Colpo di scena Equitalia, le cartelle esattoriali verranno rottamate

Una decisione che potrebbe essere storica. Nella prossima legge di Stabilità il Governo potrebbe infatti inserire la rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia. Questo perché la relazione sul tavolo di Palazzo Chigi descrive una situazione per cui i carichi pendenti affidati all’agenzia di riscossione, tra il 2000 e il 2015, sarebbero difficilmente recuperali… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La situazione delle cartelle”]

I debiti totali ammontano a 1.058 miliardi di euro, di cui il 20,5% già annullato dai creditori. Un terzo dei restanti 841 miliardi vengono considerati di difficile riscossione. Scremando scremando, si rimane con 85 miliardi di euro, di cui però 34 sono inferiori ai limite legati per azioni cautelari ed esecutive… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Meglio un miliardo sicuro?”]

La rottamazione delle cartelle riguarderebbe insomma non più di 51 miliardi. Ora da decidere se incassare subito un miliardo di euro sicuro, piuttosto che rimanere impantanati in debiti di difficile riscossione.

L’Iva aumenterà ancora, lo ha deciso Monti: Ecco come ha fatto a mettere gli italiani spalle al muro

L’aumento dell’Iva è stato deciso dal governo Monti, mentre il governo Renzi non l’ha minimamente corretto: l’unica misura prevista dal ministro dell’Economia Padoan è stata evitare che gli aumenti scattassero già nella legge di bilancio di quest’anno… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il posticipo”]

L’escamotage sarà farà passare questo mancato aumento come un taglio delle tasse, ma in realtà si tratta solo di un procrastinamento. Nel 2018 la tassa sul prezzo imponibile lieviterà ancora… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’ammanco”]

Rimandando il conteggio al 2018, il mancato aumento dell’Iva – insieme a quello delle accise – comporterà un ammanco di quasi 20 miliardi di euro.

Colpo di scena Equitalia, le cartelle esattoriali verranno rottamate

Tutto è pronto per la rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia, anche se il condizionale è ancora d’obbligo. Che cosa riserverà il futuro ai contribuenti? La scelta potrebbe diventare ufficiale con la prossima Legge di Stabilità. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”La manovra del governo”]

schermata-2016-10-11-alle-18-57-32La presentazione della manovra avverrà il prossimo 20 ottobre, dunque manca davvero poco. Equitalia ha tutti i carichi che sono affidati all’agente della riscossione per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Il totale del debito”]

Il debito totale è pario a 1058 miliardi di euro, ma un quinto dei carichi è stato annullato dai creditori. Il resto sarà di difficile riscossione per vari motivi (anche a causa del decesso di alcuni cittadini). PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Il magazzino residuo di Equitalia”]

Alcune azioni esecutive, poi, non sono andate a buon fine. Il cosiddetto “magazzino” di Equitalia ammonta a 85 miliardi residui, di cui 34 lavorabili perché inferiori ai limiti legali per le azioni cautelari ed esecutive. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Le cartelle rottamate”]

Le cartelle verranno rottamate in relazione a 51 miliardi di euro, vale a dire il 5% del totale e che comprende anche interessi e sanzioni.

Novità ricette mediche, si torna indietro: ecco cosa succede ora!

Dietrofront del Governo per quanto riguarda il cosiddetto “decreto appropriatezza”, che prevedeva sanzioni per i medici di base che avessero prescritto ai propri pazienti prestazioni sanitarie non… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE

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strettamente necessarie. La conseguenza era che il paziente, che avesse comunque voluto sottoporsi a queste prestazioni, non avrebbe goduto del ticket e avrebbe così pagato di tasca proprio il 100% della spesa. Con la… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE

[nextpage title=”La modifica”]

modifica – in attesa del via libera definitivo – i medici torneranno a poter prescrivere “tutto quanto ritengono necessario alla tutela della salute, sulla base delle evidenze scientifiche”, in piena autonomia.

