Pensava fosse un bicchiere d’acqua: bimba di 9 anni in gravissime condizioni

Un matrimonio a Bari si è trasformato in dramma. Durante la festa di nozze, a cui partecipava anche il noto comico Checco Zalone, una bambina di 9 anni ha bevuto un bicchiere di una sostanza che pensava fosse acqua… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Urla lancinanti, poi il ricovero”]

La piccola però ha iniziato a urlare per il dolore lancinante alla gola, per poi vomitare da bocca e naso. La bambina è stata quindi trasportata d’urgenza all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII: ora si trova ricoverata in gravi condizioni dovute alle lesioni a esofago e stomaco, ma sarebbe fuori dal pericolo di vita. I medici parlano di “sospetta ingestione di sostanze caustiche”. Il padre della bambina ha denunciato… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La denuncia del padre”]

invece che: “durante le fasi concitate che hanno preceduto l’arrivo dell’ambulanza, nessuno dei responsabili della sala ricevimenti ha avvicinato me o qualcuno dei miei familiari per sincerarsi di quanto stesse accadendo. Analogamente, nessuno mi ha contattato nelle ore successive”.

Stavano andando a una festa, 4 amici morti in uno schianto: UNA STRAGE

Il bilancio è gravissimo: quattro morti e un ferito in condizioni gravi. È l’esito dell’incidente avvenuto ieri sera all’altezza di Corato, in direzione di Bari. Il gruppo parrocchiale di Andria era diretto alle celebrazioni per San Nicola, diviso in tre macchine… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La dinamica”]

una delle tre, una Fiat Idea, è finita dentro una villa dopo aver centrato le inferriate ed essersi ribaltata. Secondo la prima ricostruzione, la vettura sarebbe stata tamponata da un’Audi A6. Sul colpo sono rimasti uccisi Emanuele Fasciano, 52 anni… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le vittime”]

che guidava la Fiat, Antonio Lorusso di 45 anni e la moglie Maria Visitato di 44 e Michele Tatolo di 43. In condizioni gravi, all’ospedale Bonomo, è ricoverata invece la moglie del conducente, una donna di 48 anni.

Fidanzatini si appartano in auto, poco dopo il panico e la follia: arriva l’ambulanza

Due fidanzati di 20 e 29 anni si erano appartati nella loro Matiz, vicino allo stadio di Bitonto (Bari). All’improvviso sono stati affiancati da una vettura, da cui sono partiti dei colpi di arma da fuoco… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La fuga”]

Come riporta Bari Today, la ragazza è stata ferita di striscio. Il suo ragazzo, con precedenti per stupefacenti, ha quindi cercato di scappare inseguito dai due aggressori. La fuga è proseguita fino a Bari, dove l’auto della coppia si è fermata per lo scoppio di un pneumatico… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le indagini”]

A quel punto i malviventi si sono però dileguati. La ragazza è stata quindi soccorsa in ospedale, con una diagnosi di due settimane per una ferita alla zona lombare. I carabinieri hanno avviato un’indagine sull’accaduto.

Una mamma sconvolta: “Dovete sapere cosa hanno fatto gli educatori a mio figlio con la sindrome di Down…”

Gli operatori del centro socio-educativo-riabilitativo, in cui si trovava il figlio, l’avevano chiamata affinché si recasse sul posto: il figlio aveva subito alcune ferite. Secondo gli assistenti, si trattava di “contusioni riportate sotto ad un occhio a seguito di un urto contro un tavolo”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La denuncia”]

Ma la donna, probabilmente di fronte alla versione contrario del figlio, ha deciso di denunciare tutto alla polizia di Bari. Secondo questa signora, le ferite sarebbero state provocate da un educatore… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La violenza denunciata”]

che avrebbe fatto cadere il ragazzo allontanando la sedia. Il ragazzo si sarebbe poi riparato sotto il tavolo, sbattendo così la testa. La polizia sta ora indagando anche attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza.

In sella allo scooter col suo papà: dramma per un bimbo di sei anni

Ho sentito un grande botto, è stato terribile”. Così, una barista che lavorava a due passi da via Marchese, nel centro di Triggiano, ha descritto il dramma che si è consumato. Una bambino di…

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sei anni ha purtroppo perso la vita per via di un incidente stradale: era sullo scooter insieme al padre, quando questo si è scontrato con una Lancia Y condotta da una donna di 45 anni. Il bambino non indossava il casco e…

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così l’impatto è stato letale, tanto da rendere inutili i tentativi di rianimazione da parte dell’ambulanza arrivata immediatamente sul posto. Per lui purtroppo non c’era più niente da fare.

Vasco Rossi, la notizia è tremenda: E’ successo durante il concerto

Una notizia clamorosa relativamente al concerto tenuto da Vasco Rossi a Bari. Una tariffa ‘fissa’ di cinque euro per ogni auto parcheggiata e pizzo di 800 euro per i paninari sul piazzale fuori dallo stadio. Rivela un pentito: “Così il clan ha imposto il pizzo durante il suo concerto” “Lo stadio è clan Strisciuglio” che avrebbe gestito con queste modalità gli affari. A fornire nuovi dettagli sul o controllo esercitato dal gruppo criminale sullo stadio è il pentito Michele Miccoli. [nextpage title=”ECCO COSA FACEVANO”]
Come evidenzia Bari Today, le sue dichiarazioni sono state depositate dai pm della Dda Roberto Rossi e Patrizia Rautiis nel processo sulle estorsioni al concerto di Vasco Rossi, nell’ambito del quale la Procura ha chiesto 5 condanne a 12 anni di reclusione. Gli ambulanti erano costretti a pagare per “esercitare” la loro professione, altrimenti erano guao. Un sistema che avrebbe fruttato fra i 500 e i 1800 euro a testa per una decina di affiliati. CONTINUA A LEGGERE

