COLESTEROLO ANNIENTATO CON UNA SOLA MOSSA: MANGIATE UNA QUANTITA’ DI QUESTO FRUTTO

Gli esperti hanno scoperto le potenzialità del consumo di avocado per quel che riguarda le patologie cardio-metaboliche, soprattutto nelle persone obese o in forte sovrappeso. Basta un frutto al giorno per diminuire il livello di colesterolo “cattivo” nel sangue, uno dei principali fattori di rischio in questo caso. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Americano medio”]

I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Journal of the Americam Heart Association e hanno preso in esame i grassi monoinsatiuri che si trovano nell’avocado. I pazienti dello studio avevano tra i 21 e i 70 anni e per due settimane hanno seguito la dieta dell’americano medio. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Tre diete”]

Al termine di questo regime alimentare hanno seguito altre tre diete per cinque settimane, una senza avocado e con pochi grassi e due con il frutto e a medio contenuto di grassi. Il consumo del frutto ha ridotto del 13% il livello di colesterolo cattivo nel sangue in confronto a quello che è il valore medio. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Fibre e fitosteroli”]

Nell’avocado, tra l’altro, sono presenti fibre e fitosteroli che bloccano l’assorbimento dello stesso colesterolo nell’intestino e sono quindi benefici per il nostro organismo: il consiglio degli studiosi è di mangiare quotidianamente questo frutto, anche se non è molto diffuso nelle nostre tavole.

LE CHIAMANO “API ZOMBIE” E STANNO INVADENDO TUTTO IL CONTINENTE

È notizia di qualche tempo fa che, negli Stati Uniti, si stesse verificando una sorta di “invasione” delle api definite “zombie”. Queste api infatti sarebbero “possedute” da un foride parassitoide: un insetto chiamato Apocephalus borealis che si attacca al loro corpo e deposita le uova al loro interno… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le api si comportano come zombie”]

Per questo le api attaccate da questo parassita si comportano come se fossero degli zombie: vagano senza una meta precisa, sbattono contro le superfici e vanno incontro a morte prematura… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”I ricercatori”]

I ricercatori si sono messi già da tempo al lavoro per capire come controllare questo fenomeno, dato che le api sono un animale preziosissimo per il pianeta ma purtroppo a rischio estinzione.

Pastelli consumati: questo papà ha avuto un’idea geniale per utilizzarli di nuovo

Era il 2011 e stava festeggiando il suo compleanno al ristorante quando questo papà americano ebbe un intuizione: mentre festeggiava al ristorante il suo compleanno del 2011 e il cameriere portava ai suoi due figli dei pastelli a cera per colorare Brian Ware, un ingegnoso papà di San Francisco, ha avuto un’intuizione. Si è chiesto che fine avrebbero fatto tutti quei pastelli una volta che i suoi figli li avessero lasciati al ristorante, e così tanti altri bambini in tanti altri ristoranti: il cameriere gli ha risposto che sarebbero stati cestinati. Da qui l’idea: raccogliere tutti i pastelli usati da ristoranti e scuole per dargli una nuova vita grazie al progetto “Crayons”.

Una volta raccolti i pastelli e suddivisi per colore grazie all’aiuto di grandi e piccoli volontari, questi vengono sciolti e ricreati in nuovi stampi, un po’ più grandi del normale. I colori così prodotti vengono regalati ai bambini costretti in ospedale. “Se questi pastelli riescono a dare una via di fuga da quella stanza d’ospedale per dieci minuti, abbiamo fatto il nostro lavoro”, ha detto il signor Ware.

L’impossibile ananas nel mosaico romano: le legioni giunsero in America?

Nessuno aveva mai fatto caso che nel Museo del Palazzo Massimo alle Terme di Roma, c’è un mosaico che stupisce per un dettaglio molto particolare. Su un pavimento a mosaico del secondo piano, nella galleria dedicata agli affreschi, mosaici e stucchi del mondo classico, risalente agli inizi del I secolo dopo Cristo, riproduce un cesto di frutta che nasconde un vero mistero.
In esso, sono riprodotti partendo da sinistra, alcuni fichi, delle mele cotogne, un grappolo di uva nera, alcune melagrane e un alimento impossibile: un ananas. L’Ananas arrivò nel nostro paese solo dopo la scoperta dell’America, come è possibile che gli antichi romani la conoscessero?
Il mistero dell’ananas è un mistero che ha aperto la strada a varie ipotesi, come riportato da Wikipedia. Si è pensato alla possibilità di scambi commerciali oltreoceano o di importazioni dall’Africa occidentale, dove l’ananas è coltivato. Un’ipotesi più plausibile è che l’artista che ha realizzato il mosaico, in realtà, avrebbe cercato di raffigurare una pigna, ornandola con un ciuffo di foglie, ottenendo un risultato ingannevole per i posteri.
Altra possibilità è che il mosaico sia stato sottoposto ad un restauro integrativo che ha portato all’introduzione dell’insensata presenza, da parte di un’artista molto creativo e con qualche pecca sulla storia. Quale che sia la spiegazione, l’immagine di un ananas in un mosaico dell’antica Roma rimane comunque avvolta in un alone di mistero. Voi cosa pensate che ci faccia lì in mezzo un ananas?