Gassman choc: “L’attacco che ho subito mi ha spaventato, ho deciso di…”

Alessandro Gassman ha deciso di abbandonare Twitter e chiudere il suo account. Il motivo? Le aspre polemiche nate da un suo messaggio, sul dibattito legato allo Ius Soli e alla legge per estendere la cittadinanza italiana agli immigrati nati nel nostro Paese. Il popolare attore romano aveva scritto: “Senza migranti il paese si ferma. Buon tutto”. Dichiarazione che ha attirato la risposta polemica di Giorgia Meloni… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il botta e risposta con Giorgia Meloni”]

La leader di Fratelli d’Italia ha risposto: “Ho già sentito la storia degli africani che servono nelle piantagioni. La tua umanità radical chic mi lascia senza parole”. Gassman ha deciso quindi di ribattere a quest’accusa: “Non sono radical e non sono chic, dico quello che penso è rispondo a tono quando serve. Chi lavora nei campi senza contratto è uno schiavo”. Ne sono nati commenti a volte molto aspri e offensivi, tanto da far prendere una decisione drastica al figlio del grandissimo Vittorio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La decisione di Gassman”]Alessandro ha scritto questo lungo e sentito post su Facebook: «Ho scoperto di essere più vulnerabile di quanto immaginassi, l’attacco che ho subito mi ha toccato. Questo è un paese meraviglioso, di gente fantastica e con talenti diffusi, ma in questo momento, con un muro contro muro, urlato, senza mai ascoltare l’altra parte, con una generazione di giovani che vedono il proprio futuro oscuro, con un incessante bombardamento di notizie spaventose che si contraddicono in continuazione, non c’è spazio per chi come me… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”“Da questo momento…””]

non ha paura di dire ciò che pensa senza sventolare bandiere né appartenere evidentemente a una “fazione” o all’altra. Lascio questa opportunità a chi ha la forza per resistere senza paura, a chi ha più coraggio di quanto in questi due giorni mi sono riconosciuto. Da questa sera chiuderò il mio profilo Twitter e smetterò di esprimere le mie idee pubblicamente. Torno a fare esclusivamente il mio lavoro di “giullare” continuando però a esprimere il mio pensiero a chi mi conosce e che ritiene interessante parlare con me». 

La foto delle donne Pd che “ridono di Virginia Raggi”: è polemica

È bastata una foto per far imbestialire molte persone in tutta Italia. Quale foto? Quella che vede le donne più in vista del Partito Democratico mentre ridono di gusto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le donne PD che ridono”]

Nello scatto, si vedono Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Debora Serracchiani e Alessandra Moretti che sorridono divertite. Il motivo? L’ha spiegato proprio la Moretti. Da qui nasce la polemica… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le parole che spiegano tutto”]

“Io, Maria Elena, Debora e Marianna non stavamo commentando il 7 e mezzo che Virginia Raggi si è data, ma ci stavamo rilassando dopo una riunione. Però mi è venuta in mente questa foto leggendo sui quotidiani il voto che la Sindaca di Roma si è data”.

Assessore abbandona 4 cuccioli davanti a una casa: incastrato dalle telecamere

Provoca profonda rabbia e indignazione quando leggiamo che certe cose vengono fatte da delle bestie per così dire “normali”, figuriamoci quali possano essere i giudizi se a rendersi protagonisti di certi gesti sono invece delle persone con un ruolo pubblico, quelli che dovrebbero rappresentare il nostro paese. Ecco, è successo…

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Caltagirone”]

nel Comune di Caltagirone, dove Vito Dicara, assessore alla Cultura del comune, è stato ripreso da delle telecamere a circuito chiuso mentre abbandona dei cuccioli di cane, in una zona fortunatamente sottoposta a videosorveglianza. L’assessore evidentemente non lo sapeva e non immaginava che le forze dell’ordine potessero…

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Dimissioni”]

individuarlo. Subito dopo essere stato accusato, Dicara ha rimesso ovviamente il suo mandato al sindaco. I cuccioli sono stati invece affidati ai veterinari dell’ASP 3 di Catania e sono in attesa di qualche persona che abbia un cuore, a differenza dell’ex assessore alla cultura di Caltagirone.

