Mauro, il sindaco che lavora gratis: “Non voglio soldi, ecco perché…”

Mauro Riccioni è il sindaco di Gagliole, un paese delle Marche in provincia di Macerata. Essendo un comune rientrante nella zona sismica colpita dal terremoto di fine ottobre, anche Riccioni potrebbe ricevere un’indennità di carica raddoppiata. Eppure ha già annunciato che ci rinuncerà, così come lui e la sua giunta avevano già fatto al momento dell’elezione per rendere gratuite la mensa scolastica o l’assistenza domiciliare agli anziani… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Con un nuovo decreto legge che dovrebbe essere approvato dal Governo, sembrerebbe che i sindaci debbano avere l’indennità raddoppiata, quindi io riceverei 2600 euro al mese. Ovviamente rinuncerò anche a questa indennità e continuerò a fare il Sindaco gratuitamente. Da quando mi sono insediato non percepisco l’indennità. Tenuto conto che il telefonino aziendale me lo pago da solo, io rinuncio a circa 1.300 euro al mese”, racconta Riccioni a Fanpage. “Rinuncio a quei soldi per il mio popolo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

perché Gagliole è martoriata dal terremoto, ha 400 sfollati su 600 abitanti e deve rinascere. Noi dobbiamo riscoprire che la missione di un sindaco è una missione che se ti impegni come adesso 24 ore su 24, gestendo la fase del terremoto, tu in maniera stoica lo devi fare gratuitamente”. Secondo Riccioni, i sindaci di piccoli paesi che “continuano a guadagnare 3-4mila euro al mese sono uno scandalo per l’Italia”.