Va a trovare il figlio, quando torna trova la casa occupata: “Vattene, ora ci abitiamo noi…”

Un anziano di Roma ha vissuto un’esperienza davvero terribile. Si è allontanato dalla propria abitazione per andare a trovare il figlio in occasione di una festa di compleanno: quando è tornato, ha avuto la sgradita sorpresa…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Intervento dei vigili urbani”]

…di trovare la casa occupata da altre persone. Si trattava di sconosciuti, i quali sono stati allontanati dai vigili dopo una settimana. L’immobile è stato riconsegnato al legittimo proprietario, ma la…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Aggressione e minacce”]

…paura e lo stress sono stati forti. Gli abusivi sono risultati una coppia con la loro figlia: hanno finto addirittura di essere proprietari della casa e dare disponibilità ad accogliere l’anziano. Come se non bastasse, hanno…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Accuse infondate”]

…simulato un’aggressione subita dal legittimo proprietario, minacciandolo di denuncia con le accuse di percosse e maltrattamenti. Non è la prima segnalazione di questo tipo che riguarda gli abusivi.

Anziano trovato dentro all’ufficio postale dopo la chiusura. Scoperta assurda: “Ecco cosa faceva”

Lo sappiamo, le code sono una delle cose più odiate dalle perone! Non c’è età che tenga, quando si è piccoli e si deve fare una fila, si teme di star sottraendo troppo tempo al gioco, in età adolescenziale all’amore, quando si è un po’ più grandi, al lavoro e agli affetti e quando si è anziani…beh alla vita! E forse è stato questo il pensiero di un anziano signore di Terni che… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’episodio alle Poste”]

Un anziano signore di Terni è stato sorpreso dalla polizia all’interno di un ufficio postale dopo l’orario di chiusura dello stesso. Nel corso dell’attività di prevenzione antirapina gli agenti della squadra volante si sono accorti che c’era qualcuno dentro alle Poste. L’uomo, in stato confusionale, ha detto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il motivo”]

L’uomo, in stato confusionale avrebbe detto agli agenti di essersi introdotto attraverso una porta difettosa. Il motivo per il quale era entrato? Non voleva fare la fila la mattina seguente!! Gli agenti hanno fatto intervenire il direttore della filiale per il ripristino della funzionalità della porta. Non sono stati presi provvedimenti di alcun tipo nei confronti dell’anziano.

“È caduto in casa ed è morto di freddo”. Il racconto del figlio sconvolge la Polizia

È morto a 78 anni e a stroncarlo è stato il freddo. C.S, residente a Trepuzzi (Lecce). L’ipotermia è alla base del suo decesso, con il corpo ritrovato dopo due giorni dal figlio 47enne… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Condizioni agghiaccianti”]

Le condizioni erano agghiaccianti, con il volto riverso sul pavimento e un ematoma alla testa dovuta probabilmente alla caduta dal letto. Incredibile il fatto che nessuno si fosse accorto della sua scomparsa. Nonostante il tremendo maltempo che si è abbattuto sulla Puglia nei giorni scorsi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”I dubbi”]

nessuno si era reso conto della situazione. Per questo il figlio dovrà spiegare alle forze dell’ordine perché il padre viveva in un monolocale senza riscaldamento ed era di fatto abbandonato.

70 anni, ha trascorso il Natale in auto e dorme al gelo: “Non fategli fare la fine di Angelo…”

Dopo la morte del povero Angelo Lanzaro, il senzatetto venuto a mancare a causa del freddo poche ore fa, l’Italia si chiede come si possano aiutare in questi momenti le persone più esposte. Così mentre ad Avellino, dove viveva Angelo, il sindaco ha promesso l’apertura di indagini per capire eventuali responsabilità un’altra storia ha sconvolto la città. Il settantenne..PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Grave difficoltà”]

Il settantenne Antonio Martinetti, che vive ormai da tempo nella sua auto e che si è trovato in grave difficoltà in questi giorni di gelo e maltempo, ha lanciato il suo allarme o, se vogliamo, grido di aiuto. Nonostante i tanti appelli per aiutarlo lanciati dai media locali e nazionali, nessuno si è ancora mosso. Più volte l’anziano è andato vicino alla morte…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Lo conoscono tutti”]

