Molte donne si interrogano su quale sia il modo più giusto per pulire i tappeti di casa. Ovviamente, alcuni sono davvero molto delicati per lasciare al caso la loro pulizia.
Vi consigliamo di creare un prodotto con i mezzi che avete in casa. Come farlo? Ecco gli ingredienti.
Ecco cosa ci vuole per fare uno shampoo per tappeti:
• bicarbonato 2 tazze
• acqua calda 2 tazze
• sapone di Marsiglia grattugiato ½ tazza
• olio essenziale di lavanda 20 gocce
• aceto bianco ½ tazza
• olio essenziale di rosmarino 8 gocce
Avrete bisogno anche di un panno e di un secchio.
Procedimento
In una ciotola mescolate il bicarbonato e il sapone di Marsiglia.
Aggiungete l’olio essenziale di rosmarino e di lavanda (ma potete utilizzarne un altro della fragranza che vi piace, anche se in genere la lavanda emana un profumo di pulito) e mescolate ancora.
Spargete il composto direttamente sul tappeto.
In un secchio invece mescolate l’acqua e l’aceto e con la spugna lavate il tappeto in tutta la sua dimensione.
Categoria: Salute e Benessere
Micosi alle unghie? Ecco come eliminarle con Listerine
Molte persone purtroppo soffrono di micosi alle unghie, un problema molto difficile da risolvere. In rete, ultimamente sta però circolando un metodo (sembra molto efficace) che vi mostrerà come usando un prodotto che non è stato ideato per la micosi, possa però, servire a mandarla via.
Stiamo parlando di Listerine, un prodotto comunemente usato per l’igiene orale. Per provare a risolvere la vostra micosi alle unghie vi basterà mettere i piedi in una bacinella pian d’acqua per almeno 20 minuti versando nell’acqua Listerine. Provateci e fateci sapere !!
C’è un seme che abbassa il colesterolo
C’è una buona notizia per chi soffre di colesterolo alto. I ricercatori hanno scoperto che esistono alcuni alimenti che hanno il potere – quasi magico, verrebbe da dire – di abbassare il colesterolo. Tra questi ci sono anche le fibre di psillio, che derivano da una pianta che sin dai tempi più antichi viene adoperata come rimedio naturale per numerosi disturbi.
Lo psillio è un prodotto che, in genere, è in vendita nelle erboristerie e che è composto dalla cuticola o dai semi di Plantago psyllium, una pianta annuale che in Italia non viene coltivata, ma che si trova in Pakistan, in India e in Iran, oltre che negli Stati Uniti. I benefici per la salute sono diversi: si tratta di mucillagini, che quindi hanno un effetto protettivo ed emolliente, ma anche lassativo e antiflogistico.
Sintomi del Tumore alle Ovaie, Come Riconoscerli
È una delle malattie più diffuse di questo millennio il tumore che alle donne colpisce soprattutto alle ovaie. Secondo i dati dell’Airc(Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) in Italia il tumore dell’ovaio colpisce circa 4.490 donne ogni anno, posizionandosi al nono posto tra le diagnosi di tumore e non è sempre facile individuare i sintomi del tumore alle ovaie in fase iniziale.
Come sempre, una diagnosi precoce è alla base di un maggior successo terapeutico e dunque è fondamentale essere attenti al proprio corpo.
Non ci sono test specifici che abbiamo un tasso di affidabilità adeguato per la prevenzione di questo tumore ma si ritiene che una visita ginecologica annuale, grazie alla palpazione delle ovaie e dell’addome, possa già riscontrare delle anomalie e, in caso di dubbio, un’ecografia transvaginale possa dare già delle importanti indicazioni.
Dunque è importante non sottrarsi a questo importante appuntamento che può risultare antipatico ma fondamentale.
Quali sono i sintomi del tumore alle ovaie.
Segnalate al vostro medico se doveste notare questi sintomi che sembrano non avere giustificazione apparente e si presentano senza dar segno di diminuzione: addome gonfio, aerofagia e bisogno di urinare frequente anche senza un aumento del volume dell’urina prodotta.
A questi si può accompagnare una stipsi ostinata e nausea frequente.
Naturalmente non sono affatto sintomi esclusivi del tumore alle ovaie e spesso sono solo fastidi e condizioni transitorie che possono avere ben altra origine. In ogni caso, se questo tipo di sintomi dovessero avere una certa importanza non passeggera, comparissero all’improvviso e insieme, è bene comunque che il vostro medico ne sia avvertito, avvierà le indagini diagnostiche che poi riterrà più opportuno fare in base anche al vostro quadro di salute generale.