Bari: donna picchiata e stuprata per strada, arrestati i colpevoli

La vicenda risale allo scorso 18 maggio, dove una donna è stata stuprata e picchiata in strada a Bari. Due giovani avevano cercato di derubarla, ma non riuscendo nella loro impresa avevano deciso di aggredirla in altro modo. Calci, pugni, insulti e stupro sono stati l’esito di una rapina finita decisamente male. La vittima della violenza stava camminando vicino a via Hanemann, nella località pugliese, quando i due giovani si sono avvicinati.

Pare si tratti due ragazzi italiani di venti e ventidue anni, ora arrestati e sotto custodia cautelare secondo la decisione emessa dal Gip del Tribunale di Bari. Dovranno rispondere dell’accusa di tentata rapina e violenza sessuale. La polizia ha già fatto le prime ricostruzioni: sarebbero state le 6.30 del mattino quando i due ragazzi, a bordo di una Lancia Y, avrebbero deciso di compiere il folle gesto notando la donna che camminava sola per strada.

Uno dei due sarebbe sceso dall’auto, mentre l’altro sarebbe rimasto alla guida della vettura con motore acceso per poter scappare. Da quanto è emerso, uno dei due ragazzi avrebbe aggredito la vittima, mentre l’altro avrebbe guardato da lontano. L’aggressione sarebbe avvenuta alle spalle, poiché il giovane avrebbe cercato di strapparle la borsa con minacce e insulti. La rapina non è andata a buon fine e per questo motivo l’avrebbe presa a calci e pugni, concludendo il tutto con uno stupro. Solo con l’arrivo di altre persone si sarebbe dato alla fuga.

I due ragazzi sono stati fortunatamente incastrati grazie ad alcune telecamere della zona e a numerose testimonianze sull’accaduta. Altri testimoni hanno specificato con chiarezza l’identità del violentatore e del complice che si trovava sull’automobile.

Bari: 38enne muore in ospedale dopo la fecondazione assistita

Tragica vicenda quella avvenuta all’ospedale Florenzo Jaja a Conversano, in provincia di Bari. Una giovane donna di 38 anni, Arianna Acrivoulis, è morta a seguito di un intervento per la fecondazione assistita a seguito di un’agoaspirazione ovarica. Il giornale La Repubblica ha riportato che la donna avrebbe perso senza preavviso conoscenza e i medici non sono riusciti a rianimarla. Due di loro sono attualmente sotto indagine dalla procura di Bari per cooperazione in omicidio colposo.

Nelle prossime ore è prevista l’autopsia nei suoi confronti, ma si stanno aspettando conferme da parte del pm Luciana Silvestris del Tribunale di Bari. La vittima aveva già denunciato l’ospedale ai carabinieri a seguito della morte del padre, 83enne, i quali hanno poi sequestrato la sua cartella clinica per saperne di più. Tutti i dipendenti della struttura hanno dato la completa disponibilità per le indagini avviate sia dalla magistratura che dall’Asl del capoluogo.

Questa struttura di procreazione medicalmente assistita è stata considerata come un punto di rifermento del settore; si tratta dell’edificio più grande di tutto il sud Italia, con più di 2000 metri quadrati di superficie regolari. È stato il Corriere della Sera a riportare queste informazioni, considerato il fatto che dal 2012, anno della sua apertura, non ha mai presentato casi di questo genere. Bisogna quindi attendere ulteriori indizi per capire che cosa sia successo alla donna.

Bari: un uomo muore in incidente stradale. Schiacciato da due tir

L’incidente si è verificato ieri sulla statale 116 all’altezza di Giovinazzo, nella provincia di Bari. Un uomo di 31 anni ha perso la vita schiacciato da due tir.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la macchina su cui viaggiava l’uomo e sua moglie è stata tamponata da un tir finendo sotto le ruote di un autocisterna.

Sul posto sono immediatamente accorsi i vigili del fuoco, il 118 e le forze dell’ordine. Per prima è stata estratta la moglie, la quale è stata subito trasportata in ospedale ed attualmente è in condizioni molto gravi. Per il marito, invece, è stato necessario richiedere l’intervento della gru per poter spostare i mezzi. Alla fine il corpo senza vita dell’uomo è stato estratto dall’abitacolo.

 

Bari: donna muore per cause naturali, figlia di 6 anni la veglia per tre giorni

A dare l’allarme sarebbe stato il padre della bambina preoccupato perché non la sentiva da tre giorni. I vigili del fuoco ed i funzionari del 118 si sono recati nell’appartamento della donna ed hanno fatto la macabra scoperta: Barbara, 36 anni, era morta già da 72 ore e la figlioletta di 6 anni l’aveva vegliata tutto questo tempo.

Da un primo esame sul corpo della vittima non sarebbero state trovate segni di lesioni o maltrattamenti. La morte sarebbe stata per cause naturali, comunque il medico legale si è riservato 36 ore per fare gli accertamenti del caso.

La bambina, invece, sta bene. Per tutto questo tempo si è alimentata con il cibo che ha trovato nella dispensa o in frigorifero.

Il ritrovamento è avvenuto in via Mazzini nel rione Libertà.