Durante una cena in famiglia, la piccola Camilla ha affermato che l’antibiotico avrebbe potuto curare il cancro. Dopo alcune ricerche, la sua idea non si è dimostrata poi così sbagliata. L’antibiotico sarebbe capace di combattere il tumore e di non danneggiare le cellule sane.

A tavola, infatti, il padre Michael ha chiesto a sua figlia Camilla come avrebbe fatto per combattere il cancro. La risposta della bambina di 8 anni è stata: “Io lo curerei con l’antibiotico, come quando ho il mal di gola”. L’idea di Camilla non si è dimostrata poi così sbagliata.

I genitori, insieme ad un gruppo di ricercatori dell’Università di Manchester, hanno scoperto con grande sorpresa che diversi antibiotici economici e facilmente reperibili riuscirebbero ad uccidere le cellule tumorali più pericolose e comuni.

In particolare, sono stati combattuti il tumore al seno, alla prostata, al polmone e alcuni tumori cerebrali difficili da trattare. Uno degli antibiotici più efficaci per curare il cancro sarebbe la doxiciclina, quello che si usa comunemente per eliminare l’acne.

I suoi effetti sarebbero particolarmente promettenti e, come se non bastasse, il suo prezzo è molto basso rispetto ai tradizionali farmaci antitumorali. Le sperimentazioni hanno dimostrato dunque che questi farmaci sarebbero la soluzione perfetta per fermare il cancro ed evitare la sua propagazione in tutto il corpo.

 

 

 

Rugbista rischia l’amputazione per un piccolo graffio: il motivo è allucinante

Quando si è procurato il taglio, pensava si trattasse di una ferita superficiale che sarebbe cicatrizzata e guarita in poco tempo. In realtà Il giocatore di rugby Jonny Stiles per questo ‘graffio’ ha rischiato persino l’amputazione del piede.

Jonny si stava allenando su un campo d’allenamento del Newport, celebre club britannico, quando si è accorto che dopo uno dei normali contatti di gioco aveva un graffio all’altezza della caviglia. Il 29enne inizia a capire che qualcosa non sta andando per il verso giusto il giorno dopo: il suo piede sinistro era gonfio e gli faceva male, e aveva addosso un senso di spossatezza mai provato prima in vita sua. Dopo qualche ora la situazione degenera: la ferita è infetta, impossibile anche solo appoggiare il piede a terra per il dolore lancinante. Poi la corsa in ospedale, come racconta Metro, la visita d’urgenza e un duro regime di antibiotici e antidolorifici.

Jonny ha rischiato l’amputazione del piede. Il motivo dell’infezione è stato scoperto dai medici e ha lasciato il rugbista senza parole: sul campo d’allenamento c’erano tracce di feci canine. Potrebbero essere state proprio loro a provocare la terribile infenzione.