“Non date da mangiare gli avanzi a cani e gatti, è pericolosissimo”

A quanto pare il  veterinario milanese Alessio Giordana a Tgcom24 mette in guardia tutti coloro che, anche in seguito ad alcune recenti polemiche sulla scarsa qualità del cibo industriale per animali domestici, scelgono di nutrire cani e gatti con gli avanzi.

“Attenti a quello che sentite in televisione. Gli alimenti per animali sono studiati da nutrizionisti. Nutrirli con gli avanzi, invece, può ucciderli in pochi anni”.
Ha scatenato tante reazioni diverse il servizio di Report “Troppa trippa”. La trasmissione di Milena Gabanelli ha sostenuto con una dettagliata inchiesta che il mangime in vendita spesso è scadente e pericoloso. Giordana spiega però che per il servizio hanno analizzatoprodotti scadenti fatti da multinazionali, “robaccia”. “Per un’azienda che usa il 4% di carne nei suoi prodotti, ce ne sono almeno 10 che arrivano al 75%, lavorando seriamente, con carne fresca e non con scarti animali. I veterinari – spiega a Tgcom24 -servono anche a questo: ad aiutare i padroni a riconoscere e selezionare i prodotti migliori, a leggere correttamente le etichette”.

Attenzione alle passeggiate: è arrivato il bruco killer dei cani

Sembra, a prima vista, un bruco come un altro, innocuo. Si chiama processionaria ed è un lepidottero. Una farfalla notturna, non troppo appariscente né colorata né leziosa, ma le farfalle si sa, non fanno male a nessuno. Il ciclo vitale delle processionarie si divide in quattro fasi: uovo, larva (o bruco), crisalide e infine farfalla. Ed è proprio lo stadio di larva (bruco), quello pericoloso al punto da essere letale per i nostri amici a quattro zampe.
In Italia si trovano soprattutto le processionarie del pino (le cui larve si spostano in fila indiana, una dietro l’altra) e della quercia, i cui bruchi invece si spostano sempre con un comportamento gregario, ma disposti a ventaglio: un capofila seguito da due bruchi, a loro volta seguiti da tre, quattro e così via, fino ad allargarsi a 10-15 individui. I suoi peli possono essere anche liberati nell’aria e portati in giro dal vento, quindi può capitare di esserne colpiti senza venire in diretto contatto con i bruchi.
I cani, annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. I cuccioli spesso tentano direttamente di giocare coi bruchi o di “assaggiarli”.
Quali sono i sintomi? Il primo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco.
I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.
Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica. Vi raccomando di mantenere l’attenzione viva durante le passeggiate con i vostri amici a 4 zampe.

Cani: quali rischi corriamo dormendo con loro?

La maggior parte delle persone che hanno un cane non possono assolutamente resistere nel baciare il loro musino o nel dormire con loro. Tuttavia, tale comportamento potrebbe generare non pochi rischi nei confronti della nostra salute, poiché si rischia di prendere numerosissime infezioni. Alcune persone sostengono che baciare il proprio cane comporti un contagio di malattie, altri che rafforzi il nostro sistema immunitario.

C’è da considerare che la saliva del cane ha un poter disinfettante e cicatrizzante, mentre i microbi del suo intestino rafforzano il nostro benessere psico-fisico. Tuttavia, esistono alcune particolari malattie che possono essere trasmesse anche a noi esseri umani, come virus, funghi, batteri e parassiti di vario tipo. Vediamo insieme a che cosa andiamo incontro se amiamo dormire o baciare il nostro migliore amico a quattro zampe:

  • Campylobacter: batteri che possono provocare diarrea, febbre e dolori addominali se contratti dall’uomo. La trasmissione avviene tramite acqua sporca, feci, alimenti poco cotti e latte non pastorizzato. L’infezione è contagiosa e può essere curata con appositi antibiotici;
  • Bartonella Henselae: conosciuta come la malattia del graffio del gatto. In questo caso potrebbero comparire febbre, mal di testa, stanchezza e linfonodi gonfi. Questo disturbo passa da solo con il tempo e non sono necessarie cure mediche, a meno che sia in forma grave;
  • Rabbia: la rabbia è una malattia piuttosto grave che si trasmette tramite morsi o ferite contaminate. Fortunatamente, grazie ai numerosi vaccini, è sempre meno diffusa e contagiosa;
  • Rickettsia: questa malattia viene trasmessa dalle zecche e causa febbre alta, dolori muscolari, eruzioni cutanee, mal di testa e brividi. Per curarla sono necessari antibiotici;
  • Tigna: questa infezione è provocata da diversi tipi di funghi sia nell’uomo che nell’animale. Si può trasmettere con il semplice contatto e viene curata con farmaci antifungini appositi o pastiglie;
  • Toxocariasi: malattia generata da un verme che vive nell’intestino di cane e gatto. La sua diffusione avviene tramite le uova presenti nelle feci. Tra i sintomi troviamo tosse, febbre, eruzione cutanea, fegato ingrossato e linfonodi ingrossati. Se le larve arrivano all’occhio attraverso il sangue, possono provocare la perdita della vista;
  • Toxoplasmosi: solitamente presente nelle feci dei gatti. Nell’uomo non ci sono sintomi, ma potrebbero comparire febbre, eruzioni cutanee, mal di gola, ghiandole ingrossate, stanchezza e dolori muscolari. Nelle donne in gravidanza è molto pericolosa;
  • Morso: che sia un gatto o un cane a mordere non importa, poiché bisognerà sempre lavare e disinfettare con cura la ferita per evitare patologie e infezioni