Tra i sintomi del tumore alle ovaie anche la sensazione di sazietà pur essendo a stomaco vuoto o dopo un pasto leggero, non una semplice inappetenza ma proprio una vera sensazione di pesantezza.
Non è comunque facile individuare sintomi precoci del tumore alle ovaie e vi sono comunque differenze anche grandi individuali, considerata anche la posizione delle ovaie, come già detto, i sintomi del tumore alle ovaie possono essere scambiati con quelli di altre patologie comuni intestinali o vescicali.
In fase già più avanzata possono comparire sanguinamenti vaginali o dolori durante i rapporti sessuali, disfunzioni ovulatorie e astenia.
Lenticchie: proprietà nutrizionali, benefiche e controindicazioni
Ci sono legumi molti importanti per il corretto funzionamento dell’organismo. Le lenticchie possiedono proprietà nutrizionali e benefiche – ma anche controindicazioni – in grado di influire sulla salute dell’organismo.
Le lenticchie – il cui nome scientifico è “Ervum Lens” – appartengono alla famiglia delle Leguminose, ma quali sono le caratteristiche salutari e terapeutiche che le contraddistinguono? Scopriamo di più su questo importante cibo.
Ottimi sono i valori nutrizionali che contraddistinguono questo antico alimento. Le lenticchie sono ricche di acqua, vitamine – come la C e alcune del gruppo B – sali minerali – quali calcio, sodio, potassio, magnesio, fosforo, ferro, selenio, rame e zinco – proteine vegetali e carboidrati complessi. Le lenticchie contengono, poi, circa 116 calorie.
Le lenticchie, contenendo sia vitamina C che ferro, favoriscono l’assorbimento di quest’ultimo e sono, dunque, indicate in caso di anemia e per chi segue una dieta vegetariana e vegana. La presenza di proteine vegetali contribuisce alla formazione di proteine complete in una dieta che includa sia il consumo di legumi che di cereali, in special modo integrali. A questi legumi vengono attribuite proprietà antiossidanti – per merito del contenuto di isoflavoni, flavonoidi e niacina – in grado di contrastare radicali liberi e invecchiamento cellulare. Il consumo di lenticchie aiuta a mantenere sotto controllo il livello del colesterolo nel sangue, nonché quello degli zuccheri: sono, quindi, indicate per chi soffre di diabete e vuole evitare picchi glicemici. Questo prezioso alimento è, poi, fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari: secondo alcuni recenti studi, pare, infatti, che riducano il rischio di contrarre malattie coronariche, se consumate regolarmente. Il contenuto di tiamina aiuta, invece, memoria – esistono anche dei trucchi per migliorarla – e concentrazione; mentre, data l’assenza di glutine, questi legumi sono adatti nei casi di celiachia. Le lenticchie, contenendo sia vitamina C che ferro, favoriscono l’assorbimento di quest’ultimo e sono, dunque, indicate in caso di anemia e per chi segue una dieta vegetariana e vegana. La presenza di proteine vegetali contribuisce alla formazione di proteine complete in una dieta che includa sia il consumo di legumi che di cereali, in special modo integrali. A questi legumi vengono attribuite proprietà antiossidanti – per merito del contenuto di isoflavoni, flavonoidi e niacina – in grado di contrastare radicali liberi e invecchiamento cellulare. Il consumo di lenticchie aiuta a mantenere sotto controllo il livello del colesterolo nel sangue, nonché quello degli zuccheri: sono, quindi, indicate per chi soffre di diabete e vuole evitare picchi glicemici. Questo prezioso alimento è, poi, fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari: secondo alcuni recenti studi, pare, infatti, che riducano il rischio di contrarre malattie coronariche, se consumate regolarmente. Il contenuto di tiamina aiuta, invece, memoria – esistono anche dei trucchi per migliorarla – e concentrazione; mentre, data l’assenza di glutine, questi legumi sono adatti nei casi di celiachia. Infine, non esistono particolari effetti collaterali ad esse associate, ma è bene non eccedere nel consumo nei pazienti che soffrono di ulcere a livello gastrico e di gotta. Inoltre, in presenza di sintomi correlati ad allergie, è bene informare il proprio medico curante.
