Mosca, multe per chi porta a passeggio la tigre senza museruola

A quanto pare è di moda avere come animale domestico delle tigri, leoni e leopardi. La moda si è talmente diffuso che il governo russo è dovuto correre ai ripari, pensando ad una legge che regolamenti il loro passeggio nelle strade affollate e ricche di negozi e che entrerà in vigore con ogni probabilità già all’inizio del prossimo anno.

La norma, nello specifico, è indirizzata a tutti i cittadini che sul territorio della provincia della capitale russa posseggono animali da preda esotici: potranno portare in giro i loro amici a quattro e due zampe nei boschi e in prossimità delle abitazioni private purché muniti di museruola. I trasgressori saranno puniti con multe che vanno dai 3mila ai cinquemila rubli, equivalenti a 40 e 70 euro. È invece vietato il loro passaggio per le vie centrali della città. La notizia interessa molte più persone di quanto non si creda. Sono sempre di più le tigri, i leoni, i leopardi e persino gli orsi ad essere scelti come animali da compagnia, nonostante la loro indole non proprio accomodante.

Maximedusa di 50 kg in arrivo nel MEDITERRANEO: lunga mezzo metro e forma banchi enormi

L’ampliamento del Canale di Suez per il Mediterraneo secondo gli scienziati rappresenta una vera e propria ‘bomba ecologica innescata. Complici le temperature ‘bollentì del mare, il nuovo passaggio dal Mar Rosso apre ancora di più la strada a centinaia di specie marine tropicali, fra cui alcune nocive come una medusa urticante che può misurare anche mezzo metro e pesare 50 kg.
La medusa forma banchi enormi e in Israele negli ultimi anni ha provocato enormi danni al turismo, ma anche a impianti di desalinizzazione e centrali elettriche.
«Questa medusa è già a Malta e a Tunisi, quindi ci sono buone probabilità che arrivi anche da noi» avverte Fermando Boero, del Cnr-Ismar e docente dell’Università del Salento. Per molto tempo le specie tropicali non si sono mosse perchè le condizioni del Mediterraneo erano molto diverse da quelle del Mar Rosso, ma negli ultimi 30 anni stanno diventando sempre più simili»
Questo è quanto spiega Boero, uno dei quasi 500 scienziati da 40 Paesi firmatari della lettera-appello che da diversi mesi ha dato l’allarme chiedendo alle autorità egiziane .
Boero propone di creare «stazioni di rilevamento vicino Suez con uno staff internazionale di esperti della biodiversità marina, di concerto con gli egiziani». Un’idea condivisa da Bella Galil, dell’Istituto oceanografico israeliano.

Cornovaglia: i gabbiani qui diventano sempre più pericolosi

Negli ultimi mesi sembra essere diventato particolarmente preoccupante, tanto che anche i politici cominciano a muoversi e lo stesso Premier David Cameron ha detto che sta cercando una soluzione che finora non è stata facile da trovare soprattutto perché i gabbiani in Cornovaglia sono una specie protetta.
Purtroppo però sembrano siano molto pericolosi per l’uomo: qualche comune è ricorso all’uso di bandiere e di vernici con colori appariscenti che spaventano gli uccelli, mentre altri si chiedono qual è il motivo di tanta aggressività da parte di questi animali generalmente pacifici.
Di recente una signora di Helston di 66 anni che è stata ferita alla testa da un gabbiano mentre un bambino di quattro anni che stava mangiando uno spuntino per strada ed è stato morso a un dito o ancora il caso del piccolo cane Yorkshire terrier che è stato ucciso e dissanguato dai gabbiani.
Viola Ross-Smitche, che lavora per l’associazione no profit British Trust for Ornithology, che si occupa dello studio degli uccelli delle isole britanniche, ha detto, che probabilmente i gabbiani sono diventati così cattivi perché vogliono difendere i loro piccoli dai turisti che arrivano sempre più numerosi in Cornovaglia, ma non c’è nessuna prova a conferma di questa teoria.
Alcuni gabbiani, poi, stanno diventando “cannibali”: il Telegraph ha riportato la notizia di un “gabbiano psicotico” che ha ucciso e mangiato un altro uccello più piccolo. Ora la paura più grande è che comincino a prendersela con i bambini. L’idea è di stanziare un budget di 250mila sterline per studi approfonditi sul problema dei gabbiani feroci.