Più volte Antonio ha rischiato di morire per assideramento e così mentre tutti sanno chi è, dove si trova la sua auto (proprio vicino alla chiesa) e le difficoltà che deve affrontare nessuno muove un dito per aiutarlo. Alcune associazioni che si sono occupate di lui riferiscono di non meglio precisati problemi psicologici e riportano la sua volontà di non dormire con altre persone e di non stare in luoghi di ricovero. Ma per questo bisogna lasciarlo morire?…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”La sua storia”]

Un anno fa Antonio, in una intervista, aveva detto “Dormo rannicchiato su quel seggiolino. Ora sono stanco, da qualche notte sento dolori sempre più frequenti. Ho bisogno di una casa dove stare. Lavoravo presso un ferramenta a Piazza Macello. Prima ho sempre fatto il meccanico. Ho imparato da un grande maestro: Sabino Galluccio di Atripalda. Anche se tutti lo chiamavano affettuosamente Bibbino. Non ho mai chiesto elemosina. Ho vissuto per qualche tempo in un garage in centro città, poi non l’ho più potuto pagare”.

Otto ladri nel negozio, lui è un ex pugile. Succede il disastro …

Erano le undici di mattina quando quattro nordafricani sono entrati all’interno di un negozio di articoli sportivi di Romano, in provincia di Bergamo. Hanno distratto il titolare dell’esercizio per poi portargli via due cappellini. Purtroppo il titolare si è accorto solo pochi minuti dopo di quello che era successo. Dopo mezz’ora, però, si sono ripresentati altri quattro immigrati pensando forse di aver trovato una facile preda per i loro furti. Non sapevano, però, che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Un ex boxer”]

Non sapevano però che il titolare dell’esercizio è Enio Cometti, ex pugile professionista ed ex campione italiano di pesi mediomassimi. Alla seconda ondata di aspiranti ladri Cometti ha detto basta e li ha invitati ad uscire subito dal negozio. Una volta sull’uscio una passante lo ha avvertito che uno dei tre ragazzi immigrati era riuscito a rubare una scatola di scarpe. A quel punto Enio li ha inseguiti fino alla stazione. proprio sui binari li ha raggiunti e…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La provocazione”]

E li è iniziata la colluttazione. “Proprio bravi a derubare un anziano”. E così uno di loro lo ha provocato: “Vieni qui a prendermi se hai il coraggio”. Ai media Enio ha detto “Ho attraversato i binari e l’ho affrontato, poi è finita come è finita” che tradotto vuol dire che uno di loro lo ha aggredito e lui ha risposto con due sinistri e un destro diretti al volto e allo stomaco mettendo il ladro provocatore al tappeto. A quel punto altri due immigrati lo hanno…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”L’aggressione”]

Altri due immigrati lo hanno aggredito ma anche loro sono stati messi KO. A quel punto capito l’andazzo è intervenuto un altro nordafricano che ha calmato la situazione. Enio ha detto: “Sono un uomo di 65 anni anche se con un passato da atleta, non sono un giovincello e in stazione mentre gli otto mi aggredivano mi sono dovuto difendere verbalmente anche da una ragazza di Romano che mi ha detto di lasciarli stare perché sono giovani e hanno fatto una bravata. Grazie alla bravata, l’ennesima nel mio negozio, sono costretto a chiudermi dentro, per evitare che la prossima volta quei giovani entrino armati a fare la bravata”.

Nonno sgrida un bambino al parco, il padre reagisce così

(Belluno) Un motivo futile: una pernacchia di un bambino di 10 anni ad un pensionato di 66 anni. Generalmente, in casi di questo genere, si conclude tutto con un rimprovero al ragazzo maleducato. Invece, il papà del bambino – quando ha scoperto che il pensionato aveva rimproverato il figlio – è tornato indietro e l’ha aggredito violentemente mandandolo all’ospedale. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere la brutale aggressione subita dall’anziano [nextpage title=”Ecco cosa è accaduto al povero anziano”]
Il 43enne di Belluno è stato denunciato per lesioni personali, violenza privata, danneggiamento e ingiuria. «Non ti permettere più, se no qualcuno ti prenderà a calci prima o poi», aveva detto l’anziano al bambino. Il bambino al padre aveva detto : «Papà il signore mi ha detto che mi prende a calci». Quello che è accaduto dopo è facilmente immaginabile. CONTINUA A LEGGERE

