Per tutti sarà possibile leggere l’epistolario dello scozzese William Cullen, un medico ossessionato dalla dieta.
apre una finestra sulla medicina dei secoli scorsi, lasciandoci intravedere anche interessanti spiragli di modernità. Dalle sue lettere si evince che anche un luminare della scienza ha i suoi problemi psicologici.
Un’epoca diversa, ma stesse dipende psicologiche: dell’epoca e vi stupirete nel vedere quante analogie, compatibilmente con l’epoca diversa, è possibile riscontrare.
Ecco la sua terapia per corrispondenza: Cullen morì a ottant’anni nel 1790, e fu riconosciuto come uno dei più importanti scienziati della Edinburgh Medical School.
La sua fama divenne mondiale tanto da effettuare consulenze a distanza, per via epistolare.
Cullen metteva da parte tutte le lettere ricevute a cui dava risposta, conservandole sciolte in apposite scatole. La corrispondenza copre un arco di tempo compreso tra il 1750 e il 1790.
Il medico ricopiava a mano le proprie risposte ma, a partire del 1781, iniziò a servirsi di uno strumento che gli rendeva più facile il lavoro: “precursore” delle moderne fotocopiatrici, si trattava di una pressa applicata sul foglio che trasferiva lo scritto su un secondo foglio bianco con l’aiuto di alcuni solventi. Per la cronaca, questa macchina era stata inventata da James Watt proprio nel 1780, fatto che rende ancor più interessante il tutto.
Ci sono circa 5.000 pezzi: una collezione a dir poco notevole che costituisce uno dei tesori della Sibbald Library del Royal College of Physicians of Edinburgh e che oggi è finalmente disponibile online.
La visione di Cullen è molto moderna: fisico e l’esposizione a precise dinamiche sociali, rientrano in quella ampia sfera dello stile di vita, punto di partenza fondamentale per l’analisi moderna di parecchie patologie. Cullen, secondo questo archivio, consiglia di dedicare molto tempo a passeggiate e cavalcate e lo invita ad astenersi dall’alcol, contrariamente a quanto aveva fatto il paziente fino ad allora per placare i propri tormenti, verosimilmente peggiorando le cose.
Tra le epistole, alcune delle quali sono state pubblicate dalla stampa britannica, troviamo anche la missiva di una donna provata da una tosse persistente e in forte sovrappeso. Ad essa il dottor Cullen risponde specificando che essere troppo corpulenti può effettivamente essere causa di problemi fisici e suggerisce di mangiare meno carne possibile (poca e mai più di una volta al giorno) e di placare la fame con piccoli spuntini a base di alimenti di origine vegetale, curare il corpo era fondamentale per lui per curare anche l’anima ovvero prevenire quella che nel mondo moderno viene chiamata: depressione.
Insomma, non è poi cambiato molto dal XVIII secolo, i suoi colleghi dicono le stesse cose!