Infine, non esistono particolari effetti collaterali ad esse associate, ma è bene non eccedere nel consumo nei pazienti che soffrono di ulcere a livello gastrico e di gotta. Inoltre, in presenza di sintomi correlati ad allergie, è bene informare il proprio medico curante.
Se russate è colpa del sale
Volete smettere di russare? Provate a seguire un’alimentazione povera di sale. Secondo uno studio dell’Hospital de Clinicas de Porto Alegre, in Brasile, l’eccesso di sodio che favorisce la ritenzione idrica rigonfia i tessuti e riduce lo spazio del canale respiratorio, facendo sì che la respirazione sia rumorosa. In altre parole: facendo russare.
Daily Mail spiega che nella ricerca, sono stati coinvolti 54 pazienti e ad ognuno di loro è stata data una pillola diuretica e hanno osservato che già dopo una settimana di trattamento quotidiano le apnee notturne che causano il russare si riducevano notevolmente.
Il motivo potrebbe essere proprio nella espulsione dei sali attraverso la diuresi, che riduce il gonfiore generale dei tessuti molli e dei muscoli, compresi quelli del collo, attraverso cui passa l’aria che respiriamo già schiacciata, durante la notte, dalla posizione orizzontale. Proprio a causa del rigonfiamento dei tessuti, infatti, il passaggio dell’aria si interrompe durante il sonno, provocando le apnee notturne. L’apnea notturna causa anche stanchezza durante il giorno, alta pressione sanguigna e in certi casi problemi cardiaci.
Perdi 4 Kg a Settimana con la Dieta della Zucca
Non tutti sanno che la zucca è un ottimo alleato per chi vuole perdere peso in poco tempo, ha infatti pochissime calorie (18 ogni 100 g), contiene molte fibre, ci sazia, regola le nostre funzioni intestinali e combatte la ritenzione idrica.
Con questa dieta potremo permetterci di perdere fino a 8 kg in due settimane, fornendo comunque all’organismo sostanze essenziali come la pro-vitamina A, la vitamina E, la vitamina C e le vitamine del gruppo B.
La zucca contiene inoltre la vitamina T che accelera il metabolismo e la vitamina K che aiuta la coagulazione del sangue.
Per seguire al meglio questa dieta è importante rispettare alcune regole, per prima cosa dobbiamo limitare l’uso del sale e dello zucchero.
E’ necessario bere almeno 2 litri di acqua al giorno, meglio se a stomaco vuoto. Evitate caffè, bevande gassate e zuccherate.
Accertatevi di comprare una zucca fresca, ben matura e soda al punto giusto. Potete tagliarla a pezzi e conservarla in frigo avvolta con della pellicola trasparente. Iniziamo con la dieta.
Lunedì
Colazione: un vasetto di yogurt magro e due fette biscottate integrali con poca marmellata
Pranzo: 60 g di pasta integrale o riso e 100 g di spinaci
Cena: zuppa con zucca (100 g), cipolle (50 g) e patate (50 g), 150 g di merluzzo.
Martedì
Colazione: 100 ml di latte parzialmente scremato o un caffè e 3 biscotti integrali.
Pranzo: 50 g di ceci e zucca, un uovo sodo e 100 g di verdure a scelta.
Cena: un piatto di minestrone con verdure e zucca, 100 g di petto di pollo ai ferri e insalata.
Mercoledì
Colazione: un vasetto di yogurt magro e 30 g di cereali.
Pranzo: zuppa di farro (50 g), lenticchie ( 2 cucchiai ), 200 g di zucca e 30 g di pane.
Cena: 60 g di risotto con la zucca, 150 g di platessa al vapore e insalata.
Giovedì
Colazione: 125 ml di latte parzialmente scremato o un tè e tre fette biscottate integrali.
Pranzo: 70 g di pasta integrale con 100 g di piselli, 250 g di zucca al vapore.
Cena: 180 g di carne magra cotta al vapore, 250 g di zucca bollita e una mela o una pera.
Venerdì
Colazione: una tazza di tè e 3 biscotti integrali.
Pranzo: un filetto di merluzzo cotto al vapore, 250 g di zucca cotta al vapore, 30 g di pane integrale.
Cena: una fetta di pollo alla griglia, zucca bollita.
Sabato
Colazione: 125 ml di latte parzialmente scremato con 40 g di cereali integrali.
Pranzo: 130 g di tacchino, 200 g di zucca bollita.