 

Social Card 2016: ecco cos’è e come richiederla

Forse qualcuno ha già sentito qualcosa circa il nuovo piano del governo stabilito per aiutare le famiglie italiane più povere. Si tratta, in sostanza, della nuova Social Card che per quest’anno ha più agevolazioni rispetto agli anni precedenti. Tutto questo grazie al progetto SIA ( Sostegno per l’inclusione attiva). Il progetto si pone l’obiettivo di reinserire le famiglie nella società, grazie a percorsi formativi adatti alle loro possibilità e capacità.
È un sostegno sociale che sarà molto utile per tutti quelli che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Non è una carta sostitutiva alla Social classica e alla Social Card sperimentale per disoccupati, bensì va ad integrare il reddito delle famiglie più povere.

Si potrà usufruire di un aiuto di massimo 404 euro al mese. Per richiederla basta compilare l’apposito modulo e presentarlo all’INPS. Ecco i requisiti specifici per poter compilare la domanda Social Card 2016:

– Reddito basso, inferiore ai 5.000 euro annui.

– Il soggetto richiedente deve risultare disoccupato, al momento della compilazione del modulo. Inoltre, almeno 3 anni prima della richiesta, uno o più membri che compongono il nucleo familiare deve risultare disoccupato;
– E’ necessaria la presenza di un minore all’interno del proprio nucleo familiare.

Spending review: per la sanità, piano taglio da 2,3 miliardi

Tra poco arriveranno alla Camera le misure da 2,3 miliardi di euro per il 2015 (e altrettanti nei prossimi due anni) riguardanti i tagli alla sanità annunciati dal commissario alla spending review del governo Renzi, Yoram Gutgeld. Palazzo Chigi vuole blindare il provvedimento, fondamentale per poter dare seguito all’annunciata eliminazione dell’Imu sulla prima casa, ha già sollevato un coro di critiche.
Primo fra tutti il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha messo le mani avanti: “Non saranno tagli lineari”. Costantino Troise, segretario di Anaao-Assomed (medici dirigenti) a Repubblica parla di un “super-ticket mascherato sulla sanità” e di “impoverimento del servizio pubblico”.
Il taglio alle prestazioni specialistiche dovrebbe riguardare infatti settori come visite, esami strumentali e di laboratorio: chi resta fuori dalla lista di esami dovrà pagare di tasca propria.
Il piano di tagli ideato da Gutgeld punta il dito anche contro gli ospedali con bilanci in rosso, per quest’ultimi sono previste sanzioni e piani di razionalizzazione.

Governo: non riesci a pagare Imu e Tasi? Arriva il baratto con il lavoro

Purtroppo nonostante la fase più critica sia passata, l’Italia non è di certo tra i paesi che vive meglio. I cittadini, infatti, non se la passano piuttosto bene, alcuni infatti non riescono nemmeno a pagare le tante tasse imposte dal governo.
Da oggi però è possibile potare gli alberi e aiutare i netturbini nella pulizia delle strade per saldare il debito con l’amministrazione comunale e pagare così Imu e Tasi. Ovviamente questa possibilità è ristretta ai cittadini di Invorio, piccolo paese nel Novarese. L’opzione è prevista dallo Sblocca Italia e il sindaco Dario Piola è stato il primo ad introdurla.
Il decreto prevede che chi voglia chiedere volontariamente il “baratto amministrativo” debba essere un residente maggiorenne con indicatore Isee non superiore a 8.500 euro, con tributi comunali non pagati o che ha ottenuto contributi come inquilino moroso negli ultimi 3 anni. Come riporta “La Stampa”, un’ora di lavoro equivarrà a 7,5 euro e c’è già un primo caso di volontario, un 60enne che da quattro anni ha perso il lavoro.
Inizierà lunedì prossimo a pulire le strade e lavorerà 4 ore al giorno per circa due mesi. Un ottimo modo per trovare un senso alla propria esistenza e soprattutta la dignità.