Se la leggi e condividi, forse sarà una Pasqua migliore per tutte le famiglie

Questa storia sicuramente vi farà riflettere su una delle tematiche piuttosto moderne. Vi consigliamo anche di condividerla con le persone più care.
Un vecchietto fragile ed anziano andò a vivere con suo figlio, la nuora, e il nipotino di quattro anni.
Le mani del vecchietto tremavano, la vista non era buona, e le gambe non lo tenevano più con stabilità.
La famiglia mangiava insieme al tavolo. Ma le mani dell’anziano nonnino tremavano così forte e ci vedeva così male che gli restava difficile riuscire a mangiare. I piselli gli cadevano dal cucchiaio sul pavimento.
Quando afferrava un bicchiere, il latte si rovesciava sulla tovaglia.
Il figlio e la nuora si irritavano per tutta la confusione che creava.
“Dobbiamo fare qualcosa riguardo a papà,” disse il figlio.
“Non ce la faccio più a sopportare il suo modo di mangiare rumoroso, il latte rovesciato
e il cibo sparso sul pavimento.”
Così il marito e la moglie apparecchiarono un piccolo tavolino in un angolo.
Là, il nonno mangiò da solo mentre il resto della famiglia si godeva la cena.
Poiché il nonno aveva già rotto uno o due piatti, il cibo gli venne servito un una ciotola di legno.
Quando la famiglia lanciava uno sguardo nella direzione del nonno, a volte vedevano che
aveva una lacrima all’angolo degli occhi, mentre mangiava da solo.
Nonostante ciò, le sole parole che la coppia aveva per lui erano taglienti ammonizioni
quando faceva cadere una forchetta o rovesciava del cibo.
Il nipotino di quattro anni osservava tutto in silenzio.
Una sera prima di cena, il padre notò che suo figlio stava giocando con la pialla sul pavimento.
Chiese al figlio dolcemente: “Cosa stai facendo?”
Altrettanto dolcemente, il bambino rispose: “Oh, sto costruendo una piccola ciotola per te e mamma
in modo che possiate mangiare il vostro cibo quando sarò cresciuto.”
Il bimbo di quattro anni sorrise e ritornò al suo lavoro.
Le parole del figlio colpirono i genitori così tanto da lasciarli senza parole.
Allora lacrime iniziarono a scorrere sulle loro guance.
Sebbene non fosse stata pronunciata nemmeno una parola, entrambi sapevano cosa doveva essere fatto.
Quella sera il marito prese la mano del nonno e gentilmente lo accompagnò nuovamente al tavolo della famiglia.
Per il resto dei suoi giorni egli mangiò ogni pasto con il resto della famiglia.
E per ragioni inspiegabili, né il marito né la moglie sembravano prestare più alcuna attenzione
quando una forchetta cadeva, o del latte veniva versato, o la tovaglia sporcata.
A volte, basta leggere un piccolo racconto per cambiare la propria giornata in meglio, non credete? CONTINUA A LEGGERE

Sprecate un minuto della vostra vita per leggere questa storia! Ne vale veramente la pena!