Cena: 60 g di riso con piselli, 250 g di zucca a dadini al cartoccio, insalata.
Domenica
Colazione: un vasetto di yogurt magro e cornflakes integrali.
Pranzo: 70 g di pasta integrale, legumi (70 g di fagioli o 100 g di piselli).
Cena: 150 g di platessa al vapore, 250 g di zucca al vapore, una mela o una pera
Come Far Asciugare i Panni in Inverno in Casa
Il bucato deve essere asciugato perfettamente se vogliamo evitare cattivi odori o stress fisico quando ci accingiamo a stirarli. L’ideale per una veloce e buona asciugatura del bucato è l’aria aperta e quando c’è un po’ di vento l’asciugatura all’aperto è addirittura migliore, ciò perché l’aria che passa tra le fibre in qualche modo le apre e le distende.
Capita, però, sopratutto d’inverno, che i panni debbano essere stesi in casa. Per far asciugare i panni in inverno e quando debbano essere tenuti all’interno dell’area domestica, si possono mettere in atto delle accortezze che minimizzeranno le pieghe, accorceranno i tempi di asciugatura e allontaneranno i cattivi odori.
Se dovete stendere i panni all’interno della vostra abitazione preferite stenditoi che si sviluppano in lunghezza piuttosto che in altezza. Questo tipo di sistemazione del bucato sugli stenditoi permette all’aria di passare tra i diversi indumenti favorendo l’asciugatura e restringendo i tempi.
Gli stenditoi che si sviluppano in altezza, le cosiddette torri, fanno risparmiare molto spazio, tuttavia si corre il rischio di trattenere il bucato in casa per molto molto più tempo.
Il consiglio è quello di posizionare un deumidificatore nella stanza in cui si colloca lo stenditoio. Far asciugare i panni in inverno in casa può originare, nel tempo e nel susseguirsi dei giorni, anche problemi di umidità:
l’acqua che i si libera dal bucato resta nell’aria della casa e genera umidità, un eccesso di umidità può determinare anche spiacevoli macchie di muffa che di norma si rendono visibili sui muri e sul soffitto. Un deumidificatore minimizza i rischi di muffa all’interno dell’appartamento.
Per far asciugare i panni in inverno in casa, riducendo i tempi di asciugatura al minimo e minimizzando l’umidità, è possibile anche ricorrere a ad una doppia centrifuga in lavatrice.
Se si sceglie di centrifugare due volte i capi è consigliabile aggiungere nel vano ammorbidente 1\2 cucchiaino di bicarbonato, il bicarbonato favorirà la distensione dei tessuti e ridurrà al minimo le pieghe da doppia centrifuga, ciò aiuterà anche a stirare più facilmente. Avvicinare gli stenditoi ai termosifoni è un trucco classico ma sempre valido per fare asciugare i panni in inverno in casa.
Taglia una spugna e la mette nel barattolo: il trucco di cui non potrete più fare a meno – VIDEO
Tutte le donne non ne potranno più fare a meno. Il video vi mostrerà un ottimo tutorial per rimuovere lo smalto, un’operazione noiosa per tutte! Ecco come renderla invece più piacevole e veloce. Prendete una spugna e tagliatela a metà, poi inseritela all’interno del barattolo e impregnatela di acetone. Basterà inserire l’unghia nella fessura fessura centrale e il gioco è fatto!
In commercio esistono prodotti simili ma l’ideale è sfruttare ciò che avete in case per fare qualcosa di economico e che possa riciclare qualche spugnetta in più.
Ecco cosa diventa colla nell’intestino
Non tutti sanno che esiste un nemico silente nelle cucine di tutti gli italiani: la farina bianca che quando la mangiamo diventa una specie di colla che si attacca alle pareti intestinali, rallentano il flusso del cibo, generando fermentazioni e putrefazioni e quindi un aumento delle tossine nel corpo che provoca stanchezza, nervosismo, mal di testa, malassorbimento dei nutrienti, predisposizione alle malattie e nel lungo tempo può essere causa di problemi davvero seri.
volete una prova? Basta mescolarla con un po’ d’acqua e vedere come rimane appiccicata alle mani e si indurisca.
Viene chiamata Colla di Farina ed è usata per la produzione di cartapesta e lavori fai da te.
Bisognerebbe ridurne il consumo per rendere più facile l’assorbimento dei nutrienti necessari al nostro fabbisogno quotidiano.