Dolori cervicali: quali sono i sintomi per riconoscerli?

Il dolore che colpisce la zona cervicale, è uno tra i più diffusi al mondo. E’ causato da un’eccessiva tensione muscolare alla base del cranio, da un’ernia cervicale, da un’artrosi, ma anche da una vita sedentaria e dalla pratica di sport traumatici. Scopriamo quali sono i sintomi per riconoscerla.
Il dolore cervicale è uno dei disturbi più diffusi al mondo, parte dalle vertebre cervicali e si irradia alla testa, agli arti e alla schiena. Può essere causato da un’eccessiva tensione muscolare alla base del cranio, da un’ernia cervicale, da un’artrosi, ma anche da una vita sedentaria e dalla pratica di sport traumatici come la boxe, il rugby o il sollevamento pesi.
Questa malattia colpisce soprattutto dopo i 45 anni anche se più presentarsi in soggetti molto più giovani. Il dolore non è solo l’unico sintomo della cervicale, quest’ultimo solitamente è accompagnato da mal di testa, senso di nausea, torcicollo, vertigini e, nei casi più gravi, problemi alla vista, all’udito e alla deglutizione.
Per curarla si può ricorrere a farmaci, esercizi postulare, rimedi naturali, terapie, ginnastica da praticare a casa. L’importante è non sottovalutare i sintomi e i disturbi e ricorrere a delle cure specialistiche il prima possibile. Solo con esami come i raggi X o la TAC si può capire quali sono i problemi alla base del dolore cervicale e valutare dunque i rimedi migliori per curarla.

Brett, 12 anni e un grave tumore al cervello. Papà Francesco: “Sto guarendo grazie alla fede”

Finalmente realizzerà il suo sogno il dodicenne malato: incontrerà Papa Francesco. Andrà nel Missouri, a Filadelfia, dove potrà assistere, accompagnato dai genitori, alla messa di Bergoglio grazie ai tre biglietti che gli sono stati regalati dall’arcivescovato della stessa città.
Brett racconta: “Mi piace cantare in chiesa la mia parte favorita della messa è la comunione. E sono tanto grato a Dio perchè mi ha concesso di guarire per ora. Questo non accade a tanti altri bambini”. La malattia è in fase di remissione ma il 12enne non sembra voler abbandonare la fede che gli ha dato la forza di affrontare chemioterapia e radiazioni. Già qualche mese fa l’associazione benefica “Make a wish” aveva realizzato il primo desiderio di Brett. Quello di essere prete per un giorno.

Va in ospedale per un dolore alla gamba e scopre di avere “metà cervello”

E’ un caso che ha fatto il giro del mondo: la vicenda arriva dalla Francia dove un uomo di 44 anni si era recato al pronto soccorso lamentando un forte dolore alla gamba ed era stato sottoposto ad alcuni accertamenti. Tra questi, i medici chiesero anche una Tac ed una radiografia alla testa, scoprendo una cosa che ha dell’incredibile: all’uomo mancava, letteralmente, metà della massa cerebrale. Il New Scientist il dottor Lionel Feuillet,  ha dichiarato che: “l’intero cervello appariva ridotto, nella zona frontale, parietale, temporale e occipitale, in entrambi i lobi; e queste regioni controllano il movimento, la sensibilità, la lingua, la vista, l’udito, le emozioni e le funzioni cognitive”.

Questo era stato scoperto  grazie all’anamnesi: alla nascita, all’uomo era stata diagnosticata una idrocefalia congenita, una condizione causata dall’eccessivo aumento di volume del liquido cerebrospinale, o liquor, nei ventricoli cerebrali. I medici decisero di applicare uno shunt che avrebbe dovuto drenare il liquido in eccesso, rimuovendolo 14 anni dopo. Evidentemente però il processo non deve aver prodotto i risultati sperati ed i medici sono convinti che negli ultimi 30 anni il liquido abbia “eroso” le cellule cerebrali fino ad abbattere la materia grigia del 50% circa.

Come è possibile che in questi anni abbia avuto una vita normale senza accorgersi prima della gravità del problema? Ha sostanzialmente reagito all’emergenza riassegnando le funzioni fondamentali.

Qualcosa, insomma, che ha dell’incredibile.