Ecco una storia che vale davvero la pena leggere, potrà cambiare la vostra giornata o addirittura la vostra vita.
Un uomo portò suo padre ad un ristorante per godere di una deliziosa cena. Suo padre era abbastanza anziano, e quindi, un po’ debole anche.
Mentre mangiava, un po’ di cibo cadeva di quando in quando sulla sua camicia e i pantaloni. Gli altri clienti osservavano l’anziano con i loro volti imbronciati per il disgusto, ma suo figlio
rimase in totale tranquillità. Una volta che entrambi finirono di mangiare, il figlio, senza mostrarsi neanche lontanamente imbarazzato, aiutò con assoluta tranquillità suo padre ad alzarsi e lo portò in bagno. Gli ripulì gli avanzi di cibo dal viso, e provò a lavare le macchie dai suoi vestiti; amorevolmente gli pettinò i capelli grigi e finalmente gli rimise gli occhiali. All’uscita dal bagno, un profondo silenzio regnava nel ristorante.
Tutti erano rimasti indignati dal modo di mangiare di quell’uomo e si chiedevano come ci si potesse rendere così ridicoli in pubblico dentro ad un ristorante. Le uniche cose che si sentivano erano bisbigli e risatine di scherno. Il Figlio allora si apprestò a pagare il conto, ma prima di arrivare alla cassa, un uomo, di età avanzata, si alzò di scatto tra i commensali e chiese al figlio del vecchio: “non ti sembra di aver lasciato qualcosa qui?” Il giovane rispose: “No, non ho lasciato nulla”. Allora l’anziano gli disse:” Sì hai lasciato qualcosa! Hai lasciato qui una lezione per ogni figlio, e una speranza per ogni genitore!” L’ intero ristorante a quel punto rimase in silenzio ed in molti si iniziarono a vergognare per aver deriso e giudicato l’uomo anziano e il figlio. Uno dei più grandi onori che esistono, è poter prendersi cura di quegli anziani che una volta si sono presi cura di noi, I nostri genitori, gli stessi che hanno sacrificato le loro vite, il loro tempo ed il loro denaro per noi. Loro meritano il nostro massimo rispetto, SEMPRE. Se anche tu provi rispetto per gli anziani, condividi questa storia con tuoi amici.

Un anziano fedele si reca in chiesa per confessarsi…

Un anziano fedele si reca in chiesa per confessarsi. Il confessionale è libero, si inginocchia e comincia a parlare…
Padre, mi ascolti, … io ho molto peccato…
Dimmi figliolo, che cosa hai fatto?
Sa, quando c’era la guerra ho tenuto nascosto in casa un ebreo…
Ma via! E questo sarebbe un peccato? Ma è un’azione meritoria della massima ammirazione. Tu gli hai salvato la vita!
Beh, sì, padre… questo è vero, però io gli ho chiesto dei soldi…
Questo non e’ bene, figliolo… e, dimmi, quanto gli hai chiesto?
Centomila lire al giorno…
Accipicchia! Questo macchia un po’ la tua buona azione! Ma, d’altronde, resta il fatto che gli hai salvato la vita… vai in pace, figliolo, io non ho nulla da cui assolverti!
Il fedele si alza, fa qualche passo ma poi si rigira e ritorna al confessionale: – padre, che pensa: è il caso che glielo dica che la guerra è finita?

Un vecchietto di 80 anni…

Ecco una storia che vi lascerà farà scompigliar dalle risate….
“Un vecchietto che a compiuto 80 anni deve rinnovare la patente, i suoi famigliari preoccupati per la ragionevole età avanzata contattano l’ingegnere che deve sottoporlo all’esame di rinnovo, e lo convincono a fare di tutto per non fargli superare l’esame. Il giorno del rinnovo il vecchietto si presenta e l’ingegnere comincia a sottoporlo a delle domande trabocchetto.
Prima domanda: “Se lei vede nella notte un piccolo faro che viene verso di lei, che cosa pensa che sia?” e il vecchietto risponde: “Una bici!”. L’ingegnere: “Ho capito, ma di che marca, atala, bianchi..ecc.”, e il vecchietto: “..mah non saprei”.
Allora l’ingegnere gli rivolge la seconda domanda: “Se lei vede due fari nella notte che vengono verso di lei che cosa pensa che siano?”, e il vecchietto, pronto: “Un’automobile!!”, L’ingegnere: “Ho capito, ma di che marca? fiat, audi, bmw…”, e il vecchietto: “Mah.. non saprei”
Allora l’ingegnere gli rivolge la terza domanda: “Se nella notte lei vede due grossi fari che vengono verso di lei che cosa pensa che siano?”, e il vecchietto: “un camion!!”, L’ingegnere risponde: “Ho capito, ma di che marca? scania, iveco, mercedes…”, al che il vecchietto: “Mah non saprei..”
Allora l’ingegnere gli dice: “Mi spiace ma non posso rinnovarle la patente..”.
Allora il vecchietto, nell’uscire, rivolge all’ingegnere una domanda: “Mi scusi ingegnere, ma se lei nella notte al buio più totale vede un copertone che sta bruciando e in parte una donna mezza nuda che fa girare la borsetta, che cosa pensa che sia…”, e l’ingegnere: “Una puttana!!!!”, e il vecchietto: “Ho capito, ma chi….sua moglie, sua figlia, sua sorella?”