La figlia di Totò Riina chiede il bonus bebè: secco “no” dal Comune e dall’Inps

La sua domanda, presentata al Comune di Corleone, ha scatenato la polemica in Italia. A presentarla, Lucia Riina. La quarta figlia cioè del boss mafioso Totò, già al centro del dibattito pubblico dopo la questione scarcerazione. Ecco cos’è accaduto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il no del Comune”]

La figlia di Riina ha fatto domanda per ottenere il bonus bebè, un’agevolazione destinata a chi vive in condizioni economiche difficili. Il Comune siciliano, attualmente amministrato da tre commissari, ha però risposto con un netto rifiuto. Questo il motivo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Anche l’Inps…”]

La domanda di Lucia Riina sarebbe incompleta e non sarebbe neanche l’unica ad aver inoltrato richiesta: anche il marito Vincenzo l’avrebbe domandata, ma oltre le scadenze. Anche l’Inps ha chiuso la porta, dal momento che la coppia non sarebbe così povera da avere diritto al bonus.

Terremoto, gli eredi delle vittime devono pagare le tasse sulle case distrutte: l’incredibile errore!

Il Fatto Quotidiano oggi in edicola rivela un errore del Governo che sta suscitando grandi polemiche. Nella manovra correttiva, infatti, non è stata inserita l’esenzione sulla tassa di successione per le case distrutte dal terremoto dello scorso 24 agosto, che distrusse Amatrice, Accumoli e altri comuni tra Lazio e Marche. Non solo: gli eredi dovrebbero così pagare anche lo smaltimento delle macerie. Tra i diretti interessati, ovviamente, c’è un’opposizione netta a questa situazione… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le reazioni degli eredi”]

Ecco cosa racconta per esempio Gianluca: “Mio zio, che non aveva figli,  morto schiacciato dalle macerie della sua abitazione in centro storico ad Amatrice; l’erede diretto è mio padre e abbiamo calcolato che la tassa di successione ci costerà circa 5 mila euro”. Questa invece Francesca: “Non ho alcuna intenzione di pagare per delle rovine, oltretutto dopo aver perso i miei genitori”. Ma non tutti sono pronti a questo passo”. E ancora Riccardo: “Amatrice fa parte della storia della nostra famiglia, siamo legati visceralmente a quella terra. Siamo pronti a sostenere dei costi per ricostruire, per non far morire le nostre radici, ma il governo per lo meno non ci complichi la vita”. Arrivano intanto le prime risposte dei politici… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”“Porre rimedio””]

Sempre al Fatto, il deputato e segretario del PD Lazio Fabio Melilli afferma: “Speriamo di poter porre rimedio o almeno di ottenere una proroga speciale oltre i 12 mesi canonici dal decesso del familiare. È stato allertato anche il premier Gentiloni”. Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha già annunciato: “Ne ho discusso proprio durante l’ultimo incontro con Matteo Renzi, il quale mi ha assicurato che farà tutto quanto in suo potere per risolvere il problema”.

La famiglia con bimba invalida sotto sfratto “salvata” da Berlusconi

La piccola Noemi è diventata per tutti “la nipotina d’Italia”. Questa bambina è disabile al 100% per un’ischemia cerebrale causata da un’asfissia prenatale: vive costretta a letto, si alimenta tramite una sonda e viene seguita da un’infermiera durante tutto il giorno. Nonostante le sue condizioni, la famiglia è stata messa di fronte allo sfratto dalla casa popolare, in cui abitano ormai da 11 anni. A questa storia si è interessato Silvio Berlusconi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE

[nextpage title=”La vicenda di Noemi e della sua famiglia”]

L’ex presidente del Consiglio si è impegnato per risolvere la loro tragedia familiare e riceverà a palazzo Grazioli i genitori di Noemi: “Grazie all’impegno di tante persone, in primis di Simone Carabella che si è impegnato senza risparmiarsi in questa battaglia sociale, domani saremo ricevuti da Berlusconi che ha testualmente detto che sistemerà la vicenda della nostra casa”, ha dichiarato il padre Emmanuel… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sfratto contestato”]

Lo sfratto, racconta il 42enne dipendente Atac, è stato intimato in quanto “l’assegnazione sarebbe legata ad un dirigente del Comune, ora coinvolto in una inchiesta della magistratura”. Ogni tentativo di dialogo è risultato senza frutto, ora la famiglia di Noemi spera nell’aiuto offerto da Berlusconi.

“Riina in carcere viene curato meglio degli italiani in ospedale…”

Non si spegne il dibattito sulla vicenda Toto Riina e sulla possibilità o meno che lasci il carcere per motivi di salute. Un intervento importantissimo da questo punto di vista è quello di Rosy Bindi, presidente dell’Antimafia: la sua posizione è contrarissima alla scarcerazione. Leggete cosa ha detto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE

[nextpage title=””]”Il detenuto si trova in una condizione di cura e assistenza continue che, a dir poco, sono identiche – spiega la Bindi – a quelle che potrebbe godere in status libertatis o in regime di arresti domiciliari, e in cui gli è ampiamente assicurato il diritto, innanzitutto, ad una vita dignitosa e, dunque, a morire, quando ciò avverrà, altrettanto dignitosamente a meno che non si voglia postulare l’esistenza di un diritto a morire fuori dal carcere non riconosciuto dalle leggi”. La Bindi continua a spiegare la sua ferma posizione… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE

[nextpage title=””]”La camera dove si trova è di confortevoli dimensioni, assolutamente corrispondente a una qualsiasi stanza di degenza ospedaliera, dotata di bagno privato attrezzato per i disabili, e in ottime condizioni igieniche”.

+++ Giorgio Napolitano, la notizia è su tutti i tg +++

Monta la polemica sulla scorta extralarge riconosciuta a Giorgio Napolitano. A portare alla luce questo aspetto, che riguarda l’ex Presidente della Repubblica e alla moglie Clio, è stato un articolo del Tempo: ecco cos’ha scoperto il quotidiano romano… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Oggi più che ieri”]

Secondo questo giornale, Napolitano avrebbe oggi più agenti di scorta rispetto a quanti non ne avesse ai tempi della sua presidenza: all’epoca erano circa 30, oggi invece “può contare su 45 agenti di scorta, poliziotti addestrati come e più dei colleghi, divisi ogni giorno in cinque turni e, va da sé, distolti dal servizio sul territori”. Al Tempo si aggiunge anche Il Giornale, che mette in luce un altro punto polemico… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Anche la moglie”]

Sebbene dal marzo 2015 la scorta sarebbe prevista solamente per il titolare del diritto, sottolinea il quotidiano milanese, anche la moglie Clio si è vista garantire un’auto aggiuntiva. A tal proposito, Fratelli d’Italia ha annunciato un’interrogazione parlamentare.

Assenze dal lavoro, stretta per i malati gravi: “Chi fa la chemio, dovrà dimostrare di stare male..”

Il Governo Gentiloni ha intenzione di lottare strenuamente contro l’assenteismo sul lavoro per quel che riguarda i dipendenti statali. L’ultima mossa fa comunque discutere: in effetti, la norma prevede un tesso massimo di assenze…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Patologie gravi”]

…in caso di malattia nel corso dell’anno. L’elenco comprende patologie gravi che richiedono terapie importanti come la chemioterapia. I giorni verranno computati, anche se non coincidenti con i giorni di terapia e a…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Direttiva Madia”]

…condizione che si determinino effetti che comportano l’incapacità lavorativa. In poche parole, sarà necessario dimostrare con i “fatti” di essere malati e di non potersi recare sul posto di lavoro. La direttiva Madia…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Monte ore annuale”]

…prevede anche un “monte ore” annuale per i permessi di cui abbiamo parlato sopra. La base indicativa è che 6 ore di permesso corrispondono a un’intera giornata di lavoro. Infine fatti salvi casi d’urgenza estrema sono previsti anche adeguati periodi di preavviso.

Riina, parla il padre del bimbo sciolto nell’acido: parole fortissime

Negli ultimi giorni è stato uno dei temi più caldi e dibattuti in Italia. Stiamo parlando del pronunciamento della Corte di Cassazione sul caso Totò Riina: la Suprema Corte ha rimandato al tribunale di sorveglianza la decisione sul ricorso presentato dai legali del boss, che chiedevano un trattamento diverso dal carcere per l’86enne ormai malato e costretto a letto. Sono scoppiate polemiche a non finire: tra le più importanti c’è quella di Santino Di Matteo. Ora capirete perché… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Chi è Santino Di Matteo”]

Santino è il padre di Giuseppe, il bambino sciolto nell’acido su ordine dello stesso Riina. Di Matteo è un ex mafioso attualmente collaboratore di giustizia e, intercettato dai microfoni di Fanpage, spende queste parole durissime: “Riina deve uscire dal carcere soltanto quando avrà smesso di vivere, quella è la sua sentenza”. Di Matteo è stato tra gli esecutori materiali della strage di Capaci – in cui venne ucciso Giovanni Falcone insieme alla moglie e agli agenti della scorta. Il suo pentimento però porto alla vendetta di Riina. Santino prosegue nel suo sfogo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“È una cosa vergognosa – esclama Di Matteo -, io ho perso un figlio, ha fatto uccidere duemila persone”, ribadisce l’uomo a cui venne ucciso e sciolto nell’acido il figlio nel 1996.